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Autore: Always Sil    18/07/2012    3 recensioni
FAN FICTION SOSPESA, RIPRENDERA' QUANDO LA FANTASIA RITORNERA'
- Spoiler per chi non avesse letto " Il canto della rivolta" -
Cosa sarebbe successo se, alla fine dell'edizione della memoria, avessero recuperato Peeta al posto di Katniss?
Cosa sarebbe successo se Katniss fosse stata torturata, mentre Peeta era sano e salvo al distretto 13?
Insomma, il libro "il canto della rivolta" un tantino diverso dall'originale.
[Dal primo capitolo:
La sua voce è fredda e distaccata, ma i suoi occhi lo tradiscono.
È angosciato, preoccupato e triste.
Non c’è bisogno che gli chieda il perché, tanto la risposta la conosciamo tutti e due.
Un solo nome, il suo.
Katniss. ]
Genere: Guerra, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo due.
L’ hovercraft tocca il suolo dell’hangar dopo quarantacinque minuti di viaggio.
Apro piano gli occhi, cercando di alleviare il senso di nausea, visto che ho paura del vuoto.
Quando io ero piccolino, una sera hanno trasmesso in Tv da Capitol City un servizio che vedeva come protagonisti due signori che si lanciavano con il paracadute dal tetto di un palazzo, con in mano un pacco regalo da dare al nipote del presidente Snow che compiva 7 anni.
Mi sentii male solo a guardarli, e da quel momento in poi ho sempre avuto paura del vuoto, quindi volare non è proprio un esperienza felice, oltre al fatto che gli unici voli che io abbia mai fatto mi hanno portato dentro e fuori dalle arene.
Mi slaccio la cintura di sicurezza e mi alzo in piedi, appoggiandomi alla parete per riacquistare l’equilibrio.
Ranuncolo salta giù dal sedile e si avvicina alle mie gambe, strusciandosi sopra.
Credo che questo gatto si sia innamorato della parte inferiore del mio corpo.
La Divisione Aviotrasportata è davvero ad una profondità inimmaginabile, credo che ancora più sotto si trovi il centro della terra.
Tutto il distretto 13 è sotterraneo, in superficie ci sono solo rovine, proprio come il distretto 12.
Prendo un ascensore che si muove verso destra, poi inizia a salire.
Per arrivare alla mia unità, ovvero la 489, ci vogliono circa otto minuti, ma adesso sono diretto all’unità 307, quella dove vivono la signora Everdeen e la figlia minore.
Sono state loro anzi, sono loro, che si prendono cura di me, che mi aiutano quando ho una crisi di panico.
La signora Everdeen è una bella donna con una lunga cascata di capelli biondi raccolti in un chignon, gli occhi azzurri che ogni tanto si perdono nel vuoto e la bocca che si tira in un sorriso forzato.
Ha sofferto molto alla morte del marito, anche ora sta soffrendo ma cerca di non darlo a vedere, per il bene di Prim, perché per Katniss è molto importante che lei non crolli.
Prim è la fotocopia della madre ma in miniatura.
Stessi capelli biondi, stessi occhi azzurri, ma carichi di vita e speranza, con il sorriso sempre sulle labbra, un sorriso vero e per nulla forzato.
Ogni volta che busso alla loro porta vorrei portare delle buone notizie, ma invece non porto mai nulla.
Oggi ho intenzione di portare un po’ di felicità ed infatti appena Prim apre la porta Ranuncolo inizia a miagolare.
Il gatto ha iniziato a leccarle la piccola mano, facendola ridere.
Il suono della risata cristallina di Prim riempie tutta la stanza.
Oh Kat, dovresti vedere com’è felice la tua sorellina adesso.
Una serie di Bip provenienti dal mio orologio interrompe il clima di gioia che si era creato.
Guardo l’orologio comunicatore:” Riunione Urgente, presentarsi al comando subito”.
Impallidisco, il mio corpo si irrigidisce e tutto questo succede sotto gli occhi della signora Everdeen
-Peeta, tutto ok? È successo qualcosa?- chiede, con voce preoccupata.
