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Autore: Irishkoala    17/07/2012    9 recensioni
(...) Aveva delle mani divine, ogni volta che mi toccava, in qualsiasi modo possibile, mi trasformava in poltiglia senza nessuna fatica (...)
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Faith.'
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Una cosetta fluff che è sfociata anche un pò nel lime perché mi è sfuggita dal controllo uu è colpa loro, io avrei voluto fare solo una cosa coccolosa.
Anyway, Cole lo potete immaginare come vi pare, invece Jar, in questo caso specifico, è pensato così oppure non l'avrei scritta ^^
Buona lettura
Grazie a todos
Bacioni
Leia








Hands




'Scusa Claude ti chiamo dopo, ok?'

'Possibile che tu abbia sempre qualcosa da fare quando..'

'See ciao..' la interruppi, non lasciandola finire e spegnendo il telefono subito dopo, l'attenzione già concentrata totalmente su altro dopo aver sentito la porta dell'ingresso chiudersi.

Feci un verso sornione e sommesso tra me e me con un sorrisino mentre uscii dalla cucina.

'Alla buon'ora eh Leto? Non dovevi essere qui due ore fa?' chiesi con sarcasmo anche se non ero arrabbiato, ormai c'ero abituato.

Quando era impegnato con del lavoro per la band ogni cosa attorno a lui scompariva, soprattutto il tempo e lo sapevo troppo bene ma non sarei mai riuscito a rinfacciarglielo.

'Jared?' lo richiamai non sentendo risposta mentre, nello stesso momento, entrai in sala e mi fermai di botto quando lo vidi steso sul divano, quasi sul pavimento dopo essersi buttato su di esso a caso e a peso morto.

Ora stava pericolosamente pendendo su un lato. Me lo vidi quasi rovinare a terra due secondi dopo ma, fortunatamente, non successe.

Un braccio penzolava all'esterno, l'altro a sostenergli la testa sotto di essa, era ancora vestito da capo a piedi compreso di giacca, cuffia, sciarpa e scarpe e anche la gamba più esterna stava rischiando di uscire del tutto dal divano.

Gli occhi chiusi e il respiro pesante come se stesse dormendo da ore.

La mia prima reazione fu di sorpresa poi non seppi se ridere o buttarmi sul di esso con lui per stringerlo e coccolarlo.

Le scelsi entrambe ma in maniera un pó più 'tranquilla'.

Mi avvicinai facendo una lieve risata sommessa per il divertimento che stavo provando lo stesso, chinandomi in ginocchio appena gli fui di fronte, prima togliendogli scarpe e cuffia facilmente, poi la sciarpa con qualche ostacolo, ma lui non si accorse di niente comunque.

Stava respirando davvero pesantemente e mi era già fin troppo chiaro che non doveva aver dormito da parecchie ore.

Gli spostai indietro i capelli che, per la cuffia, gli si erano appiccicati alla fronte e ora, ancora così vestito ma in un ambiente non più sottozero, le guance gli si erano anche arrossate per il caldo.

A quella visione usai tutto l'autocontrollo possibile per non saltargli addosso seduta stante ma, per una volta, decisi per un'altra soluzione.

Non persi il sorrisino addolcito nel vederlo così, accarezzandogli per qualche secondo ancora la fronte e la guancia con il pollice, poi tornai in piedi uscendo dalla sala.




Aprii gli occhi a fatica. Sentivo le palpebre estremamente pesanti e non registrai subito dove fossi appena fui in grado di sollevarle del tutto.

Il mio primo istinto fu di spostarmi, ero sicuro di essere a letto, invece fu una pessima idea perché mi ritrovai con il culo per terra steso di schiena e sbattei un fianco nel tavolino che mi trovai vicino.

Feci seguire un verso che fu un misto di imprecazione, dolore e sorpresa ma che, inevitabilmente mi fece svegliare e aprire gli occhi del tutto, rendendomi chiaro anche dove mi trovassi.

Sospirai, lasciando ricadere le braccia sul petto con un espressione stupita rivolta a me stesso, mentre riconobbi il rumore dell'acqua che scorreva dal bagno e subito dopo dei passi sul pavimento.

