Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: _baby agron    19/07/2012    1 recensioni
E se tutte le Nuove Direzioni ricevessero una lettera speciale nel bel mezzo della loro vita, proprio quando iniziavano ad abituarsi a essere separati gli uni dagli altri?
Genere: Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il caldo sole californiano brillava nel cielo di una domenica mattina. Nonostante fosse Dicembre inoltrato, Malibù viveva di belle giornate con l’assenza di neve. Le varie ville dei milionari che si prolungavano per il litorale erano decorate per quello che sembrava essere il Natale più caldo di sempre. Sulla spiaggia i turisti prendevano il sole, ammirando l’oceano e scattando fotografie. Tutto sembrava rendere quella giornata una perfetta giornata.

Le campane della chiesetta, che si trovava appena fuori dal lungomare californiano, avvisarono i passanti che mezzogiorno era ormai alle porte. I fedeli uscirono lentamente dal portone principale, discutendo animatamente. Ogni domenica, alle dodici, il viale che seguiva la costa si trasformava in una passerella dove i fedeli esibivano con grazia il più costoso degli abiti e il più lussuoso dei gioielli.

Una coppia, mano nella mano, lasciava la chiesa e si dirigeva verso il parcheggio adiacente. A differenza della gente che frequentava quella parrocchia, loro non abitavano sul lungomare in una di quelle ville da sogno, bensì in una villetta appena fuori Malibù. Entrati nel loro Navigator grigio vulcano si diressero verso casa.

«Quel coro era davvero penoso» Una voce schifata e sommessa irruppe nel silenzio della strada. «Mancava poco che mi alzassi in piedi e insegnassi a quei visi pallidi un po’ di vera musica».

«Sei sempre la solita melodrammatica! Suvvia erano lì solo per servire il Signore, non di certo per fare i coristi di un concerto gospel. A volte mi dimentico di chi sei amica!» Il ragazzo biondo alla guida del suv rise apertamente vedendo la faccia offesa che aveva fatto la sua fidanzata mentre parlava.

«Non insultare Rachel e Kurt! Saranno due regine del melodramma, ma sono due amici fantastici e ci sono sempre per me».

«Ma restano due regine del melodramma» rise Sam afferrando la mano della fidanzata.

Giunsero a casa dopo una decina di minuti e Sam parcheggiò nel garage della villa. La loro casa, seppur modesta, conteneva tutti i comfort che necessitavano: un garage, un giardino con piscina e un seminterrato. L’etichetta indipendente che aveva assunto Mercedes tre anni prima come una corista si era ravveduta dal suo talento e aveva scelto di seguirla come solista. La fortuna, senza dubbio dovuta al talento della ragazza, non era tardata ad arrivare e aveva aiutato il sostentamento della coppia. Felici com’erano, Sam non aveva dovuto cercare un lavoro, poiché, appena giunto a Malibù, Mercedes lo aveva convinto ad entrare nella sua band di supporto nei concerti e con grande entusiasmo il fidanzato aveva accettato.

«Tesoro» gridò Mercedes dalla scalinata che portava al piano superiore. Un mugugno confuso la avvisò che aveva l’attenzione di Sam. «Stasera abbiamo un incontro per i bambini dell’ospedale. Non te ne dimenticare!»

«Sì lo so. Tranquilla non me ne dimenticherò».

Ogni domenica, come da calendario, Mercedes e Sam andavano nell’ospedale del loro quartiere per fare beneficenza e cantare con i bambini del reparto di oncologia infantile. Un sorriso e una bella canzone sembravano essere una cura apparentemente perfetta per quei bambini.

La diligenza e l’impegno con cui lo facevano era sorprendente e, per questo motivo, spesso ricevevano lettere e regali dai genitori di ragazzi che miglioravano grazie alla loro musica. In quei casi, i fidanzati ringraziavano ma ammettevano che non era merito loro, bensì delle cure dell’ospedale.

«Sammy pensi che questo vestito vada bene per oggi?» Mercedes scese le scale e si presentò in cucina dove il biondo stava preparando la cena per il ritorno dall’ospedale.

«Sembri un albero di Natale» disse leggermente disgustato dal constatare che la fidanzata era completamente ricoperta di paillettes.

«Sono allegre» disse Mercedes esibendo uno dei suoi sorrisi migliori.

