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Autore: Pamel    12/07/2012    9 recensioni
Lui si era dimenticato di me,
Lui ormai era una star facente parte della band più famosa del momento, gli One Direction,
per Lui ero stata solamente un passatempo nell’attesa di diventare famoso, un divertimento nella noiosa Holmes Chapel.
Ero la patetica Jules, una semplicissima ragazza col cuore spezzato.
Un viaggio improvviso nella caotica Londra, un piano segreto di una sorella un po' pazza e di una migliore amica fedele porteranno la protagonista fra le braccia del bellissimo Zayn Malik, che, inconsapevole di chi sia realmente Jules, si ritroverà ad amare l'ex ragazza abbandonata di Harry Styles.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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HarryPovKompoHarry Pov



Ero impegnato con due ragazze molto carine, le feste di Jessie J erano una figata per quello, si trovavano delle gnocche paurose e parecchio facili.
Le toccavo e loro rispondevano, completamente in balia di me; pensai che quella sera me le sarei fatte tutte e due, in fin dei conti io ero Harry Styles, il puttaniere.
Ad un certo punto guardai in direzione dei ragazzi e vidi che erano compagnia di quelle che dovevano essere le ragazze che avevano conosciuto.
Riconobbi la stronzetta maleducata con i capelli mogano, poi una rossa naturale carina, una bella ragazza formosa con una parrucca bionda in compagnia di Niall e poi, stretta fra le braccia di Zayn, vidi lei.
Era bellissima, e desiderai scoprire chi si celasse dietro la maschera che le copriva il volto; portava un vestitino provocante che risaltava le sue forme e le gambe magre erano nascoste da degli stivali col tacco.
Aveva un’espressione triste, anche se non si capiva molto per via della maschera, vidi Zayn allontanarsi da lei e dirigersi verso il bancone dei drink; dopo poco quella ragazza sconosciuta se ne andò.
Mi scrollai di dosso le due puttanelle che iniziarono a lagnarsi e la seguii per le scale, vidi la porta di una camera che si chiudeva e la riaprii.
Sulla terrazza c’era quella ragazza, era così piccola e magra;
i capelli neri le sfioravano le spalle candide e sentivo dei gemiti provenire dalla sua bocca.

Mi domandai se stesse piangendo e alla fine le parlai.

-Diavoletta misteriosa che ci fai qui? Non te la spassi con Malik?-

Nel sentire la mia voce il suo corpo fu scosso da un lieve sussulto ma non si voltò

-Infatti, ora ritorno da Zayn, ero venuta qui solo per prendere una boccata d’aria-

La sua voce era dolce e tremante ma strana; come se stesse cercando di modificarla.
Era straordinariamente familiare ma non riuscivo a collegarla a nessuno.
Mi avvicinai a lei e le presi il braccio, il contatto con la sua pelle mi causò un brivido che mi attraversò il corpo.
Si voltò e i nostri volti si avvicinarono, era ancora più bella vista da vicino. Non era una figa tutte curve, era bella.
I suoi occhi erano cerulei si incatenarono ai miei e il mio cuore perse un battito

-Sei sicura di voler tornare da Zayn- le sussurrai a fior di labbra

Ero geloso, non volevo che Zayn potesse avere quella ragazza, lei doveva essere mia, la desideravo e la volevo;
non mi capitava una cosa simile da quando ero fidanzato con Jules.

Quando ripensavo a lei il mio cuore si stringeva, la mia piccola Julsy, la mia bellissima ed intelligente Jules; la dolcezza e la purezza che la caratterizzavano erano un dolce ricordo conservato gelosamente nel mio cuore, la amavo da impazzire, era l’unica ragazza che avessi mai amato ma avevo chiuso con lei, me l’ero fatta scappare via.
L’avevo abbandonata perché era così fragile, una gemma preziosissima ma friabile, sapevo che una relazione a distanza l’avrebbe distrutta piano piano, e che sarei potuto cadere in tentazione, lontano da lei.
Ho preferito sparire dalla sua vita, anche se Dio solo sa quante volte avessi pianto ripensando ai suoi capelli biondi e soffici, ai suoi occhi azzurri, alla sua pelle delicata che scorreva sotto le mie dita, alle sue labbra rosse e piene che riempivo di baci.
Mi riscossi dai miei pensieri e mi rivolsi alla ragazza davanti a me, che aveva detto che voleva ritornare da Zayn

