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Autore: nowtellmeastory    13/07/2012    7 recensioni
Dal capitolo 7:
“Aspetta un attimo Christ –lo interruppe Zacky sgranando gli occhi- ci stai dicendo che abbiamo in casa una ragazzina minorenne scappata di casa, e che se i genitori lo vengono a sapere, finiremo TUTTI nei casini??” Okay, si era incazzato.
Johnny annuì con aria colpevole.
“Oh, ma tu e Matt vi siete bevuti il cervello?!?!” Iniziò a dire.
“Andiamo Zacky, cosa avresti fatto tu al posto nostro?” Ebbe l’istinto di provare a proteggerla. Strano!
“Che cazzo di situazione!” Si mise a ridacchiare Brian.
“E tu Jimmy?? Non dici nulla??” Insisteva Zacky.
“Io.. beh.. a dire la verità io avrei fatto la stessa cosa, Zacky..” il ragazzo era rimasto molto sorpreso dalla giovanissima età di Gwen, ma non riusciva proprio a vederne i lati negativi. Lui vedeva solo una ragazza che andava protetta, e anche se la conosceva da nemmeno 24 ore, poteva dire tranquillamente di volerle bene.
E se volete sapere di più, basta solo leggere! :)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 23



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Zacky aveva chiamato i soccorsi, e in breve arrivarono lì polizia e ambulanza. Vincent era malconcio e gli correva sangue dappertutto, ma anche i ragazzi non stavano poi tanto meglio, visto che quasi tutti erano pieni di tagli a causa di quel maledetto coltellino. L’unico che non si ferì fu proprio Zacky, che fu anche il primo a notare Gwen distesa sull’erba che gli dava le spalle e sembrava immobile.
Così, mentre la polizia portava via Vincent con l’accusa di tentato omicidio e tentate molestie, (per fortuna non aveva con sé nulla che avrebbe potuto peggiorare la situazione, ovvero la droga, visto che era partito con l’intenzione di farla finita con Brian) i ragazzi soccorsero Gwen. Matt e Jimmy salirono con lei in ambulanza, mentre Zacky, Johnny e Brian sfrecciarono in auto seguendo il mezzo di soccorso che avrebbe portato Gwen in ospedale.
“Gwen, apri gli occhi, forza, non addormentarti..” Jimmy teneva stretta la mano della ragazza mentre con quella libera le spostava i capelli dal viso, attento a non toccare la mascherina che le dava ossigeno. Gwen faceva fatica a tenere gli occhi aperti, avrebbe voluto solo lasciarsi andare al riposo, dormire.
“Ora ti porteranno in ospedale e starai meglio, ma tieni gli occhi aperti, so che ce la puoi fare Gwen, sei forte.” Le sussurrava Matt ad un orecchio, accarezzandole piano una guancia.
La ragazza dal canto suo vedeva solo due visi sfocati e le girava la testa, avvertiva un dolore quasi ovattato, e l’unica cosa che ripeteva con quella poca energia che le era rimasta, era il nome di Brian.
L’ambulanza arrivò in tempo e Gwen fu trasportata subito in sala operatoria. Avrebbero dovuto rimuovere il più presto possibile il proiettile, affinchè non intaccasse nessun organo.
“Vi faremo sapere al più presto. Per le medicazioni, la stanza è quella.” La dottoressa sulla quarantina e dal viso autoritario congedò così i due ragazzi, sparendo dietro le porte della sala operatoria.
In effetti Jimmy aveva dei graffi sul volto che ancora perdevano sangue e lo stesso Matt, solo che i suoi graffi si trovavano più sulle mani che su altro. Mentre si guardavano negli occhi sperando che quello fosse solo un incubo, piombarono in corridoio gli altri tre ragazzi, di cui un Johnny con dei lividi intorno all’occhio sinistro e Brian con una ferita piuttosto profonda alla gamba destra, infatti fu il primo ad essere portato nella stanza dove facevano le medicazioni.
“Come sta? Cosa dicono??” Zacky sarebbe morto sul posto se le fosse accaduto il peggio, e guardava i due ragazzi spostando freneticamente lo sguardo dall’uno all’altro.
“Dicono che ci faranno sapere.” Jimmy cercava di essere forte e si pulì il sangue dal viso con il dorso della mano, lo guardò e iniziò a piangere silenziosamente, sotto gli occhi degli amici.
“Ehy, Jimmy. Andrà bene, in ambulanza hanno detto che non è nulla di eccessivamente grave, si rimetterà in pochi giorni.” Johnny cercava di tranquillizzare l’amico, dandogli dei colpetti sulla schiena.
“Lo so che andrà bene, la mia reazione è dovuta a tutto quello che c’è dietro questa storia. Vi rendete conto di cosa sarebbe successo se Zacky non si fosse svegliato e non si fosse messo a cercare i sonniferi nella stanza di Brian?”
“Non pensiamoci adesso..” cercò ancora di calmarlo Johnny.
