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Autore: ire_ne    30/01/2007    3 recensioni
La storia inizia nel piccolo laghetto dietro il PPTH, questa nuova luce farà vedere Cameron agli occhi di House diversa.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ad un tratto si stacco da quelle labbra che l’avevano catturato.

 

H:vuoi stare qui tutta la notte?

 

Quella voce la risvegliò da un sogno che aveva vissuto ad occhi aperti. Lui era li davanti a lei e la fissava con un sorriso che non gli aveva mai visto prima .

 

C:veramente me ne vorrei tornare a casa. Sono stanca!

H:io ho un'altra idea che ne dici di venire a casa mia?

 

La sorprese,come tante volte aveva ormai fatto.

 

C:e cosa vorresti fare a casa tua ,scusa?

 

Fece un sorriso malizioso.

 

H:davvero vuoi comportarti così ingenuamente con me?

C:no House non capisco le tue intenzioni. Chiariscimi le idee.

 

La guardò, le mise una mano sotto il mento e riportò le labbra dell’immunologa sulle sue. Questa volta una carezza, un dolce sfiorarsi a vicenda.

 

H:voglio fare quelle cose che fanno gli adulti, i miei amici dicono che è una cosa divertente. – disse con voce da bambino.

 

Lei gli tirò un colpo sulla spalla.

 

C:sei un idiota.

H:è l’effetto che mi fanno le donne.

C:quindi non mi devo attribuire il merito.

H:no mi dispiace. Sono sensibile a tutto il genere femminile. Anche se tu hai un altro effetto su di me

 

e detto questo la prese per la vita e cercò di baciarla. Ma Cameron evitò le sue labbra.

 

C:dopo quello che mi hai detto vuoi che ti baci?

H:ti ho detto che hai un effetto su di me… non ti basta?

C:no! Voglio che mi dici perché mi hai baciata.

 

 Sapeva che non doveva farlo ma non riuscì a trattenersi, la curiosità ormai era cresciuta troppo, ma s’accorse solo dopo aver pronunciato le parole che questo avrebbe cambiato tutto. Quel momento, la loro vita.. tutto! Ma questa volta lui non si tirò indietro. Stupì la donna che aveva davanti e se stesso. Ma non voleva farla soffrire forse ci avrebbe ripensato, no, non questa volta, voleva provare, buttarsi a capofitto su di qualcosa. Assieme a lei.

 

H:perché ho sentito di farlo!

C:e da quando sei così impulsivo?

H:da sempre. Si insomma solo in quello che voglio io. E in questo gruppo di persone ci sei tu!

 

Lei sorrise, lui rispose a quel gesto e allungo la mano verso di lei. La prese.

 

C:andiamo a casa?

H:andiamo? Assieme? Oppure io a casa mia e tu a casa tua?

C:house..

H:cameron devi chiarire. Non sono tutti svegli come te.

C:detto da te ha un tono così sarcastico..

H:sembra davvero così? Eppure sono così serio.

C:smettila. Comunque per chiarire tu vieni a casa con me.

Il diagnosta sorrise.

H:e tu da quando sei così implicita?

C:da sempre, ma solo con chi voglio io!

H:bene! Allora andiamo.. ehi no.. perché a casa tua?

C:perché se no te ne torni a casa tua.. da solo!

H:ok sei stata chiarissima come sempre, solo che non capisco i..

C:House stai un po’ zitto.

H:Mi tratti come se fossi un bambino.
C:perché tu lo sei.

H:io ho la mia età sai.

C:gia l’aveva notato , ma ti comporti come un bambino, anzi nemmeno loro sono così.

H:così dolci?

C:tu sei tutto meno che dolce.

H:così adorabili e affascinanti?

C:vuoi che ti risponda?

H:no voglio che mi baci.

 

 Le prese il viso tra le mani e la baciò con passione e trasporto. Tutto attorno era avvolto da una dolce calma. Tranne loro due. I corpi erano pieni di passione ormai troppe volte tenuta dentro . Adesso erano li, solo loro due . Non c’erano pensieri che affollavano la mente rendendola pesante, solo la consapevolezza della presenza dell’altro. Quella consapevolezza che non si capisce con le parole ma coi piccoli gesti. Gesti trattenuti, gesti rubati, piccoli tocchi che diventano desiderio che ormai non si poteva trattenere.

Fu di nuovo lei a staccarsi da quella presa dolce. Subito lui fece un suono di disapprovazione.

 

C:andiamo, c’è freddo.

H:mmmh, no! Voglio rimanere qui. E poi ci penso io a scaldarti non ti preoccupare.

C:dai!

H:va bene, ma solo perché so quello che mi aspetta a casa tua.

C:sei troppo sicuro di te.

H:bene allora dimmi che facciamo. Mi legherai al letto in mutande con le tue manette e mi lascerai li da solo per tutta la notte?

C:esatto! Sono anni che sogno di farlo.

H:wow! Mi stupisci piccola crocerossina!

C:ci tento.

H:benissimo. Stiamo facendo passi avanti. Comunque dai prendiamo la moto. Facciamo prima.

C:no io vengo in macchina, tu mi segui. Anzi sai gia la strada.

H:perché non vuoi venire con me? Hai paura che  dei tuoi istinti sessuali dopo che ti appoggerai a me?

C:si esatto mi hai smascherata anche se in realtà la macchina mi servirà dopo ,naturalmente, averti legato al letto.

 

Sorrise. Come si sentiva bene con lei, era così.. non sapeva dare un aggettivo a quella ragazza, ma sapeva quello che ormai gli provocava dentro. Era bella, ormai gli rispondeva a tono, e lui adorava i battibecchi con le altre persone, ma aveva modo di averne solo con la Cuddy, Wilson infatti ormai lo lasciava perdere. Era forse contento di averla trovata li quella notte? Non si voleva rispondere, voleva solo viverla.

 

C:ti muovi? – disse lei ormai vicino alla macchina.

H:un po’ di rispetto per gli andicappati.

C:per i vecchi dirai?

H:ehi?!?

C:ho detto solo la verità.

 

Entrò in machina, accese il motore e partì lasciandolo li.

 

Ringarzio : EriMD e damagedlove per aver recensito! la ff ha gia qualche capitolo pronto ma posterò un poco alla volta. spero continuiate a recensire! un bacio. Ire

  
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