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Autore: Peyton Sawyer    16/07/2012    1 recensioni
Lily è stata rapita. Le hanno fatto il lavaggio del cervello. Non riesce più a distinguere la realtà dalla finzione. Ma non è tutto. Quelli che l’hanno portata via le hanno tolto i poteri: non è più in grado di fare magie. Altri cinque ragazzi sono nella sua stessa condizione. Chi ha bloccato i loro poteri, sa come fare a manifestarli come energia pura, e vuole trasformarli in un’arma micidiale, pronta a sterminare tutto e tutti. Neanche l’amore sembra poter nulla contro il potere assoluto.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione, Da Epilogo alternativo
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< Ti sono scappati di nuovo, Joseph. > disse Amanda con un sorriso che esprimeva tutta la sua soddisfazione. < Sei sicuro di non aver bisogno di una mano? >
< Non devi disturbati Amanda. > rispose quello molto irritato dall’espressione e dal tono della donna. < Quando useranno di nuovo il loro Potere collettivo, li rintraccerò e non fallirò di nuovo. >
 
Al Ministero c’erano ancora moltissimi problemi. Non solo non riuscivano a ripristinare lo stato di segretezza del mondo magico rispetto a quello babbano, ma nelle ultime due settimane erano scomparsi alti sette bambini babbani di nascita che sarebbero diventati maghi a breve. Per non parlare del problema del Potere Assoluto che dei pazzoidi avevano risvegliato usando sei ragazzi ricercati sia dal mondo magico che babbano.
< …e questo fu il loro primo sopraluogo. È questo che vogliamo, e… quello chi è? > Charlotte Miring stava discutendo con ufficiali della Sicurezza Magica riguardo agli ultimi avvenimenti, quando, alzando lo sguardo, vide Scorpius, un civile, in una zona riservata del Ministero che parlava tranquillamente con Harry Potter. Si fiondò immediatamente verso di loro.
< Mi scusi, signor Potter. > disse a Harry interrompendo la sua conversazione con il ragazzo.
< Direttore Miring > disse Harry a mo’ di saluto. < Lui è Scorpius Malfoy, un… >
< Conosco il nome, signor Potter. Mi domando chi gli ha dato il permesso. >
A Scorpius scappò una risatina sarcastica. < Chi me l’ha dato? Le basta il fatto che sono stato io ad ottenere informazioni sui sei ragazzi che detengono un potere illimitato e con una capacità distruttiva incredibile? > disse lui con tono di sufficienza.
< Scorpius, lei è il Direttore delle Forze Magiche Nazionali, in caso… > disse Harry fermando il ragazzo prima che dicesse qualcosa di troppo.
< Ehilà. > disse il biondo rivoltò alla Miring.
< Prendi in giro un funzionario federale? Farai strada nella vita. > rispose quella squadrandolo da testa a piedi.
A Scorpius non piacque per niente il modo in cui la donna lo guardò. < Perché non torniamo all’argomento principale? Ovvero che sono stato quasi affettato da un mostro che risale a più di tremila anni fa. Con le tasse che pago posso fare reclamo, ne ho il diritto, penso. >
< Direttore, sono stato io ad autorizzare il ragazzo ad accedere a questa zona. > intervenne Harry prima che qualcuno arrivasse e cacciasse a calci Scorpius. < Ha scoperto molte informazioni su- >
< Senta un po’, signor Potter. > lo interruppe bruscamente la Miring. < Non possiamo affidare la sicurezza nazionale a dei teenagers, o almeno era la nostra politica. Mi sono persa la circolare? Direi di no. > Poi si rivolse a Scorpius. < Non mi interessa chi sei. Se fai parola di quello che vedi qui, ti sbatto dentro per tradimento. Ci siamo capiti? >
< Io posso dare un contributo, posso essere d’aiuto. > le rispose Malfoy cercando di tenere un tono calmo e controllato.
< Beh, non è una cosa complicata da capire. > disse lei. < Nessuno lavora a questo caso, senza la mia approvazione. Tu rompi la mia catena del comando. Questa è un’unità per Auror e Forze Speciali Nazionali, non per ragazzi senza più una ragazza speciale. >
< Senta signora- >
< Non chiamarmi ‘signora’, non sono una ‘signora’. >
< E’ una donna almeno? > disse sfontatamente Scorpius. Harry assistette alla scena rimanendo senza parole.
< Con tutto il rispetto giovanotto > disse lei cercando di sottolineare la maleducazione di Sccorpius. < Apprezzo ciò che hai fatto, ma non sei un soldato. Sei un messaggero, un semplice messaggero. >
Poi voltando le spalle ad entrambi se ne andò.
Harry notò lo sguardo offeso di Scorpius e lo condusse nel suo ufficio per farlo calmare. Poco dopo entrò Ron, che iniziò ad aggiornare Harry sulla situazione generale.
< Abbiamo trovato un altro bambino, è l’ottavo in poche settimane. Sembra che gli Ingoiatori abbiano deciso di agire sempre più velocemente. > disse passando all’amico il resoconto di quell’ennesimo omicidio. < Wilson è tornato dalla Francia e ha detto che la ragazza, Marie, è andata a richiedere la sua cartella scolastica qualche giorno fa. A Durmstrang non hanno visto nulla, però dagli arichivi manca anche la cartella di Pevv Krum. >
< Aspettate > intervenne Scoprius. < Vuol dire che hanno fatto visita a tutte le loro scuole per prendere le loro cartelle scolastica? > Ron annuì. < Insomma… perché? > domandò il ragazzo sempre più confuso. < A cosa gli serve avere i loro  risultati scolastici? >
< Risultati scolastici, allegati a foto e nome e cognome. > rispose Harry analizzando la situazione da un’altra prospettiva. < Rifletti > disse rivolto a Ron. < Quando ci hanno detto che sono entrati a Hogwarts abbiamo subito pensato che li avessero stregati e che li tenessero sotto Imperio. E se invece fossero solo senza memoria? Chi li avrà rapiti gli avrà anche fatto il lavaggio del cervello per riattivare il Potere del Cerchio con il loro consenso, ma avranno sicuramente tenuto nei loro ricordi il fatto di essere andati a scuola. >
< Cioè, intendi che stavano solo cercando di capire chi fossero? > chiese Ron seguendo il ragionamento dell’amico.
< È una possibilità. > rispose Harry.
< E quelli che li hanno attaccati? > continuò Ron. < Pensi siano gli stessi che li hanno presi e che li rivolevano indietro? >
< Non lo so. > rispose preoccupato. < Senza prove certe potrebbero esserci altre mille ipotesi. >
 
