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Autore: AllyOneD    15/07/2012    0 recensioni
Sarà una storia complicata, non sarà facile capirla e raccontarla.
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Catching Feelings 

ϟCapitolo 6 ϟ
 


-Una settimana dopo-

Harry.

Andare al centro estivo con Liam mi divertiva, le bambine stravedevano per ‘Zio Harry’.
Era figo.
Fortunatamente avevo fatto “pace” con Boo e ci sentivamo tutte le sere, facevamo una breve videochiamata, quando ci era possibile.
In realtà la nostra non era nemmeno una discussione, lol.
Mi mancava così tanto.
Ero contento della piega che avevano preso gli eventi lì a Mullingar, aveva trovato una ragazza, o almeno, Delilah aveva trovato Lou.
Era sempre stata sotto il suo naso, è una relazione facile, lei abita con lui e Niall.
Per la verità lei è la sorella di Niall.
Stranamente la cosa non mi pesa, insomma, Deli non potrà portarmi via Boo Bear, l’estate ci ha già allontanati, se l’è portato con se in Irlanda.
Nemmeno qui a Wolver le cose si mettevano male per me e Liam.
Avevamo stretto un sacco amicizia, a dirla tutta avevo stretto amicizia anche con le sorelle, e con gli amici del centro.
Sembra tutto così facile qui. Cioè, so che non è così.
Ma mi sono lasciato travolgere dalla spensieratezza estiva.
E’ tutto un dormire, mangiare, uscire, badare ai bambini. Ahh, i bambini.
Anche se tutta questa vita estiva ogni tanto mi obbliga a fermarmi un attimo e ricordare chi sono.
Qualche volta mi mancano papà ed April, papà è riuscito a passare ieri, si è trattenuto qui un giorno in più dalle sue commissioni.
E’ stato divertente riaverlo con me un po’, anche se ha passato la maggior parte della giornata con i signori Styles.
Almeno, avevo visto un viso famigliare, anche se solo di sfuggita.

April.

Da una settimana a questa parte avevo deciso di tornare alle abitudini, uscivo dalla mia stanza per cena, colazione, pranzo.
Prendevo parte alle iniziative del campo estivo, come un tempo.
Mi faceva stare bene.
Avevo stretto alcune amicizie, ogni sera sentivo Cel, ci scambiavamo qualche messaggio, un paio di volte mi ha pure chiamata, mi mancava come mai.
Avevo mantenuto i contatti anche con Harry e papà, o almeno, io mio fratello lo chiamavo anche, ma lui era così preso dalla sua nuova ‘vita’ che non dava molto peso alle nostre conversazioni.
Qualche parola e poi salutava, una sera il bowling, un pomeriggio il cinema. Il solito Harry.
Insomma, non avevo perso del tutto il contatto con la realtà, LOL.
Le cose erano cambiate da quel primo giorno alla mensa.
Nessuno ricordava quell’episodio, la gente va oltre.
Forse, era il momento anche per me di andare oltre.
A dire il vero, quel ragazzo, il moro della pallonata in testa, era simpatico.
No, non solo simpatico, certo.
Cercavo di non farci molto caso, ma qualche volta mi lanciava un’occhiata.
Un incontro di occhi fuggitivo, il nostro.
Eppure, in quelle frazioni di secondo, mi sentivo sciogliere.
I suoi occhi.
 
 
 
Zayn.

April.
Sapevo il suo nome, e bravo Nate.
Un amico nella direzione dell’ Holiday Playschemes faceva comodo, ogni tanto.
Saranno su e giù cinque giorni che sono fissato con quella bionda.
E’ più forte di me.
Lei, probabilmente, nemmeno sa della mia esistenza.
Ma poi, quando incontro quegli occhi, non resisto.
Ogni tanto la mia testa era riempita dalle parole di Nate //Siete due opposti Zay, come fuoco e ghiaccio, prima o poi qualcuno dei due si farà male se non ci provi.//
A parole non me la cavo un gran che.
Le avrei lasciato un post – it.
Sai miracoli che si fanno con un foglietto ingiallito? Non si faranno di certo progressi, ma non vedo altre possibilità.
Ce ne sono, ma non voglio prenderle in considerazione.
Dopo una svariata serie di tentativi, trovai con quali parole riempire quello spazio.
 

/Ore 17,
in riva al Lago del parco, sponda ovest, tra le cabine 14 e 17.
Zayn./

 
-Non sei un po’ vago, amico?- furono queste le parole di Nate, appena ebbi terminato di illustrargli il piano.
-Nate, non ti ho chiamato per giudicare un post-it, vuoi dirmi che avresti un’idea migliore? Illuminami- risposi seccato. Non ero acido, era solo che l’ansia prendeva il sopravvento, ogni tanto.
-Fly down.- Rispose indietreggiando il castano, ridendo.
-Si Nate, come vuoi. Procurami il cibo e la tovaglia, invece di star qui a scherzare- risposi serio.
-Un pic-nic al lago?- chiese stupito. –Ma dov’eri mentre spiegavo le mie mosse, amico?- Nate perdeva colpi. Non per niente faceva il cameriere, lol.
Fortunatamente era ricco, non gli sarebbe stato necessario essere intelligente per sfondare nella vita.
Ma da che razza di pensieri mi lasciavo trascinare? Ansia.
-Vado- si allontanò. Si inoltrò nelle cucine del luogo, aspettai.

*finish*
Aggiorno dopo questa parte, LOL.
  
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