'Mi era sembrato strano che saresti riuscito a rimanere stabile in quella posizione'

Spostai la testa all'indietro senza muovere il resto e gli feci uno sguardo sarcastico, vedendolo al contrario, e come risposta all'ironia del suo tono.

'E non potevi spingermi un pó di più verso lo schienale vero?'

Colin rise, scuotendo la testa mentre mi aveva già raggiunto e allungato un braccio per aiutarmi a tornare in piedi.

'No, dovevo preparare una cosa' affermò con uno sguardo sornione con cui mi fece capire che avrei dovuto cominciare a 'preoccuparmi' conoscendolo, ma non ribattei solo facendogli un sorrisino compiaciuto e appoggiandomi al suo petto a peso morto con tutto il corpo appena fui di nuovo stabile sulle mie gambe.

'Ohu si può sapere che hai fatto da non reggerti in piedi?' scherzò facendo forza su di me per sostenermi ma passandomi entrambe le braccia attorno alla schiena, io avevo già lasciato anche la testa sulla sua spalla.

'Sono trentadue ore esatte che non dormo...vedo davanti a me solo note, spartiti, computer e chitarre, non sto capendo più un cazzo' risposi biascicando una cantilena continua, in cui ci ficcai anche uno sbadiglio e, a conti fatti, non fui sicuro che capì una sola parola.

Per la risata sommessa che fece, invece, qualcosa dovette decifrarlo ma io mi limitai a schiacciarmi ancora di più al suo petto per via della sua mano tra i capelli che si stava muovendo in circolo.

'Ho io quello che ti farà sentire meglio'

Liberai un sorrisino tra me e me.

'Stupiscimi'

'Spogliati'

Aggrottai le sopracciglia, riprendendo peso sulle gambe, spingendomi dal suo petto con le mani.

'Che inventiva eh? Pensavo a qualcosa di diverso..' lamentai, finalmente vedendolo direttamente, anche se gli lanciai uno sguardo deluso.

Non che il sesso non mi andasse bene ma un po' di fantasia di tanto in tanto non mi faceva schifo.

Lui sorrise di nuovo con una mezza risata annuendo.

'Fidati..dai spogliati'

Sbuffai guardandolo scettico.

'Cole non potremmo aspettare domattina? Sono a pezzi e..' ma lui aveva già cominciato a scuotere la testa, sospirando e aprendomi la lampo della giacca.

'Quanto la fai lunga, ti ho detto di fidarti!' ribatté interrompendomi e, a quel punto, annuii lasciandolo fare e mettendomi completamente a sua disposizione...come sempre.

Tanto che mi svestì lui, prima togliendomi la parte superiore con felpa e maglia sotto che mi sfilò senza che dicessimo altro, infine mi aprì la cerniera dei jeans per poi chinarsi scorrendoli verso il basso e, nonostante la stanchezza che sentivo addosso, averlo in quelle posizioni non mi lasciava mai per niente indifferente.

Continuai a non dire nulla comunque fino a che non tornò alla mia altezza e gli feci uno sguardo interrogativo dopo essere rimasto solo in boxer mentre lui, invece, aveva ancora tutto addosso e non mi andava molto a genio quel particolare.

'Qui o di là?' chiesi beccandomi un altro sospiro mentre scosse la testa e mi afferrò il polso intimandomi a seguirlo.

'La vuoi smettere di pensare sempre a quello?'

Alzai le sopracciglia guardandogli la schiena, non sapendo dove volesse dirigersi.

'Senti chi parla'

Rise 'Non voglio fare sesso Jar...non adesso almeno'

Ah ecco. Mi era sembrato strano.

Ma ora la faccenda mi appariva ancora più oscura.

'Quindi dove...' mi interruppi da solo quando arrivammo in bagno e davanti mi trovai la vasca completamente ricolma di schiuma, una luce bassa soffusa che veniva solo dalle due lampadine sopra allo specchio e un profumo che non seppi distinguere subito ma che mi piacque da morire.

Rimasi a bocca aperta.

'A-ha visto? Ti ho stupito, sei tu che non vuoi fidarti' mi rinfacciò, facendomi tornare al presente e lo guardai con un misto di sorpresa, soddisfazione e voglia repressa che mi fece svegliare del tutto.

'Cole....'

'Non dire niente, voglio solo che ti rilassi..dai entra o si raffredda tutto'

Mi morsi il labbro inferiore tornando contro di lui e prendendogli le labbra per poi cercare la sua lingua subito dopo.

