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Autore: doooris_    13/07/2012    0 recensioni
La vita è strana come può cambiare da un momento all'altro.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
 
Caro Diario,
 E’ strano che io ti scriva, non lo ho mai fatto in diciassette anni di vita ma qualcosa in me sta cambiando e io lo posso raccontare solo a te.
 Ultimo mese di scuola e io e mia sorella Al, passammo un anno senza essere considerate da nessuno come al solito.
Eravamo al penultimo anno di superiori ed eravamo sempre chiamate le sfigate di turno.
Il mio nome è Antonella. Non  sono tanto alta per avere diciassette anni, mora, occhi azzurri, determinata, ‘’dolce e tenera’’ considerata così da mia sorella. Al ovvero Alice, era tutto l’opposto di me era Bionda, occhi verdi e alta qualche centimetro in più di me. Nel carattere siamo uguali ma la cosa più simile e l’acidità con cui trattiamo le persone. Siamo italiane ma viviamo a Londra dall’età di cinque anni. Viviamo con nostra nonna perché nostra mamma è una menager e sta sempre in giro per il mondo con la sua band le Parade. Nostro padre beh.. ecco lui ci ha abbandonate quando avevamo circa dieci anni lo adoravamo ma il destino ha scelto la sua sorte.
 
Antonella.
 
Era l’ultimo mese di scuola e anche in uarto superiore non venivamo considerate. Vi pare una cosa logica?! A me no. Di solito la gente in quarto superiore inizia ad essere considerata a sedersi al tavolo delle cheerleader. Ma a me più di tanto tutto ciò non interessava volevo che gli altri considerassero me o per lo meno che lui mi considerasse al meno un pò.
A differenza di mia sorella che ogni volta veniva al mio armadietto lagnandosi e dicendomi:
Perché non ci considera nessuno? Perché Zayn non mi considera?
Il Zayn di cui sta parlano viene nella nostra scuola ed è un cantante famoso sta in una band chiamata One Direction sono cinque e tutti e cinque venivano nella nostra scuola.
Il mio lui invece si chiama Harry è sta sempre in questa band ma non mi considere. Solo che io mi lagno dentro non come fa Al.
Stavo al mio armadietto e stavo prendendo i libri di chimica. Ero anche elettrizzata perché quell’ora l’avremmo passata con loro. Mi sistemai i capelli ma quando mi girai vidi una scena che non avrei voluto vedere il capo cheerleader Megan stava baciando appassionatamente Harry davanti la mia classe. Dentro stavo malissimo così che mi scese una lacrima. Quando ami una persona da quattro anni senza che lui ti consideri beh… ecco fa male. Mi sedetti affianco a Al e lei disse:
Ti è scesa una lacrima?
Io: Perché?
Al: E’ scesa anche a me…
Io: Mi prendi in giro?
Al: No… Tocca.
Toccai la guancia di Al ed era bagnata, la cosa era inquietante ma non ci diedi tanto peso.
Passò circa una mezz’ora e il prof disse:
Ragazzi io devo andare dal Preside. Voi state buoni.
Solita frase di un professore che quando torna in classe trova il putiferio.
Tra me e me pensai: Ma come è possibile che sia fidanzato?
Al: Chi è fidanzato?
Disse venendo vicino a me.
Io rimasi scioccata era quello che avevo pensato, ma non credevo… Cosa?!
Io: Non ho detto niente.
Al: Oddio.
Io: Che?
Al: Lo so, che non hai detto niente ma io ho letto il tuo pensiero.
Io: Oh bene, comunque tra un po’ verranno i ragazzi di football da noi a candidarsi per ‘’Re del ballo’’
Avevo detto quelle parole senza pensare. Com’era possibile una cosa simile?
Ed ecco che dalla porta entrò Mark Klanton un ragazzo bellissimo seguito dalla sua mandria e dritti verso di noi insieme alle oche. Le cheerleader.
Io: Ehi Mark.
Mark: Ciao Anto.
Io: Dimmi.
 
Alice.
 