-Mm ok, così sei amica della stronzetta Nicole, della rossa e di quella con Niall?- chiesi

Volevo parlare un po’ con lei, per impedirle di tornare da Zayn

-Si, ma Nicole non è una stronzetta, solo se viene provocata- ribatté secca

-Niall e Alicia sembrano davvero presi- aggiunse

-Già, Niall è un tipo sentimentale- sorrisi, di solito le ragazze impazzivano per il mio sorriso

-Perché, tu no?- la sua voce si incrinò fino a diventare bassissima

Mi avvicinai malizioso a lei, era troppo divertente, una preda perfetta

-Bimba, lo sai cosa si dice su Harry Styles?-  chiesi divertito

-Si, si, si- mormorò

-sei un puttaniere, che è andato con quella trentaduenne Caroline Flack, Emma Ostilly la modella dal “fisico perfetto”, Emily Atack quell’idiota sciacquetta con quei due air bag al posto delle tette e poi…-

La baciai, non avevo voglia di sentire la lista delle mie ex ragazze, era del tutto irrilevante; ora volevo lei

-Lasciami stare, ti odio- mi fulminò e si stacco immediatamente da me

-Gattina, che ti ho fatto?- chiesi mascherando lo stupore

-MI FAI SCHIFO, SCHIFO SCHIFO SCHIFO, LASCIAMI ANDARE!- urlò con le lacrime agli occhi

-Pazzesco, nessuna mi ha mai respinto così, tutte impazziscono- sbuffai contrariato

-Io non sono tutte- il tono in cui lo disse mi fece dedurre che forse non era facile come le altre ragazze presenti alla festa, e che stavo solo perdendo tempo, non gradiva le mie avances

-Tutte cedono a me, se tu provassi non riusciresti più a farne a meno- mi pavoneggiai nella speranza che cambiasse idea.
La casa era piena di ragazze, che di certo avrebbero ceduto senza problemi, ma facevo schifo a quella che mi interessava particolarmente; ero testardo e ormai volevo lei.

Mi avvicinai a lei, che non proferì parola. Mi chinai sul suo collo e vi posai le labbra, baciando la sua pelle delicata e inspirando il suo profumo alla vaniglia.
Sospirò e la strinsi forte a me

-Ti voglio diavoletta, sei la più bella di tutte stasera. Ti desidero- le sussurrai con un tono basso e
sexy all’orecchio. Le morsi il lobo e gemette

-L-lasciami- mi disse minacciosa.
 
I suoi occhi, con mia grande sorpresa si erano riempiti di lacrime e mi domandai perché piangesse, di solito le ragazze piangevano quando le cacciavo via dal mio letto dopo aver fatto sesso

-Perché piangi?- le chiesi accarezzandole il viso
 
Non rispose e mi avvicinai ancora di più a lei, finché mi baciò.
Nel momento esatto in cui le sue labbra toccarono le mie, non capii più nulla; ero assuefatto da lei, le misi le mani sul fondoschiena, e notai con piacere che si strinse ancora di più a me, mentre mi percorreva la schiena con le sue mani leggere.
Posizionai le mie mani sui suoi fianchi, che strinsi dolcemente mentre il bacio diventava sempre più intimo e passionale.
Mi baciava con una totale disperazione e passione che mi fecero rabbrividire.
La mia lingua cercava il tocco febbrile della sua, mentre le assaporavo le labbra;
un senso di deja-vu mi invase la mente, quel bacio era perfetto ma ciò che mi stupì furono le sensazioni che suscitò in me; mi aveva provocato più emozioni di tutte le scopate che avevo fatto da quando ero diventato famoso.
Ci staccammo per riprendere fiato e iniziò a picchiarmi, urlando che ero un bastardo e che l’avrei abbandonata di nuovo

-Ehy ehy ehy bimba- la strinsi a me, domandandomi il perché del suo strano atteggiamento e le presi le mani.

Ero parecchio ubriaco e non riuscivo a collegare nulla, solamente che la ragazza era davvero molto strana e che mi avrebbe fatto impazzire

-Tu, tu non capisci- disse sconfitta

-E’ vero, non capisco molte cose, tranne una. Voglio te piccola- le mormorai assecondandola.

