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Autore: nowtellmeastory    16/07/2012    6 recensioni
Dal capitolo 7:
“Aspetta un attimo Christ –lo interruppe Zacky sgranando gli occhi- ci stai dicendo che abbiamo in casa una ragazzina minorenne scappata di casa, e che se i genitori lo vengono a sapere, finiremo TUTTI nei casini??” Okay, si era incazzato.
Johnny annuì con aria colpevole.
“Oh, ma tu e Matt vi siete bevuti il cervello?!?!” Iniziò a dire.
“Andiamo Zacky, cosa avresti fatto tu al posto nostro?” Ebbe l’istinto di provare a proteggerla. Strano!
“Che cazzo di situazione!” Si mise a ridacchiare Brian.
“E tu Jimmy?? Non dici nulla??” Insisteva Zacky.
“Io.. beh.. a dire la verità io avrei fatto la stessa cosa, Zacky..” il ragazzo era rimasto molto sorpreso dalla giovanissima età di Gwen, ma non riusciva proprio a vederne i lati negativi. Lui vedeva solo una ragazza che andava protetta, e anche se la conosceva da nemmeno 24 ore, poteva dire tranquillamente di volerle bene.
E se volete sapere di più, basta solo leggere! :)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 24


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Erano passate già due ore da quando Brian era entrato nella stanza di Gwen e l'aveva tenuta compagnia. Ogni tanto il ragazzo usciva fuori per una sigaretta, per distrarsi, e poi tornava vicino a lei. La ragazza di tanto in tanto respirava più a fondo, per poi riprendere regolarità. Brian si era addormentato con la testa sul letto, nella speranza che la ragazza potesse svegliarsi il più presto possibile, e mettere fine alla sua agonia.
-
Mi sentivo come su una nuvola, come se stessi fluttuando sulla cosa più morbida del mondo. Tipo i bambini nelle culle. Solo una cosa mi dava fastidio, una specie di stretta su tutto l'addome, che mi impediva di muovermi.
'Su Gwen, apri gli occhi..' pensavo, con tutta la forza che avevo. Dovevo aprire quegli occhi, dovevo capire perchè mi sentivo così strana, dovevo capire cosa era successo.
Respirai profondamente per prendere forza, e poco a poco aprii gli occhi, lentamente e con stanchezza, come se mi fosse stato dato del sonnifero fin troppo potente. Iniziai a blaterare qualcosa senza senso, giusto per farmi sentire. Per far capire a qualcuno, se c'era, che mi ero svegliata.
“Gwen!” Sentii dire con forza, una forza che quasi mi perforò il cervello, dato che ogni suono in quel momento poteva risultare troppo forte per me. Vidi in modo indefinito qualcuno che alzava la testa dal mio letto e mi sentii toccare la mano che tenevo a penzoloni, poi girai la testa e vidi che l'altro braccio aveva all'interno un cerotto che copriva un ago, collegato ad un tubicino. Alzai lo sguardo lungo il tubicino e mi accorsi che a sua volta era collegato ad una flebo quasi vuota. 
Intanto non sentivo più il tocco sulla mia mano, ma sentivo voci lontane, indistinte, che man mano si avvicinavano, mentre io riprendevo poco alla volta conoscenza.
In camera arrivò prima un'infermiera, la riconobbi dal camice bianco, che venne a cambiarmi la flebo, mettendone una nuova, e poi mi diede una carezza sulla fronte, sorridendo.
“Buongiorno signorina! -Disse con entusiasmo- Hai rischiato un bel po', ma vedo che ti sei svegliata! I tuoi amici sono fuori, vuoi che li faccia entrare?”
Annuii, volevo vederli, volevo vedere come stavano, se erano feriti, se gli era successo qualcosa. L'infermiera si allontanò fino ad uscire, lasciò la porta aperta e vidi entrare col fiatone Matt. Aveva sicuramente corso con tutta la velocità che aveva per raggiungere la stanza.
“Ciao Gwen!” Si avvicinò respirando a fondo con un sorriso che non avevo mai visto prima.
“Matt..” dissi felice di rivederlo.
“Come stai grillo?” Mi domandò sedendosi sulla sedia e accarezzandomi i capelli. 'Grillo' era il nomignolo che tutti mi avevano dato, visto il mio entusiasmo e il mio modo di ragionare, tipo il Grillo Parlante di Pinocchio! 
“Ho sete..” riuscii a dire come prima cosa. Sentivo la bocca impastata e avevo assolutamente bisogno di bere.