Mi passò un braccio attorno alla schiena, spostandoci e chiudendo la porta nascondendoci del tutto in quell'atmosfera calda, bassa e profumata.

Stavo già impazzendo, adoravo quando aveva quelle idee e mi veniva ancora più voglia di stargli attaccato più di quanta ne avessi sempre.

Gongolai sul suo viso quando ci separammo, sorridendo ricambiato poi mi fece un cenno con la testa indicando la vasca.

'Non entri con me?' chiesi interrogativo e diventando improvvisamente deluso quando scosse la testa.

'Sei tu che devi rilassarti...e non fare obiezioni'

Aggrottai le sopracciglia 'Ma mi rilasserei ancora di più se ci fossi anche tu'

'Ti ho detto non fare obiezioni'

Sbuffai del tutto e annuii di nuovo, lasciando perdere e capendo che doveva avere anche altro in mente oppure non avrebbe fatto tutte quelle storie.

Smisi di lamentarmi, liberandomi dei boxer poi infilandomi lentamente nell'acqua, calda ma al punto giusto e, appena potei stendermi del tutto feci un sospiro di sollievo inconscio che venne dal mio intero corpo come ringraziamento.

I muscoli si rilassarono e distesero, appoggiai la testa sul bordo sentendo la schiena lasciarsi andare del tutto alla parete della vasca e il calore dell'acqua funse velocemente da calmante, liberandomi dallo stress di quei giorni.

'Te l'ho sempre detto che lavori troppo' sussurrò facendomi lo stesso tornare di nuovo conscio di cosa avessi attorno e sorrisi voltando la testa di sbieco essendomi reso conto, solo in quel momento, che si era chinato in ginocchio, sul bordo, dietro di me.

'Lascia perdere...adesso voglio solo godermela' confessai, il tono che gli dimostrò che stavo tornando nello stato cantilenato e poco sveglio.

Non vidi il sorriso soddisfatto e compiaciuto che fece per via delle mie parole e, nemmeno, che si tolse la felpa per rimanere in maglietta a maniche corte, in modo da non bagnarla, per poi riempirsi una mano di shampoo.

La immerse nell'acqua poi me la passò tra i capelli, spostandoli indietro dalla fronte, facendomi fare un basso verso di sorpresa.

'Mhhh ehi...trattamento completo anche? Che ti è preso?' mugugnai sistemandomi più in alto in modo da potergli dare maggiore spazio e reclinando la testa all'indietro.

Sorrise 'Non posso viziarti qualche volta?'

'Tu mi vizi sempre' affermai ironico con una finta smorfia.

'Infatti ti sei abituato troppo bene' chiarì sornione cosa che non negai, anzi, annuendo e facendo un verso compiaciuto quando aggiunse anche la seconda mano.

'Mhh continua..'

Chiusi gli occhi godendomi quel massaggio sublime che si stava diffondendo su tutta la cute, poi la nuca e le spalle.

Aveva delle mani divine, ogni volta che mi toccava, in qualsiasi modo possibile, mi trasformava in poltiglia senza nessuna fatica e appena cominciò a grattare lentamente con i polpastrelli dovetti utilizzare un enorme autocontrollo o avrei fatto le fusa.

Come avevo sempre odiato chiunque provasse a toccarmi i capelli o a metterci le mani in mezzo a lui non riuscivo a negare nemmeno quello, al contrario adoravo quando lo faceva, soprattutto quando me li stringeva o accarezzava come ora.

Il problema era che le attenzioni che mi dedicava, costantemente, aumentavano solo il mio bisogno di lui e non c'era da meravigliarsi se quando passava molto tempo senza vederlo andavo in depressione.

Diede un ultimo massaggio, scorrendoli verso il basso poi si lavò le mani dalla schiuma per versarmi dell'altra acqua calda facendomi alzare la testa in modo da sciacquarli.

Ero ancora senza parole, in ogni caso.

Non era mai arrivato a fare una cosa del genere e il piacere che stavo sentendo non aveva nulla da togliere al sesso, anzi ora c'era anche un fattore in più che si trattava del rilassamento totale e completo a tutte le mie parti del corpo.

