Se volessimo considerare di fare un passo indietro,  potremmo farci un quardo generale ( Come di quelli che a Micheal sfuggivano lesti) , di quello che era l'entusiasmante, ma forse non troppo, vita di Amber, prima di balzare  sopra Micheal.
 L'entusiasasmante verrebbere accreditato alla sua razza in genere, difatto immortale o quasi, e sempre a stretto contato con grandi menti e personalità da ispirare. Per esempio Ashley, la sorella della nostra Amber, da tempo considerata come una delle muse più promettenti della sua generazione eebe l'oppurtunità di conoscere il grandePicasso posando per lui nuda almeno un centinaio di volte.
 Nonostante i continui incoraggiamenti su questo campo della gentile sorella, Amber non se la sentiva di avere riconoscimenti solo per starsene seduta nuda su un divano di un pittore represso, e il suo grande sogno era sempre stato quello di ispirare una grande opera letteraria, qualcosa che insomma non richiedesse di principio forme di nudo.
Tale ambizione fu presto travolta come un castello di carte dal vento da sua nonna Ava, la quale fu i suoi tempi ispiratrice di un grande poema.  La simpatica storia comprendeva un grande poeta cieco che non aveva mai goduto della vista; in quanto ancora giovane e nel pieno dell'attività, quell'uomo non poteva far altro che attirare l'animo della musa , voglioso re desideroso di prestigio e fama . Questi in effetti arrivarono, per ben due opere ma la vera vicenda discostava un pò da quella che tessava le lodi dell'allora giovane Ada.
Alla musa fu assegnato dal Consiglio Ispiratore, (ebbene si lo chiamano così, le muse non sono note per la loro di fantasia)  l'incarico di prestare servizio presso un giovane scrittore cieco di nome Omero, il quale senza vista era destinato a non poetr descrivere completamente il mondo che lo circondava. In verità Omero, dotato di qualcosa di più che un semplice talento se la cavava più che bene, le sue costanti invocazioni erano un subdolo metodo per ottenere qualcosa di più della semplice vista da scrittore.
Limitandoci a dire che non era il più smarcante dei playboys dell'epoca, egli voleva solo gioire della compagnia femminile che tanto agognava, ancora più di scrivere il grande poema che stava partorendo in quel periodo. Ciò ci conduce ad Ada che accortasi dell'enorme potenziale di Omero si dispose a tutto pur di coltivare quell'enorme talento. Si ritrovò la ormai simpatica nonna ad essere disposta veramente a tutto pur di ottenere la fama dell'opera dello scrittore.
Col passare del tempo e degli incarichi, la nonnna di Amber ebbe così, abbastanza successo da arrivare al vertice  del Consiglio Ispiratore delle Muse, e distorcere con quella nuova line a di pensiero il lavoro che le belle donne avevano svolto fino ad allora.
Questo riporta alla nostra Amber,che impareremo magari ad amare prorpio per il fatto che non era molto per la libertà di costumi a cui si stava orami concedendo la sua professione. Dire che fosse diventata la pecora nera della sua famiglia sarebbe magari eccessivo, ma era prorpio così che la giovane musa si sentiva.  E quell'ennesimo incarico marginale ne era la prova. Di certo non si poteva ispirare un'opera letteria di rilievo senza mostrare almeno un seno.
Questo ci riporta alla sconsideratezza che ,anche se poco poco, si faceva strada nella mente di Amber nel presentarsi al suo nuovo scrittore.
Il fatto che due delle persone meno inserite nelle rispettive realtà sociali si incontrassero, si potrebbe quindi quasi definire destino, o forse solamente un ironica e sadica coincidenza