Come era possibile una cosa del genere? Avevo letto nella mente a mia sorella ed il suo pensiero era: Ma come è possibile che sia fidanzato?
Non avevo ancora scoperto chi ma credevo fosse Harry dato che le piace da quattro anni, ma il problema se si può definire problema, era un altro. Mia sorella aveva appena predetto il futuro perché dopo due secondi che aveva parlato erano entrati i giocatori di football insieme alle cheerleader.
Mi estraniai da lei che stava lavorando per i candidati e mi avvicinai alla finestra che era vicinissima al tavolo dei One Direction e vicino a Zayn.
Sentii che Niall pensò: Ma come è possibile che le sorelle Smith, non ci calcolano eppure siamo famosi.
Il pensiero di Harry: Antonella e Alice sono due bellezze della nature caspita! Perché non ci calcolano? E poi Antonella è proprio bella devo.. un attimo,non posso perché sto con Megan. Ma perché quando ci sono belle ragazze in giro io devo essere fidanzato?
Io: Anto…
Dissi chiamandola dalla finestra e lei si girò verso di me come in quei film a modi rallentatore, ma quella era solo la mia mente che la vedeva così.
Anto: Ehi Al, dimmi.
Io: Hai finito?
Anto: Con i giocatori si, adesso passo alle ochette.
Sapevo che stavano ascoltando la conversazione se no non si sarebbero spostate.
Sapevo anche come far rodere le persone così dissi:
Lo sai che Mark ti fa la ricotta in una maniere assurda si?
Anto tutta rossa disse:
Al, no, non è possibile. Guardalo lui è il quoterback della squadra di football e capitano e alto e bello e muscoloso.
E senza che se ne accorgesse si appoggiò al tavolo dei 1D.
*figura di merda alla riscossa*
Anto: oh scusate non me ne ero accorta.
Disse rivolta verso Liam altro figo che la guardava perplesso, non perché lei si fosse appoggiata, ma perché parlava in maniera sognante di James, così le disse:
Non ti preoccupare non ci hai dato fastidio…
Ma tu… fai box e danza nella mia stessa palestra?
Eccola si era sciolta lei era così e pensava: E adesso?
Era preoccupata.
Poi disse: a che palestra vai tu?
Liam: Dirty Dancing.
Io: Si. Vado li.
Liam: Sai io ti ammiro tanto. Sei una forza.
No, non doveva dire questo lei era super eccitata.
 
 
Antonella.
Okay, stavo letteralmente morendo, ma dentro. Liam  James Payne mi definisce una forza e mi ammira. Sorridevo e basta, ma per non fare la parte della scema dissi:
Grazie. Io adesso devo andare dalle och… volevo dire cheerleader.
Ed eccolo il momento che aspettavo da ben quattro anni. Si avvicinò a me Harry e disse:
Ciao, senti dato che io vado malissimo in chimica non è che mi potresti dare una mano?
Stavo per svenire tanto che per cinque minuti non risposi. Vidi una mano che mi si sventolava in faccia, era la sua. Cercava di svegliarmi e io:
Uh scusa mi ero incantata. Comunque va bene. Dimmi dove e quando.
Harry: Facciamo domani avanti a scuola alle 15.30 e il dove si decide sul posto.
Io: Va bene.
‘’Oh mio Dio! Oh mio Dio! Mi ha parlato, mi ha parlato!’’ solo questo frullava nella mia mente mi avvicinai di nuovo al mio tavolo dove c’erano le oche e rimasi in trance finche Megan non mi si avvicinò e mi disse:
Bene, fammi la candidatura.
Io per dispetto dissi:
Non ci sono più posti.
Megan: Non essere ridicola.
Io: Non ci sono più posti.
Megan: fammi controllare.
Disse spingendomi bruscamente stavo per tirarle i capelli ma una mano mi fermò ed era quella di Mark che mi disse:
Come siamo aggressivi. Perché vuoi picchiare la mia ragazza?
Io: La tua che cosa?! Ma non stava con Harry Styles?
James: No… o per quanto ne so io mi ha detto: ‘’Io amo solo te sto con Harry per avere la fama.’’
Io la amo e penso che anche lei mi ama ma quello che sta facendo ad Harry è sbagliato lui è un ragazzo d’oro. Non si merita questo.
 
