CAPITOLO 16

Dentro la casa, i tre ragazzi discutevano animatamente quando qualcuno bussò di nuovo alla porta.

“Certo che oggi è la giornata delle visite inaspettate, chi può essere?” Conan spostò la tenda guardando all’esterno.

“Sicuramente è ancora Saguru, non aprire” disse seccato Kaito.

“Non è Hakuba, stavolta si tratta di qualcun altro... qualcuno molto arrabbiato”

Curioso Kaito si precipitò verso la porta aprendola di scatto.

Per qualche secondo i due si guardarono negli occhi, senza dire nulla

“C-ciao Kaito...” disse arrossendo la ragazza

“Aoko! Che cosa ci fai qui?”

“Ero preoccupata! Sei sparito nel nulla senza dirmi nulla!”

“E come hai fatto a trovarmi?”

“È stato mio padre a dirmi che ti trovavi qui”

“Dannato ispettore...”

“Perché non mi hai mai telefonato, mi hai fatto spaventare”

“Che stupida sei, come fai a spaventarti per una cosa simile”

“Non darmi della stupida...” Aoko non disse nulla vedendo Kaito che si avvicinava

“Hai ragione, scusa tesoro” detto questo Kaito, baciò delicatamente la guancia della ragazza che diventò rossa.

“Kaito...”

“Ahah sto scherzando stupida, come fai a cascarci sempre?” disse sorridendo allegramente Kaito

La ragazza lo guardò arrabbiata e velocemente si allontano lungo il giardino, uscendo dal cancello ma Kaito le corse incontro

“Ehi, ti sei arrabbiata?”

Conan che aveva assistito alla scena si voltò a guardare la seconda persona alla porta

“Ciao Kazuha!” salutò il bambino “Sei venuta a trovare Heiji?”

“Conan! Vuoi dire che Heiji è qui?!” disse la ragazza distogliendo lo sguardo da Kaito e Aoko

“Sì, non lo sapevi?”

“No, ero venuta all’agenzia di Kogoro ma non c’era nessuno” disse tristemente la ragazza “poi ho incontrato Aoko e così l’ho accompagnata qui”

“Ehi, cosa succede qui?” Anche Heiji attirato dalle urla di Aoko uscì trovandosi davanti a Kazuha

“Heiji!”

“Ah... Kazuha, ehm come va?” sorrise imbarazzato il ragazzo

“Avevi detto che saresti rimasto all’agenzia di Kogoro... ho telefonato non so quante volte!”

“Si lo so... scusa, ho avuto molto da fare e non siamo mai stati in casa di Kogoro”

“Sei anche bugiardo, l’altro giorno quando ho telefonato per l’ennesima volta, mi ha risposto una donna”

Heiji e Conan guardarono la ragazza sorpresi “Vuoi dire che c’era qualcuno in quell’ufficio?”

“Ehi Kazuha, cosa ti ha detto quella donna?” domandò prontamente Conan

“Mi ha detto che non eravate in casa... nulla di più”

Heiji lanciò un’occhiata al bambino “Chi poteva essere?” disse piano

“Non lo so... ma sicuramente era lì per controllare la casa”

“Come mai confabulate voi due?”

“Ah no niente, vieni dentro ti do qualcosa da bere” disse Heiji accompagnando la ragazza nel salotto

“Kaito, Aoko venite anche voi?” disse Conan, ma i due ragazzi davanti al cancello continuarono a parlare senza badare al bambino “Quando avete finito, vi aspettiamo” disse il ragazzino entrando in casa.

“Sembra che tu sia l’unico senza fidanzata” disse piano Ai

“Forse è meglio così” disse Conan guardando Kaito e Aoko in giardino che discutevano e in seguito Heiji e Kazuha in salotto

“Si dice che l’amore nasce proprio dalle liti... altrimenti sarebbe tutto troppo noioso”

“Se lo dici tu...” il bimbo si stava avviando verso il salotto quando la bambina, lo fermo

“Shinichi”

I due bambini si guardarono in silenzio, osservando il proprio riflesso negli occhi dell’altro

“D-dimmi” balbettò Conan sorpreso dalla situazione

“E se io fossi la tua fidanzata?”

“A-Ai che cosa...” il bambino sgranò gli occhi, mentre la ragazzina gli si avvicino, quando i due furono a pochi centimetri Ai chiuse gli occhi “Mi chiamo Shiho... e non trattarmi come una bambina, sai benissimo che ho la tua stessa età”

Conan confuso chiuse gli occhi avvicinandosi a sua volta al volto della ragazza, non era consapevole di quello che stava facendo... il suo corpo si muoveva da solo e in quella posizione poteva sentire chiaramente il leggero respiro di Shiho, mentre il profumo della ragazza lo rendeva ancora più confuso.

“Ehm... Shinichi, io stavo scherzando”

Nel sentire quelle parole Conan aprì di colpo gli occhi vedendo che la ragazza si era allontanata e sorrideva.

“Comunque ti consiglio di allontanare da qui quelle due ragazze... credo che qualche membro dell’organizzazione sia nei paraggi... lo sento” Ai si allontano lasciando il bambino immobile con mille pensieri in testa.

“Mi perdoni?” domandò Kaito speranzoso

“No...  è stato uno scherzo cattivo”

“Lo so, scusa...” Aoko si voltò a guardare il ragazzo, sembrava veramente pentito

“Ok... comunque ero preoccupata, dovevi telefonarmi”

“Hai ragione, chiedo umilmente perdono” alle spalle del ragazzo qualcuno stava osservando la scena, facendo di tanto in tanto qualche commento

“Ma guarda quei due... sono davvero ridicoli” commentò annoiato Kahlua

“Non sarai geloso spero” disse ridendo Triple Sec

“Io geloso di quelli? Non scherzare”

“Certo che quel ragazzo è davvero molto carino”

“Parli di quel bambino? Non vedi che è un moccioso”

“È strano... mi sembra di aver già visto quel ragazzo”

“Forse è quello che dobbiamo uccidere”

“No, quello è molto più abbronzato... ma certo ora mi ricordo di quel ragazzo”

“Davvero? E chi è?”

“È una cosa personale” disse la donna sistemandosi i capelli rossi.

Una volta alzato lo sguardo Triple Sec guardò Kaito sorridendo “Alla fine non sei il ragazzino inesperto che pensavamo... mi hai stupito Kid”