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Autore: Audrey Shadows    16/07/2012    2 recensioni
Aveva appena mandato a puttane la missione più "importante" della sua vita. E per importante intendeva l'omicidio.
Era una sicaria della miglior qualità, il suo "capo" l'aveva scelta per questo ruolo così importante ed estremamente difficile. L'incarico consisteva nel trovare un uomo, meglio noto come Thomas Kaulitz-Trumper, insinuarsi nella sua vita, rubare il prototipo di un programma informatico d'elevato livello e poi uccidere il suo creatore.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Die Sturm
epilogo


La morte di Tom era arrivata come un fulmine a ciel sereno, come una tempesta.
Paparazzi, giornalisti, fans avevano praticamente assediato la casa; il cancello era praticamente diventato inagibile.
Le fans avevano messo fiori, foto e qualsiasi altra cosa per ricordare Tom. Piangevano ore davanti a quel piccolo santuario.
Gordon e Simone, patrigno e madre dei gemelli, insieme a Georg e Gustav li avevano raggiunti a LA.
Era passata solamente una settimana quando Chantal era seduta nel salotto di casa Kaulitz, con lo sguardo perso nel vuoto.
Simone aveva gli occhi distrutti dal pianto, ma nonostante questo continuava a far forza a chi in quel momento ne aveva più bisogno: Bill.
Bill era distrutto.
Smise di parlare, di dormire e di lavarsi. Nonché di mangiare.
Non aveva più alcuna ragione per vivere, trascorreva intere giornate a fissare il vuoto, senza versare una lacrima.
Con la cenere al posto del cuore.
Aveva perso quello che aveva di più caro, la cosa più bella che quel mondo orrendo avesse mai conosciuto, che quella morte maledetta aveva afferrato con le sue gelide e nodose dita, trascinandolo via.
Chantal aveva una ferita che la squarciava da parte a parte, un taglio che sanguinava e non si sarebbe mai rimarginato.
Gordon stava cercando di far mangiare Bill, con scarsi risultati, quando a Chantal prese un attacco di nausea.
Si alzò di scatto dal divano e corse a chiudersi in bagno.
Vomitò anche l'anima.
Era giunto il momento di andare da un dotttore ed eseguire un controllo.

Dalla paura al dolore e dal dolore alla libertà.
Le parole del medico l'avevano presa alla sprovvista.
"congratulazioni, è incinta"  faticava ancora a capacitarsi di quella frase.
Improvvisamente, ora che era nel suo letto (il letto della camera di Tom, essendo l'unica che riusciva ad entrare in quella stanza) al caldo, una miriade di sensazioni la pervasero.
Aveva provato a pensare ad altro, ma per non più di tre minuti, poi ll'emozione inarrestabile e violenta del ricordo della sua voce la travolgeva senza preavviso, con la potenza di una valanga, lasciandola senza forze.
La sua voce le era entrata nelle vene e scorreva in agni angolo del suo corpo.
"piccola ...ci sono io qui, non ti preoccupare"
La cosa che faceva più male era non ricordarsi il suo viso; i contorni cominciavano a sfumare, come  se fosse stato solo un sogno.
Si ritrovò a piangere silenziosamente; e quando mai non aveva pianto in quella settimana?
Doveva assolutamente dirlo a Bill.

