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Autore: Rey_    18/07/2012    10 recensioni
DAL CAPITOLO 16.
Non riuscii a fargli la domanda, perché un tuono squarciò il cielo, facendoci sobbalzare.
Portammo tutti e due lo sguardo verso i nuvoloni neri sopra di noi e in quel momento una pioggerella fitta cominciò a bagnarci.
-Non ci posso credere!- esclamai, allargando le braccia. Lui scoppiò a ridere di gusto, avvicinandomi a se.
-Che dicevi a proposito che siamo a Luglio e che…-
-Oh, zitto.- lo interruppi con una risata. Lui si scostò i capelli bagnati dalla fronte e si chinò su di me.
-Non provare a baciarmi, Payne. Sarebbe troppo da film.- gli dissi divertita. Lui fece una smorfia.
-Così rovini l’atmosfera.- si lamentò. Io scoppiai a ridere e mi allontanai da lui.
Lui non mi lasciò andare tanto lontano, mi afferrò per i fianchi e mi riavvicinò a se, stringendomi forte.
-Dai, è sempre stato il mio sogno.- piagnucolò. Scoppiai di nuovo a ridere e vidi un sorriso spuntare all’angolo delle sue labbra imbronciate.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11
 
 

Cher.
 
 
 

Quando il Campanello suonò, segno che un altro cliente era entrato, non alzai nemmeno lo sguardo dai bicchieri che stavo sistemando, troppo stanca anche per fare un minimo movimento con la testa.
La sera prima, dopo quella specie di sfuriata che avevo fatto ai ragazzi, mi ero buttata a letto, senza riuscire a prendere sonno.
Ero decisamente incredula e mi sentivo un idiota.
Loro erano una delle band più famose del momento, anche mia sorella ne andava pazza, ed io non li avevo riconosciuti.
Ma la cosa che mi aveva fatta più innervosire era il fatto che Liam mi avesse mentito.
Gli avevo raccontato praticamente tutta la mia vita e lui aveva omesso la parte più importante della sua, senza motivo.
Non riuscivo a capire perché l’avesse fatto e, l’unica cosa che mi veniva da pensare, era che non si fidava abbastanza di me.
Forse aveva paura che lo sarei andato a gridare ai quattro venti, rovinandogli l’idea di passare una vacanza in pace, senza ondate di fan che gli invadevano il vialetto di casa.
Ma a fare questo ci avevano pensato i giornali, pubblicando quell’articolo su Liam Payne e la ragazza misteriosa, che poi ero io.
Non mi sarei stupita se nel giro di pochi giorni il mio paesino sperduto si fosse riempito di ragazzine urlanti, alias Directioner, alla ricerca dei loro One Direction.
-Buongiorno!- disse Mike, accogliendo il nuovo cliente al posto mio.
-Ciao, amico.- rispose una voce allegra, più che familiare. Alzai gli occhi appena in tempo per vedere Niall rivolgere un sorriso luminoso al mio amico per poi sedersi al bancone, proprio di fronte a me. Distolsi subito lo sguardo, trovando incredibilmente interessanti le venature del legno del bancone. Mike si schiarì la gola, nascondendo una risata.
-Bene, io ho da fare in cucina. Cher, ci pensi tu?- mi chiese.
Ovviamente lui sapeva tutto, avevo passato praticamente tutta la mattinata a sfogarmi con lui.
E il bello era che anche lui sapeva chi erano, ma non me l’aveva detto.
Lo fulminai con lo sguardo, senza rivolgergli la parola, promessa che mi ero fatta dopo aver scoperto che anche lui mi aveva mentito.
Sembrava che a tutti piacesse nascondermi la verità.
‘Cosa facciamo oggi?’
‘Mah, andiamo a raccontare qualche bugia  a Cher.’
Mike mi fece un sorrisetto e sparì in cucina, sicuro che prima o poi l’avrei perdonato. Tanto, come diceva lui, io non riuscivo a tenere il muso a nessuno, soprattutto se si trattava del mio migliore amico.
Niall si schiarì la gola e io gli lanciai uno sguardo veloce.
-Ciao, Cher.- esordì, con la sua solita voce allegra. Borbottai qualcosa, evitando il suo sguardo fisso sul mio viso.
-Sei ancora arrabbiata?- chiese. Lo guardai negli occhi, incredibilmente dolci e azzurri.
-Cosa, hanno mandato te perché hai la faccia da cucciolo? Ce l’ho anche con te, Niall.- gli dissi, cercando di rimanere fredda. Lui sbuffò.
-Mi dispiace, Cher. Davvero, non te l’ho nascosto di mia volontà, non mi era sembrato importante. E neanche ai ragazzi. Davvero, non volevamo mentirti.- disse, cercando di sembrare convincente. Alzai gli occhi al cielo.
-Certo, non ti era sembrato importante! Ma ti rendi conto?! Non mi hai detto praticamente la cosa più importante di te!- esclamai. Lui scrollò le spalle.
-Non è la cosa più importante di me. E’ solo il mio lavoro, una cosa che amo fare, si, ma io sono Niall. Non uno dei One Direction. E noi non te l’abbiamo detto probabilmente perché volevamo che tu ci conoscessi per quello che siamo.- mormorò. Trattenni a stento un sorriso intenerito.
Solo in quel momento mi resi conto che forse la mia reazione era stata esagerata, che potevo permettere loro di spiegarsi, prima di urlargli contro e arrabbiarmi. A lui non sfuggì il mio sguardo di resa e si illuminò in un sorriso.
-Dai, Cher, dacci un’altra possibilità. Non siamo così male, lo sai anche tu!- esclamò, lanciandomi un’occhiata speranzosa. Io scrollai le spalle, restando sulle mie.
-Non lo so. Io…io mi sono fidata di voi, e voi mi avete mentito per tutto il tempo!- esclamai, cercando un appiglio per restare offesa, testarda fino alla fine. Lui sorrise e mi costrinse a guardarlo poggiandomi un dito sotto al mento.
-Dai, lo sappiamo tutti e due che non puoi resistere…- mormorò, sbattendo più volte le ciglia. Lo spinsi via, senza riuscire a trattenere un sorriso divertito. Lui lo vide e batté le mani, con un gran sorriso.
-Ah-ah! Hai sorriso, è andata!- esclamò indicandomi. Alzai gli occhi al cielo e feci per ribattere, ma la voce di Tom che mi chiamava dalla cucina mi interruppe.
-Devo andare. E non correre dai tuoi amici tutto contento. Io non ho perdonato nessuno.- ribadii, prima di scappare in cucina.
Era un comportamento da idiota testarda, ma ero così, non ci potevo fare niente.
 
