Sono passate tre settimane da quando i due giovani sposi hanno detto lo voglio…
Ventuno giorni passati in  allegria, spensieratezza, amore,  a vedere una pancia crescere sempre di più, a tal punto che il vestito da sposa e i vestiti che indossava fino a due settimane prima, non entrano più nella ragazza.
-        Mamo-chan..-
Sospira Usagi triste, mettendo in valigia i vestiti prémaman che non indosserà più poiché troppo stretti, e tirare fuori quelli nuovi…più grossi…
-        Mmm?-
Chiede un Mamoru senza prestare molta attenzione alla moglie poiché sta leggendo le previsioni per il giorno dopo, in modo da poter fare un’escursione marina.
-        Mi sento grassa… enorme.. Non sono più sensuale per te.. sono… sono solo una grossa botte per te vero????-
Lascia cadere i vestiti a terra e si precipita verso il bagno a piangere, convinta che il marito non la desideri più.
Mamoru alza lo sguardo, ma prima che possa risponderle, lei si è già precipitata in bagno a piangere.
*Usako..*
Sospira posando il giornale e raggiungerla in bagno, ma prima di entrare bussa alla porta per poi aprirla e vederla li, seduta sull’asse del gabinetto, che tiene tra le mani un fazzoletto di carta dove affonda il viso.
Vederla così, le provoca tenerezza, un amore ancora più forte, lei.. la donna che ama, forte, coraggiosa ora è così fragile, insicura poiché è in preda agli ormoni.
Le si avvicina, si inginocchia davanti a lei, le solleva il viso dolcemente in modo da poterla osservare negli occhi, e le sorride.
-        Usako-
Gli occhi azzurri di lei, leggermente rossi a causa del pianto, lo osservano, pieni di paura che lui possa lasciarla perché non è più come prima…
Lui.. mentre la osserva con quegli occhi color della notte, così penetranti a tal punto che ogni pensiero della moglie, è chiaro cristallino.. le accarezza il viso per poi baciar dolcemente delle lacrime che fuoriescono dagli occhi di lei..
-        Amore.. non sei grossa.. non sei una botte.. sei una splendida donna che porta una bambina nel grembo.. non una semplice bambina… la nostra.. tua.. mia…una bambina che nasce dal nostro amore-
Sentire quelle parole, così dolci, così rassicuranti, la fanno tornare sicura sull’amore che l’uomo prova per lei, senza preavviso, gli si butta al collo, piangendo più che mai, singhiozzando…ma stavolta, non sono lacrime di paura, di tristezza.. bensì di gioia.
-        Mamo-chan!! Sono così stupida…-
-        Sei la mia testolina buffa… che va a pensare cose inesistenti-
La punzecchia dolcemente, quando dal taschino destro dei pantaloni di lui, inizia a suonare una suoneria per avvisare il proprietario che è cercato da qualcuno.
Mamoru si stacca a malincuore dalla moglie, prende il cellulare, osserva il nome di colui  che ha interrotto un momento magico e sospira.
-        E’ l’ospedale…-
Usagi non capisce.. perché l’ospedale contatta suo marito.. sanno che è in luna di miele... Pensierosa nel chiedersi cosa mai potrebbero volere, vede Mamoru allontanarsi e uscire dalla stanza per rispondere.
Si avvicina alla porta e origlia sperando di poter sentire ciò che dice il giovane al telefono, ma sfortunatamente egli si è allontanato troppo, decide allora di uscire dal bagno e di avvicinarsi a lui.
Mamoru è seduto sul divano in pelle bianca, sistemato in un angolo del salotto luminoso grazie alle grosse finestre che fanno entrare la luce in grossa quantità e che mostrano una visuale straordinaria del mare.
Seduto sul divano ad angolo, gioca tamburellando con le dita sul tavolino di cristallo mentre è intento ad ascoltare ciò che gli viene detto dall’altro capo della linea, quando ecco che una richiesta lo fa innervosire a tal punto di smettere di giocare e rispondere on tono abbastanza alterato.
-        Cosa?? Ma siete impazziti??? Io sono in luna di miele non pos..-
Viene interrotto dall’altra persona al di la della linea, per poi sospirare cercando un modo di poter restare ancora con la moglie.
