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Autore: CrHacker98    13/07/2012    2 recensioni
Il mondo degli shinobi di cui tanto parliamo esiste davvero: solo in un universo parallelo. E se, per caso, i nostri adorati eroi precipitassero nel nostro mondo? La battaglia continuerebbe anche sulla Terra? E se ci fosse coinvolta ora anche chi di questo universo dei ninja non avesse mai sentito parlare, che cosa succederebbe?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Deidara, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Suigetsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Allora...ti devo intanto dare un nome...-
- Eh?- commentò confuso il ragazzo.
- Ma si. Ti devo chiamare pur in qualche modo...tu cosa mi suggerisci?- chiese Julie sorridendo. Il moro alzò lo sguardo al cielo pensoso.
- Uhm...credo che Hayato mi piaccia abbastanza...- disse infine. La ragazza annuì concorda.
- Ok, anche se credevo che avresti scelto un nome legato ai serpenti...- continuò lei. Il moro fece le spallucce.
- Mi piace di più questo...- concluse fissando il vuoto davanti a sé.
Un boato riecheggiò per il tunnel buio. Le lampade si spensero per un secondo, per poi riaccendersi poco dopo. Hayato fece una faccia terrorizzata. Julie non poté fare a meno di ridere. Quando poi il metrò arrivò, il ragazzo aprì la bocca stupito.
- Ma che roba è?- disse indicando con una faccia tra il curioso ed il preoccupato il mezzo che intanto si stava fermando. La bruna rise ancora di gusto.
- Hayato, non ho la più minima idea da dove tu venga, ma di sicuro non puoi non aver mai visto un metrò...- gli rispose sorridendo. Lui invece era spaesato.
- Un...un...un coso del genere? Se l’avessi visto me lo ricorderei di certo- esclamò. La giovane non poteva smettere di ridere. Il rumore assordante del mezzo le ricordò la sua meta.
- Sbrigati a salire, altrimenti dopo dobbiamo aspettare ancora...- ridendo lo spinse verso le porte del mezzo. Hayato cercò di divincolarsi e di scappare.
- Su quel coso io non ci salgo. E se poi esplode?- urlò lui provando di liberarsi dalla presa della giovane, ma non ci riuscì.
- Si, come no – disse lei ridendo – Ci sono i dinamitardi a bordo pronto a far esplodere il metrò. Sali e non fare storie...- scherzò spingendolo nel metrò. Le porte si chiusero di scatto dietro di loro. Hayato si guardò intorno sospettoso e quando il treno partì per poco non cadde a terra. Si aggrappò all’ultimo alla sbarra di metallo di fronte a lui, mentre Julie ridacchiava piano aiutandolo a restare in equilibrio. La gente intorno a loro li guardava seccati per tutto quel baccano, per tornare subito dopo a fare e pensare come prima. A Julie non piaceva molto la metrò, c’era un sacco di gente strana e di malintenzionati. Una volta le era capitato di imbattersi in un pazzo ubriaco fradicio che cantava “Oh Susanna” facendo un casino del diavolo. Per poco non lo buttavano fuori sui binari. Per fortuna lo aveva sopportato solo per due fermate, poi era scesa. Un’altra volta invece c’era uno strano tizio vestito con un Frac, i capelli rossi in gelatinati e le scarpe sporche di birra che sembrava venisse da una qualche festa noiosa e mondana. Su quella linea incontrava di tutto e di più. Per esempio, quel giorno mentre stava andando in centro con Hayato, vide un giovane aggrappato al sedile guardarsi sospettoso intorno. Doveva essere poco più grande di lei, ma di certo era un tizio davvero molto, molto, molto strano. Aveva i capelli lunghi biondi, legati in una coda che gli scendeva fino alla nuca. Indossava un impermeabile nero e dei jeans aperti sul ginocchio. Un ciuffo color oro gli copriva un occhio mentre l’altro era di un blu cielo. Sarebbe potuto essere anche carino. Aveva i tratti del viso molto sottili e piacevoli, come quelli di una ragazza.  Capì che era un maschio solo perché non aveva le tette. Rise di quella considerazione.
- Uhm...? Che c’è?- disse Hayato confuso guardando lei che rideva. Julie scosse la testa muovendo i capelli ondulati castani che le ricaddero sulle spalle.
- Niente. Stupidaggini mie...non ci badare- ridacchiò come un’isterica.
