CAPITOLO VENTUNESIMO

La sala comune dei Serpeverde era come al solito gremita di ragazzi dall'età più variabile possibile, intenti a studiare o a riposarsi chiacchierando tranquillamente.

Di quest'ultima categoria faceva parte anche Draco Malfoy che allegramente stava sghignazzando assieme a Zabini di qualche scherzo combinato ai danni di qualche altra casa.

Con un sospiro si rese conto di non poter più procrastinare l'inevitabile: doveva parlare con Malfoy.

Adesso.

Chimera si stava mordendo le labbra da un po' troppo tempo, secondo i suoi stessi gusti.

Maledizione, non poteva crederci.

Hermione Granger.

Come aveva fatto a non pensarci prima?

Beh si, a parte il fatto di non avere il sangue puro come la maggior parte delle Serpi, aveva tutte le caratteristiche per diventare il Cavaliere prescelto.

Sbuffando la sua frustrazione, si avvicinò all'amica sussurrandole, davanti a tutti gli altri ragazzi della sala comune, qualcosa all'orecchio.

Gli occhi della giovane si sgranarono davanti alla rivelazione della ragazza e la guardarono interrogativamente.

"Ma che stai dicendo?"

E Chimera sorrise:

"Seguimi e lo saprai!"

Draco era enormemente arrabbiato e annoiato.

Lo aveva interrotto.

Quell'insulso damerino italiano, aveva osato interrompere la normale seduta settimanale di venerazione nei confronti della sua potente persona.

Beh, sapeva anche lui che la cosa era un po' sciatta e ridicola, ma se quelle quattro ochette che componevano il suo fun club adoravano farlo almeno un volta a settimana, chi era lui per opporsi a ciò?

E poi era l'unica cosa rimastogli dopo che si era messo con la Weasley... Si, era vero che lui amava Ginevra ( e non Ginny, orribile nomignolo) però da quando si era messo con lei aveva dovuto rinunciare a molti dei suoi privilegi.

E quello della venerazione era uno dei pochi rimastogli e quindi ci era particolarmente legato.

Con un sospiro di esasperazione, guardò il compagno di Casa e gli altri due cavalieri dell'aria e della terra.

"Allora si può sapere che cosa stiamo aspettando?"!

Julius gli sorrise con quel suo sorriso enigmatico e sogghignò:

"Aspettiamo due Grifondoro"

Ok, questa non era proprio la sua serata fortunata.

Due Grifondoro e per di più in ritardo.

Ci mancava solo che gli dicessero che doveva diventare l'eletto per salvare il mondo dai cattivi.

Cazzo, quello era il compito di San Potter!

Appena Hermione entrò nella sala nella quale si era ritrovata, sgranò e suoi bellissimi occhi da gatta.

"Lui che diavolo ci fa qui?!" chiese con fare sdegnoso puntando un dito contro l'elegante figura di Draco Malfoy.

"Non ho intenzione di rimaner nella stessa sala con lui, quindi vi conviene sbatterlo fuori!"

Draco sogghignò davanti alla reazione scomposta della giovane donna.

Beh non dovevano aver ancora digerito l'ultimo scherzo fatto loro.

Ok, va bene che adesso stava con la sorella di Lenticchia e ancora ok che ora era costretto a frequentare la Granger perché stava con il suo migliore amico, ma da qui a decidere di stabilire una tregua permanente tra Serpeverde e Grifondoro, ne doveva ancora passare di acqua sotto i ponti!

"Che c'è, Granger, hai per caso la coda di paglia?" le rispose sogghignando, ma subito abbandonò l'idea di stare a battibeccare ancora con lei.

Aveva da fare e molto per la precisione e non aveva intenzione di stare in quell'orrido buco ancora per molto.

"Senti, Zilliacus dicci, cos ci devi dire e lasciaci andare. Avrei molto da fare"

Chimera si avvicinò al Cavaliere dell'acqua e fece comparire dal nulla un bottiglia di Whisky Incendiario e sei bicchieri.

"Sedetevi. Non sarà una cosa breve"