 
 
Sentii un baccano provenire da fuori e mi alzai dal divano per affacciarmi alla finestra in salone. Nel vialetto di fronte al mio, un gruppetto di ragazzine urlanti aveva messo le tende, aspettando che uno dei loro amati One Direction si affacciasse.
Al buio potevo scorgere tutti i cartelloni che avevano preparato, con i loro nomi scritti sopra, le magliette che indossavano, tutte con la stessa foto, e i loro visi speranzosi che si sporgevano e si attaccavano alle finestre per cercare di vedere qualcosa.
Un sorrisetto diabolico mi balenò sul viso.
Probabilmente si saranno tappati in casa terrorizzati.Pensai e con soddisfazione richiusi la tendina e accesi la tv, cercando qualcosa di decente da guardare.
Dopo qualche minuto sentii bussare alla porta insistentemente.
Ma non alla porta principale, quella sul retro.
Che cosa strana.
Titubante mi avvicinai alla porta e la socchiusi, affacciandomi e ritrovandomi davanti due magnetici occhi verdi splendenti.
-Ciao, Ragazza Arrabbiata!- mi salutò Harry con un gran sorriso. Alzai  gli occhi al cielo e aprii del tutto la porta, guardando i cinque ragazzi di fronte a me che mi fissavano con occhi speranzosi.
-Che volete?- chiesi loro, già immaginando quale sarebbe stata la loro richiesta. I ragazzi mi sorrisero, tutti contemporaneamente. Ma prese la parola il riccio, quello più sfacciato.
-Vedi, se ti affacci alla finestra…- cominciò. Lo interruppi.
-Ho visto. C’è un gruppo di ragazzine appostate davanti la vostra porta. E allora?- gli chiesi con voce monocorde. Lui mi sorrise, mostrando le fossette.
-Potrestiospitarcifinoachenonsenevanno?- mi chiese tutto d’un fiato, velocemente, sperando che non capissi bene.
Ma io era piuttosto abituata a quel genere di richieste.
Mia sorella faceva sempre così, e avevo imparato ad analizzare ogni singola parola che sentivo.
Feci un sorrisetto.
-Scordatelo.- gli dissi, prima di sbattergli la porta in faccia. Qualcuno si attaccò al campanello.
Soffocai un grido di frustrazione.
-Dai, Cher!- urlò la voce di Louis, mentre quel dannato dito continuava a premere sul campanello.
Cercai di ignorarlo e feci per alzare il volume della tv, quando sentii il rumore di spinte e qualcuno borbottare.
-Sei sempre il solito. Togliti di mezzo.- sentii mormorare. Curiosa, tolsi il volume alla tv e aspettai.
-Cheryl.- esordì una voce dal timbro dolce.
Liam.
-Lo so che in questo momento ce l’hai con noi perché ti abbiamo mentito. Però, per favore.- mi pregò.
Già cominciavo a cedere e feci un passo verso la porta.
Ero totalmente in balia delle sensazioni che provavo solo a sentire la sua voce, dovevo darmi una regolata.
-Staremo buoni, come se non ci fossimo neanche. Non darci in pasto alle fan scatenate. Appena se ne andranno spariremo e non ti daremo più fastidio, promesso.- continuò sempre con la sua voce dolce e convincente.
Alzai gli occhi al cielo, sapendo che mi sarei pentita amaramente per quello che stavo per fare.
Con uno sbruffo aprii la porta e mi trovai davanti il sorriso entusiasta dei ragazzi. Alzai di nuovo gli occhi al cielo.
-Va bene. Ma appena se ne vanno, sloggiate. E non fate casino, mia sorella sta dormendo.- mi raccomandai e i ragazzi annuirono, mentre mi sfilavano accanto. Niall mi abbracciò velocemente, sorprendendomi.
-Grazie, Cher. Lo sapevo che prima o poi ci avresti perdonati!- esclamò scoppiando a ridere. Al suono della risata contagiosa del biondino, non riuscii a trattenere un sorriso.