- No, dai dimmi...- continuò lui. Lei non accennava a fermare la ridarella. La gente si voltò ancora seccata così lei cercò di smettere mettendosi una mano di fronte alla bocca, invano. Iniziò a ridere anche il moro, anche se con un tono pacato e sommesso. Julie riuscì a calmarsi e cercò di concentrarsi sulle fermate. Ne mancavano ancora due.
- Senti. Se parli giapponese vuol dire che vieni dal Giappone, fila il ragionamento, no?-
- Uhm? Cos’è il Giappone?- Julie avrebbe tanto voluto buttarsi dal mezzo in movimento. E poi era anche strano, innanzitutto perché era stupito nel vedere un metrò quando nell’arcipelago asiatico sono molto comuni. Inoltre se si ricordava come usare una doccia, com’è che non ricordava neanche i continenti che erano tra le cose più semplici. Le venne un’idea.
- L’Africa. Sai dov’è l’Africa?- domandò. Lui scosse la testa confuso (ormai stava diventando una mossa ripetitiva )
- No, dov’è?- Julie era sempre più stupita dell’ignoranza (o amnesia) del ragazzo.
- I pomodori. Sai cosa sono i pomodori?- continuò lei.                     
- Certo. Mica sono un idiota. E mi piacciono anche...- sorrise contento lui. Qualcosa non quadrava. Com’era possibile che conoscesse quel cibo e non i continenti. Per tutto il resto del tragitto continuò con domande del genere. A quanto pareva di Storia e Geografia non sapeva proprio niente, neanche chi fossero stati i Romani o dove fosse l’Asia. Ma a quanto pareva conosceva i cibi, i computer, gli animali e tante altre cose comuni. Era un vero rompicapo.
“ E’ possibile che parte delle conoscenze vengano cancellate insieme ai ricordi? No, impossibile, solo i ricordi personali vengono eliminati con un’amnesia. Ma allora...?” stava riflettendo quando si accorse che erano arrivati alla loro fermata.
 - Hayato, è qui. Dobbiamo scendere...- disse rivolgendosi verso il ragazzo. Quest’ultimo stava fissando il vuoto, con sguardo pensoso. Lei non lo disturbò. Era così...così...così carino. I capelli tirati all’indietro e la frangia color nero sobbalzavano piano ad ogni scossone del treno. Come risvegliata da un sogno prese per il braccio il giovane.
- Sbrigati o perderemo la fermata!- urlò uscendo esattamente un secondo prima che le porte si chiudessero con un rumore secco. L’adolescente riuscì a restare in piedi nonostante venisse strattonato per i corridoio del sotterraneo e lungo le scale mobili.
- Fermaaaa...- cercò di blaterare mentre uscivano all’aperto. La luce gli colpì gli occhi in modo troppo forte, così fu costretto a chiuderli. Quando li riaprì si ritrovò di fronte ad un negozio di moda. Era luccicante di blu e rosso, con una scritta in neon. “La scarpa”
- Ma che originalità...- sussurrò sorridendo Julie. Hayato era letteralmente rintronato. Non capiva più niente e gli girava tutto. Una mano lo portò all’interno nell’edificio. Dentro era ancora più luminoso che fuori. Lampade fortissime attaccate al soffitto emanavano una luce prepotente.
- Allora...che cosa ti piace?- chiese lei indicando gli scaffali pieni di vestiti nuovi e costosi.
- Eh? Io vedo tante beeelle stelline...- balbettò il moro cercando di rimanere in equilibrio aggrappandosi ad un armadio pieno. Per poco non fece cadere tutto, ma arrivo in tempo Julie a sorreggerlo. Gli tirò un paio di buffetti sulle guance finché non si fu del tutto ripreso.
- Scusa, è colpa mia...-disse lei gentilmente sorridendo. Hayato ricambiò il sorriso.
- No, tranquilla...non...non è niente...-
Quella sera la ragazza si divertì molto e riuscì a trovare dei vestiti adatti al suo nuovo amico. Cenarono fuori e lei scoprì che odiava i dolci ed i legumi ma che, come aveva detto in treno, amava i pomodori.
Stavano tornando all’appartamento della ragazza carichi di borse, quando incontrarono una persona che né Hayato, né Julie avrebbero mai immaginato di incontrare nel centro città.


Spaziettino-ino-ino-ino dell'autrice drogata-ata-ata
Allora, siccome sto ristrutturando la mia camera da letto, ed il mio designer è molto pigro (il mio designer sono IO...), sperò di riuscire a farcela a postare tutto. Comunque, ditemi voi se Noctis Lucis Caelum (Final Fantasy XIII versus, che io sto aspettando da ben 5 anni...) non è la fotocopia del nostro Sas'ke...saranno cugini? Ma ovviamente avrete anche riconosciuto il "biondino", LOL. Deidara è tra i miei personaggi FAV, lui e...un certo suo amichetto ^.^ 

<------ Noctis Lucis Caelum
   
 
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