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Autore: Alex96_    14/07/2012    7 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Esther, come il giorno precedente, prepara a tutti quanti la colazione e finisce di metterla in tavola proprio quanto i figli scendono accompagnati dalle loro compagne e compagni.

La Strega Originaria subito elargisce loro un grande sorriso e li invita a sedersi.

“Buongiorno. Forza, servitevi pure, ho appena preparato la colazione”

Caroline non può fare a meno di sorridere alla vista dei pancakes nel suo piatto e del bicchiere colmo di B+, il suo preferito.

La vampira è interrotta dall’arrivo di Klaus che, accennando un sorriso ai presenti e evitando accuratamente di guardare lei, si siede a capotavola costringendo Esther a sedersi accanto a Caroline.

Rebekah è l’unica, insieme alla vampira bionda a rimanere perplessa, poiché conoscendo il fratello comprende che c’è qualcosa che non và ma decide di rimandare la conversazione a un altro momento e inizia a mangiare con gusto.

Dopo poco è Esther a rompere il silenzio, decidendosi a parlare.

“Mi sembra opportuno che ora che ho ristabilito le relazioni con i miei figli, impari a conoscere anche le loro dolci metà”

La Strega Originaria guarda divertita lo sbigottimento sul volto dei presenti e sorride prima di spostare lo sguardo su Bonnie.

“Posso dire di conoscere bene te e tua nonna, splendida donna tra l’altro, e posso immagino che la storia d’amore con mio figlio sia nata dopo che Kol ha usato la sua solita caparbietà che stranamente riscuote sempre un sorprendente effetto sulle donne”

L’Originale guarda piccato la madre.

“Lo dici come se fosse un difetto”

Bonnie sorride divertita e posa la mano su quella del fidanzato.

“Fidati, lo è. Sei parecchio estenuante quando vuoi”

L’Antico solleva gli occhi al cielo ma segretamente sorride nel comprendere che sua madre, con i suoi modi riservati tanto simili a quelli di Elijah, gli aveva fatto capire di apprezzare la sua fidanzata e questo, per il vampiro, significa molto.

Esther accenna un sorriso al figlio e si volta poi verso Elijah e Katherine che, seduti vicini, sembrano apparentemente indifferenti alla conversazione ma
dentro di loro, in maniera differente, sono spaventati dalle parole che potrebbe utilizzare la strega.

“Beh, ho seguito dall’Altro Lato il vostro avvicinamento nel 1492 e devo ammettere di esserne rimasta affascinata. Tu Katherine eri un’umana deliziosa e anche mio figlio se ne era accorto tanto che, anche se aveva giurato sulla mia tomba di non soffrire più per una donna dopo la scomparsa mia e di Tatia, stava iniziando a riaprire il suo cuore..solo per te. Non ti conosco e non ho seguito la storia della tua vita ma immagino che tu sia una tra i pochi vampiri che conservano ancora un’umanità, anche se fatichi a dimostrarlo a tutti”

Caroline e Rebekah, all’unisono, sbuffano contrariate mentre l’occhiata decisa di Katherine le fulmina e fa sorridere Esther, la quale non distoglie lo sguardo dalla vampira che, attenta alle sue parole, continua a scrutarla negli occhi scuri, tanto simili a quelli dell’uomo di cui si era innamorata.

“Celi le tue emozioni agli altri per mostrarti imperturbabile in qualsiasi situazione e per non permettere alle persone di ferirti, probabilmente perché l’hanno già fatto diverse volte e in questo sei molto simile a mio figlio, non potrei pensare a compagna diversa da te con cui Elijah possa trascorrere l’eternità insieme”

Katherine sorride sinceramente commossa dalle parole della Strega Originaria e le permette, anche se per poco, di scorgere le reali emozioni che albergano nel suo cuore prima di tornare a mostrare la sua solita maschera da vampira insensibile della quale Esther riesce a sorridere.

L’Antica poi si volta verso Rebekah e Stefan con sguardo ammonitore.

