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Autore: Vulpix    19/07/2012    7 recensioni
Seguito di ...8th December...
Dove eravamo rimasti?
Rick è riuscito a far sentire nuovamente a Kete lo spirito del Natale...
e adesso?
cosa succederà?
leggete e lo scoprirete!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Martha Rodgers, Rick Castle
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '...Christmas Holidays...'
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L’ennesimo raggio di luce che entrava dalla finestra, li colse abbracciati nel sonno.
Ormai, fuori la città di New York iniziava la sua frenetica giornata e nonostante fosse il 25 dicembre, per le strade c’era il solito via vai.
Quella città non avrebbe mai visto un momento di pura pace e tranquillità!
Esattamente l’opposto, era la camera in cui due anime destinate a incontrarsi, finalmente, si erano trovate!
Pace, calma, tranquillità, regnavano in quella stanza, accompagnati da una calda atmosfera scandita dai respiri regolari e dal battere, quasi sincrono, dei loro cuori.
Dormivano al centro del letto, lei poggiata sul suo lato destro, con il viso sul cuscino e avvolta nel caldo abbraccio dell’uomo. Lui, la stringeva contro il suo petto, aveva un braccio al di sotto dell’incavo del collo, che continuava, poi, lungo il braccio di lei, fino a intrecciare le dita della mano sinistra della donna. L’altro braccio la circondava saldamente, all’altezza della vita e le loro gambe erano unite in un intreccio, una sull’altra, leggermente piegate.
Fu Rick il primo a svegliarsi.
Aprì gli occhi, ancora con il viso inclinato verso la nuca della donna e inspirò il suo intenso profumo. Avvicinò le labbra ai suoi capelli e le lasciò un tenero bacio.
Non notando nessuna risposta da parte della sua musa, si sollevò appena, per quello che riusciva, da quella posizione ‘intrecciata’ e si spostò leggermente verso il viso della donna, iniziando a lasciarle piccoli baci sparsi.
Kate sorrise a quel contatto e dolce risveglio che la stava riportando nel mondo reale.
Lentamente aprì gli occhi e si voltò leggermente, fino ad incrociare lo sguardo dell’uomo.
“Buon giorno!” sussurrò a fior di labbra, con la voce ancora impastata dal sonno.
“Buon giorno!” rispose lui, prima di far comparire uno splendido sorriso sulle sue labbra.
“Dormito bene?” le chiese.
“Mhm… si” rispose lei, mentre stuzzicava con la punta del naso, quella di lui.
Si sorrisero e come attratti da una forza soprannaturale, si ritrovarono con le loro labbra unite in un dolcissimo e lentissimo bacio.
Si assaporarono a vicenda per un periodo lunghissimo. Dopo poco, anche le loro lingue entrarono a far parte di quel contatto, che ora, era diventato molto più intimo.
Kate, sciolse l’intreccio delle loro mani e, ancora avvolta nell’abbraccio di Rick, si voltò verso di lui, azzerando la poca distanza tra i loro corpi. Adesso era stesa sulla schiena e circondata dalle possenti braccia dello scrittore, che l’accarezzavano. Richard si sistemò adagiandosi delicatamente sulla sua musa, reggendosi sulle braccia e lasciando le loro gambe strette in un intreccio.
I loro baci erano una lotta al predominio, nessuno dei due voleva cedere all’altro, continuando a stuzzicarsi a vicenda.
Quando le braccia di Kate, percorsero l’intera schiena dello scrittore, fino a raggiungere il bordo elastico dei boxer, entrambi sospesero quella dolce lotta e si sorrisero guardandosi negli occhi.
Castle alzò un sopracciglio, sfoderando la sua classica espressione maliziosa che fece sollevare gli occhi di Kate verso il soffitto e mentre sprofondava la testa all’indietro, nel cuscino, si morse il labbro inferiore prima di afferrare i lembi della maglia e tirarla verso di se.
Mentre si lasciava sfilare la canottiera, Rick non si lasciò sfuggire l’occasione di stuzzicare la sua musa:
“Non sei mai stanca, detective?” le chiese sfoderando il suo splendido sorriso malizioso.
“Ho un corpo ben allenato… io…” fu la sottile risposta della donna.