Il ragazzo era nello studio di registrazione, dove si chiudeva tutto il giorno.
Bussò piano, tre colpi leggeri, una sorta di messaggio in codice.
Sentì lo scatto della serratura e poi aprì la porta.
Bill era seduto su una comoda poltrona nera, in ecopelle, e guardava la TV al plasma.
Nello schermo si susseguivano immagini.
Due bambini che si rincorrevano con  delle padelle per casa, che giocavano con delle macchinine; sempre gli stessi bambini ai compleanni.
Le torte erano troneggiate dalle scritte "Buon Compleanno Bill e Tom".
Poi nelle immagini ci fu un salto temporale; ora i due bambini erano dei ragazzi, e suonavano ad una festa.
I Devilish.
-sai ...- la voce di Bill era roca -a volte raccontiamo cazzate ai giornalisti ...-
Come se non si sapesse, ma Chantal attese pazientemente che Bill continuasse il discorso.
-non abbiamo sempre soognato di fare musica, di diventare famosi ... sì il desiderio c'è stato ... ma noi sognavamo di poter essere liberi, sognavamo di far star bene le persone con la nostra musica-
Chantal guardò lo schermo, e notò che il volume era bassissimo.
Ora a campeggiare nello schermo c'erano immagini che aveva visto tantissime volte.
Un concerto dello Zimmer 483 European Tour , c'erano solamente Bill e Tom sul palco.
Il volume era quasi nullo, ma i sottotitoli la aiutarono.
"ora ci siamo solo io e Tom sul palco, perchè questa canzone parla di noi, del nostro rapporto,; quello che abbiamo è raro, io credo che, probabilmente, trascorreremo il resto delle nostre vite insieme, non ci divideremo mai, Tom e io ce ne andremo insieme nella notte" .
Bill era rimasto a guardare lo schermo, impossibile capire quello che provasse.
-Bill ... io- Chantal si torceva le mani, sperando fosse il momento giusto per dirglielo, anche se sapeva che era il peggiore.
-che c'è?- le chiese addolcendo la voce, spegnendo il televisore e guardandola.
-sono incinta-
Bill continuò a guardarla, poi abbozzò un sorriso.
-e .. e cosa hai deciso di fare? lo sa qualcun'altro?-
-no lo sai solo tu ...- Chantal espirò; almeno non l'aveva presa male -io lo voglio tenere ...-
-credo sia la migliore cosa- le si avvicinò con un movimento fluido -so che hai paura, ma io sarò al tuo fianco, qualunque cosa succeda- e la strinse a sé.
Non poteva fare a meno di sentirsi in colpa, aveva commesso l'errore più grosso di tutta la sua vita, e tutti e due l'avevano perdonata.
Immediatamente, sentendo il profumo della pelle di Bill (finalmente si era lavato) le venne in mente quello di Tom.
Il suo profumo contro la sua pelle, alle sue mani lungo la sua schiena, le sue labbra che accarezzano i suoi seni e che esploravano il suo corpo.
Le mancava così tanto da star male.
Non aveva mai immaginato di poter provare tanto dolore rivivendo dei ricordi.
Le mancava da toglierle il respir e non sapeva come sarebbe riuscita a sopportare quella frustrazione, che sicuramente sarebbe durata tutta la vita.
-Bill mi dispiace ...- lo strinse, perchè era la cosa di cui aveva più bisogno. Era sempre la solita egoista.
Bill la allontanò da sé, mantenendo le mani sulle sue spalle.
-da domani niente più pianti, si torna a vivere. Tom non avrebbe mai voluto che ci piangessimo addosso ... e sopratutto per lui, odiava quando io lo facevo- abbozzò un sorriso al ricordo -quindi da domani mattina sistemiamo la casa, cuciniamo, mangiamo e ci si lava .. sennò si puzza- Bill fece ridere sommessamente Chantal, e quella per lui fu la cosa più bella.
-Grazie Bill ...-
-ovviamente nei lavori di pulizia tu non sei inclusa. Non ti devi affaticare!-
Chatal sbuffò, ma annuì.
Poi lo lasciò nuovamente solo.
Bill rimase ancora un po' in studio, indeciso sul da farsi.
Sapeva benissimo che dietro una'apertura, una porta nascosta, Tom aveva il suo studio.
Si chiese se ...
Si avvicinò, c'era una porta dietro quello specchio (una delle pareti era fatta di specchi) e con cautela tirò.
Questo si aprì rivelando una porta, con un piccolo tastierino, come quello dei cellulari.
Ovviamente doveva essere inserita una password.
Pensò e pensò, e poi digitò l'unica cosa che poteva accomunarli.
indienacht.
4634362248.
.
una spiea verde informò che la password era corretta e la serratura scattò.
Bill sorrise ed entrò.
L'interno era un normale studio; una scrivania con un computer sopra, fogli e penne e una chitarra al centro della stanza.
Bill sentì immeditamente la presenza di Tom.
-ciao fratellone ...- si ritrovò a dire -sai, mi manchi ... ma sono sicuro che appena tuo figlio nascerà tu tornerai tra noi, ne sono certo ... non che tu ora non sia qui, però ...ah lascia perdere- si avvicinò alla scrivania e sbirciò tra i fogli.
Appunti di canzoni, accordi, una lettera per lui.