“Sono stata costretta a guardare ogni singolo secondo di quei temibili anni venti e, sebbene non condivida per niente il modo in cui voi solevate divertirvi, non posso fare a meno di riconoscere come qualcosa di molto simile albergasse nelle vostre anime: nascosta dai molteplici omicidi in voi c’era un alone di tristezza causato dalla mancata vicinanza con la vostra famiglia. Tu in quel periodo Stefan non frequentavi né tuo fratello, né la tua amica Lexi mentre tu
Rebekah eri separata dai tuoi genitori e da tutti i tuoi fratelli e questo causava scompiglio nel tuo animo. Non mi rimane molto complicato comprendere come abbiate fatto a ritrovarvi l’un l’altra”

I due si sorridono complici e si scambiano un dolce bacio che fa sorridere la Strega Originaria prima di convincerla a voltarsi verso Caroline al suo fianco, controllando con la coda dell’occhio Klaus che, a capotavola, è visibilmente turbato.

“L’unica coppia su cui non so nulla è la vostra. Come vi siete innamorati tu e Niklaus?”

Caroline fa per parlare, gli occhi trasognanti ma il fidanzato la interrompe bruscamente, cercando di ridurre al minimo le domande della madre.

“Come tutte le coppie madre, ci siamo frequentati, innamorati e ora viviamo insieme. Semplice noh?!”

Caroline inarca un sopracciglio e guarda scettica l’ibrido.

“Semplice? Con te niente è semplice Nik. Siamo stati insieme perché tu mi hai tentata, ho dovuto stringere amicizia con tua sorella per riavvicinarmi a te dopo che mi avevi respinta, ho perso le mie amiche e per poco non perdevo neanche te perché volevi allontanarmi nuovamente. Abbiamo superato diverse difficoltà per essere insieme qui oggi”

Esther sorride in direzione di Caroline e le posa una mano sulla sua, distesa sul tavolo e fa per parlare ma il figlio glielo impedisce parlandole sopra.

“Beh, come vuoi. Ora siamo qui e il resto è storia”

Caroline, arrabbiata, si alza dal tavolo e poggia i palmi aperti sulla superficie liscia mentre guarda con sguardo assassino l’Originale.

“Si può sapere che diavolo ti prende da un paio di giorni a questa parte? Mi scansi, non fai l’amore con me e ieri non sei neanche venuto a dormire e sei
rimasto nel tuo studio tutta la notte”

Klaus cerca di minimizzare stringendosi nelle spalle, gli occhi di tutti puntati su di lui.

“Stavo sbrigando delle pratiche per la casa. Mi sono addormentato sul divano”

La vampira nuovamente inarca le sopracciglia, questa volta stizzita.

“Mi prendi in giro? Dormo con te da più di tre anni e tu se non hai il tuo comodissimo letto con il materasso erto non prendi sonno, ora mi vuoi far credere che ti sei addormentato sullo scomodo divano del tuo studio?”

L’ibrido si alza da tavolo innervosito e guarda la vampira irato.

“Vuoi discutere dei nostri problemi di coppia davanti a tutta la mia famiglia? Sempre una regina del dramma eh Caroline?”

La vampira lo raggiunge fulminea e gli si posiziona di fronte, ferita e arrabbiata al tempo stesso.

“Si può sapere di che diavolo parli? Da quando noi abbiamo problemi e da quando cerchi di trovare dei pretesti per litigare con me?”

L’Originale sbuffa e oltrepassa la vampira uscendo dalla stanza senza degnarla di ulteriore risposta.

Caroline, abbattuta, si siede al posto occupato poco prima dal suo fidanzato e non può fare a meno di percepire su di sé l’occhio vigile di Esther.

“Caroline non conosco bene le dinamiche tra te e Niklaus ma conosco mio figlio e ti consiglio di non prendertela, a volte quando è turbato o spaventato da
qualcosa se la prende con le persone più vicine a lui ma poi si rende conto delle sue azioni e chiede sempre perdono”

La bionda alza lo sguardo verso la Strega Originaria e accenna un sorriso mite.

“Grazie Esther. Spero proprio che si comporti così”

La donna annuisce mentre Stefan si alza da tavola e raggiunge Caroline.

“Dai, usciamo. Ti porto in un posto”

La vampira si fa forza e, accennando un sorriso al ritrovato amico, lo segue mentre la voce di Rebekah raggiunge i due.

“Vengo con voi”

Stefan, imbarazzato e alla ricerca di un modo per convincere la fidanzata a non venire, cerca di dissimulare il tremolio improvviso delle dita e ostenta sicurezza.