-Io non ho ancora perdonato nessuno.- borbottai. Il biondino mi fece l’occhiolino e seguì gli altri, che si erano già accomodati, invadendo il mio salotto.
-Grazie davvero, Cher.- mi disse Liam riconoscente. Io, davanti a tutta quella serietà, feci spallucce e arrossii, imbarazzata.
Cercai di non pensare a quello che era successo il giorno prima e distolsi lo sguardo dalle sue labbra, per evitare di cascarci di nuovo.
Raggiunsi i ragazzi, seguita da Liam che mi camminava a pochi centimetri di distanza e potevo sentirne il respiro sul collo. Deglutii, improvvisamente tesa, e cercai di concentrarmi sugli altri, che ormai avevano preso possesso del divano e di conseguenza della mia tv.
-Harry, togli quei piedi dal mio divano.- sibilai. Harry sbruffò e si beccò una pacca sulla testa da Zayn. Lo fulminò con lo sguardo e tirò i piedi giù lentamente.
-Fai il bravo.- lo ammonì il moro. Il riccio annuì e sbruffò di nuovo, continuando a cambiare canale.
-Ehm, Cher…- cominciò Louis. Lo guardai di sottecchi e lui mi sorrise.
-Mi dispiace, davvero, di non averti detto tutta la verità.- cominciò. Io incrociai le braccia al petto, aspettando che continuasse. Lui fece gli occhi dolci e allargò le braccia, in cerca di un abbraccio. Io alzai un sopracciglio.
-Però non posso pensare che tu ce l’hai con me e non mi parli. Per favore, facciamo pace?- mi chiese, sbattendo le sue lunghe ciglia. Sbuffai e mi avvicinai, lasciandomi stringere tra le sue braccia. Gli altri ragazzi fecero un urletto entusiasta e si unirono al nostro abbraccio.
-Idioti, c’è mia sorella che dorme!- sibilai, sciogliendo l’abbraccio e fulminandoli con lo sguardo.
-Quindi ci hai perdonati?- chiese Niall, saltellando sul posto con un gran sorriso. Scoppiai a ridere.
-Si, ma niente più bugie.- mi raccomandai, con sguardo serio. I ragazzi annuirono tutti sorridendo e poi ritornando ad interessarsi ad altre cose. Sospirai, passandomi una mano tra i capelli, quando sentii un respiro caldo al mio orecchio.
-Dobbiamo parlare.- sussurrò Liam con voce calda. Deglutii, ignorando il battito accelerato del mio cuore e annuii. Lui mi prese la mano e fece per trascinarmi in cucina, quando sentii dei passi strascicati provenire dalle scale e mi voltai di scatto.
Mia sorella stava scendendo lentamente, stropicciandosi gli occhi.
Sobbalzai, consapevole di quello che sarebbe successo di lì a poco.
-Cher, ma che cos’è questo casi…- si bloccò e spalancò gli occhi, quando notò cos’era stata la causa del suo brusco risveglio.
La vidi impallidire per un secondo, mentre li fissava uno ad uno.
-Oh. Mio. Dio.- sussurrò, quando i ragazzi si aprirono tutti in un sorriso.
-Oh mio Dio, ci sono i One Direction nel mio salotto!- strillò, con un acuto che avrebbero sentito nel raggio di chilometri. Louis schizzò in piedi e le tappò la bocca con la mano.
-Non urlare, o ci scopriranno.- la implorò. Gli occhi di Jenny si aprirono ancora di più, mentre cominciavano a tremarle le mani. Annuì debolmente e Louis la lasciò andare.
-Oh, mio Dio. Non ci posso credere.- sussurrò, portandosi le mani davanti alla bocca, continuando a fissarli uno ad uno. Lasciai immediatamente la mano di Liam e mi avvicinai a lei posandole una mano sulla spalla.
-Stai bene?- gli chiesi. Lei mi lanciò uno sguardo stralunato.
-Sto bene? Mi chiedi se sto bene!? Mi sveglio nel bel mezzo della notte e trovo i miei idoli nel mio salotto! Ti prego, dammi un pizzicotto e dimmi che non sto sognando.- sussurrò ancora. Louis le diede un pizzicotto sul braccio.