Liberai un basso verso di piacere quando ebbe tolto tutta la schiuma e mi lasciò i capelli su una spalla dandomi un bacio sulla nuca poi massaggiandomi anche la schiena dopo averci passato l'acqua sopra.

Dio, stavo morendo, il mio corpo stava reagendo in maniera spaventosa e non sarei riuscito a trattenermi ancora a lungo.

Lo lasciai finire perché quel massaggio stava rasentando la perfezione di tutto quel momento ma, appena mi fece riappoggiare con la schiena, gli fermai la nuca con una mano tirandolo verso di me e baciandolo di nuovo, con molta più foga e fame della precedente.

'Mhh..Jar...' sussultò preso alla sprovvista ma io non riuscii più a fermarmi.

'Vieni dentro' dissi secco guardandolo un istante, con la voglia perfettamente visibile nei miei occhi.

'Ma avevi detto che...'

'Lascia stare' lo interruppi con troppa enfasi prendendolo per le spalle e costringendolo a spostarsi lungo la vasca, tirandogli la maglia verso l'alto, cercando di togliergliela.

Rise 'Jar ok...aspetta...piano..'

'Piano un cazzo, muoviti' ribattei sedendomi e afferrandogli anche il bordo dei pantaloni della tuta, abbassandoglieli insieme ai boxer, anche se dopo dovetti lasciar perdere perché si alzò per fare da solo oppure non sarei riuscito a togliergli niente da quella posizione.

'Smettila di fare quel sorrisino' ribattei divertito e per niente serio nel notare la sua espressione compiaciuta e lasciandogli spazio quando scavalcò la vasca e me per mettersi in mezzo alle mie gambe.

'Poi ero io quello che vuole sempre e solo fare sesso eh?' cantilenò ma lo scacciai con una smorfia e un'espressione desiderosa che lo soddisfò del tutto.

'Non mi lasci mai finire niente quando ti preparo qualcosa' accusò ma senza essere serio, con già le sue labbra sotto alla gola e sul petto che stavano esplorando la pelle.

'Non è colpa mia..'

Mi guardò scettico e sorrisi sornione, tirandomelo contro e riprendendo a baciarlo, tanto che per il gesto sbattemmo troppo violentemente contro il bordo facendo uscire metà dell'acqua presente.

'Oops' strizzai i denti guardandolo innocente mentre lui scosse la testa, sospirando con finto rimprovero.

'Sei il solito casinista, mi ero impegnato a sistemare tutto'

Sorrisi ridendo 'Impegnati anche adesso'

'Lo sai cosa succede se mi provochi'

Risposi solo con un altro sorriso malizioso perché mi occupò la bocca con la sua, sapendo esattamente cosa succedeva e che fosse quello che volevo.





Era un dannato provocatore e lo adoravo soprattutto per questo.

Non mi trattenevo mai alla fine, non ci riuscivo e il bisogno di vedergli quella dannata espressione addosso con cui mi chiedeva di andare avanti, volerne ancora e non fermarmi era già un motivo estremamente sufficiente per il mio costante desiderio di averlo tra le mani.

Anche senza parole lo esprimeva alla perfezione e solo per quella avrei potuto andare avanti per ore.

I suoi gemiti stavano riempiendo la stanza intimandomi solo a continuare con ancora più intensità e ormai l'unica acqua che era rimasta all'interno della vasca ci bagnava a malapena le gambe.

'Ah oddio...' trattenne il fiato un istante poi sospirò quando raggiunse l'orgasmo rilasciando la testa sul bordo e continuando a gemere per i miei colpi secchi che non arrestai, stringendo la presa sulle mie braccia.

Gli baciai il petto e il collo così esposto, leccandolo sotto alla gola e incitato a continuare solo dai suoi respiri causati dalla mia presenza dentro di lui.

Chiuse gli occhi, approfondendo la stretta delle gambe attorno alla mia vita, stringendo le ginocchia. Respirai sentendo l'orgasmo estremamente vicino, il corpo scosso dai tremiti di piacere e la vista che stava godendo del suo corpo contratto, ora bagnato non solo dall'acqua e il viso di nuovo arrossato.

'Dio Cole...' ansimò a causa di una spinta più secca che diedi di reni e che tolse il fiato anche a me per ciò che sentii nella testa.