“Non puoi. Avevo promesso a Caroline un uscita tra vecchi amici, gliene devo una da quattro anni”

L’Antica annuisce anche se il dubbio che quella di Stefan sia una balla si insinua nella sua mente e si risiede.

Katherine invece, riconoscendo alla perfezione che quella di Stefan sia una menzogna, raggiunge i due divertita.

“Sono anch’io una vecchia amica noh? Vengo volentieri”

Caroline sbuffa e incrocia le braccia sotto al seno.

“Non sei stata invitata da nessuno Katherine”

La Petrova sporge il labbro inferiore in un’adorabile broncio e guarda provocatoria Stefan.

“Ma voglio venire”

Il vampiro, fiutando il pericolo, annuisce e acconsente a far venire la doppelganger con loro mentre questa sorride e si sporge a guardare Elijah che, un sorriso divertito sulle labbra e un breve cenno di assenso, la invita ad andarsi a divertire con i suoi amici.

La vampira segue i due e afferra la sua borsa sorridendo, conscia che tra lei ed Elijah non sarebbero mai servite smancerie pubbliche, loro si sarebbero sempre capiti con un solo sguardo.

 
 

Dopo un paio d’ore che Rebekah, Elijah e Kol sono soli in casa assieme a Bonnie, la quale se ne sta sdraiata placidamente addosso al suo Originale sul divano in salone, i quattro vengono raggiunti da Esther e Klaus che portano con loro in salone due grandi tomi appartenenti alla Strega Orinale e una scatola piena di candele.

Subito Elijah guarda incuriosito la madre.

“Cosa volete fare?”

Esther per qualche secondo rimane in silenzio non sapendo in che modo spiegare quale fosse il suo piano ma poi prova con la più semplice verità.

“Voglio parlare con gli spiriti di vostro padre e di vostro fratello”

Elijah, Rebekah, Kol e Klaus, che era rimasto all’oscuro del piano della madre ma l’aveva aiutato a portare giù le sue cose solo perché riteneva che la donna dovesse metterle in salone, e persino Bonnie, rimangono sconvolti.

La strega è però la prima a riprendersi e a dimostrare come la logica prevalesse sempre sui sentimenti nella sua mente.

“Non puoi farlo. Avresti bisogno di qualcuno che è in grado di vedere i morti, ossia una persona che è stata riportata indietro dalla morte o che ha vissuto
un’esperienza pre-morte”

Esther scuote la testa, scatenando la curiosità generale.

“Non è necessario Bonnie. Si può aprire un varco di qualche minuto con il mondo degli spiriti senza provocare uno sbilanciamento della natura utilizzando due stirpi di sangue e, se tu vorrai aiutarmi, io potrò effettuare l’incantesimo in modo da poter rivedere finalmente mio marito e mio figlio”

La Bennet annuisce e, lentamente, si avvicina alla Strega Originaria.

“Okay, ti aiuterò. Cosa dobbiamo fare?”

Esther sorride contenta e afferra la scatola di candele.

“Dobbiamo disporre queste in senso orario, accenderle e poi dovremmo versare il nostro sangue in un calice prima di pronunciare la formula dell’incantesimo”

Bonnie annuisce e aiuta l’Originaria a predisporre tutto mentre i suoi figli si siedono sul divano di fronte a loro guardandole all’opera.

Quando arriva il momento che le due versino il loro sangue nel calice i vampiri nella stanza non possono fare a meno di stringere gli occhi, anche con più di mille anni alle spalle l’odore del sangue li destabilizzava sempre, tutti.

Bonnie lascia che la lama del coltello che Esther le porge le scorra lungo il polso, tagliandolo solo superficialmente e, quando porge nuovamente l’arnese
alla donna, Kol le si avvicina facendo attenzione a non entrare nel cerchio e come se fosse la cosa più normale per lui si porta il braccio della strega più
giovane alle labbra e le succhia via il sangue rimasto sulla ferita mentre la mora lo guarda imbarazzata e rossa in volta.

L’Originale scuote la testa e la guarda provocatorio.

“Cosa? Non volevo che ti macchiassi la maglia dolcezza, è bianca”

Bonnie abbassa lo sguardo impacciata e si volta verso Esther riuscendo comunque a notare il sorriso indecente che le dedica Kol mentre torna a sedersi affianco ai fratelli maggiori e si porta il pollice sul bordo delle labbra per pulirle dal sangue in eccesso.

