Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Desyree92    19/07/2012    0 recensioni
Non sapevo con precisione dove mi trovavo...Ero certa solo di una cosa... Per il momento ero salva... Ero Libera. Sentivo il mio corpo scosso dai singhiozzi, provavo, cercavo di far sparire quelle immagini che ormai da mesi invadevano la mia mente, ma era tutto inutile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tears Cap 3

Tears

 

 

Certe offese non feriscono, certi abbracci non coinvolgono, certi sorrisi non rallegrano, e una mano sopra un’altra non significa nulla… Certo, dipende di chi è la mano in questione. Ecco perché questo tocco, leggero e delicato, brucia.
Dorotea De Spirito, Angel

 

Era appena uscito dalla mia stanza, mi poggiai sul letto sentendomi stremata e decisi di andare in bagno e farmi una bella doccia rilassante, varcai la porte del bagno e mi ritrovai in una stanza grandissima con una vasca da bagno enorme, come minimo ci sarebbero potute entrare benissimamente  3 persone ma optai per la doccia, avevo bisogno che l’acqua lavasse tutto lo sporco che avevo accumulato in quei giorni anche se ero perfettamente pulita forse a causa della pioggia..  Mi spogliai e mi accorsi che al di sotto della camicia avevo della biancheria intima che non mi apparteneva, probabilmente doveva avermela messa la ragazza di prima, entrai nella doccia e subito mi immersi sotto il getto di acqua, mi sentii immediatamente bene ed inizia a rilassarmi lasciando scivolare la tensione che avevo accumulato in quelle ore. Mentre mi lavavo ripensai alla mia famiglia, mio padre si chiamava Peter , faceva il commercialista ed amava  profondamente mia madre; Viviene ; la mia famiglia era sempre stata semplice e ci amavamo molto, ero tanto affezionata a mio fratello Gabriel , era molto protettivo ma gli volevo tanto bene, dopo quel giorno avevo perso tutti.. ero rimasta completamente sola. Decisi di uscire dalla doccia, mi avvolsi un asciugamano al corpo ed uscii dal bagno, trovai sul letto un altro completino intimo con una magliette maschile, credo che dovessi usarla come pigiama. E sul comodino era poggiato un vassoio con del cibo. Una volta indossato tutto mi specchiai, stavo decisamente meglio, i capelli erano sciolti e bagnati, la maglia mi scendeva sulla spalle e mi copriva a malapena il sedere, purtroppo dovevo accontentarmi. Mi sedetti sul letto ed iniziai a mangiare, quando finii tutto poggiai il vassoio sul comodino e mi stesi sul letto, iniziai a pensare a Damon e a quei due ragazzi non accorgendomi che i miei occhi stavano pian piano chiudendosi, finché il sonno  non mi avvolse del tutto.

 

< Aliseè!!! Scendi è pronta la cenaaa!! >

< Arrivo mamma!!> mi alzai dal letto ed uscii in corridoio, avevo appena finito di studiare ed avevo una fame da lupi.

< Ehi puffa aspettami!!! > mi girai e vidi mio fratello appena uscito dalla sua stanza che mi raggiungeva

< Ha parlato il gigante!! > risposi

< Bhe di sicuro sono più alto di te > ridemmo insieme e ci avviammo di sotto, arrivammo in cucina e vidi mia mamma che già aveva apparecchiato e stava per servire i piatti, mio padre era già seduto lì. Passammo una serata piacevole e finita la cena aiutai mia mamma a rassettare dopodiché me ne andai in camere. Ricordo che suonarono alla porta e all’improvviso sentii un urlo agghiacciante, scesi velocemente le scale e non riuscivo a credere ai miei occhi.. Mia madre era riversa a terra e una “cosa” stava sbranando mio padre, all’improvviso dalla porte entrò un'altra di quelle cose mi fissò negli occhi e..

 

Mi svegliai all’improvviso, agitata e con il cuore a mille, mi accorsi che era completamente buio e che io ero sotto le coperte, cercai di muovermi ma ero impossibilitata dal braccio che mi stringeva prepotentemente la vita.

< Tutto bene?? > mi chiese Damon

< Certo perché?? > mi voltai verso di lui e lo guardai

< Stai piangendo >

Ed era vero mi toccai il viso e sentii che era bagnato, all’improvviso tutto il dolore che mi aveva colpito mi sommerse, e scoppiai a piangere. Damon mi strinse a se ed iniziò a sussurrarmi parole di conforto. I singhiozzi mi squassavano il petto mentre ripensavo alla mia famiglia, a quei mesi d’inferno, alla mia prigionia, alla vita che mi era stata rubata. Continuavo a piangere e man mano che il tempo passava i singhiozzi e le lacrime diminuivano, ricordo che una volta lessi in un libro una frase che mi colpì molto, affermava che:

Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte. In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell’altro.