“E invece ci penso! E un’altra cosa che mi fa male, è che Brian si droga, e non me ne ha mai parlato, non ha permesso che lo aiutassi! Voglio dire.. da quello che ho capito ci stava riuscendo Gwen, Gwen e non io! Quella ragazza ha rischiato di morire per colpa di Brian e dalla sua fottutissima incoscienza, ma.. non riesco ad avercela con lui.”
“Nessuno di noi ce l’ha con Brian e nessuno vuole puntargli il dito contro. Quando eravamo ragazzini lo facevamo anche noi ma siamo riusciti a smettere. Evidentemente lui ha ripreso per non so quale assurdo motivo..” Matt si massaggiava le tempie, cercando un modo per parlare con Brian senza farlo chiudere in se stesso.
Uno alla volta, i ragazzi furono tutti medicati e messi a posto. Crollarono in un misto di sonno e preoccupazione sulle sedie blu della sala d’attesa. Brian poggiato con la testa sulla spalla di Jimmy il quale a sua volta aveva la testa poggiata alla sua, Johnny seduto a terra con la testa poggiata al muro, mentre Zacky e Matt erano distesi su due sedie ciascuno, uno con la testa vicino a quella dell’altro, tenendo le gambe a penzoloni.
Arrivò il mattino, i chirurghi avevano lavorato delicatamente durante quelle ore sotto le luci accecanti della sala operatoria per rimuovere il proiettile dall’addome di Gwen, e le possibilità che si rimettesse presto senza complicazioni erano più o meno salde.
La stessa dottoressa della sera precedente andò ad avvertire i ragazzi, ma li trovò addormentati, così scosse delicatamente per un spalla Matt e poi Jimmy, i ragazzi di cui ricordava meglio il viso, visto che erano stati loro ad arrivare prima in ospedale.
“Ragazzi.. l’intervento è andato bene, potete vederla se volete, ma in assoluto silenzio e calma, deve riposare.” I ragazzi ancora in dormiveglia annuirono stancamente e si strofinarono gli occhi, ringraziando la dottoressa e recandosi in silenzio nella stanza dove era Gwen. Già il fatto che non fosse attaccata ai tubi e aveva solo una mascherina per aiutarla a respirare, era un buon segno.
“E’ debole ma dovrebbe svegliarsi nel giro di qualche ora, abbiamo dovuto incidere in profondità per rimuovere il proiettile ed ora ha una fasciatura piuttosto larga e abbastanza stretta per impedire il flusso eccessivo del sangue. Dovrà stare attenta ai movimenti e dovrà stare al riposo più assoluto per almeno quindici giorni. Vale a dire niente uscite, niente palestra in caso di sport, solo letto e relax. Non fatele fare nulla, nel più assoluto dei sensi. D’accordo?” Guardò apprensiva i due ragazzi che annuirono come dei bambini e si avvicinarono al letto, mentre la dottoressa li lasciava soli, andando via.
“Ciao ragazza.. -sorrise Jimmy sedendosi sul letto, accarezzandole i capelli- visto? Sei stata salvata, per la seconda volta, dalle stesse persone.. -rise- eppure sei qui, in questo stupido letto, con gli occhi chiusi. Perchè non li riapri, mh? Sono belli, mi piace stare a guardarli, e anche a Matt piacciono. -Sorrise guardando l'amico- Per favore Gwen.. -tornò serio, spostando lo sguardo sulla ragazza- devi svegliarti presto, io.. ho bisogno di te. E poi abbiamo un piano malefico da portare a termine insieme! -Cercò di sorridere ancora, alludendo a quello di cui gli aveva parlato a proposito di Matt e Val- Noi ti aspettiamo, staremo qui fino a che non ti svegli.. ma non farci brutti scherzi, va bene?” Le diede un bacio sulla fronte e si allontanò.
“Jimmy..” Matt lo guardò dispiaciuto.
“Te la lascio per un po', Matt. -Sforzò un piccolo e falso sorriso- Io.. ho bisogno di prendere un po' d'aria.. sono nell'area fumatori, se mi cercate.” Detto questo, aprì la porta e andò via.
Matt lo osservò attentamente prima di concentrare il suo sguardo sulla ragazza distesa sul lettino, che sembrava dormire in tutta pace. Si sedette su una sedia e si avvicinò al letto, tenendole la mano. La guardò per qualche minuto, prima di prendere il coraggio e dirle qualcosa.