La Strega Originale ammonisce suo figlio con lo sguardo e poi afferra le mani di Bonnie indicandole la formula da ripetere insieme scritta in una lingua antica sul suo grimorio.

La Bennet non si fa pregare e inizia a intonare la litania che và avanti per qualche minuto finché le candele si spengono attorno a loro, donando un aspetto lugubre alla stanza.

Bonnie riapre gli occhi e volta il capo verso gli Originali prima di girarlo nuovamente verso Esther che la guarda incerta.

“Ha funzionato?”

La giovane sta per rispondere che non ne ha idea ma un’altra voce risponde al posto suo dall’angolo destro del salone, proprio alle spalle del divano dove sono seduti gli Antichi.

“Si mia dolce Esther. Ha funzionato”

La donna si alza rapida, commossa, e và incontro al marito che emerge dall’oscurità e le sorride dolcemente.

“È bello rivederti mia cara”

Esther non attende ulteriori secondi e corre ad abbracciare il marito mentre qualche lacrima sfugge al suo controllo e le và a bagnare le guancie.

“Mi sei mancato tanto”

Mikael stringe di più a sé la donna e si perde a respirare l’odore dei suoi capelli mentre i figli, lievemente scioccati, si alzano dal divano e si dispongono in
fila davanti ai genitori, riuniti dopo tanti secoli di lontananza.

I due, di malavoglia, sono costretti a separarsi e Esther punta lo sguardo perso alle spalle del marito.

“Dov’è nostro figlio Mikael? Dov’è il mio Finn?”

L’uomo le accarezza una guancia e la guarda addolorato.

“È andato via Esther. Finn è andare oltre”

La donna annuisce mentre un velo di delusione adombra i suoi occhi ma non sposta lo sguardo da quello dell’uomo di fronte a sé.

“E tu?”

Mikael si stringe nelle spalle e fa un sorriso storto.

“Io non posso mia cara, ho troppe questioni irrisolte per poter andare verso la pace eterna”

La Strega Originaria annuisce comprensiva e si siede su uno dei divani mentre il marito scruta i quattro figli riuniti e si sofferma sulla figura di Kol, davanti alla sua Bonnie.

“È tanto che non ti vedo figliolo”

Kol sorride bieco facendo notare a Bonnie quanto il suo sorriso sia simile a quello del genitore.

“Solo un paio di secoli padre, niente di che”

Mikael scuote il capo abituato ai toni sempre scherzosi del figlio e sposta poi lo sguardo su Elijah, al fianco del minore.

“Ho saputo che hai ritrovato l’amore figlio, insieme a un’altra Petrova”

Elijah si stringe leggermente nelle spalle e non lascia trapelare alcuna emozione dagli occhi mentre si siede affianco alla madre.

“Già, non sono l’unico a ripercorrere il proprio cammino più volte. A quanto pare qualcosa da voi l’ho presa padre”

Mikael coglie perfettamente l’allusione al suo passato incentrato sulla cattura eterna del figliastro e abbassa lievemente il capo mentre Rebekah si schiarisce la voce e compie un passo avanti, desiderosa che il padre le dica qualcosa, qualunque cosa.

L’uomo l’accontenta e dopo aver specchiato gli occhi così simili ai suoi in quelli della figlia sospira rumorosamente e le si avvicina di un passo, gentile.

“Rebekah il nostro ultimo incontro è degenerato in un modo che non mi aspettavo. Credevo tu mi comprendessi e che non mi accusassi di aver distrutto la nostra famiglia”

L’Originaria innalza un fine sopracciglio e poggia una mano sul fianco, scettica.

“E chi l’avrebbe fatto se non voi padre? Noi siamo uniti, abbiamo perdonato la mamma. Voi siete cenere”

Gli occhi dell’Antico fiammeggiano e si spostano subito sulla figura longilinea di Klaus, il corpo rilassato, le spalle appoggiate sul camino dell’ampio salone e non perde occasione per attaccarlo..

“È solo per colpa sua e di quello sciocco di un Salvatore se ora lo sono”

Rebekah fa per reagire mentre i suoi occhi si infiammano, come succedeva spesso al padre, ma Esther si frappone fra i due e guarda il marito rigida.

