Once Upon A Time 2
Capitolo 4
Puppets And Nuns
Le mele di regina erano sempre state tra le più buone di tutta Storybrook.
Quel suo albero, nel giardino, faceva delle mele tanto rosse quanto buone e succose.
Regina osservava il suo bellissimo albero dalla finestra della stanza di Henry.
Pensava sul da farsi.
“Farli morire tutti di fame?... No, troppo crudele persino per me…” pensò “Farli soffrire a lungo… Si, ma come?” Nella mente di Regina si insinuarono tantissime domande, e tantissime ipotesi, ma la risposta era chiara.
Ce l’aveva sotto il naso... l’albero di mele.
Emma sorseggiava la sua cioccolata calda mentre ripensava alle parole di Tremotino.
Cappuccetto e sua nonna stavano litigando, di nuovo.
«Presta più attenzione alle ordinazioni! Testa di legno!» Sbraito Granny.
Testa di legno… Legno… August!
Emma si alzò di scatto attirando l’attenzione di tutti.
«Emma? Ti senti bene?» le chiese Cappuccetto avvicinandosi.
«August… cioè, volevo dire, Pinocchio.. dov’è?» chiese Emma in presa al panico
«Vieni» le disse Cappuccetto prima di prenderla per mano e trascinarla fuori dalla locanda.
«Puoi lasciarci soli?» Chiese Emma a Cappuccetto mentre si sedeva sul letto accanto a Pinocchio.
Cappuccetto in silenzio uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle.
«Come stai?» chiese Emma a Pinocchio, sperando che tornasse umano da un momento all’altro.
«Mi dispiace…» Una lacrima le rigò la guancia «Avrei dovuto crederti…» Iniziò a singhiozzare «Mi dispiace tantissimo…»
Si sentiva una stupida. Stava praticamente parlando da sola. Non c’era nessuno dall’altra parte ad ascoltare.
Le lacrime continuavano a rigarle il viso.
Strinse forse la mano di legno di Pinocchio.
«Perdonami… Ti prego… Ti salverò… non l’ho fatto prima… ma lo farò adesso» Disse prima di alzarsi dal letto ed uscire dalla stanza.
«Cappuccetto… C’è… Una fata turchina?» chiese Emma a Cappuccetto.
Sperava in un si.
«Certo. La madre superiora» le rispose sorridendole.
La fata turchina… nel mondo reale… era una suora? Bah, ne aveva viste di stranezze ma questa…
Emma salutò cappuccetto per poi mettersi a correre in direzione del convento.
Una volta arrivata bussò al portone.
Con sua fortuna arrivò proprio la fata turchina.
«Emma!» Esclamò sorpresa l’altra facendo un sorriso «In cosa posso aiutarti?»
«Ho… Cioè abbiamo… Cioè no…» Cavolo, non era mai stata una ragazza insicura.
«Ho un problema con Pinocchio» confessò Emma
«Gli si è allungato talmente tanto il naso che è rimasto bloccato nella sua stanza?» scherzò la fata madrina ridendo.
«Non è più vivo…» Il sorriso della fata turchina sparì.
«O diamine… Dov’è adesso?»
«Da granny» le rispose Emma
«Bene… andiamo… vedrò cosa posso fare»