3°
Capitolo
..::** Partenza,
Tragitto, Arrivo **::..
..::**Partenza**::..
-Emeraude… è ora…
-Cinque minuti…
-Gioia… sono due ore che mi dici cinque minuti…
-COSA???? – scattò su la ragazza, mettendosi a sedere sul letto e
guardandosi intorno.
In effetti, il sole era già sorto e i bagagli fatti.
-Ma non potevi svegliarmi prima?? Dovevamo partire all’alba… - si
lagnò lei.
-Non ti preoccupare… se ti muovi a prepararti non saremo
particolarmente in ritardo sulla tabella di marcia!
-Sì, ora mi alzo… mi sto alzando… uno due tre sono alzata… - stava
dicendo tutto senza accennare la minima mossa – non ci riesco!! – concluse
ripiombando sotto le coperte.
-Accidenti Emeraude… - il ragazzo accennò un lamento.
Lei si girò supina portandosi il dorso della mano sugli occhi.
-E’ colpa tua… - disse – ‘sta notte mi hai sfinita…
Il ragazzo appoggiò la mano sul tavolo tentando inutilmente di
graffiarlo per sfogare la vergogna e l’imbarazzo; inutile dire che teneva la
testa bassa e il ciuffo di capelli gli cadeva completamente davanti.
Un sorrisetto malizioso ricomparve sul suo volto e si girò a
guardarlo.
-Cielo! Come mi
diverto!!
E ridacchiando si alzò a
sedere per stiracchiarsi. Inarcò la schiena mandando indietro anche la testa e
le braccia.
Clef alzò leggermente lo
sguardo, giusto per vederla. Il suo sguardo si soffermò sul seno. (d’altra
parte… in quella posizione… NdV) Nulla di particolarmente notevole, ma
perfettamente proporzionato alla sua figura esile.
Scaraventò via le coperte
e gli andò incontro, per abbracciarlo.
-Che guardavi? – chiese
provocatoria una volta stretta a lui, che affondò il viso nella spalla della
ragazza mormorando:
-Ma ti diverti così
tanto?
-Può darsi…Buongiorno
Amore.
E lo baciò.
Per poi andarsene
tranquilla e beata a sistemarsi, lasciandolo lì a scuotere la testa con un
sorriso sulle labbra.
Fuori dalla locanda
rividero i quattro “simpaticoni” del giorno prima.
Goku stava dormendo in
piedi.
Si erano incrociati
nuovamente a cena, e chiacchierando scoprirono di avere tutti intenzione di
partire all’alba, o meglio: Clef e Sanzo volevano partire all’alba, gli altri
ne avrebbero fatto volentieri a meno!!
Uscendo dalla pensione
la coppia ebbe modo di constatare che anche loro avevano avuto problemi a
svegliare *qualcuno*…
Così senza nulla di
prestabilito si erano trovati di nuovo nello stesso posto.
(cioè, sono poi fuori
dalla bettola, mica in capo al mondo, cmq… NdV)
La bionda, che teneva in
braccio il folletto ancora addormentato, alzò le spalle.
-Già che ci siete… Se vi
vorreste fermare da noi, forse avremmo qualcosa che vi potrebbe interessare…
-Sarebbe? – chiese
scocciato il Bonzo Corrotto.
-Scusate… Voi avete
intenzione di arrivare al castello di Gyumao, saccagnare tutti e distruggere
tutto??
-Problemi?
-Bè… Considerando che la
perdita dell’”io” viene da lì, se riusciste a non creare altri danni… Sarebbe
una gran cosa…
-E tu che c’entri?
-IO, niente! LUI è
l’esperto – e indicò il suo socio, pur avendo una nota piuttosto
sull’arrabbiato nella voce!
-Purtroppo l’anomalia
potrebbe estendersi o accentuarsi… - spiegò l’interpellato.
-Scusa, Sanzo… Noi
FONDAMENTALMENTE dobbiamo evitare che quel *coso* si svegli, o bloccare
l’anomalia?? – chiese in un misto di informazione e strafottenza Gojio.
-Eliminare l’anomalia…
La resurrezione di quel “coso”, come l’hai chiamato tu, è semplicemente la
radice del problema! – rispose scocciato.
-Dunque, accettate il
mio invito? – insisté la ragazza.
-Guarda… Fosse per me… -
iniziò Gojio.