Gli appoggiai la fronte sul petto, mi sentii stringere i capelli dalle sue mani che vi si infilarono in mezzo e, dopo un'altra serie di spinte, mi svuotai dentro di lui con un ringhio trattenuto in gola.

Aprì la bocca, respirando a occhi chiusi e facendo scendere le mani sulle mie spalle, accarezzandole fino alla schiena.

Appena il momento di perdita totale si concluse rilassò le gambe, togliendole dai miei fianchi e io mi lasciai andare su di lui appoggiandomi sul suo petto, nonostante lo spazio fosse quasi inesistente e la posizione non una delle più comode.

'Ora le ho spese tutte' sussurrò con poca forza e risi sommessamente, riprendendo peso sulle ginocchia per aprire l'acqua in modo da riempirla e darci una sistemata.

'La colpa è tua, io volevo solo rilassarti' ribattei sornione lavandolo in mezzo alle gambe e sullo stomaco mentre lui non aveva ancora risollevato la testa dal bordo e le braccia ora erano all'esterno di esso a peso morto.

Fece un sorrisino su un lato delle labbra 'Mi sono rilassato...' affermò ovvio con tono perso.

Sorrisi chinandomi di nuovo su di lui per baciargli il petto fino a che non raggiunsi il viso che risollevò per rispondere al bacio.

'A letto ora, mh' sussurrai sottovoce.

Strofinò il naso sul mio, cercandolo e glielo baciai poi tornando sulle labbra sentendo il suo corpo sotto di me distendersi completamente.

'Grazie Cole...sei meraviglioso'

Mi incantai nei suoi occhi, deglutendo poi scuotendo la testa oppure non sarei più uscito da quello stato irrimediabilmente rincoglionito.

'Dai forza...non vorrai anche che ti asciuga e ti rivesta eh' scherzai sollevandomi e uscendo dalla vasca per recuperare due asciugamani, uno che mi passai attorno ai fianchi e l'altro che tenni aperto per lui.

'Mhhh quasi quasi..' miagolò facendomi fare un verso sarcastico.

'Dio ti ho veramente viziato in tutto' ironizzai mentre lui rise mostrandomi la lingua per poi uscire a sua volta ed entrare nell'asciugamano che gli fermai in vita.

'E il problema è che....non me ne pento per niente' confessai non staccando lo sguardo dai suoi occhi, sempre troppo belli, troppo espressivi in ogni momento per non esserne attratto.

Poi, in quel modo, i capelli ancora bagnati tirati indietro, la leggera barba che aveva attorno alle guance, il petto lucido cosparso di qualche goccia ancora non asciutta, mi stava facendo un effetto esorbitante ed era l'effetto con cui, da anni, mi teneva tranquillamente in pugno.

Mi passò le braccia attorno al collo dandomi un bacio sulla spalla mentre afferrai un altro asciugamano più piccolo per asciugarlo sul busto.

Potevo provare a scherzarci sopra o a fare il sostenuto ma per me quei gesti o quelle 'sorprese' erano davvero niente. Avrei fatto qualsiasi cosa per lui e quelli erano solo una parte dei milioni di espedienti a cui sarei sceso per farlo sentire o stare bene.

'Ne avevo bisogno' lo sentii dire dopo aver riabbandonato la testa sulla mia spalla e frasi del genere bastavano per far valere un mese intero di sua assenza.

Infilai una mano tra i capelli, accarezzandogli la nuca poi lo convinsi a muoversi per finire di asciugarsi oppure avevo l'impressione che mi si sarebbe addormentato in braccio.

Infatti non mi sbagliai di molto, il tempo di sistemare in bagno e tornare in camera, dove l'avevo spedito subito dopo aver terminato di asciugargli i capelli, che lo trovai addormentato di nuovo.

Non riuscii a trattenere un sorrisino addolcito nel vederlo e mi misi sotto alle coperte, sollevandolo da sotto un braccio per tirarmelo contro e stringerlo.

Si avvicinò e strinse di conseguenza, lasciando la testa sotto al mio collo e un braccio attorno al mio stomaco.

'Jar?' provai ma, come sospettato, mi aveva lasciato del tutto e, a quel punto, decisi che era ora di farlo riposare sul serio.

Per ogni altra parola avrei potuto aspettare la mattina, senza problemi.






   
 
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