“È per questo motivo che ho voluto rivederti Mikael. Avevo bisogno di parlare con te del modo in cui ti sei comportato dopo la mia morte”

Bonnie, notando come i toni si facciano sempre più privati, tenta di andarsene ma la Strega Originaria la blocca.

“Non preoccuparti cara, sei parte della famiglia ora quindi puoi rimanere”

La donna si volta poi verso il marito e il suo sguardo cambia, da amorevole e materno, a duro e freddo.

“Hai braccato i miei figli come animali per secoli finché Niklaus non è riuscito ad ucciderti”

Mikael fronteggia apertamente la donna e le si avvicina notevolmente innervosendo i figli che vedono ripresentarsi sotto i loro occhi dinamiche avvenute durante la loro giovinezza più e più volte.

Esther però sembra non curarsene e guarda rigida e impenetrabile l’uomo mentre questo prende parola.

“L’unico che volevo vedere morto era il tuo bastardo Esther”

Lo schiaffo arriva potente e deciso, decisamente inaspettato da parte di tutti, soprattutto di Klaus e di Mikael che guarda furente la donna.

“Non permetterti di chiamare mio figlio così mai più Mikael o ti farò bruciare tra le fiamme dell’inferno per l’eternità. Tu hai cresciuto Niklaus e avresti dovuto amarlo invece di educarlo solo con la forza. Sono passata troppe volte sopra il tuo comportamento ma devo ammettere che, dopo la mia morte, ti sei superato. Ti sei trasformato in un animale ed hai ucciso la progenie dei tuoi stessi figli. Hai quasi piantato un paletto di quercia bianca nel cuore di Elijah soltanto perché tentava di tenerti lontano da Niklaus e ti sei scontrato più volte con i tuoi stessi figli perché questi cercavano di proteggere loro fratello. Niente ti ha fermato, a quanto posso vedere neanche la morte”

Mikael scuote la testa e guarda la donna oltraggiato.

“Come puoi difenderlo? Ti ha uccisa! Dannazione Esther abbi un po’ di amor proprio”

La strega sorride compassionevole nei confronti del marito che mai avrebbe potuto capire l’amore che la legava a Klaus in modo particolare rispetto agli altri figli.

“Oh Mikael sappiamo entrambi che se non l’avesse fatto mio figlio l’avresti fatto tu. Mi hai odiata quando hai scoperto del mio tradimento, mi avresti uccisa
con le tue mani”

L’Antico sorride amaro.

“Non l’ho fatto però”

Esther scuote la testa e carezza la guancia di quell’uomo che tanto aveva amato e tanto odiato nel corso dei secoli.

“Addio Mikael. Passa oltre e abbandona questa vita perché non otterrai mai il nostro perdono, mai”

L’uomo richiamato dall’Altro Lato può solo dedicare un ultimo sorriso alla moglie che non poteva evitare di amare e uno sguardo carico di sentimento nei confronti dei figli, Klaus escluso, prima che una nube lo avvolga e lo faccia scomparire così come era apparito lasciando tutti con una sensazione di vuoto e smarrimento nel cuore che li porta a separarsi subito e a cercare un posto in cui poter pensare in pace su quanto avvenuto, da soli.
 
 


Stefan beve un goccio dell’alcolico rimasto nel bicchiere e si volta verso Caroline che, gli occhi ancora lucidi, cerca di ubriacarsi per dimenticare la lite con Klaus.

“Care stai bene?”

La vampira scuote la testa ma accenna un sorriso lo stesso.

“No, ma non importa”

Katherine interrompe quella che è sicura diventerebbe una patetica conversazione sui problemi esistenziali della biondina e guarda provocatoria Stefan.

“Allora Stef qual è la vera ragione perché siamo qui?”

Caroline guarda confusa la vampira più grande credendo di essersi persa una parte della conversazione ma notando la confusione anche negli occhi di
Stefan non può fare a meno di sentirsi rincuorata.

“Di che parli Katherine?”

La vampira sbuffa e guarda ovvia il giovane davanti a sé.

“Andiamo Stefan ho vissuto con te quasi un anno. Ho imparato a conoscerti e tu hai in mente qualcosa altrimenti non avresti mai proposto una rimpatriata
tra amici alla bionda”

Stefan sospira pesantemente e abbassa il volto prima di spostare lo sguardo sulla bionda vampira che lo guarda confusa.