Sanzo gli puntò la
W&S nella schiena, lanciando un’occhiata eloquente ad Hakkai, il quale
disse solo:
-Bè… se la mettete così,
come rifiutare??
-Perfetto! Vi precediamo
per motivi tecnici… Continuate ad Ovest per una ventina di chilometri… Seguendo
il vostro tragitto ci sareste passati comunque...
Detto questo, si avviò
seguendo il sentiero assieme al ragazzo.
-Ehi! Venti chilometri
te li fai a piedi?? – chiese Gojio.
Lei si girò e continuò a
camminare all’indietro.
-E’ che dobbiamo
prendere una cosa…
E tornò a camminare
verso il bosco che ricominciava a infittirsi.
Il gruppo rimase un
attimo in silenzio, poi Goku, più nel mondo dei sogni che qui, perse
l’equilibrio cadendo a terra e svegliandosi completamente; si incamminarono per
un piccolo tratto, sufficiente a sparire dalla vista della locanda per dare il
modo ad Hakuryu di trasformarsi in jeep senza creare scompiglio.
Non avevano percorso che
pochi metri quando ritrovarono la coppia camminare rilassata a un lato della
strada.
-Siamo arrivati, no? –
chiese la ragazza a Clef.
-Se non lo sai tu… - rispose.
-Chi non muore si
rivede!! – esclamò Gojio facendo il verso alla ragazza, riguardo al giorno
prima.
Hakkai frenò.
-Wow! Mi pedini?? –
chiese lei.
-Se dipendesse da me,
teso…
Di nuovo la brutta
sensazione del freddo sulla tempia.
-Va bè, dovrebbe essere
qui in giro – disse Emeraude, di nuovo rivolta a Clef.
-“Dovrebbe”? – chiese
incredulo.
-Ieri ero stanca… - si
giustificò. Si voltò indietro, a guardare nella boscaglia rada e vi si addentrò
un attimo, dopo aver lasciato Mokona in braccio al ragazzo.
-Avevo ragione!!!! – la
si sentì urlare da un punto imprecisato.
Riapparve con in mano
una lunga corda, che si perdeva tra gli alberi.
Portandosi una mano ella
bocca emise lo stesso fischio del giorno prima. Lo stesso drago si presentò al
loro cospetto, solo molto più silenzioso rispetto alla prima volta: era
atterrato con la stessa delicatezza di una farfalla. Malgrado le ampie ali e le
zampe forti, era stato appena percepibile nell’aria. Di un bianco marmoreo, con
artigli rilucenti ma senza corna.
L’impatto era
decisamente regale.
La padrona sistemò la
sua borsa da viaggio assicurandola al dorso dell’animale con delle cinghie del
collare. Clef le passò la sacca, a cui riservò lo steso trattamento, e il
folletto che appoggiò delicatamente sul dorso.
Riprese la lunga corda
che aveva lasciato cadere per accomodare i bagagli e montò sul drago, come il
giorno prima, solo che quella mattina non era in “tenuta da lavoro”: un comune
vestito estivo di un giallo acceso con cintura coordinata, ma la pietra al
collo c’era ancora.
Teneva il piccolo
batuffolo bianco bloccato tra le gambe.
-Ti precedo? – le chiese
Clef.
-Come vuoi! – e
direzionò il drago dietro la jeep, siccome gli stavano sul lato sinistro, lei
voleva passare a quello destro, dove c’era più spazio.
In silenzio, il compagno
la seguì.
Mentre Emeraude si
preparava a far spiccare il volo alla maestosa bestia, Clef aprì con un gesto
secco le braccia che vennero subito seguite da un paio di ali nere.
Spiccarono il volo,
mentre la bionda urlava:
-Allora ci vediamo
dopo!!!!
La corda che si alzò
dalla boscaglia rivelò essere legata a una decina dei più bei e grandi draghi
che la loro specie potesse vantare.
In un lampo, erano già
lontani nel cielo.
L’unico che riuscì a
commentare la faccenda fu Hakkai:
-Ma che persone
singolari…
..::**Tragitto**::..
-Ehi, Bonzo!
Sei sicuro che ci possiamo fidare??
-Ma non eri
tu quello che le correva dietro?
-Sì, ma
giocavo sul mio territorio…
-Credi di
non saperti difendere da due mocciosi??
