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Autore: IsTrue    14/07/2012    4 recensioni
Ero stanca di divincolarmi, ero stanca di combattere, ero stanca di vivere.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll be rising from the ground like a skyscraper
capitolo uno – Niall



“Lasciami! Lasciami!” urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
“Stai zitta.” rispose secco il ragazzo.
Il ragazzo. Non ‘un ragazzo’. Lui, quello che mi aveva trovata, protetta. Quello che mi aveva fatto innamorare. Il ragazzo che ora mi picchiava e abusava di me. Era da un anno a questa parte che lo faceva, da quando c’eravamo sposati. Non so cosa gli fosse capitato, so solo che era cambiato.
“Niall, ti prego. Non oggi!” cercavo in tutti i modi di liberarmi: a calci, a morsi.
Mi agitavo inutilmente, la sua presa era più forte, la sua presa sarà sempre più forte.
Continuava a tenermi forte. Mi stringeva i polsi con una mano e con l’altra cercava di slacciarsi la cintura dei pantaloni. Dio se mi faceva schifo! Sulle mie braccia e sui polsi iniziarono a uscire dei piccoli lividi. Niall mi morse il lobo dell’orecchio in modo provocante.
Ero stanca di divincolarmi, ero stanca di combattere, ero stanca di vivere.
Così mi lasciai scivolare sul divano, mentre il suo corpo si muoveva agilmente su di me, aspettando che la tortura finisse.

Mi svegliai di scatto. Quanto avevo dormito? Non avrei dovuto addormentarmi. Ricordai a me stessa.
Mi alzai di scatto. Le gambe mi facevano male e la testa mi pulsava. Ripresi l’intimo da terra e senza fare rumore mi incamminai verso il bagno.
Mi guardai per un lungo attimo allo specchio. Sul mio corpo si vedevano ancora i segni di quella notte. Pestai un piede a terra e aprì lo sportello del bagno.
Lo specchio si spostò di qualche centimetro, quanto bastava per riflettere la porta. Fu in quel momento che mi accorsi di non essere sola. I miei occhi incontrarono quelli azzurri di lui. Il mio cuore iniziò a battere, la paura si insinuava nella mia anima.
“Cerchi qualcosa?” Chiese con la voce roca, segno che si era alzato da poco.
“I-Io, no.” Merda, non devo balbettare!
“Perché balbetti? È successo qualcosa?” Aveva notato la mia paura.
Ogni parola, ogni sillaba era un passo verso di me. Non si fermò finché non arrivò talmente vicino da riuscire ad allacciare le sua braccia intorno alla mia vita.
Le sue labbra sfiorarono il mio collo.
“No, ma figurati. Tutto normale.” Mi sforzai di sorridere. Dovevo stare bene. Doveva credere che stessi bene.
“Meglio così.”
“Come mai sveglio a quest’ora?”
“Ti ho sentito alzarti..”
“Ah.”
“Torniamo di là.”
Con ancora le sue braccia intorno alla mia vita ci sdraiammo sul divano, abbracciati. Odiavo quella falsità.






Yo #DevoTrovareUnEsclamazioneFiga
Salve gente!
Buongiorno! Si IsMyLife è ancora qui a scassare su Efp! Yeeeee *balla la conga*
DD:
La prima ff che ho scritto è “You say life is a dream” se volete dargli un’ occhiata la trovate sul mio profilo ;)
Non ha riscosso molto successo e visto che avevo una mezza ispirazione mi sono buttata in questa storia.  Non credo di abbandonare l’altra perché comunque fa parte di me.
Non ve ne frega niente lo so cwc
Spero che qualcuno si fermi a leggerla e recensirla.
  
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