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Autore: Dave1994    14/07/2012    1 recensioni
L'acchiappademoni Dante ha dovuto affrontare di tutto: dal diavolo in persona,sino a tutti i suoi infiniti servitori. Per anni ha combattuto,e oggi ha deciso di ritirarsi a una vita di tranquillità assieme a chi di più caro gli è rimasto.. Vergil,suo fratello,ha raggiunto sua moglie Miranda oltre il Velo dell'Oblio e Nero non l'ha mai perdonato per questo. A capo quindi di una famiglia oramai divisa,sceglie di dimenticare il suo passato di guerriero e difensore dell'umanità.
Ma,mentre sulla Terra imperversano ancora le legioni di Lucifero,una nuova minaccia si appresta,qualcosa che Dante mai avrebbe immaginato di dover affrontare.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dante, Trish, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Samael qui, Samael là, Samael scià! - borbottò l'individuo in giacca e cravatta, al centro dell'enorme che cratere che si estendeva per chilometri in mezzo a quell'anonimo deserto senza fine, da qualche parte nel mondo.
Certo che fanno proprio le cose in grande, lassù.
L'angelo scrollò le spalle e aguzzò la vista. O, per essere corretti, le aguzzò entrambe. Mentre la prima, terrena e fallace, scrutava al di là delle dune sabbiose sopravvissute all'impatto della reliquia, la seconda attraversava i diversi piani che compongono quello che i filosofi tanto amavano definire "realtà", la quale a sua volta non era altro che un semplice substrato, come gli strati di una cipolla...
- Beccata. - esclamò Samael, chiudendo il suo vero Occhio più per il fastidio che per il raggiungimento del suo scopo. In quella forma così terrena, così fragile di uomo e quindi di mortale, sfoggiare la sua vera natura era abbastanza stancante per lui, come un uomo che all'improvviso si ritrova a non poter più sollevare pesi a causa del gesso che porta al braccio sinistro.
Dopo due minuti, l'uomo in giacca e cravatta - o almeno, quella che sembrava essere un uomo in giacca e cravatta - reggeva in mano una curiosa custodia nera, lunga come quella di una chitarra. 
- Come vorrei che lo fosse. -
Oh, sì. Samael era un appassionato di musica, di tutti i tipi: rock, folk, pop, classica e persino metal. Dio, gli uomini meritavano di esistere solo per averla messa al mondo.
- Non per nulla, lassù abbiamo solo i migliori. - disse l'angelo, sorridendo. 
 
***
 
"Samael, dove sei?" chiese una voce nella sua testa, sulla via del ritorno.
"Sto tornando a casa, paparino.
"Sii serio, per favore. Ce l'hai?"
Samael sospirò. Non c'è nemmeno un Arcangelo con il senso dell'umorismo: uno dei tanti motivi per cui si era unito alle schiere di Lucifero, millenni prima. Perché l'ex angelo caduto era l'esatto opposto dei suoi fratelli, con la sua sfolgorante ilarità e le sue passioni terrene.
Cibo, musica, pittura e innumerevoli altri esempi atti a dimostrare la fortuna degli uomini.
Diavolo, come li invidiava a volte.
"Sì, l'ho presa. Dov'è il punto d'incontro?" fu la sua semplice risposta. Tanto valeva lasciar perdere, con Remiel. Poco incline alle chiacchere, tutto ordini e medaglie al petto. Speranza nel mondo, portare Dio agli uomini, blablabla.
"Fortuna. Cecil ha da fare, per ora: inizieremo noi due."
"Sta bene. Passo e chiudo."
"Cosa?"
"Niente."
 
***
 
Samael chiuse il contatto e fu allora che accadde. Un'idea così sfolgorante che quasì si maledì per non averci pensato prima.
Completamente folle, ma proprio per questo geniale. L'angelo la soppesò, per valutare i pro e i contro.
Andiamo, non scherzare.
Ma perché no, invece, disse una seconda voce nella sua testa. Persino un angelo è posto davanti a decisioni, qualche volta.
Una svolta per il mondo. Ecco a cosa pensava Samael, mentre i suoi passi echeggiavano nella silenziosa strada di quel curioso villaggio turistico nel quale era capitato nel suo cammino verso Fortuna. Istintivamente si chiese se esistesse una qualche entità femminile legata alle ispirazioni, perché in quel momento doveva averlo baciato come minimo. Se fosse stato gretto come un essere umano, avrebbe persino ipotizzato che ci fosse finito direttamente a letto.
Ogni cosa in seguito venne da sé. Ogni tassello di un piano semplicemente folle si posizionò al suo posto, assumendo una forma.
E' davvero possibile?
Me la sento di rischiare tanto?
Ma Samael guardò in faccia il mondo, Inferno e Paradiso e disse a tutti loro  "faccio a modo mio". L'originalità è la linfa vitale delle persone e la fortuna sorride agli audaci. E lui era davvero un audace, ce l'aveva nel sangue. Secoli prima era caduto in tentazione per un ideale di libertà tanto agognato da coloro ora privati della grazia divina.
Ma, eccezionalmente, non pensò ai suoi vantaggi. Pensò a quelli di tutti.
L'equazione poteva avere più risultati, e lui voleva averne uno soltanto.
Libertà.
Samael non sapeva che quello a cui tanto ambiva era soltanto l'opzione del libero arbitrio che agli angeli e ai demoni non è mai stata concessa.
E dunque, che sia. Proviamo a far suonare quest'orchestra. Sono abbastanza stanco di tutto questo per rischiare.
Magari riuscirò a rendere persino il mondo un posto migliore.
  
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