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Autore: Eleonora999    18/07/2012    6 recensioni
Salve, allora questa è una fic Ichigo/Kisshu.
E' la mia prima storia, quindi so già che sarà difficile guadagnarsi qualche lettrice. Ma ci spero comunque tanto.
La storia è molto incasinatA, dove si capirà qualcosa solo verso la fine della storia stessa.
Ci saranno i tormenti di ghish, varie scoperte sulle origini della sua razza.
ese vi dico DEA DELL'AMORE cosa vi fa pensare?
Bhè, allora entrate e leggete, e lasciate qualche commentino se vi è piaciuta ^^
* Fine della battaglia. E’ finita, ma io mi sento morire. Perché? *
Ho almeno attirato un po' la vostra attenzione? Che fate, leggete ancora l'introduzione.. Entrate e leggete la storia ^^
Ciao ♥
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione:
Premetto che il titolo di questo capitolo (a mio parere) non centra affatto con il contenuto stesso. 
Vi auguro comunque una buona lettura ^^.


*Un qualcosa di nuovo*
*Decimo Capitolo*









Il pulito sporco è già
e lo sporco si pulirà.
Tanto spesso troppo bene uguale al male è,

ed il male tante volte il bene porta in se,
vivere e morire fa,
e morir la vita da.

Il cielo è cupo,
come l’animo di molte persone.

 

Mi svegliai tutta sudata, avevo il respiro affannato.
Mi toccai la fronte e mi reggevo il cuore.
Molte volte era accaduto che non ricordavo cosa avessi sognato, ma negli ultimi periodi capitava TROPPO spesso.


Erano passati circa quattro giorni dalla loro partenza sulla Terra.
Erano passati quattro giorni dalla loro ultima conversazioni.
“Andiamo..?” gli dissi dolcemente, si avvicinò e mi prese  la mano.
Chiamarla conversazione poi, non era proprio opportuno, diciamo che ci fu uno scambio di sguardi, parole urlate ma mai pronunciate.


Aspettai che il mio battito cardiaco ritornasse regolare, e mi alzai dal pavimento. La mia sede in quei giorni bui.
Mi recai alla porta andando alla ricerca di Ghish, doveva stare per forza sull’astronave, dove doveva essere se no?!?
Non so come, ma mi ritrovai in un enorme sala, piena di macchine che magari l’intelligenza terreste non avrebbe mai capito.
Di fronte a me c’era un enorme computer, e davanti di esso Ghish che era impegnato a lavorarci, e se non erro forse imprecò qualcosa nella sua lingua.
Forse era troppo preso dal lavoro, perché non si rese conto minimamente della mia presenza.
Quindi mi accingevo ad andarmene, ma la sua voce mi bloccò.


“Ben svegliata strawberry, cosa ti spinge venire qui?” – le disse ancora di spalle.
“Ciao Ghish.. potrei usare la tua camera da bagno?... Sempre se ce l’hai..” – disse nell’imbarazzo più evidente, ma l’alieno non potè notarlo visto che era di spalle. Una risata fragorosa si ampliò nell’enorme stanza .
“Hahahahaha, ma certo che ce l’ho Stupida.” – poi ritornò serio –“ ora va via, sto lavorando.”
Strawberry presa dallo “spavento” per il cambio del tono di voce di Ghish, riuscì a dire solo un flebile “grazie..” (Probabilmente mai arrivato all’orecchio del suo interlocutore)  e si avviò, in quella che doveva essere, anche la sua camera.


Mi avviai in camera di Ghish.
Solo all’ora mi resi conto che c’era l’interruttore della luce. Lo accesi.
e.. WOW rimasi pietrificata di fronte a ciò che mi si scagliò davanti agli occhi.
Mi diedi una ventina di pizzicotti, credevo fosse un sogno, ma non era così.
La camera era tutta Oro, con le tende rosse.
In mezzo alla sala c’era un enorme letto a baldacchino. Anch’esso oro ma con le coperte rosse.
Mi guardai un po’ intorno, non aveva finestre, ma le tende erano state messe per decorare i bordi delle due porte. Una era quella di entrata, la seconda doveva essere quella del bagno, chissà.
Non c’erano tanti mobili, per la precisione due.
Uno era un grande armadio placcato anch’esso d’oro, mentre l’altro doveva essere una cassettiera.. ma si certo! Quella era la cassettiera dove giacevo io circa una mezz’oretta fa. Wow!
L’entrata e l’enorme letto venivano separati da qualche metro. Ad occupare quei metri c’era un enorme tappeto rosso circolare con inciso sopra  uno .. Stemma?!?
Quello sembrava proprio uno stemma ‘reale’.
Esclusi ogni possibilità che Ghish facesse parte dell’alto rango della sua razza.
Non mi ci soffermai tanto, e mi avviai verso la seconda porta che si trovava all’interno della camera stessa.
Non mi sbagliavo, quello era il bagno.
Anch’esso abbastanza grande, aveva un enorme vasca circolare, un lavandino con un rubinetto d’oro ed un water.
Dietro la porta c’erano appese due accappatoi, uno rosa e uno blu.
Mi spogliai e riempii la vasca.
Mi immersi dentro, che sollievo.
Da quanto tempo non mi lavavo? Solo al pensiero mi veniva il voltastomaco.
Terminato il bagno indossai l’accappatoio rosa e andai in camera.
Mi asciugai e mi recai verso l’armadio . Lo aprì e con gran mia sorpresa ci trovai i miei abiti.
Mi vestii e mi sedetti sul letto.
Forse erano passate una manciata di minuti, oppure ore perché mi svegliai.
Un rumore mi dissolse.