“Hai ragione, sei ancora sotto effetto dell'anestesia..” disse pensieroso, e mi passò un bicchiere d'acqua. Mi misi a sedere con fatica e lo afferrai debolmente, lo portai alle labbra e bevvi quello che riuscivo a bere, rinfrescandomi e sciogliendo la lingua.
“Grazie.. -sorrisi- sto bene, mi fa solo male qui.. -andai a toccarmi l'addome e notai la fasciatura abbastanza larga che lo avvolgeva- ma che..”
“Nella rissa sei stata colpita da un proiettile, i medici hanno lavorato duro per estrarlo da lì senza danneggiare nulla, ma ora stai bene. Ci hanno però proibito di farti sforzare, in tutti i modi.” Annuì come un padre apprensivo.
“Ho capito.. ma.. prima c'era qualcuno qui, non eri tu, non era la tua voce.. mi sono impressionata?”
“No no, -rise- era Brian.”
“Brian?”
“Mh mh! Era preoccupatissimo, avresti dovuto vederlo..”
“Ma lui.. come sta? E' ferito?” Mi mostrò le mani con i graffi e poi le ritirò.
“Siamo stati tutti feriti superficialmente, tranne Zacky. Lui era distante e ha avvertito i soccorsi.”
“Dio.. -sospirai passandomi le mani sul viso- io.. non volevo Matt, non volevo..” dissi quasi con paura, paura che non mi perdonassero.
“Ma non è colpa tua tesoro.. non è colpa di nessuno. E' successo..”
“Matt, devi promettermi che aiuterete Brian a smettere. Anche se un giorno io non dovessi vivere più qui, o non vi rivedrò più.”
Scosse la testa: “Non serve. Prima, quando eravamo fuori, ne abbiamo parlato tutti insieme. Come se fossimo in riunione, e ci ha spiegato tutto, per filo e per segno. Ha ricominciato per riprendersi quella sensazione di onnipotenza, di convinzione che così le cose sarebbero migliorate, per sentirsi forte, insomma. Ma quando ti ha vista qui.. la prima cosa che ci ha detto è stata 'Smetterò, devo ringraziarla per avermi salvato la vita', e fidati.. quando Brian dice una cosa, la fa.” Sorrise.
“Davvero??” Sentivo i miei occhi illuminarsi.
“Certo.. -annuì- e non sappiamo come ringraziarti Gwen.”
“E Jimmy invece? Voglio vederlo..”
“Jimmy è molto scosso per quello che è successo, e muore anche lui dalla voglia di vederti. Te lo chiamo? Così parlate..” Mi accarezzò il dorso della mano.
“Si, mi faresti un grosso favore..” 
“Allora a dopo Gwen, cerca di riposare!” Si chinò a darmi un bacio sulla fronte e mi fece sorridere. Lo salutai con la mano mentre usciva e aspettai l'arrivo di Jimmy. I suoi occhi non ci misero molto a sbucare dalla porta, accompagnati da un sorriso a quarantamila denti.
“Ciao tesoro!” Camminò verso di me e prese le mie mani, sedendosi sul letto.
“Jimmy..” cercai di abbracciarlo, e per quel poco che strinsi, sentii il suo calore e la sua preoccupazione per quel momento che avrebbe potuto portarmi via per sempre.
“Piccina, mi hai fatto preoccupare, lo sai??” Disse mentre mi dava ripetuti baci sulla guancia.
“Si. Si, lo so.. mi dispiace tanto.. non volevo farti preoccupare!” Dissi iniziando a piangere sulla sua spalla.
“Ehy! E' tutto passato adesso.. stiamo tutti bene e tu ti sei svegliata! Fra un po' torneremo tutti a casa e inizieremo da capo!” Sorrise coccolandomi fra le sue braccia.
“Dovevo parlarti prima di Brian, così tutto questo non sarebbe successo!” 
“No.. non lo hai fatto perchè ci vuoi bene, e perchè non volevi che lui finisse nei guai. Non ne hai parlato con tutte le buone intenzioni, lo sappiamo tutti.” Mi accarezzò la schiena e poi tornai a distendermi, sentendo il fastidio della fascia.
“Matt mi ha detto che smetterà!” Dissi entusiasta.
“Si, e.. lo farà per te.” Mi guardò felice, ma anche preoccupato.
“Stai bene?”
“Certo! Solo che.. -si grattò la nuca- bah, nulla, lascia perdere.” Sorrise e mi prese nuovamente le mani.
“Quando torneremo a casa??”
“I medici dicono che stasera possiamo andarcene. Ti tengono qui solo oggi per tenere la ferita sotto controllo.”