 

Ed era vero il dolore mi aveva cambiata, mi aveva reso più forte, mi aveva insegnato a sopravvivere.  Avevo sofferto ma adesso ero libera, ero caduta ma adesso potevo rialzarmi e combattere, combattere per quella vita che mi era improvvisamente sfuggita dalle mani. E compresi anche che se volevo restare libera dovevo andarmene, non sarei mai potuta rimanere nelle vicinanze del luogo in cui ero stata rinchiusa.

< Devo andarmene.. > cercai di alzarmi ma lui me lo impedì

< Tu non vai da nessuna parte >

< Tu non capisci io devo andare!! Loro mi troveranno, mi faranno male  >

< Loro chi?!>

 Ero spaventata a morte, lui sembrò accorgersene perché mi abbraccio, ma io lo ignorai, iniziai a colpirlo e a scalciare, ma non servì a niente, mi ritrovai con lui a cavalcioni su di me che mi bloccava i polsi al di sopra della testa.

< Di chi diavolo stai parlando?! >

< Di quelli che hanno ucciso la mia famiglia!! >

 Gli gridai, mentre calde lacrime scorrevano sulle mie guance, mi lasciò i polsi ed iniziò ad asciugarmele tenendomi stretta a sé

< Chi è stato?? E quanto tempo fa?? >

< Due mesi fa, e non so chi è stato, l..lo-ro non erano umani.. li hanno sbranati, tu non capisci, tu non c’eri, c’era tanto s-angue... >

< Shh.. va tutto bene, nessuno ti farà più del male >

Continuava a cullarmi fra le sue braccia, mi sentivo bene, mi sentivo protetta. Non so per quanto tempo rimasi lì fra le sue braccia con solo i battiti del mio cuore come sfondo.. perché il suo cuore non batteva.. sapevo benissimo dalle leggende che il cuore di un vampiro non batteva, ma una cosa era leggerlo un'altra era sentirlo. O meglio non sentirlo. Ricordo che in passato non credevo in queste cose, a mia nonna piacevano e mi teneva informata sempre su tutto anche se io la consideravo un po’ stramba, ma forse lei sapeva qualcosa che allora era a tutti noi sconosciuto. Le mie riflessioni furono interrotte dalla sua voce

< E tu?? Dove sei stata dopo?? Sei andata da dei parenti?? >

< Io?? Io sono stata rapita, sono rimasta con loro per due mesi >

Risposi impassibile, sentii che si irrigidì ma non parlò, in quel momento non volava una mosca.

< Cosa volevano da te?? Come hai fatto a scappare?? > mi chiese con voce dura

< Non so cosa volessero.. Venivo tenuta in una cantina, incatenata al muro, venivo sorvegliata ma sono riuscita a scappare, salire su un camion ed arrivare fin qui >

< Cosa ti hanno fatto?? > mi chiese guardandomi negli occhi con sguardo serio

< L..loro mi chiedevano di fare delle cose, di pronunciare parole di cui nemmeno sapevo l’esistenza e si aspettavano che succedesse qualcosa, ma non accadeva mai niente, e tutte le volte che non succedeva niente venivo punita, mi picchiavano...> risposi abbassando lo sguardo.

La sua stretta aumentò ancora di più, sembrava fatto di marmo continuai dicendo:

< Credo che loro aspettassero un giorno particolare, però non so che cosa dovessero fare. Tu capisci perché io devo andarmene!! Non posso farmi riprendere!! Io non sono come loro, e non sono nemmeno un vampiro l’unica cosa che posso fare è nascondermi!! >

< No > rispose sicuro di se, lo guardai interrogativa e  continuò dicendo

< Tu non andrai da nessuna parte, rimarrai qui > iniziai a scuotere il capo cercando di allontanarmi, ma lui mi riportò a sé ed aggiunse

< Ci sarò io a proteggerti>

 Ed in quel momento mi sentii completamente al sicuro, una vocina mi sussurrava che quello che diceva era vero ed il mio istinto affermava che sarei dovuta rimanere lì, mentre il mio cuore mi supplicava di restare.. Gli  circondai i fianchi con le braccia e mi portai più vicina a lui. Il tempo passava ma nessuno dei due aveva intenzione di sciogliere l’abbraccio stavo per appisolarmi quando gli chiesi

< Dove ci troviamo?? >

< Benvenuta a Mystic Falls, tesoro >

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Desyree92