-        Ho capito.. Ma non posso interrompere la mia luna di miele perché lui vuole che sia io ad operare la moglie.. Ci sono molti chirurghi.. chiedete… chiedete a Tomoe di operar..-
Interrotto nuovamente si alza andando di fronte alla finestra per osservare ancora il panorama, sapendo che quel mare cristallino non lo avrebbe rivisto per molto tempo…Non si accorge che Usagi è entrata nella stanza e che si è avvicinata a lui, con un’espressione triste, sapendo che il marito non riesce a convincere  a farsi sostituire e che quindi a breve avrebbero dovuto lasciare quel paradiso per tornare nel caos di Tokyo.
-        Va bene! Ho capito! Opererò io la moglie del dottor Kaede!-
Annuisce, ancora  per poi attaccare il telefono e sospirare e voltarsi trovandosi faccia a faccia con la moglie che lo osserva triste e con aria interrogativa.
-        Era il mio capo… La moglie di Kaede ha avuto un incidente.. Kaede…ha richiesto me.. vuole che sia io ad operare la moglie…-
Usagi non capisce.. perché… perché insistere?
-        Ma tu sei qui… con me… in luna di miele…-
La osserva sentendosi in colpa, e mentre si passa la mano nei capelli corvini sospira per poi risponderle.
-        Lo so.. Ma ha insistito… Mandano un elicottero a prendermi…-
-        A .. a prenderti?? E io?? Resterò qui da sola?? Mamoru! Sono alla 24a settimana!!!Sto finendo il secondo trimestre! E tu vuoi lasciarmi sola????-
-        Usako.. Ho cercato di rifiutare, ma non posso! Non ho avuto scampo! Cerca di capire ti prego!-
-        Ca… capisco… -
La donna è rossa in volto, le lacrime le rigano il viso, è triste, deve passare una settimana  da sola senza lui.. si volta dandogli le spalle e si allontana.
Si sente in colpa.. non vorrebbe lasciarla qui.. da sola per giunta…  ma è stato obbligato, vorrebbe che venisse con lui, le si avvicina e la abbraccia da dietro e le sussurra
-        Lo sai che non vorrei lasciarti qui.. ti porterei con me.. ma, preferisco che non sali su un elicottero..-
Le accarezza i capelli dolcemente
-        Vedrai, farò in modo che ti vengano a prendere, e così stasera o domani staremo di nuovo insieme-
Le sorride, le bacia la fronte
-        Ti amo Usako-
Si allontana per lasciare la suite, e dirigersi verso il tetto dell’hotel dove un elicottero lo verrà a prendere a momenti.
La donna lo vede allontanarsi, non riesce a trattenere le lacrime, vorrebbe solo stare con il marito, senza dover rispettare sempre tutti i loro impegni, raggiunge la camera da letto, si sdraia e inizia a piangere, mentre sente  il rumore sempre più assordante di un elicottero, lo stesso che la separerà dal marito.
Raggiunto il tetto, il ragazzo sente il rumore dell’elicottero, fino a quando il vento causato dall’avvicinarsi del mezzo, gli scompiglia i capelli, raggiunge l’elicottero, e in poco tempo sale a bordo,  dove un uomo sulla sessantina, gli porge le cuffie con il microfono incorporato che permetterà loro di dialogare.
Mamoru osserva l’uomo dai capelli brizzolati, leggermente sovrappeso per poi iniziare a chiedere informazioni.
-        Jonathan… perché insistono nel volere me come chirurgo ora… costringendomi a finire anzitempo la mia luna di miele? Perché non può occuparsi del caso il dottor Kongu? In fondo.. è stato lui ad insegnarmi…-
Mamoru, sta riflettendo più a voce alta invece che a chiedere a Jonathan…
L’uomo l’osserva, vorrebbe dirgli che il dottor Kaede sembra impazzito, che ha costretto il primario di chirurgia a chiamare Mamoru, minacciandolo in modo meschino, ottenendo quindi con la minaccia la presenza di Chiba, e il permesso di assistere l’operazione della moglie..