-Ahi!- protestò lei, sobbalzando. Louis la guardò innocentemente, allargando le braccia.
-L’hai detto tu di farlo.- si giustificò. Lei lo guardò con occhi meravigliati, massaggiandosi il braccio. Io scossi la testa e riportai la sua attenzione su di me.
-Jen, non andare fuori di testa. Sono davvero loro e sono davvero nel nostro salotto. Ma sono ragazzi normali.- le dissi. Lei mi guardò.
-Tu li conosci.- mi accusò. Io annuii e lei sbarrò gli occhi.
-E come diavolo hai fatto?- mi chiese. Io scrollai le spalle.
-Hai presente quegli amici con cui sono uscita negli ultimi giorni?- le chiesi. Lei annuì.
-Ecco, erano loro.- confessai. Lei li guardò di nuovo, come se fossero alieni, e scosse la testa.
-Non ci credo. Tu sei amica loro e non mi hai detto niente!?- strillò di nuovo, diventando tutta rossa. Sospirai.
-Non sapevo che loro erano i tuoi amati One Direction. Te l’avrei detto.- le dissi. Lei mi guardò ancora per qualche secondo, poi decise di passarci sopra, riservandosi le urla e le accuse per quando saremmo rimaste sole.
Si girò verso di loro, che ci scrutavano in silenzio e sorrise, dandomi una gomitata sulle costole.
-Almeno presentami.- sibilò tra i denti.
-Oh, giusto!- esclamai –Ragazzi, lei è mia sorella Jenny. Come avrete capito è una vostra grandissima fan.- spiegai, beccandomi un’altra gomitata su un fianco. I ragazzi sorrisero tutti, divertiti, e Harry fece segno a Jenny di sedersi accanto a lui. Lo fulminai con lo sguardo, ma lui non se ne accorse, troppo concentrato sulla sua nuova preda.
Non mi preoccupai tanto, Jenny era un osso duro come me, però non ero sicura che sarebbe potuta resistere al sorriso che il riccio le stava rivolgendo.
Sentii una mano afferrare la mia e mi voltai verso Liam che, con sguardo serio, intrecciò le dita alle mie, tirandomi un poco. Annuii e con uno sguardo furtivo verso i ragazzi, che non si accorsero per niente di noi, troppo interessati alla loro piccola fan, trascinai Liam in cucina, chiudendomi la porta alle spalle. Lui si appoggiò alla credenza e incrociò le braccia. Io lo raggiunsi, a sguardo basso e mi misi accanto a lui, percependo all’istante l’elettricità che c’era tra di noi e che mi costringeva quasi a stringermi a lui. Intrecciai le mani tra di loro, per evitare di toccarlo.
-Devo chiederti scusa.- cominciò. Io alzai gli occhi verso di lui, che si stava guardando le scarpe.
-Mi dispiace, tu mi hai detto praticamente tutto di te, mentre io sono stato sleale, nascondendoti una parte importante della mia vita. Mi dispiace, davvero.- continuò. Io scossi la testa.
-Non importa, ora lo so.- risposi facendo spallucce. Lui si spostò ancora di più accanto a me e mi afferrò il mento con la mano, costringendomi a perdermi nei suoi occhi dolci.
-No, ci tengo a scusarmi per bene. Non voglio che tu perda la fiducia in me. Ti giuro che non ti mentirò più.- disse con convinzione. Io rimasi imbambolata ad osservare i suoi occhi per qualche secondo, poi annuii distrattamente, dischiudendo le labbra e desiderando con tutta me stessa che lui annullasse la poca distanza che c’era tra di noi. Lui sorrise debolmente e socchiuse gli occhi.
Mi preparai a gustare il sapore delle sue labbra sulle mie e il mio cuore accelerò improvvisamente, quasi volesse uscirmi dal petto per gridare tutto quello che provavo in quel momento.
 