La vidi rassegnata mentre si abbandonava a me, e alle emozioni che probabilmente le scatenavo.
La baciai più volte, beandomi di lei ma accorgendomi che quei baci sapevano di disperazione; doveva esserle successo qualcosa.
L’avrei consolata quella notte, avevo una voglia pazza di lei ma era qualcosa di più profondo, non volevo solo sesso, volevo qualcosa in più, ci avrei messo più sentimento se avesse accettato, era una ragazza dolce.

-Diavoletta, hai voglia di divertirti stasera?- le sussurrai

-Ad una condizione- i suoi occhi erano impauriti, come se avesse il terrore di rivelare un segreto che custodiva

-Quale?- chiesi

-La maschera, non voglio mostrarti il mio viso, la terrò indosso- mi rispose.

Ero stupito da quella richiesta, avrei desiderato molto vedere chi si celava dietro la maschera che indossava, ma non potevo lasciarmela scappare solo per questa motivazione

-Piccola, non è il tuo viso che voglio, sarà ancora più eccitante- mentii con strafottenza

Era combattuta, sembrava una bambina che stava per mangiare di nascosto un sacco di caramelle; aveva paura che la mamma la scoprisse, ma non riusciva a non mangiarle

-Come faccio con Zayn?- mormorò tremante e preoccupata

Non mi preoccupai affatto di Zayn, di sicuro non era la prima volta che ci fregavamo a vicenda le ragazze.

-Usciamo dal retro, anche per evitare i paparazzi- la tranquillizzai

Mi feci spazio fra la folla, tenendo quella strana ragazza di cui non sapevo nemmeno il nome per il polso.
Uscimmo dalla casa e avanzai a tentoni per il giardino al buio, cercando di ricordarmi dove avevo parcheggiato la mia macchina.
La trovai e mi misi al volante, mi concentrai sulla strada per arrivare a quel lussuoso hotel dove di solito portavo le ragazze; accarezzavo la meravigliosa ragazza in parte a me e svoltai l’angolo, dove la familiare facciata dell’hotel mi si parò davanti.

-Siamo arrivati piccola- sussurrai

Scendemmo e mi diressi alla reception, dove chiesi al concierge il costo della suite imperiale.
Gli lasciai un migliaio di sterline e trascinai quella meraviglia in ascensore.
Mi baciò con passione e risposi al bacio iniziando a toccare il suo corpo armonioso, la sollevai e allacciò le gambe intorno alla mia vita.
Era diverso dalle altre volte, c’era più sentimento, più complicità.
Arrivai alla suite che non resistevo più, la sdraiai sul letto e le tolsi frenetico il vestito e la biancheria, mentre lei armeggiava con la mia camicia.
Mi liberai anche dei boxer e finalmente la feci mia; in quell’istante, il leggero senso di deja-vu che avevo provato prima si concretizzò e mi venne in mente chi mi ricordava; Jules, mi ricordava Jules.
Mi illusi che fosse lei e cercai di darle il maggior piacere possibile

-Sei fantastica, Jules-

Mi lasciai sfuggire questa frase, vidi i suoi occhi accendersi di paura e, prima di poter
pensare a ciò che avevo detto, l’orgasmo ci travolse.
Mi accasciai sul letto esausto e mi addormentai di sasso, con la certezza che la mattina del
giorno seguente l’avrei fatta di nuovo mia.


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Mi svegliai rigirandomi fra le lenzuola e cercai subito al mio fianco la ragazza della sera prima, avevo voglia di lei, nonostante il mal di testa post-sbronza.
Girai la testa di scatto e tastai le lenzuola fredde, era già andata via.
Scossi la testa frustrato, ieri sera mi era piaciuto più del solito e quella ragazza era sparita.
Mi alzai traballante dal letto, mi lavai e mi misi gli stessi vestiti del giorno prima, avevo i vestiti da cowboy della serata in maschera, ma tutto sommato potevano andare, mi sarei cambiato il prima possibile.
Mentre stavo per lasciare la suite, mi accorsi che sul letto c’era una maschera bianca e rossa, la presi fra le mani e la rigirai, dopo la appoggiai di nuovo sul letto.
Avrei trovato quella ragazza, la notte che avevamo trascorso non era stata una semplice scopata, almeno non per me.
Uscii in fretta dall’hotel e salii in macchina, diretto alla villa della band.
Ognuno viveva in un proprio appartamento, ma avevamo anche una villa in comune, dove a volte ci riunivamo.
Mi imbucai nella stretta via, dove una serie di ville di lusso si succedevano ai margini della strada.
Arrivai alla casa marmorea e scesi in fretta dall’auto; suonai il campanello e Niall venne ad aprirmi

-Ti sei divertito ieri?- mi chiese assonnato

-Si, tantissimo, tu?-

-Alicia è fantastica, mi sto innamorando di lei- ammise Niall

-Bene, a proposito di queste quattro ragazze, volevo dirti che Nicole mi ha colpito parecchio, ieri abbiamo parlato e… beh si insomma, mi potresti dire dove alloggiano? Vorrei farle una sorpresa, vieni con me?- domandai.