-        Mamoru, si vede che Kaede si fida solo del tuo operato, lo sai come è fatto.. non gli piace il metodo ehm.. come lo definisce??Antico?? di Kongu.. preferisce un suo coetaneo che utilizza tecniche recenti..-
Cerca di essere convincente, è ansioso, non vorrebbe portare il suo amico Mamoru a contatto con un medico che sembra essere impazzito.. che potrebbe fare pazzie con conseguenze gravi.. vorrebbe assistere Mamoru nella sala operatoria, essergli d’aiuto, ma purtroppo, lui non è un chirurgo, è un pilota di elicotteri, che fa servizio per gli ospedali, e che ha lavorato a stretto contatto con Mamoru portandolo in vari luoghi..
Mamoru nota in egli un tono strano, nervoso… come se gli stesse nascondendo qualcosa di importante…
-        Sarà… ma.. tutta questa storia non mi convince…-
Afferma pensieroso…La voce del primario gli era sembrata nervosa, e ora vede Jonathan ansioso, come se nascondesse qualcosa..
-        Jonathan.. cosa sta succedendo?-
L’uomo si volta, lo osserva per un istante per poi tornare a guardare il cielo e non perdere il comando.
-        Nulla, cosa dovrebbe mai accadere?-
Come dirgli… che  Kaede tiene in pugno tutti con un arma da fuoco senza essere preciso? Poiché anche lui è controllato in modo  che non possa parlare, perché Kaede sa che se Mamoru venisse a conoscenza di tutto, si rifiuterebbe di operare la moglie.
Prima che Mamoru possa rispondere, si ritrovano sul tetto dell’ospedale, scendono di  corsa dal mezzo, Mamoru si allontana a tutta velocità, sotto lo sguardo pieno di senso di colpa di Jonathan.
*Mi spiace amico… non ho potuto avvisarti.. fa attenzione..*
L’uomo si sente come se avesse consegnato per un sacrificio Mamoru…
Il giovane si dirige verso i camerini per cambiarsi e indossare la veste verde e la cuffietta, vestitosi di fretta e furia, si dirige verso la sala operatoria numero 5, dove la paziente è appena entrata e messa sotto anestesia.
Nella stanza dove ci si lava, è atteso da una infermiera, che una volta lavatosi le mani, lo aiuta ad infilare i guanti in lattice verde.
Osservando attraverso il vetro, poiché la stanza è separata da un vetro e una porta dalla sala operatoria, Mamoru nota che Kaede i trova all’interno.
-        Ehi.. ma… cosa ci fa lui qui??-
I medici non possono curare i propri pazienti poiché rischierebbero che i sentimenti oscurano la lucidità del medico, rischiando di non essere in grado di prendere decisioni importanti.
L’assistente dagli occhi celesti, tutta coperta dal camice e dai guanti, lo osserva per un istante per poi distogliere lo sguardo da lui.
Notando la reazione della donna, Mamoru sospira esasperato
-        Cosa sta succedendo? Perché siete tutti così strani oggi?-
-        Dottor Chiba.. è meglio entrare in sala… mi creda..-
C’è qualcosa… perché tutti sono così strani?? Cosa stanno nascondendo?
Senza aggiungere altro, si dirige  verso la sala operatoria, si avvicina alla paziente e la osserva..
Rei, una donna alta, dai lunghi capelli corvini  chiusi dentro la cuffia, giace su quel tavolo operatorio pronta ad essere operata.
Lei, la stessa donna che aveva fatto da damigella alle nozze tra Mamoru e Usagi, ora giace li, in pericolo di vita.
Distoglie lo sguardo da lei e osserva il secondo chirurgo, che è niente meno che Kaede.
-        Cosa ci fai qui? Non possiamo operare i nostri parenti…i sentimenti potrebbero oscurare la nostra lucidità!-
Ammonisce l’amico con un tono severo, cercando di allontanarlo, ma Kaede gli risponde.
-        Chiba, opera mia moglie! Non voglio perderla!-
-        No.. finchè tu sarai in questa stanza, non farò nulla!-
Si osservano per un istante, quando improvvisamente Mamoru si sente puntare alla schiena qualcosa..
Nella stanza si crea tensione, il chirurgo principale, è tenuto sotto controllo con una pistola puntata alla schiena.

Ecco un nuovo capitolo =) spero che vi possa piacere e tenere con il fiato sospeso XD
Fatemi sapere cosa ne pensate =)
Un bacio Giuly =)