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Autore: _1DBoy_    18/07/2012    2 recensioni
Questo è il sequel -inventato da me- di Once Upon A Time.
La storia comincia riprendendo la fine dell'ultimo episodio della 1^ stagione (l'episodio 22; "A Land Without Magic") se non l'avete ancora visto vi consiglio di guardarlo.
SPOILER! Tremotino ha portato la magia nel mondo Reale. Ora Regina, ha ancora il potere su tutta Storybrook. E farà di tutto pur di essere felice, pur di sconfiggere una volta per tutte Biancaneve, ed Emma.
Storybrooke diventerà un luogo oscuro e triste. I personaggi delle fiabe dovranno impegnarsi per sconfiggere Regina e riavere una volta per tutte il tanto sognato e cercato "lieto fine".
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Once Upon A Time 2


Capitolo 5


A Spell For Break A Heart


Regina cercava tra quei vecchi scaffali da più di quindici minuti.
Doveva assolutamente trovare il suo vecchio libro di magia, un manuale grande, vecchio e pesante.
Ricoperto da una copertina di cuoio nera.
«Ma dove diamine è finito?» Ripeteva.
Doveva distruggere tutte quelle persone felici. Doveva distruggere Emma. La salvatrice.
Ma come?
Semplice… avrebbe usato l’arma più potente… L’amore.
La stessa cosa che l’aveva fatta soffrire in gioventù, quando Daniel era morto, non per cause naturali certo, ma era morto, e lei aveva sofferto molto.
Tutto per colpa di Biancaneve, la madre di Emma.
Visto? Era tutto collegato. Doveva distruggere con l’amore il frutto dell’amore di qualcun altro, ma non un semplice qualcun altro, no, quel qualcun altro era la persona che l’aveva privata dell’amore.
Il problema era comunque come fare...
Regina si chinò per aprire un vecchio scatolone di cartone.
Dentro c’erano tessuti, fogli di carta, una spilla e altre cianfrusaglie.
Ora non cercava il libro, era più concentrata su come trovare il modo.
Stava frugando quando sentì qualcosa pungerle un dito.
Una freccia.
«Trovato…» sussurrò mentre un ghigno malefico le si dipingeva sul volto.


«O poverino…» disse la fata madrina mentre osservava Pinocchio disteso nel suo letto.
«E’ molto grave?» chiese Emma preoccupata.
«Si può risolvere facilmente» ammise la fata madrina «Ma rimarrà intontito per un po’, un’ora… forse due…»
«Lo faccia tornare normale la prego…» chiese Emma supplichevole alla fata.
«Con piacere…» Rispose lei.
Tirò fuori dalla tasca una collana, il ciondolo era a forma di goccia, e, all’interno, c’era dell’acqua –o almeno sembrava acqua-.
L’aprì e fece cadere una goccia d’acqua sulla fronte di Pinocchio.
Ci fu un lampo di luce blu, poi, lentamente –molto lentamente- il corpo di Pinocchio tornò ad essere umano.
Emma si sedette accanto al letto incredula.
«Grazie mille.» Disse guardando la fata con occhi pieni di lacrime di gioia.
«Ora devo andare.» disse la fata dirigendosi verso la porta «Buona fortuna.» disse facendole l’occhiolino prima di chiudere la porta alle sue spalle.


«Sei sicura di volerlo fare? E’ un incantesimo potente e pericoloso» la avvertì lo specchio.
«Non sarà più pericoloso di quello che gettai sul reame anni fa» rispose lei, sapendo che quello che stava dicendo corrispondeva perfettamente alla realtà.
«Non hai tutti i torti m…» provò a dirle lo specchio «Io non ho nessun torto!» lo interruppe Regina.
«Lo so… Hai ragione… Non hai nessun torto ma è comunque un incantesimo potente e… difficile»
«Niente che la mia magia non possa fare…» le rispose secca Regina.
Lo specchio si stufò di provare anche solamente di metterla in guardia. Non l’avrebbe ascoltato, era tipico di Regina. Ma sotto sotto sapeva che Regina aveva ragione, la sua magia poteva gestire incantesimi anche più forti di quello che aveva intenzione di fare.
«Bene… ci siamo…» annunciò Regina avvicinandosi al tavolo sul quale aveva appoggiato il suo prezioso libro.
Prese la freccia con la quale si era punta quella mattina e la immerse nel liquido scuro che aveva creato unendo un sacco di strani ingredienti.
Una nuvola di fumo rossa invasi la stanza, ma si diradò pochi secondi dopo.
Prese la mela che aveva staccato poco prima dall’albero.
Trafisse la mela con la freccia e poi la immerse nella pozione.
La mela si illuminò, come una lampadina.
Poco dopo si spense, ma il suo colore era molto più invitante di prima.
«Ora, la salvatrice» Regina disse questa parola con un tono di voce misto tra disprezzo e gelosia «Avrà del filo da torcere»


Un cerbiatto. Una freccia. Biancaneve.

Tanti ricordi sbiaditi mi tornano alla mente…
La regina che urla contro di me...
Che mal di testa.
No, non ucciderò Biancaneve, non ha colpa… è innocente
Questo non è il cuore di Biancaneve!
La furia della regina… La mia testa… che dolore…
Sto morendo…No, è il contrario… Sto… Sto tornando in vita… Non so come faccio ad esserne così sicuro ma è una certezza…
Ma questo dolore nella testa?
C’è buio intorno a me… Ho gli occhi chiusi? Non lo so… Non mi ricordo…
La mia testa…Argh…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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