Non credevo che un giocatore di football potesse dire certe cose.
Sta di fatto che io ero nervosissima tanto che i miei occhi diventarono rossi.
Mark: i tuoi occhi. Sono rossi.
Io: Che dici?
Mi guardai ad uno specchietto ed erano davvero rossi.
Io: Bene Megan hai controllato?
Megan: Si. E non ci sono posti.
Io: te lo avevo detto.
Megan: Trovamelo.
Non risposi feci solo una smorfia. Non avrei trovato quel posto a quella lurida sgualdrina. Arrivò il professore e disse bene: Antonella, vieni all’interrogazione.
Andai alla cattedra e iniziai a parlare di chimica ma nella mia mente c’era solo il pensiero che da un giorno all’altro avrei visto Harry stare male. Mentre scrivevo le formule alla lavagna il gesso si ruppe in mille pezzi. Lo tenevo così stretto tra le mai. Mi immaginavo fosse la sua faccia, la faccia di Megan.
Io: Mi scusi.
Dissi rivolta al professore.
Prof: Non ti preoccupare. Te le ricordi a memoria?
Io: Ehm… no, le posso scrivere su un foglio?
Mi avvicinai al mio tavolo presi un foglio ed ero rivolta dalla parte del loro tavolo qualche mi volta mi limitavo a guardare e vedevo Liam che mi sorrideva. Era  bellissimo.
Mi limitai a sorridere anche io e poi andai subito dal professore a consegnarli il foglio.
Vide che tutto era corretto poi disse:
Bene ti meriti una… A +!
Ero felicissima tornai al mio tavolo ancora tutta eccitata poi mi calmai subito e suonò la campanella.
Io: Bene Al andiamo?
Andammo fuori dall’aula e lei disse:
Appuntamento con Styles?
Io: Dobbiamo solo studiare… mi sento una ruota di scorta.
Al: Non sentirti la ruota si scorta. Lui non la vuole.
Io: Come fai a saperlo. Guardali, sono così affiatati. 
Ed ecco che la coppietta si stava baciando proprio di fronte a me. Avrei voluto ucciderla. Stava facendo del male ad Harry e io non potevo permettere questo.
Al: A lui non interessa lei. Non so come ma leggo nella mente.
Io: Dobbiamo parlare con nonna. Comunque non ci credo.
Al: Va bene.
Io: la sai la ‘’news’’? 
Al: No racconta.
Io: Ho parlato con Mark e mi ha detto che lui e Megan stanno insieme. Sta con Harry solo per la fama appena l’ho saputo sono scoppiata in una rabbia tanto che la volevo picchiare ma aspetto il momento giusto.
Al: amore, hai campo libero ora… comunque è davvero una grande troia. Quanto è bello Zayn?
Disse mentre ci sedemmo al tavolo della mensa.
Io: Perché non ci provi?
Al: Scherzi?
Io: Non sono mai stata così seria.
Al: Non mi calcola.
Io: Oh si ti calcola fidati.
La calcolava. Questa mattina prima di entrare a scuola ho sentito Zayn parlare con Niall e diceva che Alice e bella e si domandò perché lei non lo considerava per niente, ma infondo sappiamo che non era così.
Non dissi niente ad Al per non farla illudere, volevo solo che le cose si ufficializzassero, scoprire che quello che menzionava Zayn era vero.
Al mangiò il suo pranzo come una porca, io non toccai cibo ero troppo nervosa. L’oca giuliva (ovvero Megan) era seduta affianco al nostro tavolo seduta sulle gambe di Harry e a lui non dispiaceva affatto.
Mi limitai a guardarla e a farle una smorfia non molto accentuata. Notò il mio sguardo e si avvicinò al mio tavolo dicendo:
Me lo hai trovato il posto?
Io: no, non ce ne sono. Dovevi candidarti prima.
Megan: Cosa?
Mi alzai dal tavolo e in maniera strafottente dissi: Hai sentito bene. Quest’anno al ballo ti limiterai a ballare e non sarai reginetta.
Nella mensa c’era tensione tutti zitti con lo sguardo puntato su di noi.
Megan: sfigata.
Io: Sarò anche sfigata ma io non sono falsa.
Non era quello il momento per dire tutta la verità ci voleva pazienza.
