3° capitolo: E’ passato qualche giorno da quando sono venuta a conoscenza che i Big Bang vengono nella mia città. Come al solito comincio la mia giornata andando a lavoro con mooooooolto entusiasmo… Uffa oggi non c’è niente da fare, non ci sono prenotazioni, non ci sono arrivi, non ci sono partenze… Oggi mi scoccio proprio! Oltre a mettere un po’ in ordine tutti i documenti e fare qualche pulizia nella reception, con canzoni dei Big Bang di sottofondo (oramai sono una maniaca mi sono già scaricata tutte le loro canzoni sull’i-pod), non cè nient’altro da fare. Nel mentre sono appoggiata sul banco annoiata a morte mi arriva una prenotazione, mooolto strana. E’ scritta con caratteri strani, guarda un pò, caratteri coreani O.o. La prenotazione è per circa 20 persone ma a nome di un solo coreano tra una settimana, vabbè ma non essendo il nome di nessuno dei 5 membri non gli do peso. Intanto i giorni passano e io continuo la mia noiosa vita ma ovviamente preparo tutto per incontrare il mio principe azzurro (senza nemmeno sapere “se” lo incontrerò -.-). Esattamente sette giorni prima dell’arrivo dei BB in città, mi reco a lavoro con molta calma; una volta in hotel come al solito divisa e controllo delle e-mail. Passa qualche ora che sbrigo le prime faccende poi vado a controllarmi gli arrivi in questa giornata, e vedo che c’è il signore coreano. Il fatto mi rallegra un po’ ma non più di tanto. Verso mezzogiorno arrivano circa una ventina di persone tutte insieme, tutti vestiti con abiti scuri con occhiali da sole e con espressioni abbastanza serie, solo una persona si incammina verso di me. Dopo aver riconosciuto il cliente, lo accompagno in camera, anzi li accompagno, sono 20 persone O.O, divise in 3 stanze da 4 persone, 1 stanza da 3 persone e 1 stanza da 5 persone. Così comincio il giro e involontariamente le 5 persone in stanza insieme le accompagno per ultime. Arrivati nella stanza i ragazzi (sono 5 ragazzi) si liberano da occhiali e giubbini l’unica cosa che posso fare è mostrare loro i vari servizi della camera; non riesco a vederli in faccia, mentre sto per andare via uno di questi mi ferma: “Scusami, potrei chiederti per questa sera di avere la cena per 5 persone in camera?”, in quell’istante i miei occhi furono penetrati da uno sguardo tagliente, che lascia il segno. Lo risposi dicendo: “Ccccerto ssssignore, sarà un piacere peeeer nooooiii”. Era TOP. Era lui. Non mi sembrava vero, gli stavo crollando addosso. Stavo per svenire in un istante al solo guardarlo. Lui mi ha guardato. Lui mi ha guardato cavolo! E’ stato un istante in cui anche lui si è fermato per un millesimo di secondo a guardare i miei occhi. WOW, FANTASTIC BABY! Nonostante ciò dovevo andare senno mi avrebbe considerato una persona con problemi psichici, così lo salutai: “Arrrrrivederla, leeee riicordo cheee le porteremo la ceena intorno alle ore 20.00. Buona Giornata”. Andai di corsa giù nella reception a prenotare la cena in camera per la loro stanza ma…ho ben precisato che sarò IO a portargliela!!! Ho fatto tutti i cambi dei turni che potevo fare ed alla fine sarei tornata a pranzare a casa per poi ritornare il tardo pomeriggio in hotel e rimanere lì fino alla chiusura del check-in. Mentre tornavo a casa, guidando pensavo: Cavolo! C’è TOP! Nello stesso albergo dove lavoro io! Dio ha ascoltato le mie preghiere. Questa è la mia occasione. Com’era bello, intrigante, affascinante, ma ho dimenticato qualcuno…Kevin!!!