-Non è
questo il punto…
-Sinceramente
non ho notato nulla di particolarmente sospetto… Nel senso, la ragazza mi
sembra originale di suo… Quindi non prevedo attacchi!! – intervenne Hakkai.
-Bè, se con
“originale” intendi strafottente e piena di sé, allora ti do ragione… -
concluse Sanzo.
-Uh!!
Sentite un po’ chi parla di pienezza di sé?? – sfotté Gojio.
Per
l’ennesima volta in quei pochi giorni la sempre più brutta sensazione di essere
sotto il mirino di un pistola.
-Ti conviene
tacere… - considerò solo il miratore.
-A me stanno
simpatici… - considerò ingenuamente Goku.
-Tho’!! Ti
sta simpatico qualcosa di non commestibile?? Oppure hai intenzione di sbaffarti
l’affare bianco?? Eh, Brutta Scimmia Fagocitante??
-Ha parlato
il Maniaco!! Chi è che da ieri ci prova??
-Chi ha un
tubo unico al posto dell’apparato digerente non ha diritto di parola!!
-Bè, allora
non può parlare nemmeno chi non ha un cervello!!!
-Sappi che
non mi considero della categoria!!
-Allora è
meglio che inizi a guardare in faccia alla realtà!!!
-Comincia a
provarci e tu e ti accorgerai che l’evoluzione è molti stati davanti a te!!!!
-Stai
insinuando che sono una Scimmia???
-No!! Una
Scimmia Troglodita!!!!
-Oh-oh!!
“Troglodita”!! E da quando usi il dizionario??
-Non c’è
bisogno di un dizionario se sai usare il cervello!! Ah, dimenticavo, non ce
l’hai!!!
-FINITELA!!!!!!
-Ma
Saaanzo!!! Lo Scarafaggio Rosso non mi lascia stare!!
-E allora
uccidilo!
-Posso
davvero??
-Sì –
rispose secco Sanzo.
-No!! –
rispose agitato Gojio.
-Su, su, non
ce ne sarà bisogno! Tra poco saremo arrivati e potrete non vedervi per un po’!!
– li informò Hakkai.
-Sicuro? No,
perché in genere hai una concezione del tempo tutta tua… - considerò, a
ragione, Gojio.
-Se
preferite vi buttiamo giù dalla jeep così andremo più veloce.
-Sanzo…
Perché sei sempre così drastico?? – chiese il Rosso.
-Predisposizione
naturale. – fu la secca risposta.
C’era un
pensiero che lo stava tormentando.
Come
potavano sapere quei ragazzi della tribù dei millepiedi… Magari all’epoca la
notizia aveva fatto effetto. Ovviamente a sua insaputa: aveva passato un mese
bello e buono nel letto di Gojio… Nemmeno sapeva di esser ricercato!
Ma *cosa*
sapevano? Solo della distruzione? Che c’era in giro un essere umano che aveva
eliminato tutti quei demoni? Come con la tribù dei corvi… Ma d’altra parte, oltre
a essere più piccola, forse nemmeno godeva di una simile fama...
Chissà che
reazione avrebbero avuto a scoprile la realtà? Gratitudine? Stupore? Paura? No,
forse paura proprio no… Non gli erano sembrarti tipi ne particolarmente
schizzinosi ne eccessivamente impressionabili!
“Ci sarebbe
quasi da festeggiare…”
Che quella
ragazza sapesse delle sorte di molte altre donne come lei? Che avesse avuto
qualche cosa a che fare con Hyakuganmao?
Hakkai si
era tormentato tutta la notte, e anche ora, mentre guidava, tra i vari
battibecchi riusciva ancora a concentrarsi su questi laceranti dubbi.
Tutto non
aveva fatto altro che riportargli alla mente Kanan.
Sentiva
qualcosa di strano… Era la prima volta che aveva la certezza che qualcun altro
sapesse di quel bastardo e che lo odiava sufficientemente da pensare di poter
gioire alla sua morte.
Ripensare
alla frase che aveva aggiunto quella ragazza, pur lasciando in sospeso molte
cose, lo faceva sentire un po’ meno colpevole.
Era una
soddisfazione piccola, debole, ma legittimata.
C’era
qualcun altro che era in grado di gioire alla morte di quello schifoso.