 
 


Liam.

 
 



Le sue labbra si erano dischiuse pericolosamente, in una richiesta muta, e io non me l’ero fatto ripetere due volte. La mia mano stretta a sfiorare la sua guancia morbida e le mie labbra ad un soffio dalle sue.
Solo Dio sa quali erano le mie sensazioni in quel momento.
Era un turbinio di sentimenti, non sapevo definire come mi sentivo in quel momento, riuscivo solo a distinguere il bruciante desiderio di annullare la distanza tra di noi una volta per tutte.
-Ehi, Cher, c’è qualcosa da mangiare? Di là c’è Niall che sta per divorare…il…divano…- la voce di Zayn si affievolì, mentre entrava di corsa in cucina e ci sorprendeva vicini, molto vicini.
Sobbalzai e lei si allontanò di scatto da me, arrossendo visibilmente.
Le sue guance si colorarono di un rosa scuro e in quel momento mi sembrò talmente bella che rischiai di afferrarla e stringerla a me all’istante.
Mi passai una mano tra i capelli e fulminai Zayn con un’occhiata, mentre lei si schiariva la gola, nervosamente. Zayn mi lanciò un’occhiata maliziosa.
-Cosa…cosa dicevi?- balbettò. Lui fece un sorrisetto e indicò la porta che conduceva al salone alle sue spalle.
-A Niall è preso il suo solito attacco di fame. Rischia di mangiare un tuo cuscino, o direttamente le dita di qualcuno nell’altra stanza.- mormorò divertito –Non è che hai qualcosa di commestibile per placare il suo stomaco?- le chiese.
-Oh, si, certo.- balbettò, aprendo sportelli a caso, fino a trovare qualche pacco di patatine, o merendine che gli porse immediatamente. Zayn ci fece un altro sorrisetto e fece per andarsene, lasciandoci di nuovo soli. Poi però, sulla porta, sbucò Louis con un gran sorriso. Alzai gli occhi al cielo, senza farmi vedere, e capii che ormai era sfumata via la mia occasione.
-Dio, Cher, tua sorella è troppo forte! Perché non ce l’hai presentata prima?- esclamò con la sua solita voce allegra. Cher si aprì in un bellissimo sorriso.
-Perché lei è solo mia.- gli disse facendo una smorfia. Louis rise, divertito.
-Oh, non credo che dopo stasera lo sarà più. Sembra che il nostro Hazza l’abbia puntata…- mormorò maliziosamente. Cher si irrigidì e a passo svelto si affacciò dalla porta della cucina, osservando la scena. Mi avvicinai anch’io e notai Harry e Jenny chiacchierare fitto fitto, seduti vicini sul divano, mentre Niall li ignorava bellamente, troppo occupato a guardare un programma di cucina in tv.
I due sembravano divertirsi e la ragazzina somigliava talmente tanto a Cher che a volte faceva le sue stesse espressioni e per un secondo potei notare i suoi occhi brillare davanti al sorriso di Harry, proprio come quelli di Cher brillavano quando era con me.
La cosa ovviamente non sfuggì a Cher che, a bocca aperta, lanciò un’occhiataccia da lontano al riccio, che non si accorse di niente, e li raggiunse sul divano, facendosi spazio tra di loro con espressione frustrata. Louis scoppiò a ridere di gusto, insieme a Zayn, mentre io la guardavo divertito.
Jenny la fulminò con lo sguardo, mentre Harry si allontanava alzando gli occhi al cielo. Lei incrociò le braccia al petto, imperterrita, e ignorò la sorella che la stava letteralmente uccidendo con lo sguardo.
Lentamente mi avvicinai e mi lasciai cadere su una poltrona accanto a loro, mentre Niall cominciava ad affondare i denti nelle merendine che gli aveva appena passato Zayn.
Dopo un po’ che rimasero tutti in silenzio, Harry bisbigliò qualcosa all’orecchio di Louis, che annuì divertito e si alzò, andando verso Cher.