Ci guardammo mi aveva capito dove volevo arrivare.
Indietreggiando disse urlando:
Sei solo una… una…
Io camminando verso di lei e alzando un po’ il tono della voce:
Una ragazza che ha senso in testa che non pensa solo a mettersi l’imbottitura nel reggiseno o mettersi le magliette scollata, io rispetto la gente che mi sta intorno senza farla soffrire.
Abbassai la voce e dissi:
Come farai con Harry. So tutto perché alla fine si vengono a scoprire queste cose sai, no credevo potessi arrivare fino a questo punto.
Poi alzai la voce:
Stammi bene Megan.
Mi riavvicinai al tavolo e presi le mie cose erano rimasti tutti a bocca aperta lei era in imbarazzo e i 1D mi guardavano con occhi sbarrati.
Avevo solo detto la verità,non tutta,ma quasi. Sta di fatto che mi liberai.
Lasciai la mensa per poi fare la mia solita camminata alla ‘’ ho ragione io stai zitta’’ e uscii dalla mensa. Ero soddisfatta per averle fatto fare una figura di merda, fiera di me stessa per aver fatto capire alla gente chi sono e figa super figa.
La campanella suonò e finalmente fuori da scuola. Non vedevo Al, così mi la chiamai ma proprio mentre stavo digitare il tuo numero vedo che stava parlando con Niall e c’erano anche gli altri. Andai a chiamarla facendo la parte.
Io: Ehi Al, andiamo?
Al: Si un attimo. Ti sta cercando Mark.
Io: Dov’è?
Al: Eccolo.
Andai da Mark, chi sa cosa voleva.
Io: Ehi mia sorella ha detto che i stavi cercando.
Mark: Si…
Io: Dimmi.
Mark: Stavi per svelare la verità..
Io: Sei arrabbiato?
Mark: No bel colpo disse dandomi un bacio sulla guancia e andandosene.
Ritornai da Al che vide tutta la scena insieme agli altri.
Al: Facciamo faville.
Io: Ma smettila.
Al: Si, si certo.
Io: Ma come siamo simpatiche oggi. Adesso andiamo. Le ha fatto piacere parlare con voi ma adesso ha da fare.
I ragazzi mi guardarono un po’ perplessi ma non mi interessava più di tanto andammo a casa e trovammo nonna così andammo a parlare con lei per l’accaduto.
Al: Nonna, oggi ci è successa una cosa strana, beh… ecco noi…
Io: Oggi ho predetto il futuro e Alice ha letto nella mente.
Ebbene si io ero la ragazza che diceva le cose subito, senza giri di parole.
Invece Al era più drammatica e faceva salire l’ansia.
Nonna: Ragazze, voi non siete ragazze normali. Vedete queste voglie che avete nel palmo sulla mano?
Noi: Si.
Nonna: Bene, quella voglia è simbolo voi avete dei poteri. Siete una sorta di maghe.
Rimasi sbalordita.
Al: Oh, ma è fantastico.
Ero normale. Ne eccitata ne triste. Ma devo dire che la cosa mi piaceva.
Io: che qualità abbiamo in particolare?
Nonna: non ve le posso dire io.
Io: e come facciamo a scoprirle?
Nonna: da sole.
Si grazie a sto cazzo. ‘’Pensai.’’
Al si intrufolò nella mia mente e disse facendomi spaventare:
Ehi Anto!
Io: Ma sei cretina?
Al: No, andiamo a fare un giro per i negozi?
Io: Si, mi devo comprare qualcosa per domani. Voglio essere presentabile.
Andammo di sopra e andammo a prendere i soldi poi scendemmo di corsa giù salutammo nonna e fuori di casa!
Erano già le cinque e mezza ed eravamo appena arrivate da Harrods. Il mio negozio preferito.
Quante cose che c’erano li. Le adoravo.
Al: Oh mio Dio. C’è Zayn.
Io: E chi c’è più con lui?
Al: tutti e quattro.
Io: Ho un piano. Adesso tu vai dietro Zayn senza che se ne accorga. E io poi… poi vedi. Vai!!
Ero girata a guardare cosa stesse facendo quando si sentì un tonfo.
Andai a vedere chi fosse caduto ed era mia sorella. Lo sapevo che aveva la grazie di un elefante. Stavo morendo dal ridere quando lei disse:
Stronza vienimi ad aiutare.
Io ancora ridendo mi avvicinai ma aveva già fatto tutto Zayn.
 