E’ strano
come il sapere che non sei l’unico a fare o pensare una cosa renda subito
quella cosa “normale”, restando lo stesso giusta o sbagliata, ma comunque
*normale*.
Ripensando a
quella frase, poteva tirare un piccolo respiro, allentare il senso di colpa per
la morte di molte vite.
Certo, se
Kanan era morta era solo ed esclusivamente colpa sua, ma ora il sangue sulla
sue mani gli sembrava meno rosso.
Riusciva a
sentirsi un po’ meno assassino…
-Hakkai, la
roccia!
Il
tranquillo e disinvolto avvertimento di Gojio tagliò i suoi pensieri.
Stavano
andando contro una roccia: la strada aveva curvato leggermente, mentre Hakuryu,
non ricevendo ordini, aveva tenuto il rettilineo.
Il fattore
migliore era che NESSUNO sembrava preoccuparsene.
Hakkai curvò
diversi metri prima: andavano piuttosto lentamente e il masso non era
particolarmente vicino, tuttavia Hakkai si scusò ugualmente.
-Perdonatemi…
Non so dove ho la testa…
-Massì… Uno schianto
in più… Che vuoi che sia? – scherzò Gojio.
-Sicuro di
sta bene? – si informò Sanzo.
-E’ vero,
sembri un po’ tra le nuvole!! – esclamò Goku.
-No,
ragazzi, davvero… Sto bene… Mi sono solo distratto un attimo…
Apparentemente
nessuno dette più peso alla cosa, ma tutti, soprattutto Gojio, cominciarono a
chiedersi seriamente cosa potesse turbare così il demone gentile che li
accompagnava, anche se il Kappa una mezza idea era riuscito a farsela.
..::**Arrivo**::..
A causa
della strada poco agevole e districata in mezzo ai boschi, ci volle poco meno
di un’ora per raggiungere la fine della boscaglia.
Ovviamente
era diverso per chi volava.
Clef arrivò
per primo. Atterrò esattamente davanti ai cancelli principali. Una volta
avrebbe preferito non farsi vedere con quelle ali… Il solo fatto di averle lo
marchiava a fuoco come discendente di una dinastia maledetta, e il loro colore
segnava inconfutabilmente la scelta di suo padre. Ma ora era diverso: non solo
nutriva sufficiente fiducia in se stesso, ma la sua stessa posizione nonché
potenza lo tutelavano contro ogni possibile evenienza.
Mentre le
ali si ritiravano, una figura con un notevole quanto acrobatico salto si piazzò
davanti al lui. Sembrava sbucata fuori da uno dei due pilastri di pietra che
sostenevano l’enorme cancello.
Era un
ragazzo, alto, snello, capelli verdi, orecchini e una cicatrice sul volto;
brandiva una spada dall’elsa particolarmente lunga e la lama curva.
-Fatto buon
viaggio? – disse, mentre a un gesto del suo braccio i cancelli si spalancavano.
-Ciao Ferio!
Sì, è andata bene… - rispose Clef e avanzò oltre l’entrata, accompagnato dallo
spadaccino, il quale, con un gesto analogo al precedente, fece richiudere i
cancelli.
-Abbiamo
ritrovato tutti i draghi che erano scappati…La Principessa sarà qui fra poco…
Preparate le entrate secondarie…
-Uff… quindi
niente luna di miele??
-Non sono
fatti tuoi, Ferio… - rispose arrossendo.
-Hi-Hiii!!
Sei arrossito…
-Spicciati!!
-Ok, ok…
vado a dare disposizioni… Uh-uh… Ci vediamo sta sera!!! – disse allontanandosi
e sghignazzando.
-Imbecille…
- mormorò fra sé e sé, sorridendo.
Entrò
dall’enorme portone dove trovò una ragazza ad attenderlo. Aveva dei capelli
lunghi, raccolti in una coda, castano chiari e un vestito sul rosso decisamente
strano.
-Plesea!! –
esclamò il viaggiatore – che bello rivederti!!
-Ciao Clef!!
Tutto bene? – chiese lei avvicinandosi.
-Sì, abbiamo
recuperato tutti i draghi senza intoppi… Emeraude sarà qui fra poco!
-Meno male…
Dai, vai a stenderti, penso a tutto io!!
-Ho già dato
disposizioni a Ferio… Piuttosto… Novità?