-Ehi, amica, non è che mi diresti dov’è il bagno?- le chiese, con sguardo eloquente.
Cher lo fulminò con lo sguardo e lanciò una breve occhiata a Jenny, che le pizzicò un fianco.
Ci pensò su un attimo e poi si alzò, facendo di nuovo unire i due nuovi ‘piccioncini’, anche se non credevo che fosse davvero così, conoscendo Harry.
Probabilmente era solo interessato a fare nuove conoscenze, e poi era troppo piccola anche per un pervertito come lui.
-Ehi, Jen. Non pensi sia ora di andare a dormire?- chiese alla sorella, indicandole l’orologio, che segnava l’una passata. Il viso di Jenny si fece rosso di rabbia.
-Non ho sonno.- sibilò.
-Io invece si.- mormorò Niall con uno sbadiglio, dopo essersi spolverato tutte le cose da mangiare. –Dove dormiamo noi?- chiese. Cher spalancò un poco gli occhi.
-A casa vostra.- rispose come se fosse la cosa più ovvia. Zayn scosse la testa.
-Non se ne parla. Io non esco da questa casa finché il vialetto non si libera. E in questo momento è ancora pieno di nostre fan, quindi significa che noi dobbiamo rimanere a dormire qui.- disse, incurante che Cher avrebbe potuto benissimo buttarci fuori di casa.
Ma sembrava essere convinto che lei non l’avrebbe mai fatto, probabilmente la conosceva meglio di quanto credevo. Lei sospirò arrendendosi.
-Bene. Allora due di voi possono dormire qui, il divano si apre.- spiegò -La prima porta a sinistra è la camera degli ospiti, arrangiatevi. Ah, Lou, il bagno è in fondo a destra. Fai con comodo.- continuò, con un sorrisetto, senza perdere di vista Harry.
Sembrava dannatamente gelosa della sorella e quella cosa me la fece adorare ancora di più.
Piano piano cominciavo a scoprire vari lati del suo carattere e più andavo avanti, più capivo che cominciava a piacermi in modo esagerato.
-Bene, allora io vado a dormire. Jen, finirai di parlare con il tuo principe domani, ora è tardi.- disse. La ragazzina con uno sbuffo si alzò e la raggiunse, affiancandola mentre si avviava verso le scale.
-Buonanotte, ragazzi.- ci disse, con un sorriso assonnato.
-Buonanotte.- mormorarono tutti all’unisono.
Harry e Louis si diressero immediatamente nella camera degli ospiti, mentre Zayn e Niall si sdraiavano sul divano stiracchiandosi.
Io, seduto sulla poltrona, aspettai in silenzio il tempo che si addormentassero.
Poi, in punta di piedi, salii le scale e mi avvicinai davanti alla porta chiusa dietro la quale era sparita Cher pochi minuti prima.
Titubante, bussai leggermente, attendendo il suo timido ‘avanti’ che non tardò ad arrivare.
 
 








HOLA C:
Soooo, dovete continuare ad amare mia cugina e il mare che in questi giorni mi sta facendo venire una marea (appunto) di ispirazione :DD
No, davvero, non ho mai avuto così tanta voglia di scrivere ^^
Attente, perchè potrei bombardarvi di capitoli da un momento all'altro (?)
E' il sole che mi sta dando alla testa, di solito non sono così pazza.
*continua ad esserne convinta*
Ok,ok, passiamo al capitolo.
JENNY LI HA BECCATI!
Oh, yeah!
Finalmente li ha conosciuti e forse succederà qualcosa con uno di loro...mmh...
No, basta parlare.
Ora scappo al mare a cercare di ritrovare quel ragazzuolo che sembra sparito dalla circolazione.
Che sia scappato vedendomi? O.o
Bah.
Probabile.
Bien, spero vi piaccia ç.ç
#With love.
-S.


Ps. Non è che sareste così gentili da passare a dare un'occhiata alla Ff della mia amica?
Su, su! Fate le buone bimbe (?) C:
Link: http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1151032
  
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