“Beh, effettivamente c’è una ragione per la quale volevo che oggi uscissimo insieme. Anche se non avessi litigato con Klaus te l’avrei chiesto. Ho bisogno
di un parere femminile Caroline”

La bionda annuisce ancora piuttosto perplessa e aspetta che Stefan metta sul tavolino del bar nel quale si erano rifugiati una scatolina blu.

Quando la vampira la apre un suono meravigliato esce dalle sue labbra e anche da quelle di Katherine, la quale si è avvicinata alla bionda per poter
notare meglio lo splendido solitario dalla montatura antica racchiuso nella misteriosa scatola.

Le due si guardano un attimo tra loro confuse prima di puntare lo sguardo su Stefan, il quale incerto cerca di cogliere dai loro sguardi un segnale positivo o negativo che non tarda ad arrivare quando la bionda Forbes gli dà una spallata e gli sorride convincente.

“È stupendo Stef. Vuoi dare l’anello a Rebekah?”

Il vampiro annuisce e guarda più rilassato in direzione dell’amica.

“Si, voglio darglielo come promessa di rimanere al fianco l’uno dell’altra per sempre”

Caroline posa commossa una mano sulla spalla del giovane.

“È un pensiero bellissimo. Sono convinta che Beks sarà contentissima”

Stefan sospira e si passa una mano tra i capelli.

“Si, lo spero anch’io”

I due rimangono per un momento  guardarsi sorridenti finché Caroline non piega la testa, intristita dal pensiero che Klaus per lei non avrebbe mai fatto nulla del genere.

Katherine, accorgendosene, sbuffa annoiata e si sporge leggermente sullo sgabello su cui è seduta per poter parlare meglio con la bionda.

“Sta tranquilla Barbie, con Ken si sistemerà tutto”

Caroline neanche alza gli occhi per rispondere piccata alla vampira e si limita ad ignorarla, facendo solo preoccupare ulteriormente i due al suo fianco che si guardano perplessi prima che Katherine, alzando li occhi al cielo, si decida a usare parole confortevoli per la bionda.

“Conosco Klaus da secoli e non l’ho mai visto amare nessuno con l’intensità con la quale ama te. Qualunque sia il motivo che ora lo spinge a comportarsi da idiota sta certa che durerà poco. È un tipo abbastanza testardo, quando vuole qualcosa nessuno può toglierlo dalla testa e per qualche ragione vuole
te bambolina quindi sta certa che non ti lascerà perdere così presto”

Caroline si asciuga con il dorso della mano una lacrima che era sfuggita al suo già poco ferreo controllo e fa un cenno di ringraziamento a Katherine piegando la testa nella sua direzione, gesto che la vampira ricambia con un’occhiata carica di significato.
 
 


Esther bussa alla porta dello studio del figlio che, da quando lo spirito del padre era stato risucchiato nell’Altro Lato, si era eclissato nella sua stanza e non attente un responso per entrare.

La donna nota come il figlio sia sconvolto e come questo, molto probabilmente, abbia anche pianto e si avvicina a lui cautamente, sedendogli accanto sul
divano.

L’ibrido subito alza gli occhi sulla madre e accenna un sorriso nella sua direzione.

“Non credevo mi avreste difeso”

Esther guarda perplessa il figlio e, prima che questo possa fare qualsiasi cosa, gli chiude entrambi i palmi delle mani a coppa sul viso per poter fissare il suo sguardo, simile a quello del padre naturale, nel suo.

“Niklaus quando ho tradito Mikael sapevo cosa stavo facendo e comprendevo le conseguenze che poteva avere tale gesto ma provavo un forte
sentimento per l’uomo con il quale ho giaciuto, altrimenti non l’avrei mai fatto. Quando scoprii di essere incinta e decisi di tacere la verità al tuo patrigno sapevo in cuor mio che ti avrei reso la vita difficile ma ti amo Niklaus, ti ho sempre amato, sei mio figlio. Non dubitare mai che io ti difenda, lo farei sempre”

L’ibrido, incapace di mantenere la sua solita maschera fredda, lascia che alcune lacrime scivolino sulle sue guancie, prontamente asciugate dalla madre con gesti premurosi.

