Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
Segui la storia  |       
Autore: tenshina    17/07/2012    2 recensioni
Mi sono chiesta cosa sarebbe successo se Maya avesse potuto incontrare finalmente l'ammiratore delle rose... Ho immaginato un ballo in maschera, ho immaginato un Masumi Hayami che prova a combattere il destino avverso, ho immaginato un'occasione in cui finalmente i due potessero parlare. Naturalmente, l'uomo non sa che Maya già conosce la sua vera identità.
Questa è stata la prima fanfiction che ho scritto in tutta la mia vita: l'ho iniziata a luglio dell'anno scorso e finita a ottobre.
Non ci saranno interruzioni: cercherò di postare (connessione permettendo) un capitolo al giorno dal lunedì al venerdì.
Spero che quanto ho scritto vi possa piacere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dall’altra parte della città, in un piccolo appartamento di periferia che niente aveva a che vedere con la solenne villa della famiglia Hayami, Maya uscì dalla sua camera per fare colazione con Rei con un sorriso raggiante.
Sentiva di camminare ad un metro da terra. Non ricordava di avere mai provato una sensazione del genere.
Non sapeva cosa avrebbe raccontato all’amica. Avrebbe voluto dirle tutto, in fondo la ragazza le era sempre stata vicina, ma sapeva che non sarebbe stato sicuro per Masumi.
Si inginocchiò ad un lato del kotatsu ed iniziò a mangiare silenziosamente. Gli occhi le brillavano anche se cercava di apparire come al solito.

Rei la guardava con interesse: non era triste, quindi doveva aver incontrato l’ammiratore. Lei si era preparata a doverla consolare, ma evidentemente non ce ne sarebbe stato bisogno.
Inoltre sembrava quasi che l’amica si stesse trattenendo: aveva gli occhi brillanti e cercava di non sorridere. Senza potersi fermare, Rei se ne uscì con un “Si è rivelato, vero? Sei riuscita ad incontrarlo! … E… Ti ricambia!!”
“Come? Cosa?” – Maya era interdetta. Veramente era così trasparente fuori dal palcoscenico? Eppure si era impegnata per mostrarsi indifferente.
Rei rise. E rise di gusto.
“Scusa Maya, ma dovresti proprio vederti! Hai una faccia adesso!!” – e rideva. Poi si interruppe – “A parte gli scherzi, non devi stupirtene. Siamo amiche da tanto tempo, è normale che io ti conosca e ti capisca. Sono contenta per te.”
“Perdonami Rei, ma io non so se…” – incominciò Maya.
“Non sai se puoi dirmi di chi si tratta? Non preoccuparti, io una mia idea me la sono fatta quando ti ho vista stamattina. Ed il fatto che tu non sappia se puoi dirmelo o meno me la conferma. Così, facciamo finta per ora che tu ieri sera non sia andata al ballo in maschera, non abbia incontrato il tuo ammiratore, non abbia capito di chi si tratta, non ti ricambi. In questo modo” – continuò lei – “non sarai costretta a dirmi cose che non sai se puoi rivelarmi. A me basta che tu stia bene. Quando potrai, me ne parlerai.”
“Grazie Rei.” – poté solo aggiungere la ragazza.

Masumi scese nel solarium per fare colazione con suo padre. Si muoveva in modo compassato, simulando una stanchezza che non provava.
Si sedette dall’altro capo del tavolo rispetto all’anziano genitore. Eisuke lo stava guardando con molto interesse: non era mai successo che suo figlio tornasse da un evento mondano all’ora a cui era tornato quella mattina. Di solito assicurava la sua presenza per il minimo indispensabile ad intessere nuove relazioni d’affari o a consolidare quelle già in essere.
Rise fra sé. E così aveva avuto ragione. Suo figlio finalmente si era mosso e, a giudicare da come si sforzava di apparire dimesso quella mattina, doveva anche aver raggiunto ottimi risultati.
“Allora, come è andato il ballo in maschera ieri sera?” – chiese con voce piana il vecchio.
“Bah… come sempre. C’erano le solite facce note: attori per lo più, produttori, registi…”
“Come mai sei tornato tanto tardi allora? In genere ti defili subito!”
Masumi si aspettava anche quella domanda: “Volevo parlare un po’ con tutti. In fondo non capita spesso di avere tutti riuniti ad un unico evento.”
“Immagino” – chiosò Eisuke – “Hai concluso qualcosa?”
Fortunatamente il giovane aveva pensato anche a quello. Si era fatto prendere un appuntamento nel primo pomeriggio del giorno prima con il presidente di una casa di produzione americana che sapeva sarebbe stato presente al ballo. Avevano raggiunto l’accordo per incaricare la Daito Art Production della distribuzione in Giappone dei suoi film. Ne parlò quindi al padre.
“Molto bene. Le candidate alla Dea Scarlatta erano presenti?”
Ecco, questa invece non se l’aspettava. Impiegò qualche secondo per rispondere: “No, non mi sembra di averle viste” – sostenne pensoso – “Immagino siano impegnate nelle prove. I tempi stringono!”
Suo padre sogghignò con soddisfazione.
Suo figlio lo scambiò per un ghigno di crudeltà. Sapeva a cosa stava pensando: se Maya Kitajima avesse vinto i diritti di rappresentazione e non li avesse ceduti alla Daito avrebbe dovuto distruggerla.
Ma questo non sarebbe mai successo. Mai.
Terminata velocemente la colazione si alzò e si diresse in ufficio. Voleva stare il meno possibile sotto lo sguardo indagatore del generale.