Bibi, sei la mia anima gemella.
Tu mi hai detto che quando si incontrava, si sentiva dentro di sé una sensazione di pace e benessere talmente intensa, da avere l'impressione di essere finalmente arrivato a casa. E per noi questo era davvero importante, dato che a casa ci siamo stati poco.
Ma sono contento di quello che ho avuto.
Non ho rimpianti, forse solo di non averti abbracciato troppo spesso, ma sai come sono fatto.
Io ti conosco da sempre, anche prima di nascere, e mi rendo conto che prima di te non c'era niente. Potrò fidanzarmi, sposarmi o non so che altro, ma rimarrò sempre tuo e tu sempre mio.
Siamo  due facce di una stessa medaglia, solida, forte.
Ti amo più della mia stessaa vita, e se per salvarti significasse perderla ... beh, non ci penserei due volte.
Ti ho scritto tutto questo perchè ora sei arrabbiato, e se succedesse qualcosa, e non potessi parlarti ... avresti questo. sarò sempre con te.
Ora devo andare.
ricorda sempre.
Salvami.Ti salverò.

Con amore
Tuo fratello Tom.

Bill piegò il foglio e se lo mise in tasca, per poi rimanere qualche secondo sulla soglia di quello studio, sorridere e poi chiudere la porta.
Tom era sempre con lui, e se ne era accorto solo in quell'istante.
Tom sarebbe sempre rimasto con tutti loro, nei loro cuori.

Chantal era a letto, ma non riusciva ad addormentarsi.
La consapevolezza che una parte di Tom sarebbe sempre rimasta con lei l'agitava.
Il cuore prese a batterle fortissimo, e un attacco di panico arrivò di conseguenza.
dovette bere, inspirare ed espirare più volte, ma non si calmò.
Si distese nuovamente e sentì come delle braccia avvolgerla.
Si sentì a casa, e il cuore riprese il suo naturale battito.
"piccola ci sono io qui, non ti preoccupare" .
Le sembrava di essere sempre stata tra le sue braccia e che non fosse successo nulla.
Ma ora sapeva con certezza che ci sarebbe sempre stato.
-Buonanotte Tom ...- e sorridendo si addormentò.

La notizia del bambino portò un clima allegro in casa, e ce n'era veramente bisogno.
Simone era partita in quarta e aveva iniziato a stare appresso Chantal qualunque cosa facesse.
Gordon rideva divertito e scambiava battute con Bill.
Tutti erano felici che Bill si fosse ripreso.
E Chantal sapeva che per loro non c'era gioia più grande.
-come lo chiamerai?- stavano pranzando, Simone aveva preparato lasagne gratinate.
Chantal sorrise, non c'era nemmeno bisongo di pensarci -Thomas, Thomas Kaulitz- guardò Bill, che le sorrise di rimando.

Tutto sarebbe andato bene, e poi Tom vegliava su tutti e aveva il suo bel da fare.
Alla fine, c'era stato anche un happy-ending.

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Spazio Autrice: ebbene siamo arrivati alla fine di questa storia, tanto sofferta ad essere sincera. Però, nonostante questo c'erano le mie due recensioni fisse di GretaTk e luchia nanami.
Le ringrazio infinitamente, anche se nell'ultimo capitolo mi avrebbero strangolato volentieri :)
Ringrazio  Deny_death per aver aggiunto questo scritto ai preferiti, una lettrice silenziosa :)
Come promesso, ho stilato la track list di questa storia, eccola qua!
  1. Humanoid German version TOKIO HOTEL
  2. Kampf der liebe TOKIO HOTEL
  3. That day TOKIO HOTEL
  4. I'm not afraid EMINEM
  5. Lose yourself EMINEM
  6. Bring me to life EVANESCENCE 
  7. Boulevard of broken dreams GREEN DAY
  8. Don't cry GUNS N ROSES
  9. What goes around comes around JUSTIN TIMBERLAKE
  10. Shadow of the day LINKIN PARK
  11. What I've done LINKIN PARK
  12. Leave out all the rest LINKIN PARK
  13. Somewhere I belong LINKIN PARK
  14. Snow RHCP
  15. Te amo RIHANNA
  16. Russina Roulette RIHANNA
  17. Where we wanna be BEN BARNES
  18. Hurricane 30STM
  19. L490 30STM
  20. 100 Suns 30STM
  21. Stronger 30STM
  22. My Home
  23. Turning tables ADELE
  24. Mockingbird EMINEM
  25. Princess die LADY GAGA
  26. In the arms of the angel SARAH MCLACHLAN
  27. Time of our lifes  TYRONE WELLS
  28. I was wrong SLEEPERSTAR
  29. Never let me go FLORENCE AND THE MACHINE

Ecco qua ... spero che la storia, nel suo completo sia stata di vostro gradimento.
Ci sarà una oneshot su Tom (sempre legata alla storia) e beh ... STAY TUNED, IF YOU WANT!
Si chiamerà:
Die Ruhe nach dem Sturm
Che altro?

Stay Tokio, Stay Aliens <3
Alla prossima

   
 
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