“Quando.. -tirò su col naso, cercando di non commuoversi- quando ti ho trovata, pensavo che fossi solo una ragazzina un po' ribelle, scappata di casa per ripicca. E' normale alla tua età. -Annuì- Però.. andando avanti con i giorni, ho scoperto una ragazza con tanti sentimenti, tante emozioni, tante cose ancora da scoprire, ma mi sono reso conto che nella tua vita, non c'erano persone disposte ad ascoltarti e condividere con te tutto quello che si può vivere a diciassette anni. E.. -si passò una mano sugli occhi ormai arrossati- mi sono ripromesso di essere io, la persona con cui avresti condiviso le tue esperienze. Una specie di migliore amica mancata, diciamo così.. -ridacchiò appena- anzi, fratello maggiore, ecco. -Annuì più convinto- Ero felice di vederti gironzolare per casa con le mie maglie addosso, di vederti ridere con Johnny, di vedere Zacky più rompipalle di una madre a causa tua, di vederti uscire e stare bene con Jimmy, ed ero felice anche di vederti mentre prendevi coraggio e affrontavi Brian a testa alta. -Le accarezzò la mano, tenendola stretta con una delle sue- E' così che devi fare anche adesso Gwen. Prendere il coraggio a due mani e aprire quegli occhi, dimostrare ancora una volta che sei una tosta, che ne hai passate tante e non hai paura di passarne altre. Devi dimostrare alla vita chi è che comanda. E tu comandi, Gwen. Tu hai questa forza. Usala ancora una volta, la volta più importante di sempre.” Annuì con forza e le diede un bacio sulla guancia, restando poi in silenzio tombale ad ascoltare il rumore tipico dell'ospedale, fra macchinari e piccoli ‘bip’.
Nel frattempo, gli altri si erano svegliati, e si apprestavano a raggiungere Matt nella stanza, pensando che con lui ci fosse anche e naturalmente Jimmy.
“Si può?” Zacky bussò piano, e fece capolino dalla porta.
“Venite avanti” sorrise Matt asciugandosi in fretta gli occhi.
“Come sta?” Chiese Johnny con lo sguardo basso, quasi avesse timore a guardarla.
“Potete stare tranquilli. Ci hanno assicurato che si sveglierà in qualche ora..” 
“E.. dov’è Jimmy?” Continuò Zacky guardandosi intorno.
“Fuori, nell’area fumatori. Diceva di aver bisogno di una boccata d’aria.. è stato un colpo soprattutto per lui.” Disse il cantante guardando la ragazza che ancora dormiva.
“Andate da lui.” Esordì Brian che era rimasto in silenzio fino a quel momento.
“E tu?” Lo guardò Johnny.
“Resto un po’ qui con Gwen e vi raggiungo. Devo dirle delle cose.” Disse rassicurante.
“Vi lasciamo soli allora.” Matt ricambiò il sorriso e si alzò lasciando il posto al suo chitarrista, mentre gli altri si avviavano fuori. Quando la porta si chiuse, il ragazzo potette finalmente sfogarsi e dare il via libera a lacrime silenziose, che nessuno avrebbe mai visto né sentito.

“Scusami. –Disse prendendole la mano e baciandola più volte- Ti prego, scusami. Ho rischiato di farti andare nei guai, di ucciderti. Tutto per una cosa che avrebbe ucciso me sempre più lentamente, senza che me ne rendessi conto. Giuro Gwen, giuro che se tu apri gli occhi adesso, andremo a casa insieme e butteremo il più lontano possibile quello che hai nascosto quella sera. Però svegliati, ti prego. Non sai quanto mi lacera vederti così, è tutta colpa mia.. –disse sempre più a bassa voce- è vero, sono stato cattivo con te, mai una gentilezza, mai un sorriso, mai nulla di nulla. Se volessi menarmi avresti tutte le ragioni del mondo per farlo e forse io te lo lascerei anche fare, mi servirebbe da lezione. –Disse ancora, annuendo- Però, dicevo.. anche se non sono mai stato gentile con te, io non ho mai voluto il tuo male, mai Gwen, non sono mai stato tanto sincero come adesso. Quello che mi dava fastidio era che tu non cercavi le mie attenzioni, non come tutte le altre ragazze che conosco almeno. Mi dava ai nervi essere ignorato e snobbato da una ragazza con poco più della metà dei miei anni. Ma ora mi rendo conto che mi sono comportato da bambino, e soprattutto, coinvolgendoti in questa storia, mi sono comportato da irresponsabile ed incosciente. Tu lo sapevi a cosa andavi incontro, eppure non mi hai abbandonato, ti sei presa quella pallottola per me, e ora ne paghi le conseguenze. Non è affetto questo? –La guardò teneramente- Si che lo è, ma non avrei dovuto spingerti a tanto per capirlo. Tu volevi solo il mio bene e io invece non ho fatto altro che trattarti male. Mi dispiace Gwen, perdonami.. ricominciamo.-Posò la testa sul bordo del letto e continuò a guardarla, tenendola per mano- Ricominciamo dal punto in cui tu mi hai salvato la vita.” Sussurrò sorridendo appena, con il cuore in mano per la prima vera volta in vita sua.



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Ebbene, cosa ne pensate di questo continuo? Ho voluto far finire le disgrazie per adesso, ed essere buona con Brian! :)
Spero vi sia piaciuto, un bacio a tutti!
  
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