Avevo mentito, ma non potevo dire per il momento che non era Nicole la ragazza con cui avevo fatto sesso,  era meglio così, anche se credevo che Zayn non si sarebbe arrabbiato più di tanto, era meglio aspettare a dirglielo.

-Alicia la vedo a pranzo, quindi passo dopo a prenderla, non voglio sembrare troppo appiccisoso… ma Nicole?- dubbioso arricciò il naso, ricordandosi probabilmente delle incomprensioni e del litigiofra me e la stronzetta

-Si, lei è fantastica in realtà- mentii nascondendo il disgusto che provavo per lei

-Ok, ti credo… camera 213, Hyde Park Hotel-

-Grazie Niall, a dopo-

Andai in camera velocemente e mi cambiai, infilandomi una maglietta di Abercrombie e dei jeans.
Chiusi la porta di casa e andai verso l’auto; a tutta velocità guidai fra le strade trafficate di Londra e dopo un paio di tentativi indovinai la strada per l’hotel.
Sbattei la portiera con forza e corsi fino alla hall, precipitandomi per le scale e controllando i numeri sulle porte

-196, 199, 205…..- borbottai sottovoce

Dopo un’altra rampa di scale trovai la camera e bussai con forza, dopo aspettai per due minuti.
La porta si aprì e mi trovai davanti l’orrida faccia di Nicole, con i suoi capelli mogano tutti ingarbugliati

-Che ci fai qua Styles? Chi cerchi?- ringhiò storcendo il naso

-Cerco una persona- risposi

-Chi?- mi chiese sospettosa

-Quella che ieri era vestita da diavoletta, con i capelli neri- spiegai cercando di descriverla

I suoi occhi si sgranarono e si portò le mani alla bocca, sussurrando parole incomprensibili e scordandosi della mia presenza

-Ebbene?- sbottai

-Si si Styles, sta calmo- si schiarì la voce e proseguì –Perché cerchi quella ragazza?-

-Perché ieri sera abbiamo fatto sesso, e siccome non mi ha voluto nemmeno mostrare la sua faccia, volevo solamente conoscerla un po’-  dissi

-Voi…cosa?-
 
Se prima aveva gli occhi sgranati, ora le uscivano decisamente dalle orbite

-Su, stronzetta, non dirmi che sei una verginella? Non scandalizzarti tanto- ghignai divertito

-Sei proprio un deficiente sai? Non capisci un cazzo- scrollò la testa e aggiunse –Comunque chi cerchi non è qua, è giù in sala da pranzo a fare colazione, torna dopo-

-Perfetto, la aspetto- dissi accomodandomi su una poltroncina

-Non credo sia una buona idea- mormorò passandosi una mano sulla fronte

-Io invece si- replicai

-Perfetto, scusami torno subito-

Uscì di corsa dalla camera che richiuse e mi acciambellai meglio sulla poltrona.
Ad un certo punto sentii una suoneria e vidi il cellulare di Nicole appoggiato ad un tavolino.
Ero sicuro che fosse il suo, gliel’avevo visto a Starbucks pochi giorni prima.
Lo presi, sul display c’era il nome “Lesley”, schiacciai il tasto verde e capii che era una telefonata a tre perché sullo schermo figurava anche il nome “Allie”

"Ragazze ci siete?Qui è Lesley" disse una voce squillante

“Si Lesley, ci sono”
rispose un’altra voce

“Perfetto Allie! Niky tu ci sei?” domandò la voce squillante di prima che doveva appartenere a Lesley

Improvvisai un attacco di tosse, per comunicare la mia presenza senza parlare

“Ok c’è” rise divertita Allie

“Niky quand’è che tornate qui?” mi chiese Lesley

Continuai a tossire e a schiarirmi la voce

“Che tosse che hai” commentò Allie

“Già, l’aria di Londra non ti fa bene” aggiunse Lesley

“Torna quiiiii” urlarono in coro le due ragazze

“Infatti, vabbè che abitiamo in un paesotto ma in fondo è sempre, bho ci sono affezionata” Allie continuò a blaterare qualcosa sulle praterie verdi del paese