“Oh ciao Strawberry, dopo quattro giorni finalmente dormi sul letto – disse Ghish entrando nella propria camera.
“Non pensavo che questa camera fosse così grande…”
“Purtroppo lo è” – disse l’alieno sedendosi affianco a lei. – “ cosa ne pensi allora? Visto che in questi giorni sei stata sprucida, non ti sei mossa dal tuo angolino preferito. Da come sento di sei anche lavata!” disse marcando una leggera nota di divertimento.
Strawberry in sé per sé fece finta di non ascoltare quel tono ‘divertito’ di Ghish e lasciò scorrere.
“Bhè, effettivamente non mi aspettavo che era così, pensavo ci fossero scheletri, catene o addirittura fossati. Non pensavo che tu fossi  cosi di CLASSE.” Calcò la parola classe.
Ghish si innervosì un po’ per quell’allusione, ma dopo un po’ si fece spazio un ghigno.
“Ahh, quante cose non sai di me Strawberry!” – detto ciò si stese completamente sul letto e continuò “Gattina, ora hai visto la camera quindi dovresti essere più sicuro del luogo, come ti ho invitato quattro giorni fa, lo rifaccio anche adesso! Quando hai sonno puoi usare il mio letto senza problemi.!”
“Te lo puoi scordare! Preferisco dormire sul tappeto.” Disse l’ex mew-gatto in preda ad un esaurimento nervoso.
“Ok. Allora dopo ti darò delle coperte.” – si alzò, e si avviò verso il bagno. – “allora io vado a lavarmi. Ciao” e chiuse la porta.
Strawberry si abbandonò finalmente alla morbidezza di quell’enorme letto. Avrebbe tanto voluto dormirci sopra, ma Ghish era il nemico, mai fraternizzare con esso. Anche se nei suoi sogni facevano altro che fraternizzare.
Divenne rossa in volto e scosse la testa.
“Aaah, mi ci voleva proprio.!” Disse Ghish uscendo dal bagno, letteralmente a dorso nudo. Notò subito Srawberry, era strana, al posto della testa aveva un pomodoro. “Gattina ti senti bene? Sei tutta rossa!” disse con un ingenuità che forse non era del tutto persa.
Strawberry scosse di nuovo la testa. “No, non ti preoccupare, non ho nulla, mi dai le coperte che vorrei dormire..?” – Certo che aveva qualcosa. Ghish era fottutamente Divino. Pettorali da Dio. Sguardo magnetico. Capelli liberi da quei codini. Alto. Mamma mia! – “Oh, si ora te le prendo” le disse l’alieno.
Prese le coperte, gliele porse, Strawberry si stese su quel tappeto, che per sua fortuna era  comodissimo e si coprì.
All’improvviso le si parò un ombra davanti, e per lo spavento si alzò a sedere urlando “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH”.
Ghish per lo stupore cadde col sedere per terra e la guardava un po’ spaesato. Ripresosi cominciò a farle una sfuriata. “ Ma che diavolo ti prende razza di idiota! Ti ho portato il cuscino, non potevi dormire con la testa per terra!” – disse poi alzandosi e lanciandole il cuscino in faccia. Dopo si recò al letto pronunciando un qualcosa di incomprensibile e si mise a letto. Lasciando una Strawberry tra lo stupore e lo spavento seduta in mezzo alla stanza.


Mi stesi sul tappeto e iniziai a pensare, infondo convivere con Ghish non era tanto male, chissà! Nono stupida cosa vai a pensare, più che altro concentrati sul quel ‘qualcosa’ che hai sognato stanotte.
Strano non ricordo nulla.


“Ah Strawberry..” una voce la distrasse dai suoi pensieri.
“Tra due giorni atterreremo sul mio pianeta. Sei pregata di non fare l’idiota che sei, dovrai ubbidirmi perché lì non si scherza! Ora buona notte.!”


Ma che gli viene a questo alieno da strapazzo ! quanto lo odio! Spero che tutto questo finisca presto sennò lo uccido. Giuro che lo uccido!


Notte.” Gli rispose.

 

 




Strawberry, Strawberry, Strawberry... la strada è lunga, quando imparerai a fidarti di me?
Sul mio pianeta solo di me dovrai fidarti, anzi potrai.
Sei 'merce' preziosa.
Stupida..


E con un ghigno maledettamente perfido, /NDio e sexy :Q__ - NDghish -.-\ anch’egli sprofondò nel sonno più completo.





Spazio autrice:
Ciao ragazze :)
Come al solito posto a notte inoltrata.
Questo capitolo non è un granchè, diciamo solo che è un approccio di Strawberry nel luogo dove risiede.
Perdonatemi eventuali errori di battitura, di coniugazione dei verbi.
Ma soprattutto perdonatemi eventuali Orrori di ortografia..
(ammesso che ci siano.. ihiihi)
In questo capitolo ci sono molti indizi che vi faranno capire molte cose dei personaggi, del precedente Reating rosso, e dei prossimi due capitoli ^^.
Ormai la storia sta giungendo quasi la fine, ma potrete cambiarla voi con un semplice commento! :)
Grazie di cuore a tutte coloro che mi seguono, a coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, tra le ricordate, a chi mi ha sempre commentato.. e anche criticato ^^, ma ringrazio anche a tutte coloro che hanno solo letto la storia.
Vi abbraccio forte forte, siete il mio sole!

Ps: commentatee commentateee e commentateee.. hahaah ciao ^^


 

Eleonora999



 
 

  
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