 
< Come è possibile che ogni nostro piano abbia fallito così miseramente? > urlò rabbioso Xander. < Il giovane Malfoy è ancora vivo, quei sei ragazzi sono riusciti a scappare di nuovo e non abbiamo ancora trovato un modo per eliminare del tutto questi Paladini. >
< Se non sbaglio era compito tuo occuparti dei Paladini, Xander. > disse calma Victoria.
< Sì, Victoria, era compito mio, ma non sono riuscito a rintracciare i loro capi. Due squadre di dieci uomini sono state eliminate, e i pochi che abbiamo catturato non hanno rivelato nessuna informazione di rilevo, a parte un nome, Roland, che a quanto pare sarebbe l’uomo a capo di questo gruppo di scellerati. >
< E il ragazzo Malfoy? > chiese Conrad rivolto a Dylan. < Perché è ancora vivo? >
< La creatura ha mancato il bersaglio, e ora il ragazzo ha preso l’abitudine di frequentare le zone con accesso limitato del Ministero, tenute sempre sotto strettissima sorveglianza. > rispose Gould. < Non si lascerà avvicinare ancora, e a quanto pare non ha smesso di indagare sulla sua dolce Lily Potter e su suo cugino. >
< È ovvio che qualcuno sta proteggendo quei ragazzi. > riflettè Xander. < Non sarebbero mai riusciti a sopravvivere così a lungo da soli. >
< Ho impiegato alcuni uomini alla ricerca di qualsiasi forma di magia che sia venuta a contatto con la loro. > rispose Conrad. < Ma ancora non sono riusciti a trovare niente. >
< Beh a quanto pare tutti i vostri piani sono dei fallimenti. > decretò Nicol Coulter versandosi un bicchiere di Acqua Viola. < Io però ho delle buone notizie. Gli Ingoiatori sono riusciti ad accumulare abbastanza magia pura da ridare forza e vitalità a due Padroni delle Tenebre. >
A quelle parole tutti i presenti si zittirono sorpresi.
< Vuoi dire che è possibile riportarli indietro? > chiese Victoria.
< Solo due di loro. > spiegò la Coulter. < Ma possiamo sperare che richiamandoli, siano più clementi riguardo ai nostri fallimenti e che si occuperanno loro di tutto, dal sbarazzarsi del ragazzo Malfoy al ritrovare il Cerchio. >
< Potremmo richiamarne solo uno. > disse Xander preoccupato.
< Così da farci saltare la testa per i nostri multipli insuccessi? > lo riprese Dylan. < No, sono d’accordo: richiamiamone due. Saranno in grado di occuparsi del Cerchio e del problema dei Paladini, così noi concentreremo le nostre forze per raccogliere altre energia magica per alimentare gli altri Padroni delle Tenebre. >
< Non sarà facile. > intervenne Victoria. < Abbiamo impiegato anni a raccogliere l’energia necessaria per due di loro. Non credo che siano rimasti bambini Babbani a sufficienza. >
< Provvederanno a indicarci nuovi obbietti. > disse Conrad. < In fondo i sei ragazzi del Cerchio hanno in loro la stessa magia pura che serve ai Padroni per rigenerarsi. È per questo che sono risultati idonei al processo di Fissazione. >
< È deciso allora. > affermò la Coulter. < Riporteremo in questo tempo due dei Padroni delle Tenebre. >
 
