23. Andromeda Black, Famiglia
Andromeda non aveva idea di che cosa significasse far parte di una famiglia. Una vera famiglia. Piena di amore, affetto, gioia e serenità. La sua più che altro consisteva in un ambiente freddo, pieno di pressione, competizione, tensione e, spesso, rabbia.
In realtà, per lungo tempo Andromeda aveva pensato che fosse quella una famiglia. E quindi aveva deciso che lei non si sarebbe mai sposata; non aveva importanza che tipo di contratto suo padre avrebbe voluto fare, no, non si sarebbe mai sposata e non avrebbe messo su una famiglia.
Poi però aveva conosciuto lui.
Così aveva trovato la sua famiglia piana di amore, affetto, gioia e serenità.
Perché Ted era la sua famiglia.
Drabble decisamente fluffosa sul finale, sebbene l'inizio infonda una certa tristezza (perlomeno, a me).
Ah, dovrei abituarmi a fare delle NdA più lunghe, perché mi sono accorta che spesso il lettore ha bisogno di qualche parola in più; ma questo bisogno si cozza con la mia voglia di lasciare carta bianca al lettore, libertà di immaginare. Cercherò una via di mezzo.
Su questa però non c'è bisogno di una qualche spiegazione, no? Il clima che ci può essere in una famiglia purosangue, soprattutto agli occhi di chi ha principi diversi, lo definirei denso: denso di aspettative, denso di pressioni, denso di pregiudizi; quando parlo di rabbia e di tensioni mi riferisco proprio a ciò che può portare avere un'adolescente "ribelle" in casa (per quanto poi Andromeda abbia fondamentalmente ragione).
Ma alla fine Andromeda trova l'amore, che le infonde la forza per la ribellione finale, la forza per staccarsi completamente da quella famiglia e costruirne una nuova.
Okay, io ci ho provato.