“Ma non erano di Birmingham? Non è proprio un paesotto” mi chiesi curioso

“A parte le teste di cazzo è un bel paese” disse Lesley

“Già! Sai, ti dobbiamo raccontare tante di quelle cose! Savannah e Miles si sono lasciati! Ma ti rendi conto?!?” gridò eccitata Allie

Mi rendevo solamente conto che le amiche di Nicole erano idiote quanto lei

“E la colpa è di Gretchen che si è scopata Miles! Quella ragazza è proprio una troia! Santo cielo,
dovresti essere qua, ne parla tutta Holmes Chapel!!!!-

A quelle parole mi ghiacciai…Holmes Chapel, erano di Holmes Chapel! Ma io non le conoscevo,o non conoscevo Nicole…ma le altre…non le avevo mai viste, ma questo significava che la sera prima avevo fatto sesso con una di Holmes Chapel

“Ah comunque quello stronzo di Parks si chiede dove siete finite, ieri ha girato tutti i corsi chefrequentate”

Parks…Parks! Il preside, me lo ricordavo, chiusi la conversazione e appoggiai il cellulare esattamente dove l’avevo preso.
Mi alzai e, livido di rabbia e aprii con forza la porta; stavo per precipitarmi nella sala da pranzo dell’hotel quando all’improvviso scorsi la chioma di Nicole; in parte a lei c’era la rossa che avevovisto la serata precedente e stavano discutendo animatamente

-Bene bene bene, ecco le mie compaesane- mi intromisi nella loro discussione e si girarono all’istante; appena vidi chi il viso della rossa sgranai sia la bocca sia gli occhi

-Sarah?- domandai incerto

-Ciao Harry, è un piacere rivederti- mi rispose

Sarah. La sorella di Jules, non poteva essere lì, non…

-Compaesane?Come fai a saperlo Styles?- sibilò Nicole

-Se vuoi tenere un segreto, non ti consiglio di lasciare il cellulare in bella vista sul tavolino, con me
da solo fra l’altro- ghignai e alzai gli occhi al cielo

-Brutto coglione, io ti faccio fuori chiaro?Hai spiato nel mio cellulare, sei un cretino, deficiente, stupidoodioso bastardo- gridò Nicole puntandomi il dito contro il petto

-Niky, sta calma- le intimò Sarah

A quel punto, invece di rispondere alla stronzetta, mi venne in mente che probabilmente se c’era Sarah c’era anche…Jules

-Sarah, ieri sera quella vestita da diavoletta…era Jules vero?- chiesi

La voce mi tremava, se era davvero lei questo spiegava le emozioni che avevo provato, ma era così cambiata; quella di ieri non era la mia Jules, lei era bionda, era molto più dolce e...

-Secondo te? Certo che sei proprio coglione a non riconoscerla! Si vede lontano un miglio che è lei-mi schernì Nicole

-Adesso piantala, hai rotto il cazzo- ringhiai stringendo i pugni

-BASTA! Comunque si, era lei Harry, era Jules- mi disse Sarah

-Lei è qui?- chiesi

-Si- mi risposero Sarah e Nicole

Corsi per il corridoio e, facendo lo slalom fra gente che imprecava al mio passaggio, mi fiondai in sala da pranzo, aprii la porta con decisione e la prima persona che vidi, in mezzo ad un centinaio di tavoli e persone, fu lei.
Sorrideva, e quel sorriso fu' un balsamo per il mio cuore, gli occhi azzurri le illuminavano il viso e i capelli biondi le ricadevano morbidi sulle spalle; era la
mia Jules, quella che tanto avevo amato.
Mi resi conto che non sarebbero bastati un migliaio di anni per dimenticarla, era l'unica che amavo e per sempre avrei amato; ad un certo punto i suoi occhi azzurro cielo si incatenarono ai miei mentre sul suo dolce viso compariva un espressione impaurita.



Angolo Autrice:

Ciaoo!!! Allora prima di tutto ho voluto mettere un pezzetto del capitolo precedente come Harry Pov, perchè mi sembrava giusto così... ringrazio infinitamente chi ha recensito e chi ha messo la storia fra le seguite/ricordate/preferite, GRAZIE! Un bacio a tutte <3



















 



  
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