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Autore: pinkchampagne    12/07/2012    2 recensioni
mentre tu continui a parlare di te stesso,non immagini neanche quante creature stiano perdendo la vita.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia storia,la storia di una ragazza. Una sedicenne che come tutte le altre,ha il sogno di vivere la propria vita immensamente. Assaggiando ogni tipo di dolore,sofferenza,ma anche gioia e felicità. E perché no,anche di amore.
Ho i capelli rossi naturali,folti e mossi,come le onde del mare aperto. Sono sincera,educata,ma anche un po' testarda (come dice la zia 'testarda come un mulo'),sono circondata da amici che mi vogliono bene e da una piccola famiglia.
Tutto questo vi porterà a dire che sono una ragazza comune,ma non è assolutamente vero. 
Da quando sono nata,porto con me un piccolo segreto,che poi tanto piccolo non è,un segreto che solo la mia famiglia conosce.
Non sono una ragazza qualsiasi,quando le mie gambe toccano,anche se per pochi spruzzi, l'acqua...mi trasformo in una sirena. Già,con tanto di coda e di branchie per respirare sott'acqua.
E' un segreto,come ho già riferito prima,che quasi nessuno conosce,solo mia zia. 
Vivo con lei da parecchio tempo,lei è la mia famiglia. 
I miei genitori sono morti come eroi durante una guerra per la protezione di Thalassan,il regno in cui vivevano. Thalassan era un luogo sereno,di pace,armonia e di musica celeste.
Il re che lo governava,si chiamava Coral,che per noi degli abissi significa corallo,ovvero potente. Era un uomo magnifico,da quello che mi racconta zia,ha fatto tanto per il proprio popolo,aveva molti amici,anche i regni vicini erano in simpatia con lui,un uomo amato e stimato,non aveva rivali,anzi,uno lo aveva. Colui che scatenò la immensa guerra che durò quasi un anno.
Essa scoppiò perché il re di Moreines,circa 17 anni fa,perse uno dei suoi tre figli,il più piccolo. Era molto in rivalità con Coral e pensava lo avesse catturato lui e tenuto in ostaggio per tutto quel tempo,ma non aveva il coraggio di discuterne tranquillamente. Volle passare subito ai fatti. Così gli dichiarò guerra.
Si dice che i miei genitori abbiano protetto il nostro re fino alla morte e che si siano sacrificati per difenderlo. 
Come disse zia Annie,fu una strage,una delle guerre più crude e discusse nella storia del mare. Alcuni pensano sia solo una leggenda,ma io so che non è così.
Quando penso ai miei genitori,non scendono lacrime,sono fiera di loro. Sono talmente fiera che mi sento importante solo al pensiero. Sono un esempio che devo seguire. 
Mi hanno insegnato che ognuno di noi deve combattere per i proprio diritti,bisogna vivere al massimo la propria giornata,come se fosse l'ultima. Si cade e ci si rialza subito.
Ora che ci penso non mi sono ancora presentata: piacere,sono Ariella,ma tutti mi chiamano Ariel,proprio come la sirenetta dei cartoni animati.
Zia dice che mi hanno chiamato così perché ero l'unica del regno ad avere i capelli rossi,come il colore dei coralli. E fu re Coral a decidere il nome. Era contento di avere una piccola nipote con i capelli rossi. Già,nipote. Re Coral è mio nonno,il papà di mia mamma,io e lui siamo gli unici ad avere i capelli così e infatti li ho ereditati da lui.
Nonno è ancora vivo,ma non posso andarlo a trovare,perché si dice che le guardie del regno di Moreines vogliano catturare l'unica erede al trono del regno di Thalassan.
E così mi trovo qui,a vivere sulla terraferma con zia Annie,la sorella di mia madre.
Zia Annie per me è come una mamma,mi vuole bene e io voglio bene a lei. Litighiamo spesso,ma credo sia normale. Litighiamo per cose inutili e piccole,ma dopo pochi minuti si fa subito la pace. Non ho animali domestici in casa,ho sempre desiderato un furetto,ma zia,purtroppo,è contraria. Dice che avere un furetto in casa è come ritrovarsi in una stanza piena di topi.
Non ho mai capito bene questa frase,ma credo si riferisca al fatto che lei odia da morire i topi e ogni tipo di roditore presente sulla terra.
Abitiamo in una piccola villa,con due camere,due bagni,una cucina,un salotto e un piccolo corridoio. La casa è a due piani,al piano di sopra ci stanno le camere con i bagni e di sotto la cucina con la sala e il corridoio.
Abbiamo anche un giardino dove zia,di solito,piace godersi il sole di questa fitta primavera,quasi estate.
Eh sì,siamo alla penultima settimana di scuola. Sta per finire e devo mettermi sotto a studiare se voglio passare l'anno senza debiti.
E' già il tredicesimo anno che passo in questa città e tutti mi fanno sempre la stessa domanda: "ma come mai odi tanto l'acqua?"
Sia alle elementari,che alle medie e ora anche al liceo,devo trovarmi le scuse più assurde per saltare le ore di piscina e le uscite con le amiche per andare al mare.
Mento a fin di bene,devo raccontare qualcosa,non posso di certo dire a tutti di essere una sirena.
Ho il certificato medico che dice che sono allergica al cloro e al salino,ciò significa che non posso ne andare in piscina,ne nuotare liberamente nel mare aperto.
Non è una scusa originale,ma ormai il copione lo so a memoria. Mi dispiace mentire così a tutti,mi sento in colpa,ma non posso farne a meno.
Essere una sirena può avere tanti lati positivi,ma la vita non è tutta rose e fiori. 
Ogni sera,dopo cena,devo raggiungere il mio bagno personale vicino alla mia stanza,riempire la vasca di acqua,prendere i sali da bagno che servono per rilassarsi e immergermi nei miei più proibiti pensieri. A volte mi addormento e mi risveglio la mattina seguente sempre nella vasca,con la coda naturalmente.
La mia coda non ha un colore preciso: è dorata,con le squame che brillano alla luce e le pinne invece sono sempre dorate,ma non luccicano,purtroppo.
I miei capelli rossi mentre sono in acqua diventano morbidi e sensibili,mentre quando rimango sulla terraferma sono crespi e hanno una forma al quanto strana,ma non importa.
Ogni volta che mi addormento nella vasca,sogno i miei genitori e mio nonno che mi obbligano a tornare negli abissi per salvarli,sarà un segno o sarà solo un avvertimento?

  
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