Andando in ufficio, l’uomo pensò a come affrontare la sua segretaria. Metterla a parte degli avvenimenti significava condannarsi ad una vita di “Gliel’avevo detto!” o “Erano anni che glielo dicevo!”. Ma non poteva neanche evitarlo… d’altra parte gli era stata molto utile.
Entrando nel disimpegno del suo ufficio la trovò già alla sua postazione. Stava evidentemente morendo dalla curiosità: la vide trepidante appena appoggiata sulla sedia, agguantare il block-notes e prepararsi a seguirlo.
Masumi alzò una mano: “Non ancora signorina Mitsuki, la chiamo io quando sarà il momento.”
Se proprio devo subire le sue frecciatine, per lo meno mi voglio divertire prima.

Mitsuki si rassegnò e si risedette.
Aveva visto il signor Hayami entrare con passo spedito e sguardo sereno. Qualcosa ‘doveva’ essere successo! Lei pensava che l’avrebbe resa partecipe, ma l’atteggiamento dell’uomo non sembrava andare in quella direzione.
Giocherellò con le matite e le penne per un bel pezzo.
Sicuramente non sarebbe riuscita a portare avanti nessun lavoro tant’era la curiosità.
Passò poi a temperare tutte le matite e a riordinare meccanicamente pile di documenti già perfettamente organizzati.
Dopo ben due ore il suo principale la chiamò all’interfono:
“Venga signorina Mitsuki, altrimenti non concluderà niente tutt’oggi!”
Svelta, entrò nell’ufficio della Presidenza e restò in attesa di fronte alla scrivania.
Non si vedeva fumo nell’aria. Come poteva essere che Masumi Hayami non avesse fumato neppure una sigaretta in due ore di permanenza?
Vedendola annusare leggermente l’aria la informò: “Non ho fumato perché non ne sento il bisogno!”
“Ah.” – fece la segretaria – “E questo cambiamento dipenderebbe da…?”
“Lo sa da cosa dipende signorina!”
“Non credo di saperlo.” – insistette lei.
“Come ho fatto a sopportarla per tutti questi anni? Me lo sa dire?” – un lento sorriso iniziava a formarsi sulle labbra dell’uomo.
“Forse mi sopporta perché a volte do voce alla sua coscienza e… visto il risultato deduco che avevo ragione anche riguardo ai sentimenti di Maya.”
Ed eccolo, il suo incubo divenuto realtà.
“Sapevo che se le avessi detto che aveva ragione avrei dovuto fare i conti con i suoi commenti ogni volta che si fosse entrati in argomento…”
La donna aveva gli occhi che le brillavano, da dietro le lenti ambrate.
“Signor Hayami, mi lasci dire che la mia più grande soddisfazione è vederla finalmente vivere le sue emozioni. Le rose che aveva nel suo cuore avevano bisogno di sbocciare alla luce del sole.”
Masumi la guardò grato. Sapeva che poteva fidarsi di lei. Risolsero alcune questioni di carattere lavorativo ed infine le raccontò per sommi capi quello che era avvenuto.
Lei gli pose alcune domande sul suo fidanzamento e l’uomo la rassicurò che tutto stava andando come doveva andare.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Il grande sogno di Maya / Vai alla pagina dell'autore: tenshina