L’Antico però scansa le mani della donna e la guarda confuso.

“Perché lo fate? Io vi ho uccisa madre, vi ho strappato il cuore dal petto come un animale”

La Strega Originaria china lo sguardo pensierosa ma poi lo rialza verso quello del figlio con una nuova luce negli occhi, più accorata, più materna.

“Figlio mio tu non hai colpe per quanto riguarda la mia morte e non dovresti dartene. So che per molti secoli ti sei portato con te il rimorso per avermi uccisa ma tu in quei momenti stavi affrontando due trasformazioni perché io, da genitrice incosciente, ho taciuto a Mikael la verità sulla tua natura immaginando che tu non avresti mai ferito nessuno e ho preferito condannarti alla vita eterna piuttosto che rivelare il mio segreto. Per questo quando ti trasformasti in vampiro e scopristi di essere anche un licantropo ti accanisti su di me ma non temere, non è stata colpa tua. Eri solo sopraffatto, tu più di tutti, dalle tue emozioni”

Klaus sembra non ascoltare le parole della madre e si prende la testa tra le mani, frustrato, mentre questa prende a carezzargli la schiena con movimenti
ampi e delicati che rilassano di poco l’ibrido.

“Sono un mostro madre, non potete negarlo. Io non merito nulla, né felicità, né conforto”

La donna sorride divertita e rivolge una domanda impertinente all’Antico.

“È per questo che hai voluto litigare con la dolce Caroline?”

L’ibrido si irrigidisce notevolmente ma non risponde e continua a nascondere il volto tra le mani mentre Esther, dolcemente, prova a farlo uscire dal suo stato semi-catatonico.

“Sono sicura che sia una splendida persona e che tu la meriti figlio mio perché sei altrettanto buono, anche se hai macchiato le tue mani più volte con il
sangue degli innocenti. Il tuo cuore, la parte più nascosta, quella più pura alla quale non hai permesso di essere intaccata dall’odio di Mikael o dagli scontri con i tuoi fratelli è la migliore di te e tu hai scelto di donarla lei”

Klaus decide finalmente di scoprire il volto e guarda la madre angosciato.

“Non la merito”

Esther sorride dolcemente e accarezza una guancia irsuta al figlio mentre questo si abbandona alla carezza.

“Io credo di si Niklaus ma non è la mia opinione quella che conta, tu devi ritenere di meritarla. Spero che tu non decida di sabotare la relazione con Caroline come ti ho visto fare in passato perché sarebbe veramente un dispiacere per me e per tutti quanti, ma per te stesso in primis”

Klaus annuisce lentamente ma non risponde alla madre, lo sguardo ancora puntato nel suo.

Negli occhi un’unica certezza: quella di non poter essere il meglio per Caroline Forbes e di non meritare una persona così splendida al suo fianco ma come convincere di tale ovvietà una persona caparbia quanto lei?

Klaus sospira e guarda la madre deciso: non avrebbe fatto ricredere Caroline su ciò che era meglio per lei ma le avrebbe mostrato che lui sicuramente non lo era.

 



Angolino Autrice:

Salve a tutti! Finalmente questa volta non sono in ritardo, anche se ammetto di dover ancora rispondere alle vostre recensioni >.< Dunque..cosa dire di questo capitolo? Per quanto riguarda le vicende che succederanno ai Klaroline è certamente di passaggio e, a proposito, ci terrei a chiedervi una piccola cortesia: fidatevi di me, non posso certamente dirvi come andrà a finire la storia ma fidatevi perché io questi due quindi state ben certi che non gli farò fare la fine di Romeo e Giulietta (bellissima storia, orribile finale). Altro appunto è per quando riguarda Esther, so che alcuni di voi non apprezzano la mia scelta di trasformare la madre peggiore di Mystic Falls in una brava persona ma, come ho già spiegato nei capitoli scorsi, Esther ha riflettuto prima di decidere di cercare nuovamente i figli e ha deciso di accettare la loro natura, come ribadisce in questo capitolo difendendo Klaus da Mikael. Spero vivamente che il chappy vi sia piaciuto e che vogliate farmi sapere cosa ne pensate. Io vi mando un grande bacio, a presto. –Alessandra.

PS: per qualsiasi perplessità fatemelo sapere, ancora baci e non dimenticate la pagina
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