 
Alice.
Che figura di merda. Lo sapevo, e come se non bastasse sono caduta ai suoi piedi ma ci rendiamo conto?
Zayn: Ehi tutto okay? Ti sei fatta male?
Io: No, sto bene grazie. Sono solo inciampata.
Anto: Che ci fate anche voi qui?
Zayn: Harry sta cercando qualcosa che si potrà mettere domani deve studiare chimica con una ragazza.
Adesso mi doveva credere per forza.
Anto: Ed ecco la ragazza.
Zayn si mise una mano sulla bocca per quello che aveva appena detto.
Anto: Zayn, non ti preoccupare farò come se non mi avessi detto niente.
Ed ecco che dal camerino sbucano Liam e Harry.
 
Antonella.
Stava cercando qualcosa da mettersi, per un appuntamento di studio? Okay la cosa era seria.
Liam: Ehi Anto.
Disse venendomi a salutare. Ricambiai e dissi:
Ehi ciao.
Liam: Tra circa un’ora abbiamo lezione. Tu vieni?
Io: merda. Me ne stavo dimenticando! Devo scappare. Ciao.
Dissi prendendo dal braccio mia sorella.
E uscendo fuori. Le compere le avevo fatte adesso mi bastava solo andare a casa e andare in palestra.
Al: Ho il numero di Niall.
Io: Non ti piaceva Zayn?
Al: scema, siamo amici.
Io: Ah bene. Vorrei tanto essere a casa ora.
E tutto d’un tratto eravamo a casa.
Al: Fico il tele trasporto.
Io: Wow.
Erano le sette e un quarto e alle otto dovevo stare in palestra per le prove del saggio.
Mi misi sotto la doccia e feci tutto di corsa, i capelli li legai in una coda, indossai la mia tuta preferita, blazer, borsa e cellulare e alle otto meno dieci ero fuori di casa. Ma avrei voluto tanto stare dentro a circa trenta centimetri di distanza da me c’era Harry che augurava buon viaggio a Megan. Io abbassai la testa e andai avanti senza farmi notare mentre qualche lacrima rigava il mio viso.
Camminavo dritta verso la palestra ma Liam mi notò e stava con tutti gli altri e io stavo ancora piangendo.
Mi girai. E lui disse:
Ehi, ti va un passaggio?
Io: No grazie.
Liam: dai!!
Io: Va bene.
In effetti un passaggio lo volevo.
Asciugandomi le lacrime dissi:
Ciao ragazzi.
Tutti: Ciao.
Louis: Ehi piccola che hai?
Louis che mi chiama piccola?!
Io: Niente perché?
Louis: A me non sembra.
Io: Non ho niente.
Louis: Perché piangi?
Io: Avrò qualcosa negli occhi.
Harry: Non è vero.
Avrei voluto ucciderlo non doveva parlare perché le mie lacrime erano lui.
Io: non ho niente negli occhi ma ho litigato con… con… mia mamma.
Azzardai quasi balbettando, beccandomi uno sguardo sospetti di Liam.
Solo in quell’istante notai che Niall e Zayn non c’erano.
Io: ma Zayn e Niall?
Harry: stanno a casa.
Io: Giustamente hanno ragione tanto state solo accompagnando Liam.
Louis: No, noi rimaniamo a vedere.
Io: Cos..? Oh bene. *vocina da idiota per imbarazzo*
Arrivammo e Louis parcheggiò. Scendemmo e entrammo in palestra. Avevo un ansia pazzesca. La paura di poter fare una figura di merda era tanta.
Da me venne subito Jennifer la mia insegnante che disse:
Oggi inizi con box o danza?
Io: Box.
Liam: Stiamo nello stesso corso.
Io: Bene.
Aravamo nella sala di box ma c’eravamo solo noi quindi dissi:
Dato che ci siamo solo noi ci aiutiamo io e te.
Liam: Va bene inizi tu.
Io: Ok.
Mi misi in pantaloncini e top e la faccia di Harry era sbalordita. Si poteva dire che avevo un fisico bello. Non sono mai stata una ragazza che si vantava, molto spesso mi criticavo da sola dicendomi di essere un mostro, ma devo dire che negli ultimi anni il mio fisico è cambiato tanto.
Io: Bene. Iniziamo?
Liam: Colpisci.
