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Autore: flawsian    18/07/2012    0 recensioni
E se scappassi di qui? E se per una volta mandassi tutto all'aria e lasciassi la mia vita in mano al destino? E se ,finalmente, abbandonassi la mia personalità da piccola e timida e angelica ragazza? E se per una volta fossi solo me stessa,senza pregiudizi e senza l'opinione severa della mia famiglia?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Credevo che quel ragazzo fosse diverso da tutti gli altri. Anche se avevo 16 anni , avevo avuto molte esperienze...di qualsiasi genere. Ragazzini,uomini single,uomini sposati,professori e nonni. Forse anche per quello che la gente e i ragazzi di Manhattan avevano un comportamento negativo con me. Ero abituata a persone che guardavano solo il mio aspetto, dalla gonna della divisa che indossavo a scuola fino ai vestiti ai party in piscina. Mi convincevo che quella vita mi piaceva a sapevo che avevo bisogno di una persona che mi trattasse per quello che ero veramente, come una ragazza normale che aveva bisogno di un abbraccio ma ricevevo solo droga,bottiglie di vodka e baci violenti. Potevo dire 'stop' a quella vita? Certo, ma andava tutto veloce e riuscivo a farmi trasportare dal sapore della trasgressività. E Harry in pochi minuti della mia vita mi aveva trattata come non l'aveva fatto mai nessuno in 16 anni della mia vita. Dovevo essere perfetta per quella passeggiata tra i quartieri di Londra con lui, volevo che mi vedesse bella e che mi guardasse negli occhi e non il mio seno. Col tempo che passava erano già arrivate le 8 e lui puntuale aveva bussato alla mia porta. Con calma e con il viso rilassato ero andata a aprire quella porta e subito, per un secondo la mia vita si era fermata. Avevo di fronte un ragazzo alto, con un sorriso che avrebbe fatto innamorare anche la persona più cattiva del mondo , e poi i suoi occhi. Dio, quanto erano belli. Non c'era niente di più bello che essere guardata dai quegli occhi dolci e verdi. Mi ero persa nel suo viso. Iniziavo a essere agitata . Mi prese per le mani e si avvicinò lentamente a me. Ero rigida. Il cuore da battiti tranquilli e regolari continuava a essere sempre più veloce,sempre di più , avevo la sensazione che il cuore mi stesse scoppiando. La pancia mi faceva male da impazzire come se si stesse muovendo qualcosa dentro di me. Lui era a due centimetri dalla mia guangia e riuscivo a sentire il suo profumo. Ero immersa dal suo odoree poi era arrivato quel bacio sul mio viso. Era perfetto, la morbidezza delle due labbra che si posavano lente e dolci sulla mia guancia. Subito e delicatamente aveva lasciato le miei mani. Presi un respiro profondo ed ero pronta per la nostra serata. Harry: Dai sediamoci in questo bar e iniziamo il nostro lungo viaggio per Londra. Serena: Lungo? Ti prego Harry, sii gentile. Harry: Non farei mai il maleducato con la figlia di Victor. Cazzo, e se era il figlio di Victor? Victor era il compagno di mia madre. Io lo chiamo patrigno perchè non ho mai saputo con certezza chi fosse in realtà il mio padre biologico. Mia madre Elisabeth non aveva mai avuto il coraggio di fare un test del DNA oppure darmi la sicurezza di poter conoscere mio padre. Ma mia madre diceva sempre che era molto probabile che ero figlia di Victor, l'avevo sempre pensato anche io ,ma non mi aveva mai sconvolto la vita. Però adesso me la stava cambiando. Se Harry fosse il figlio di Victor significherebbe che mi stavo innamorando di mio fratello. Per la Serena che ero un giorno fa avrei mandato tutto a farsi fottere a avrei fatto una ricca e lunga scopata con il mio presunto fratello ma la Serena di oggi, quella che vuole cambiare aveva bisogno di certezze ma soprattutto sperava con tutto il cuore che tra lei e Harry non ci fosse nessun legame di parentela. Serena: Ma sei il figlio di Victor? Harry sbuffò e incominciò a ridere. Una risata forte e contagiosa. Strizzava gli occhi e io riuscivo a vedere le sue fossette. Io lo guardavo con gli occhi spalancati e un sorriso. Harry: Serena, sei impazzita? Victor potrebbe essere mio nonno. Serena: No dai, non è vecchissimo. Harry: Bevi quel caffè che andiamo a scoprire i negozi di frullato di Londra. Serena: Voglio comprarti qualcosa Harry: Un pasticcino? Serena: Si, un pasticcino... Avevamo lasciato il bar e Harry mi guidava per le vie di Londra. Eravamo entrati in milioni di negozi e di yougurterie perchè dovevamo assaggiare tutti i gusti di yougurt esistenti nel mondo. Poi in una pasticcieria gli comprai quel pasticcino.Lo nascosi ,l'avrei dato a fine serata. Improvvisamente si era fatto tutto buio e la pioggia scendeva sempre più violentemente. Harry: Al mio 'tre' stai attenta alle pozzanghere e corri più forte che puoi. Serena: Sono bravissima a correre. Harry: allora sei pronta? Treeee! Harry velocente mi aveva preso le mani,mi dava una spinta. Lui aveva incominciato a correre io ero dietro di lui ma non riuscivo a tenergli testa. La pioggia aveva bagnato i nostri capelli e i nostri vestiti. Lui con quei capelli umidi,mentre correva concentrato e preoccupato a tnermi stretta la mano era ancora più bello. Eravamo riusciti a tornare a casa,bagnati ,ma eravamo di fronte la mia porta. Serena: Harry.. Harry: Non dirmi che hai perso qualcosa Serena: No, volevo darti questo.Aprilo a casa. Harry: Ma come hai fatto? Grazie. Faceva passi veloci ed era verso di me, mi aveva appena sussurrato nell'orecchio : ' SEI BELLISSIMA' e poi scappò via.
  
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