-Più che
altro sono sorti pettegolezzi a nord… Purtroppo la voce che la Principessa
avesse scelto il Capo Alchimista è riuscita a girare… Sai, era più ovvio che
partisse col Consigliere o con la Guardia… Oppure delegasse l’intera faccenda a
chi di dovere. Così è nata ogni sorta di storia sul vostro conto… Da
pettegolezzi rosa all’idea che quei draghi rappresentassero chissà cosa…
-“Amico
fidato” è un termine sconosciuto ai Governatori?
-Bè… A onor
del vero non parli proprio con la coscienza pulita…
-Non ti ci
mettere anche tu... Ci ha già pensato Ferio a sfottere…
-Fra quanto
arriverà la Principessa?
-Una decina
di minuti: non l’ho distanziata molto… Siamo partiti dal Bosco delle Lune…
Dovevamo immaginare che il Drago Argentato sarebbe tornato nei posti dove è
nato… Piuttosto – aggiunse riprendendosi dai suoi pensieri – abbiamo incontrato
gl’incaricati dei Sanbutsushin di bloccare la resurrezione di Gyumao…
-E…?
-E quindi
fra poco arriveranno pure loro!
-Perché?
-Perché gli
devo illustrare un paio di cosucce onde evitare facciano danni…
-Perché?
-Perché non
sanno neanche cosa stanno andando incontro, e potrebbero dare impulsi
inimmaginabili all’anomalia…
-Perché??
-Ma ti
diverti??
-Sì, molto!!
– rispose Plesea gongolante.
Nel frattempo
avevano raggiunto una scala laterale alla fine del grande corridoio d’entrata.
Al posto della parete, opposta al portone d’entrata c’era un’enorme vetrata, al
lati della quale salivano due scalinate. Clef iniziò a salire quella di destra.
-Allora non
ti vai a riposare?
-Non ti
preoccupare… Vado solo a cambiarmi…
-Sicuro? –
continuò la ragazza qualche scalino più in basso - Non è che hai bisogno di
riposo… Sai… Conoscendo Emeraude… Ti avrà fatto fare le ore piccole…
Concluse con
un accento malizioso e a voce decisamente troppo alta per il tema trattato.
Clef tentò
di graffiare la ringhiera di legno, come pochissime ore prima aveva fatto col
tavolo.
Senza
girarsi disse:
-Certo che
se tutti hanno la tua discrezione non è una novità che nascano pettegolezzi
fondati!!
-Ben
Tornato!!!! – esclamò solo, ignorandolo.
Borbottando
maledizioni, entrò nelle sue stanze.
Ne uscì poco
dopo, con un’ampia tunica bianca e uno strano bastone.
Mentre stava
chiudendo la porta, una voce femminile gli giunse alle orecchie.
-Come sono
contenta!! Siete già tornati!!
Da quattro
anni quella voce allegra risuonava per il palazzo. La voce di una donna che
aveva completamente dimenticato il suo passato.
Si voltò
verso di lei.
Per
l’ennesima volta in quattro anni incrociò quegli occhi verdi.
-Già, eccoci
qui!! – rispose allegro.
La
Principessa Emeraude fece la sua trionfale entrata nei giardini retrostanti,
con i suo maestoso seguito di draghi.
Appena scese
dal drago, una ragazza dai capelli corvini e rigidamente raccolti, le corse incontro.
-Ciao Aska!!
-Emeraude!!
Si
abbracciarono, mentre Mokona spiccò un salto con un gioioso “Pooopo!!”
atterrando fra le braccia di Plesea.
Ferio iniziò
a slegare i draghi e, aiutato da altri addetti, a portarli nelle loro stalle.
Clef rimase
poco distante, accanto all’amica incontrata nei corridoi. Ufficialmente quella
ragazza aveva il ruolo di Assistente, ma fin da subito si era rivelata come una
preziosa amica. Senza un motivo razionale, l’Alchimista le si era affezionato,
e siccome non aveva memoria e quindi un posto dove tornare, col pieno assenso
della Principessa, era rimasta lì con loro.
Emeraude
fece un ampio saluto col braccio nella loro direzione.
Poco dopo li
raggiunse: stavano su una balconata che scendeva verso i giardini con due
scalinate bianche.
-Ciao!! –
salutò la ragazza abbracciandola.
-Bentornata!!
