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Autore: Laugh_Smile    13/07/2012    0 recensioni
-De’, alza quel fottuto culo e vieni a giocare- urlò Sam, seduta in cerchio con gli altri. Il gioco della bottiglia, che merda!
-Non mi va- dissi facendo spallucce e tornando sdraiata.
-Merda, sbrigati o ti uccido!- si intromise Noah, roteando gli occhi. Mi alzai controvoglia, andando a sedermi vicino al riccio, che mi lasciò un leggero bacio sul collo. Mi scansai improvvisamente.
-Io dico, ma sei cretino?- era puro odio tra noi due, più che altro lui si divertiva a sfottermi e io non ci pensavo due volte a rispondere, modestamente.
-Dai iniziamo- si lamentò Gin, recuperando la bottiglia di birra che si era appena finito Max. La fece girare tutta emozionata. Ma per favore. Si fermo su di me. Ma và! Il mio solito culo spropositato.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscimmo a braccetto dopo aver parlato per più di un’ora col tipo del gelato.
-Allora, De’. Ti piace Harry, vero?- ghignò Gin mordendosi un’unghia. Spalancai gli occhi.
-C,Chi? Io? L’amore è un lusso di pochi, Gin. E io non rientro tra questi pochi-
dissi facendo scorrere il cellulare tra le dita e digitando qualche parola a
mio fratello Tom. ‘Arrivo tra cinque minuti, sperio tu sia in casa. Dè, xx’.
-Oh, avati De’, si vede lontano un miglio che gli sbavi dietro-
-Ma non è così- le risposi scrollando le spalle. Davvero,
ero sincera. Per Harry non provavo niente, forse un po’ di odio, ma tutto qua’.
-E poi che ne sai che l’amore è per pochi?-
-Avanti Gin, non mi dire che non c’arrivi. Ti sarai accorta di quante poche
persone possono trovare la persona giusta … e poi Harry
non fa per me- le risposi semplicemente, con un’altra scrollata di spalle.
-Perché arrosisci quando ti sorride e fa lo stupido con te?-
-Che ne so, mica le controllo io le mie guance che diventano rosse!-
-Oh, avanti. Ammettilo che gli sbavi dietro e finiamola qui!- squittì
Sam intromettendosi e sfregandosi le mani. Raggiungemmo in poco
il portone di casa mia, così mi fiondai dentro, sicura dalle a
ccuse di quelle stupide. Sul divano c’era, come previsto, Tom a guardare la tv.
-Tom, dovresti farti una vita sociale-
-Non rompere, faccio come mi pare- scrollai le spalle e
raggiunsi camera mia, poi mi buttai sul letto. Ebbi modo
di pensare un po’. Perché le mie guance avvampavano ogni volta che lo vedevo,
che mi sorrideva, che mi rivolgeva uno sguardo o che faceva il
cretino? Perché il mio cuore perdeva un battito quando premeva
le sue labbra sulle mie, per scherare e sfottermi? Perché mi piaceva?
Sì, perché mi piaceva. Presi il mio IPod, che non aprivo da quando
ero tornata dal mio anno in Italia. Guardai le canzoni che avevo
conosciuto nella mia amata penisola, per sorridere all’incontro
con Brividi di Annalisa. La cantai mentalmente. Doveva essere
soltanto un gioco, volevo non pensarti dopo.
Già, Harry, doveva
essere soltanto un gioco. Perché mi sentivo bene solo quando
tu eri con me? Il mio cellulare squillò, sul dislapy comparse ‘Sam’, così risposi subito.
-Sam!-
-Ehi bella! Mi ero dimenticata di dirti se ha preparato le magliette!-
-Quali magliette, esattamente?-
-Quelle per il torneo di calcetto, sai … è domani!- mmmmmmmmerda!
-Eh …s,sì … me le porta mia n,nonna stasera. D,domani facciamo
mezz’ora prima del torneo, no?- chiesi, riferendomi agli allenamenti.
-Sì, lo faccio sapere alle altre. Un bacione, a domani!-
-S,sì a domani!- mi ero completamente dimenticata del
torneo che avevano organizzato, al solito, i ragazzi della quarta liceo
per stabilire la squadra di calcetto migliore di Holmes Chapel di
quell’estate. E, per una volta, avevano permesso anche alle femmine
di partecipare. E noi eravamo l’unica squadra femminile, ma non ci importava.
Nessuna di noi faceva calcio, ma qualcosa lo sapevamo tutte, quindi saremmo riuscite a
giocare decentemente. Si sperava. Speravo solo che mia nonna avesse
ritirato le magliette dal negozio. Avevamo deciso di farle rosse con la
scritta bianca, a ricordo della bandiera Inglese. La partita del pomeriggio
seguente l’avremmo tenuta contro gli ‘All Star’ squadra capitanata
da Styles, Harry Styles. E, come si sarà capito, io capitanavo le ‘Big Bang’. Composi il
numero di mia nonna e premetti il tasto verde.
-Prrronto?-
-C,ciao nonna, sono io, Denise-
-Oh, ciao cara! Dimmi tutto-
-Volevo sapere se … avevi ritirato le magliette in negozio-
-Certo Denise, te le faccio trovare a casa domani mattina-
-Grazie, allora buonanotte…- chiusi la chiamata e presi a
correre e saltare per tutta la camera. Poi mi buttai sul letto
e, senza cena ma stanchissima, mi addormentai.
 
 
Sentii un grido, un grido acutissimo, che solo Isabella,
la mia vicina, nonchè mia grande amica, riusciva
ad amettere. Mi alzai controvoglia e repressi la
voglia di andare a casa sua e farla a pezzi. Scesi in
cucina, trovando mio padre che cucinava, probabilmente il pranzo.
-Che ore sono?- chiesi stropicciandomi gli occhi.
-Ohw, 12:30- rispose ridendo.
-Divertente- risposi atona.
-Vai a chiamare Tom che siamo quasi pronti- disse
prendendo due piatti dall’armadietto.
-TOOOOOOOOOM! A PRAAAAANZO!- urlai. Dopo poco
si sentì un grande fracasso e uno sbuffo da parte di mio fratello.
-Ero in grado di chiamarlo anche io così- disse mio
padre, gesticolando.
-Perché non l’hai fatto, allora?- chiesi scocciata.
-Fottiti, stupida Denise- intervenne Tom facendo il suo ingresso
trionfale in cucina.
-Oh, ha parlato il re! Ma perché non potevo essere figlia unica?-
-Sbassa la cresta- aprii bocca per ribattere quando mio padre ci interruppe.
-E SMETTETELA! NON VI SOPPORTO PIU’!- ci zittimmo entrambi e ci scambiammo
sguardi omicida. Perché da quando mamma e papà si erano separati mi trattava
come una pezza? Cosa gli avevo fatto?
-Papà, ha portato qualcosa per me … la nonna?- chiesi, pensando alle magliette.
-Oh, sì. L’ho lasciato in sala- disse appoggiandoci in piatti sotto il muso.




PUCCIORENZAP!
Non ci posso credere che siamo al 4°capitolo di gia'. CAPITAN OVVIO è tra noi.
Nel prossimo capitolo succederanno cose BELLIFFIME e STRNIFFIME!
Ci vediamo alla prossima puntata!

-Mari




  
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