 
Lily aprì gli occhi lentamente, tentò di distendere i muscoli, anche se lo sforzo le provocò una smorfia: era ancora indolenzita. In un attimo i suoi ultimi ricordi le riaffiorarono come un fiume in piena: erano stati attaccati a Hogwarts e un’esplosione l’aveva ferita gravemente all’orecchio. Quando si portò la mano a toccare la ferita la trovò bendata. Si mise a sedere, ma un giramento di testa la fece barcollare.
< Piano. Sei rimasta incosciente per quarantotto ore. > disse Adam aiutandola a mettersi seduta sul letto. Dal comodino lì a fianco prese un bicchierde d’acqua e glielo porse.
< Dove siamo? > chiese prima di bere un sorso.
< Sei svenuta dopo che ti avevano ferito alla testa e JarWheelie ci ha riportati da Nero e Boggs. Ora stai bene, ti hanno curato le ferite e Boggs ti ha ricostruito l’orecchio sinistro. Eri diventata sorda. > spiegò il ragazzo dagli occhi verdi.
< Pevv? E Marie? > chiese preoccupata per i suoi amici.
< Boggs ha curato anche loro. Mari ora zoppica un po’, ma si sta riprendendo bene. Pevv invece aveva solo ferite superficiali. >
Lily ripensò a tutta la sera dell’attacco, e le venne un nervoso pazzesco a ripensare al sorriso sornione di Joseph. < Come ha fatto a trovarci? >
Adam le sorrise di nuovo e Lily si ritrovò a pensare a quanto fosse bello quel ragazzo quando sorrideva. < Prima ti alzi, ti lavi la faccia e poi vieni fuori a mangiare qualcosa. Parleremo di tutto quando saremo tutti insieme. >
 