-No, cioè sì, mi vogliono al comando- rispondo, cercando di mantenere una la voce più calma possibile.
Non sono per niente calmo, non è la prima volta che vado al comando, solo non c’era mai stata una comunicazione d’emergenza prima d’ora.
Il mio primo, anzi unico pensiero è Katniss.
-Beh, io vado, se ci sono novità vi aggiorno-
Esco senza ascoltare la risposta.
Inizio a correre, per quanto la mia gamba artificiale ne lo consenta.
Arrivo davanti alla porta del comando, la spalanco senza troppi convenevoli e noto che sono l’ultimo.
-Bene, visto che ci siamo tutti possiamo cominciare – annuncia Alma Coin, presidente del distretto 13.
Non la sopporto, la vedo come una versione femminile di Snow.
Secondo me ha il cuore di pietra ed è una menefreghista assoluta.
Insomma, ha lasciato per 75 anni che Capitol City uccidesse giovani da tutti i distretti.
-Allora Capitol City ha annunciato un programma obbligatorio che dovrebbe iniziare tra poco-
Un programma obbligatorio? Di solito i programmi riguardano solo la gente di Capitol per annunciare loro quali prodotti scarseggeranno, ma se dicono che questo sarà importante allora mi devo fidare.
Lo schermo si accende di colpo, appare il sigillo di Capitol City e parte l’inno.
Terminato l’inno le telecamere stringono sulla figura di un uomo conosciuto da tutti.
I capelli blu notte, gli occhi neri messi in risalto dall’ombretto azzurro, labbra blu, il solito vestito blu scuro,Caesar Flickerman è sempre lo stesso.
Le telecamere allargano l’inquadratura fino a riprendere un'altra persona.
È una ragazza di circa 18 anni, i capelli scuri ricadono mossi e liberi sulla schiena, il corpo fasciato da un vestito turchese lungo fino le ginocchia.
ai piedi calza un paio di stivali color panna, che tiene saldamente ancorati a terra.
Il suo viso è rilassato, con un sorriso nervoso.
Ma la cosa più sorprendente di tutti sono i suoi occhi.
Un tempo quegli occhi brillavano.
Avevano voglia di combattere,  esprimevano una determinazione e una forza d’animo che pochi possiedono.
Ora invece sono spenti, non hanno neanche un minimo scintillio, sono opachi.
Quegli occhi grigi che tanto amavo sono terribilmente vuoti e privi di espressione.
Il suo viso sembra perso nel vuoto, quella non è la mia Katniss.
Mi faccio largo per arrivare davanti allo schermo.
-Ciao Katniss, sei splendida, lasciatelo dire- esordisce Caesar.
-Salve popolo di Panem, ciao Caesar e grazie per i complimenti- ribatte Katniss.
Vista da qui, per chiunque non la conoscesse, Katniss sembra forte e sana, ma non è così.
-Prima di tutto, mi dispiace molto per la tua perdita, come ti senti?-
perdita? Di quale perdita sta parlando?
-Oh, dispiace molto anche a me Caesar, sai era il mio bambino, comunque sto bene, ho superato lo shock.- risponde lei con un mano sul ventre, mentre una lacrima solitaria le solca il viso.
-Ammeto che pensavo di averti fatto l’ultima intervista, ma ora sei qui, cosa ne pensi?- chiede.
-Sai Caesar, anche io pensavo di non tornare più indietro, volevo morire in quell’arena proteggendo Peeta, cercando di salvarlo e permettendogli di ritornare a casa, ma ho fallito.
Insomma, lui colpisce il campo di forza, il suo cuore smette di battere e Finnick Odiar lo rianima, Mags che si uccide e la morfaminomane del distretto 6 che fa scudo con il suo corpo pur di proteggerlo.
Gli altri hanno avuto successo dove io ho fallito.
Ma quello che non sapevo, che non sapevamo, era che tutti gli altri avessero un piano.