Colpì Liam e lui non poteva credere a tutto ciò.
Liam: Ma… ma… tu, femmina, pugni cosa?!
Io: Sono abbastanza forte. Tanto che se si dovesse avvicinare a me Megan la uccido.
Louis: L’hai stesa oggi.
Io: Lo so,  lo so. Sinceramente quella ragazza mi ha rotto le scatole ogni santa volta viene a rompere a me dicendomi sfigata a volte, ma quando eravamo più piccole mi faceva sgambetti mi metteva in ridicolo. Ma adesso basta.
Louis: Neanche io la sopporto.
Harry: Cosa?!
Louis: Lo sai non mi è mai piaciuta quella ragazza tu sei cocciuto.
Feci un ghigno e poi dissi:
Allora Liam, ti va una lotta?
Liam: Ci sto.
Io: Fai conto che io sia un maschi non ti preoccupare. Ho fatto incontri davvero dolorosi con ragazza che sembravamo non ragazzi ma uomini quarantenni forzuti.
Liam: Ho paura.
Io: Di che?
Liam: Di farti male.
Io: no, non ti preoccupare.
Iniziammo presi qualche colpo alle gambe davvero doloroso ma ero abituata per il resto schivavo e colpivo Liam. Non mi andava di toccargli la faccia puntavo o alla pancia o alle gambe, senza toccare i gioiellini di famiglia.
Non lo avessi mai detto: Fai come se fossi un maschio.
Per sbaglio mi colpì il femore cosa che mi ero rotta durante un incontro caddi a terra. Il dolore era forte.
Liam: Lo sapevo. Ti ho fatto male?
Io: No Ahia! Cazzo!
Liam: Dove ti fa male.
Io: Il femore. In passato me lo ero già rotto.
Liam: Louis vai a prendere del ghiaccio. Harry vieni ad aiutarmi.
Harry: subito.
Sul ring eravamo rimasti solo io ed Harry. Mi stava togliendo la protezione per la faccia e i guantoni e la sua mano stringeva la mia. Liam era andata a prendere la barella per portarmi nello spogliatoio.
Quasi con le lacrime agli occhi vedendo la sua faccia e pensando a Megan, dissi con voce dolorante:
Harry, sei un bravo ragazzo non ti sei mai fatto mettere i piedi in testa da nessuno. Fatti valere  non ti fare sfruttare da gente che non ti merita.
Harry: Che dici?
Io: Adesso non posso dirti niente. Magari quando mi sentirò pronta te lo dirò.
Okay anche in quel caso ero buona.
Arrivò Liam con la barella ed Harry e Liam mi misero sulla barela e mi portarono nello spogliatoio.
Io: Ahia no, Louis toglimelo.
Harry: No tienilo.
Io: Basta.
Dissi piangendo. Stavo morendo di dolore.
Io: Mi accompagnate a casa?
Liam: I tuoi occhi sono verde acqua.
Io: Ma che…?! Passami lo specchietto.
Erano verde acqua. Merda!
Io: sono le lacrime.
Mi portarono in macchina e andammo a casa erano circa le nove e mezza e a danza non andai ci sarei andata quando mi sarei rimessa.
Io: Grazie del passaggio.
Harry: Aspetta ti accompagno.
Io: Grazie.
Mi prese in braccio e io mi sentivo così felice tra le sue braccia così protetta.
Al vieni ad aprire dissi nella mente.
Harry: Grazie per quelle parole.
Io: Niente. Grazie a te per l’aiuto.
Harry: Vieni qui.
Mi abbracciò. Che cosa dolce era davvero un ragazzo d’oro e Megan non lo meritava.
Io: A domani.
Harry: Ciao.
Entrai in casa e nonna disse:
Che hai combinato?
Io: Niente.
Nonna: sono anche io una maga e ho visto tutto.
Io: Allora cosa chiedi a fare?
Nonna: Volevo vedere che dicevi. Comunque tua mamma non sa niente.
Io: Non deve sapere niente.
Al: Che hai fatto?
Arriva la ragazza premurosa.
Io: Niente. Andiamo a dormire?
Dissi mentre mi mettevo il pigiama con non so quale forza.
Al: prima mi racconti.
Io: Domani. Adesso ho sonno.
Al: Va bene.
 
 
 
  
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