 
< Ciao pischellos! > disse JarWheelie sorridendo verso Lily e Adam che avevano raggiunto gli altri vicino al fiume.
< Che stavate dicendo? > chiese Lily sedendosi vicino a Sam.
< Stavamo facendo il punto della situazione. > informò Nick prima di riprendere il discorso. < Chi ci ha bloccato la nostra magia > disse indicando il simbolo sul polso sinistro < ci stava solo usando per evocare il Potere Supremo del Cerchio; ognuno di noi possiede il dominio di un elemento; siamo legati indissolubilmente per l’eternità e possiamo invecchiare solo se uno di noi muore. Ho dimenticato qualcosa? >
< Siamo senza memoria, ricercati da Paladini e Babbani, abbiamo alle costole quel Joseph e i suoi tirapiedi e io continuo a vedere un’alfabeto di tremila anni fa. > aggiunse Pevv.
< Continui a vedere i simboli Vanyarim? > chiese Lily.
< Ed è diventato completamente matto. > rispose Marie ridacchiando. < Se prima il massimo della sua pazzia era stato rovinare la mia camera a Threed, adesso quando va in trans c’è il rischio che arrostisca qualcuno con i suoi fulmini. >
< Sì, ma almeno è stato divertente quando ha dato la scossa a Boggs. > disse Nick facendo ridere tutti.
< Non è stato affatto divertente quando un fulmine è caduto su di me! > disse offeso Marvin appena arrivato. I ragazzi smisero di ridere e si voltarono a guardare lo strano vecchietto. < La cena è pronta. Se volete mangiare venite subito, altrimenti rimarrete a digiuno. > fece per voltarsi e andarsene, ma poi si fermò. < Ehi signorina. > disse rivolto a Lily. < Ci ho messo due ore per rifati quell’orecchio, quindi vedi di non farci niente, capito? >
Lily annuì. Anche se l’aveva curata, ancora non si fidava del tutto di Boggs.
Quella sera c’era lo stufato di cinghiale.
Lily restò sorpresa nel venire a sapere che Robin Berretto Rosso aveva trovato la sua vocazione come cuoco. E doveva davvero ammettere che quello stufato era delizioso.
< Una cosa non capisco. > disse Sam ripensando a tutta la loro assurda situazione. < Abbiamo sugellato il Cerchio, ma non abbiamo mai provato a usare davvero il potere collettivo. Se davvero è un potere così straordinario dovremmo allora essere in grado di fare qualunque cosa. >
< Dove vuoi arrivare? > domandò Adam.
Sam andò a prendere il libro che parlava dei loro poteri e cominciò a sfogliarlo. < “Uniti, come erano originariamente, non esiste magia più potente.” > disse leggendo. < Abbiamo usato questo potere solo per incantesimi semplici, ma se riuscissimo a concentrarci potremmo provare a spezzare l’incantesimo che hanno fatto sulla nostra memoria. >
< Credi sia possibile? > chiese Pevv.
< Potremmo provare. >
< Beh, io credo che possiate fare tutto. > disse Nero. < Solo che quando deciderete di farlo, avvertitemi così mi riparerò dietro il parafulmini Boggs. > Tutti risero.
 
 
Nome dello studente: Lilian Luna Potter
Data di nascita: 29 luglio 2008
Casa di appartenenza: Grifondoro

Quella notte Lily lesse e rilesse la sua cartella moltissime volte nella speranza che qualcosa potesse scattare e i suoi ricordi ritornarle.
C’erano i risultati dei GUFO, i risultati dei MAGO e anche una nota sulla sua scelta di studi dopo la fine della scuola.
Ammessa all’accademia per Auror di York.
Da quello che sapeva, al mondo c’erano tre accademie prestigiose per chi voleva diventare Auror, e tutte e tre avevano degli standard di ammissione elevatissimi. Le diede soddisfazione sapere che era riuscita ad entrare all’accademia di York, ma non riusciva a ricordare il motivo per cui lei voleva diventare Auror.
Un’infinita tristezza la pervase. Sarebbe riuscita a ricordare la sua vita? Era davvero la verità quello che gli avevano detto Amanda e Micheal riguardo i suoi genitori? Quel Harry James Potter di cui aveva letto a Hogwarts era un suo parente? Era forse suo padre? Era diventato davvero un drogato ed era morto oppure era vivo e la stava cercando?
Le venne in mente poi che non aveva ancora fatto vedere la sua cartella a Nero, quindi si alzò per andarlo a svegliare. Lui aveva lavorato al Ministero, forse poteva dirle qualcosa di quel Harry Potter.
Il suo letto però era vuoto, e quando uscì di casa per cercarlo, lo trovò vicino al fuoco che parlava con Sam e Pevv.
< Oh che meraviglia. > disse Nero vedendo arrivare Lily. < Anche tu qui per chiedere di tuo padre? >
Lily lo guardò confusa, e poi spostò gli occhi su Sam e Pevv.
< A quanto pare sono figlio di un famosissimo cercatore di Quidditch. > le spiegò Pevv. Anche i due ragazzi erano andati da lui per chiedere informazioni sui loro genitori.
< Ragazzi, vi prego sono le tre di notte! Voglio dormire! > si lamentò Nero, ma prima che potesse alzarsi Lily gli mise in mano la sua cartella scolastica e si sedette accanto a lui aspettando una qualche risposta.
Nero sbuffò e sbadigliò, ma poi aprì la cartella della ragazza e quando lesse il suo nome sbarrò gli occhi. < Potter? > disse guardandola allibito. < Tu sei Lily Potter? La figlia più piccola di Harry Potter? >
< Conoscevi mio padre? > chiese lei sperando di non sentirsi confermare la storia di Micheal e Amanda.
< Se lo conosco? > rispose un po’ scioccato. < Ragazzina, tu sei la figlia del Salvatore del Mondo Magico! >

  
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