I can honestly say you've been on my mind 
since I woke up today, up today 
I look at your photograph all the time 
These memories come back to life 
And I don't mind 

(....)

I remember when we kissed 
I still feel it on my lips 
The time that you danced with me 
With no music playing 
I remember the simple things 
I remember til I cry 
But the one thing I wish I'd forget 
The memory I wanna forget 
Is Goodbye 
 
(POV Vanessa)
 
Era arrivato il giorno della partenza. Le valigie erano tutte pronte sulla soglia, per essere riposte nel portabagagli della limousine che l’avrebbe portata in aeroporto. Con lei c’era Ashley. Vanessa teneva lo sguardo basso, ma non voleva, non poteva cedere alle lacrime anche quella volta. Diede un ultimo sguardo al soggiorno di casa sua, poi uscì chiudendosi la porta alle spalle. Solo tre mesi, che però potevano rappresentare un nuovo inizio.

<< V, sei pronta? >>

<< Certo, andiamo … >>

Solo tre mesi, ma che l’avrebbero aiutata ad aprire un nuovo capitolo della sua vita. Una nuova vita senza di lui.


 
(POV Zac)


 
Erano le undici del mattino, ma tanto la cognizione del tempo ormai era scomparsa. Ebbe quasi paura ad accendere il televisore quando cercò di mangiare qualcosa per non rimanere a stomaco vuoto anche quel giorno.
 
<< E allora Vanessa, quali tappe toccherai nel tuo tour in sud America? >>

<< Beh, ad essere sincera non le ricordo tutte, ma sono davvero moltissime. Spero di accontentare quanti più fan possibili! >>

<< Starai via tre mesi, vero? >>

<< Si, sarà un viaggio abbastanza lungo. Ma sono contenta di farlo, volevo accontentare un po’ i miei fan. >>

<< Niente amori all’orizzonte? Solo i tuoi fan? >>

<< Mmh.. chi lo sa! Per ora ci sono solo loro, forse più avanti.. Ora non ho tempo di pensare all’amore. >>

 
Doveva essere davvero un masochista per avere il coraggio di ascoltare quell’intervista. Ma se lo meritava, la colpa era solo ed esclusivamente sua. Ma allora perché stava così male? Non potevano essere solo i sensi di colpa. Decise di girare canale. Zap.. Zap… Zap… diamine ! qualsiasi canale che non parlasse di quello stupido tour in sud America! Quello stupido e fottutissimo tour! Zac si sentì stufo, e non ne potè più:

<< Lo hai fatto apposta?! Vuoi farmi soffrire?! Ci stai riuscendo, ok?! Volevi che prendessi le mie decisioni in modo migliore?! Eccoti accontentata!! Ti amo, ok?! Ti amo!! Non volevo lasciarti, non so nemmeno cosa me l’abbia fatto fare! Sono un vigliacco! Ecco cosa!! Non merito nemmeno di essere guardato in faccia da te!! ma non puoi lasciarmi da solo, non puoi! Anche se me lo merito non puoi, ok?! Non puoi! Non puoi andartene!! … >>

Dopo aver usato tutto il fiato che aveva in gola, e aver rotto la maggior parte dei suppellettili del soggiorno, Zac cadde di peso sul divano, e rannicchiato come un cane abbandonato, iniziò a piangere. Finalmente tutta la rabbia repressa e la tristezza stavano prendendo il sopravvento, rivelando il vero Zac. Le lacrime scendevano veloci e pesanti sul viso del ragazzo, e i suoi occhi colore del mare erano diventati ancora più belli, sebbene arrossati e tristi. Tra i singhiozzi non riusciva altro che a ripetere: << Mi manchi Vanessa, torna da me ti prego… torna da me.. >>

Prese il cellulare, e senza probabilmente ragionare su ciò che faceva, selezionò il numero di Vanessa dalla rubrica.


 
(POV Vanessa)


 
Ashley e Vanessa si erano già salutate con un lungo abbraccio, e Vanessa era salita sull’aereo per prendere posto. Si mise ad osservare il paesaggio fuori dal finestrino, mentre l’aereo decollava. Ad un tratto il cellulare squillò. Vide il display ed ebbe un sussulto. Era il numero di Zac. Tremante, e anche forse incosciente su ciò che faceva, accettò la chiamata. Con voce sottile disse:<< Pronto? >>
Dall’altro capo del telefono riusciva solo a sentire dei singhiozzi. Appena aveva risposto Zac aveva ripreso a piangere. Riuscì soltanto a dirle flebilmente
<< Ti prego perdonami …. Io ti amo Vanessa, non lasciarmi da solo … >> la ragazza presa alla sprovvista restò immobile per molto tempo, quando, sempre più scossa dalle parole, ma soprattutto dal pianto di Zac, delle lacrime iniziarono a scendere lungo il suo viso, e con la voce rotta dal pianto disse
<< è troppo tardi .. >>
E attaccò, per poi scoppiare in singhiozzi, che cercò di soffocare con la manica della felpa. Zac lanciò il cellulare sul tappeto davanti a lui, per riprendere a piangere e dire << è solo colpa mia, è solo colpa mia… sono uno stronzo! >>
 
Era inutile ripetersi di doverlo dimenticare. Non ci sarebbe mai riuscita, in qualche modo, l’amore che provava per lui non glielo avrebbe mai permesso.
La loro separazione faceva male ad entrambi.


Angolo autrice
Buoooooooooon giorno! c: questo capitolo l'ho scritto tutto d'un fiato stanotte, presa dall'ispirazione... si, avete presente quando state ascoltando una canzone e ad un tratto vi bloccate e dite " Sono un genio :O " (?) beh, a me è successo più o meno così xD anche se onestamente non credo di aver scritto granchè, ma avrete capito che la mia autostima è grande quanto una formica, perciò... :3 ook, detto questo, piccole recensioni sono sempre gradite :33 ovviamente accetto anche le critiche :3 
beeeeene, buona lettura c:
xx
Haley