“Oh, bene..” sorrisi felice.
“E' tutto finito, ci aspetta un nuovo inizio! -Sorrise- Senti, qui fuori ci sono gli altri che vogliono vederti. Chi faccio entrare??” Mi domandò guardando la porta.
“Fai entrare Zacky e Johnny dai, che si saranno presi un colpo..” risi scuotendo la testa.
“Va bene! A dopo Gwen!” Mi baciò una mano e mi salutò con la sua mentre si avviava fuori.
Poco dopo, vidi i sorrisi di Zacky e Johnny farsi spazio in quella stanza apatica e noiosa.
“Gwen!!” Gridarono insieme, buttandosi letteralmente addosso, chi mi scompigliava i capelli e chi mi abbracciava forte.
“Ragazzi! Sono felice di vedervi ma.. così non respiro!” Sorrisi cercando di trovare aria fra le loro strette.
“Tu! Ci hai fatto preoccupare da morire!!” Disse Johnny sedendosi a gambe incrociate ai piedi del del letto mentre mi puntava il dito. Zacky lo guardò, sorrise e poi mi rivolse lo sguardo.
“Si può sapere cosa ti è saltato in mente? Avresti potuto lasciarci la pelle, e Brian con te..” disse scuotendo leggermente la testa mentre si mordeva il labbro inferiore, sedendosi sulla sedia di fianco a me.
“Non lo so ragazzi, sul serio.. sapevo solo che dovevo aiutarlo. Altrimenti lo avremm.. cioè, lo avreste perso molto presto.”
“Stavi per dire 'avremmo', sgamata!”
“Non è vero Johnny!”
“Si certo, come no!” Rise e mi diede uno schiaffetto amichevole sulla gamba destra.
Risi anche io e poi tornai a guardare Zacky: “Zacky.. come avete fatto a trovarci?” Prese un respiro profondo e mi guardò.
“Soffro d'insonnia e prendo dei sonniferi. L'altra mattina avevo in mano la boccetta mentre andavo in camera di Brian a riprendere la chitarra che gli avevo dato per farla accordare, e mi sono messo a provarla dimenticandomi la boccetta sulla scrivania. E quando stanotte mi sono ricordato di non aver preso il sonnifero, sono andato in camera di Brian per riprendere la boccetta, e ho visto che lui non c'era..”
“E poi?” Chiesi.
“Poi sono andato in cucina, in salotto, ho aperto le camere degli altri facendo silenzio, ma non era da nessuna parte. Per ultima ho aperto la tua camera e nemmeno tu c'eri. La cosa mi è sembrata abbastanza strana e mi sono spaventato, così ho svegliato tutti, ci siamo messi in auto e siamo venuti a cercarvi. E' stata questione di fortuna Gwen, pensa se non vi avessimo trovati..” Mi guardò severo ma con dolcezza.
“Ti devo la vita, Zacky. Anzi, la devo a tutti voi.” Guardai Johnny con tutta la gratitudine possibile.
“Nah.. non ci devi nulla, ma devi prometterci che qualsiasi cosa accada da oggi in poi ce la dirai subito, va bene?” Mi sorrise il ragazzo seduto ai piedi del letto, con uno sguardo da finto autoritario, tradito dal sorriso da bambino.
“Ve lo prometto.” Annuii facendo giurin giurello.
“Ora, non per interrompere il momento di sdolcinatezza post intervento, ma.. qui fuori c'è qualcuno che vorrebbe vederti..” Continuò Johnny facendo un cenno con la testa verso la porta.
“Già, noi togliamo il disturbo eh!” Disse Zacky alzandosi e mettendo le mani nelle tasche dei jeans, facendo il vago.
“Ciao ciao, a dopo!” Disse Johnny saltando giù dal letto.
Entrambi mi schioccarono un bacio sulla guancia contemporaneamente, chi su una, chi sull'altra, e andarono via mentre li salutavo con un sorrisone.
Sospirai e abbassai lo sguardo, aspettando che quel qualcuno si facesse avanti. Dopo una manciata di minuti, sentii bussare alla porta e drizzai le orecchie: “Avanti!” Dissi sporgendomi un po'.
“Ciao ragazzina..” il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra. Stava bene, era sano e salvo.
“Brian..” dissi rasserenata, guardandolo mentre si avvicinava sempre di più.


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E finalmente, le cose sembrano andare per il verso giusto un po' per tutti! Voi cosa ne pensate? :)
Aspetto le vostre amatissime recensioni, alla prossima!
  
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