Siamo rimasti coinvolti in qualcosa più grande di noi, senza neanche che ce ne accorgessimo.-
risponde sicura.
Caesar sospira, io mi immagino i pianti che la gente a Capitol City si sta facendo per la storia del bambino.
Quanta ipocrisia.
-C’è un’altra cosa che vorrei chiederti, Posso?-
Kat annuisce.
-Dunque, secondo te, questa guerra come finirà?- domanda Caesar, con la voce più dolce e tranquilla possibile.
-Beh, non credo ci sia tanto da dire, insomma quando questa guerra finirà ci saranno talmente poche persone rimaste in vita che si estingueranno entro un paio d’anni.
In parole semplici, noi ci combattiamo a vicenda, ci uccidiamo e alla fine nessuno ne uscirà vincitore.- spiega Katniss.
-Quindi, cosa vorresti dire?- domanda cauto.
-Basta, finiamola qui questa guerra, finiamola adesso, insomma, cessate il fuoco.- dice risoluta.
-Ok, per oggi abbiamo finito, Katniss vuoi aggiungere altro?-
-Arrivederci popolo di Panem, e grazie per avermi ascoltato.-
Prende un lungo respiro poi aggiunge:
-Peeta, ricordati che in guerra non esistono solo le bombe, anche le parole posso fare miracoli.-
Sigillo di Capitol City, inno e schermo nero.
ricordati che in guerra non esistono solo le bombe, anche le parole posso fare miracoli.
Cosa significa questo, Kat?
Sono immerso nei miei pensieri che mi accorgo appena dei brusii che si sono levati all’interno della stanza.
L’unica parola che mi fa’ tornare al presente è solo una: Traditrice.
Tutti la ripetono, ma nessuno capisce che è stata costretta a dire quelle cosa.
La testa inizia a pulsarmi dolorosamente, me la prendo tra le mani, mentre sento sempre quella parola che si ripete all’infinito, Traditrice.
Mi scoppia la testa, sto per mettermi ad urlare dalla disperazione quando qualcuno mi anticipa
-BASTA!- Questa voce la riconoscerei ovunque.
È impossibile dimenticare la voce della persona a cui hai affidato la tua vita per due volte in due anni.
Mi giro lentamente ed eccolo lì, Haymitch.
È pallido, i capelli lunghi ricadono sporchi sul viso, sembra invecchiato molto rispetto all’ultima volta che l’ho visto.
Potrebbe suscitare compassione, ma non a me.
Lo odio, non ha mai detto del piano dei ribelli a Katniss e a me, ci ha mentito, usato, manipolato e alla fine, proprio quando dovevano salvare la Ghiandaia Imitatrice, l’hanno abbandonata.
Che razza di uomo è?
Lo fisso a lungo, con uno sguardo omicida.
Lui, sentendosi osservato, sposta lo sguardo su di me.
Avanzo lentamente verso di lui.
Sembra sorpreso, nella stanza è calato il silenzio, tutti mi guardano.
Arrivo di fronte a lui, apre la bocca per dire qualcosa ma il mio pugno arriva prima di qualunque parola.
Cade a terra, dalla bocca esce del sangue che sgocciola sulla camicia bianca.
Prima che qualcuno possa fermarmi sono già fuori dal comando, diretto alla mia unità.
All’improvviso la testa mi gira vorticosamente, chiudi gli occhi e vedo l’immagine di Katniss, poi il buio.  


Sil's Corner.
Buonasera gente :)
Ecco a voi il secondo capitoletto, spero vi piaccia.
Come avrete notato la storia non è stata stravolta completamente,
ameno non all'inizio, poi un po' di cose cambieranno.
Grazie mille a tutte le persone che hanno inserito questa storia nelle
Preferite, ricordate e seguite.
Un grazie anche a Rosie_Posy e a BeeMe per le recensioni.
Infine un grazie a tutte le persone che mi leggono.
a presto con il terzo capitolo, 
Sil.

   
 
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