«No! Non è mica una sfilata di moda. Puoi venire anche in tuta. I bambini non prestano attenzione a come sei vestita, ma a come canti» rispose serio Sam.

«E va bene! Va bene se metto un jeans e una felpa?»

«Perfetto» disse Sam prendendo il viso di Mercedes tra le mani e baciandola «Sarai bellissima».

«Allora vado a cambiarmi. Tra dieci minuti ti voglio in garage, chiaro?» disse abbandonando la cucina. Sam alzò gli occhi al cielo; sapeva che la sua fidanzata non ce l’avrebbe mai fatta a prepararsi in tempo.

Come immaginato da Sam, Mercedes arrivò in garage con quindici minuti di ritardo.

«Era ora!» disse ridendo.

«Non trovavo le mie scarpe gialle!» sbuffò Mercedes.

Entrarono in macchina e viaggiarono per una ventina di minuti finché il grande cartello stradale li avvisò che erano giunti a destinazione.

Come di norma entrarono nel reparto di oncologia infantile e raggrupparono i bambini in cerchio. Cantarono Somewhere Over The Rainbow, Human Nature e Pure Imagination. Alla fine, Mercedes fece un assolo mentre i bambini la guardavano estasiati. D’un tratto, quando era pronta per esplodere nell’acuto dell’ultimo ritornello, la porta si aprì e la figura di una donna statuaria con in braccio una bambina di circa due anni irruppe nella stanza.

«Diamine finalmente! Ho cercato in tutto l’ospedale per trovarvi!»

Mercedes smise di cantare e Sam bloccò le corde della chitarra che continuavano a tintinnare.

«C-coach Sylvester» dissero all’unisono con un’espressione che non nascondeva il loro completo stupore.

«Bambini, scusateci un attimo. Mi servono Oprah e il suo spogliarellista. Fuori!» disse in tono autoritario.

Mercedes e Sam la seguirono fuori e, trovato un posto indiscreto, iniziarono a parlare.

«Coach cosa ci fa qui a Malibù?» chiese Mercedes nervosa. Sam non riusciva a togliere gli occhi di dosso alla piccola creatura che Sue aveva in braccio. La fidanzata gli pestò un piede per riportarlo alla realtà.

«Quella testa riccioluta di Will Shuester mi ha chiesto un favore e ho deciso di accontentarlo per una buona volta» spiegò Sue «Dovevo portare lei a fare una visita e Will mi ha detto che facevate volontariato qui così...»

«Come sta il signor Shue? Bene? E con Emma va tutto apposto? Il Glee club è ancora in piedi?» Sam sembrò tornare alla realtà appena sentì il nome del professore di spagnolo. La Sylvester lo guardò scioccata.

«Metti un freno alla lingua, Evans! Non sono mica un quotidiano che sforna notizie su Will Shuester! Sono qui per consegnarvi questa».

Frugò in maniera decisa nel borsone che aveva in spalla e dal quale estrasse diversi oggetti prima di afferrare un pezzo di carta accartocciato in una pallina. La lanciò a Sam che l’afferrò.

«Se mi scusate... Ho una visita da fare! A mai più direi» sorrise Sue. La piccola fece ciao con la manina alla coppia man mano che si allontanava con la madre.

I ragazzi esitarono un po’, ma poi assottigliarono la lettera per renderla tale e l’aprirono.

Lessero velocemente, si guardarono negli occhi e sorrisero.





Note dell'autrice: Eccomi quiii! Be' sono un po' scoraggiata perché nessuno si degna di recensirmi, ma mi sono detta che non me ne deve fregare nulla e non devo perdere la speranza, quindi questo è il nuovo capitolo! Manca poco alla lettera che sconvolgerà le vite delle New Directions. Vi ho dato un aiutino dicendovi che la lettera è da parte di Will :)
Spero che continuiate a seguire la mia storia, perché ci metto davvero tanta passione. Alla prossima.
_baby agron

Ps_Non pubblicherò il prossimo capitolo molto presto perché devo partire per andare a vedere Dianna a Giffoni *sviene, muore e resuscita* quindi non avrò il tempo di scrivere.. però spero di prendere ispirazione da Miss Agron in persone, come mi succede ogni giorno <3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: _baby agron