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Autore: LaMusaIspiratrice162    13/07/2012    1 recensioni
Non tutti i fiori fioriscono per essere visti,alcuni sono destinati a disperdere la loro fragranza nel deserto.Finchè qualcuno non li raccoglie e ne apprezza il profumo.
(Northanger Abbey-Jane Austen)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Volai veloce verso casa,ma mentre ero a qualche metro dalla finestra della mia camera le forze mi vennero meno. Per fortuna mio fratello,il solito diffidente, mi aveva seguito e mi afferrò al volo. Ero lì stesa tra le sue braccia,quando inavvertitamente persi i sensi.
[Pov Saule]
La portai nel suo letto e solo allora mi accorsi della ragione per cui mia sorella stava male. Le toccai la fronte e restai impressionato da quanto era alta la sua temperatura corporea.
Mi chiesi quale fosse stata la causa di quel malanno e solo dopo averci pensato per un po’,mi resi conto di ciò che era accaduto. Le scoprii la schiena e la vista delle ferite,che avevano preso infezione, rese tutto più chiaro. Non si era curata e sicuramente,il fatto che non aveva mangiato né dormito per giorni, aveva peggiorato la situazione. Scesi di sotto e mi rivolsi alla prima domestica,che trovai.
-Chocola sta male!Ha la febbre altissima ed io non so cosa fare…deve aiutarmi-la pregai.
-Glace ci ha detto di dimenticarci della sua esistenza e quindi non possiamo aiutarla.Farebbe bene a fare lo stesso anche lei,signorino, se non vuole cacciarsi nei guai-
Ignorai le sue parole e chiesi aiuto anche ad altri dipendenti, ma da tutti ricevevo la stessa risposta.
Non volevo arrendermi,ma avevo bisogno di aiuto. Passeggiavo nella mia stanza avanti ed indietro cercando di trovare una soluzione,ma sembrava non essercene alcuna. Mi chiesi se un medico di Extramondo sarebbe mai venuto a curare la principessa degli Orchi,ma la risposta era abbastanza ovvia. Sarei stato capace di curarla da solo? No,impossibile!Non sapevo nemmeno da dove cominciare!
-Oh se solo si fosse innamorata di un medico e non di quello…-gridai sconsolato,ma prima che potessi completare la frase ebbi una grande idea. Volai veloce verso il Palazzo di Extramondo e atterrai solo qualche metro prima dell’entrata. I raggi del sole appena spuntato mi accecavano,ma cercavo di continuare a camminare. C’era una persona molto legata a Chocola che, avevo sentito dire in paese molte volte, aveva studiato le arti curative ed era anche piuttosto bravo.
Dovevo solo convincerlo! Camminai deciso verso il grande portone e alle guardie, che cercavano di ostacolarmi, dicevo di dover parlare urgentemente con il loro Principe. Fu una vera fortuna per me che in quel momento stava passando per lì Vanilla. La dolce ragazza,colpita forse dal mio sguardo stravolto, bloccò le guardie e gli ordinò di farmi entrare.
Quando fui al suo fianco le chiesi se fosse vero che Pierre conosceva le arti mediche.
-Sì è così,ma perché non stai bene?-
Non ebbi il tempo di rispondere,in quanto ci trovammo fuori alla porta di quella che capii doveva essere la stanza di suo fratello.
-Aspetta un attimo-mi disse ed entrò chiudendo la porta alle sue spalle.
Attesi per una decina di minuti,ma nessuno dei due venne e così determinato aprii la porta e mi feci strada da solo.
-Pierre devo parlarti.-gli dissi con un tono pacato.
-Non mi interessa…per me puoi anche andartene.-
Era seduto su una sedia accanto alla finestra e dopo avermi risposto, cominciò a leggere un libro.
Io,furioso, mi avvicinai a lui gli tirai il libro dalle mani e lo gettai a terra.
-Tu devi ascoltarmi!E’ davvero importante!-lo esortai.
Lui incrociò le braccia e mi guardò,in attesa che cominciassi a parlare. Il suo sguardo però era scocciato e si vedeva che non vedeva l’ora di cacciarmi via.
-Chocola sta male. Ha la febbre alta ed io non so cosa fare…-
-Sei venuto fin qui,solo per questo?-rise-Non avete medici Orchi?-
-Non posso chiedere aiuto a nessuno degli Orchi perché Glace ha dato l’ordine di lasciarla morire-
-Suvvia non essere melodrammatico!Non morirà per una semplice febbre!-
-Ma non è una semplice febbre…è venuta qui ieri sera,no?Non hai visto come si è ridotta?-
Lui guardò in direzione della finestra e per qualche minuto restò zitto,pensieroso.
-Spiegami tutto-sussurrò.
Il suo tono di voce era cambiato: non era più arrogante,ma preoccupato.
Gli spiegai la punizione che era stata inflitta a mia sorella,il suo periodo di digiuno e la perdita di sensi che aveva avuto un quattro ore prima,da cui non si era più ripresa.
-Scusami se non mi sono fatto uccidere da lei. Dovrei sentirmi in colpa per questo?Saule vattene!-
-Vuol dire che non la aiuterai?-chiese Vanilla allibita.
-Non posso. Lei mi ha ingannato,mi ha fatto credere di essere innamorata di me e invece…-sussurrò con voce addolorata.
-Continui a credere che lei non sia innamorata di te?Ma allora sei un idiota!-gli gridai-Se non ti avesse amato ti avrebbe ucciso alla prima occasione, non sarebbe stata così male per te,non sarebbe venuta qui ieri sera a rimproverarti per averla dimenticata-
Mi inginocchiai ai suoi piedi e gli misi sulle gambe un piccolo foglio sgualcito.
-Che cos’è?-mi chiese
-E’ una foto,l’ho trovata sul comodino della sua stanza. Leggi quello che vi è scritto dietro. Forse riuscirà a convincerti. Sappi che io questa sera ti aspetterò fuori alla sua finestra e che se non verrai potrai considerarti un assassino,in quanto la colpa della sua morta sarà da attribuire a te.-
Detto questo, uscii e lo lasciai solo con i suoi pensieri.
  
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