– rispose.
-Penso che
arriveranno tra non molto… - disse Clef.
-Oh! Te l’ha
raccontato? – si informò la bionda.
-Sì… Mi ha
detto che tra poco arriveranno quattro ospiti.
-Ti va di
accompagnarci?
-Sì!
Grazie!!
Era
immensamente grata a quei due ragazzi: grazie a loro si era ritrovata
dall’essere Nessuno all’essere Una. Si era risvegliata fra delle lenzuola
bianche, in una stanza bianca, senza sapere nulla su di sé. Aveva dimenticato
addirittura la sua immagine, tanto da sentirsi spaesata davanti a uno specchio.
E senza un motivo ben preciso o sensato, l’avevano tenuta con loro, trattandola
né da dipendente né da ospite, ma da Amica. E come Amica l’avevano sempre
presentata.
Gli doveva
tutto.
Giusto il
tempo di rendersi presentabile e ad Emeraude arrivò l’avviso dell’arrivo di una
jeep.
Aveva detto
a Ferio di farla entrare non appena arrivata, e ora Aska le stava dicendo di
aver visto un veicolo scoperchiato con a bordo quattro individui.
Si precipitò
in entrata seguita da Clef, Plesea, Aska e infine quella ragazza dagli occhi
verdi.
La porta si
spalancò, facendo avanzare la Principessa e il suo seguito.
I quattro
ragazzi scesero dalla jeep, che subito riprese le sembianze di Draghetto.
Fu un instante.
Due paia di
occhi verdi si incrociarono.
Una ferita
si riaprì.
La vide
portarsi la mano al volto e barcollare leggermente, come presa da un capogiro.
Forse per la
copiosa perdita di sangue, forse per lo shock, tutto divenne nero, e le sua
gambe crollarono.
Vide due
luccichii verdi prima di cadere nell’incoscienza più totale.
@@@@
BHA!
BUBBOLE!!!!
Ma quanti bei
ricordi… ^_^ Pubblicai questa fic alla fine della terza superiore (ora sono in
quinta) (anche se il la stesura del capitolo risaliva a due mesi prima…) ed ero
a dir poco euforica per la fine della scuola… Ora se ci penso ho una
depressione… Sigh… Non rivedere più nessuno… A Giugno sarò una fontana… ç_ç…
Ebbene, questo
è l’ultimo capitolo esistente in rete!!! Che bello, è già la seconda fic che
tiro in pari con manga.it ^_^ E siccome la mia ispirazione è in un momento di
pura latenza, ho deciso almeno di continuare con le fic già pubblicate ^_^!!!
Il mio cervellino ha ripreso ad elaborare il continuo con particolare intensità
soprattutto grazie alle vostre recensioni!!! GRAZIE MILLE!! Sapete, non
abbandono mai in definitiva una storia, anche quando smetto di scriverla nella
mia mente continua imperterrita, ma mettersi a scriverla comporta comunque lo
sforzo di ordinarla secondo criteri umani e poi c’è sempre il rischio
che il personaggio prenda vita da sé in modo molto più incisivo che nella
propria testa… E io sono famosa per perdere il controllo delle fic ^^” Ehehe…
Comunque sia, ora
c’è il rischio concreto che spunti fuori il QUARTO capitolo!!!
Veloce
maledizione (anziché il solito piccolo ringraziamento) a manga.it dove non
commentò un cane, (Forse solo Jin88 per pura compassione, e proprio perché è l’unico
utente che posso perseguitare personalmente…)
E GRAZIE
GRAZIE GRAZIE INFINITE a…
LARAB!!!!! A cui devo infinite scuse x il
ritardo e x nn arrivare subito con la continuazione… PARDON!!! Sei veramente
troppo buona!!! “Interessante”??? WOW!!! ^///^!!! Devo ricordarmi di rileggere
di + le recensioni, fanno venir voglia di lavorare… Soprattutto sei in crisi
artistica (come me…) MERCIE BOCOUP!!! (E’ scritto giusto…?? Sono anni che non
faccio + francese…)
Vi prego, non
abbandonatemi!!! ^_^
Al prossimo, sempre più concreto, capitolo!!!
Ps: si
accettano ogni tipo di congetture… Dai, sono curiosa di sapere cosa pensate proprio
della trama!!! E di come mischio i personaggi!!!