Quando lo vide deglutire, cercando di non scoppiare di gelosia, addolcì il colpo completando la frase
“Dovresti fare un po’ di sport…scenderesti la tua pancetta...” disse accompagnando con delle carezze, sull’oggetto incriminato, le sue parole.
“Dici?” chiese, mentre si avvicinava a lei, spostando le sue mani in direzione dell’indumento che la donna indossava.
Kate non disse nulla, si limitò ad annuire e sorridere.
Richard si era avvicinato nuovamente a lei, annullando la distanza tra i loro visi, ma adesso, le stava lasciando piccoli baci ai bordi delle labbra, scendendo in direzione del mento.
Intanto aveva preso tra le mani i lembi della camicia, che adesso Kate indossava, e mentre con le dita cercava di far uscire il bottone dall’asola le disse:
“Allora ti assumo come mio personal trainer… da ORA”
Kate rise e questo le fece portare la testa nuovamente all’indietro, facendo distendere il collo e agevolare la scia dei baci che Richard, tra una parola e l’altra, le stava lasciando.
“Credo di conoscere un metodo efficace per il tuo problema…” rispose lei, stando al gioco e sollevando le braccia per chiuderle intorno al collo dello scrittore.
Rick si scostò da lei, giusto il necessario per incrociare i loro sguardi e sorriderle. Poi, tornò a concentrarsi sulla camicia del suo pigiama, che ora ricopriva il corpo seminudo della detective.
“Sai… gli orsacchiotti non stanno male nemmeno a te!” le disse, per poi dirigersi verso la clavicola e seguire con i baci la parte di pelle che aveva già liberato nel percorso di ‘sbottonamento’.
Quando anche l’ultimo bottone fu liberato dal suo alloggiamento, Rick si sollevò dal corpo della sua musa e rimase qualche secondo, imbambolato ad ammirarla.
Kate, nonostante avessero già fatto l’amore durante la notte e nonostante lui avesse continuato a guardarla con sguardo innamorato e sognante per tutto il tempo, anche dopo, quando si erano accoccolati l’una all’altro, non riuscì a non tingersi in viso di un colorito tendente al bordeaux.
Rick sorrise con una tenerezza infinita, nel vederla ancora, così in imbarazzo.
Le scostò una ciocca di capelli, sistemandola dietro l’orecchio e le si avvicinò per sussurrarle:
“Sei bellissima… quando diventi rossa mi fai impazzire ancora di più…”
Kate rise e strinse le braccia attorno al collo di Richard, attirandolo ancora più a se.
Lui ne approfittò  per tornare al ‘lavoro’ che aveva lasciato in sospeso. Scostò i due lembi della camicia, scoprendole le spalle e seguendo il percorso con le labbra, lasciandole delicati baci.
Kate, sfruttò i suoi allenamenti di sparring, per capovolgere le loro posizioni e ritrovarsi a cavalcioni sullo scrittore. Sorridendo beffarda, per l’espressione sorpresa di Rick, si avvicinò al suo viso e iniziò a baciarlo, ricambiando le piccole e dolci torture che le aveva fatto.
Castle, si riprese quasi immediatamente e ne approfittò per sfilarle via anche la camicia, che raggiunse gli altri indumenti che, dalla notte precedente, erano finiti sul pavimento. 
Continuarono a baciarsi e stuzzicarsi per un po’, entrambi facevano vagare le loro mani sul corpo del compagno, finché la voglia uno dell’altro ebbe il sopravvento, così, insieme, iniziarono ad occuparsi degli ultimi pezzi di stoffa che ancora l’altro indossava.
Quando non ebbero più impedimenti tra loro, Kate si lasciò guidare da Rick, che stringendo entrambe le braccia intorno alla sua schiena, continuando a baciarla dolcemente, capovolgendo ancora la situazione, la fece adagiare nuovamente sul materasso, prima di sistemarsi su di lei, facendo aderire completamente il loro corpi, ora nudi. 
Continuarono ad esplorarsi silenziosamente, beandosi di quel loro intimo contatto, finché,  guardandosi teneramente e intensamente negli occhi,  capirono che era arrivato il tempo della passione e con infinita dolcezza ed estrema lentezza fecero, nuovamente, l'amore.
 
Si amarono a lungo, fin quando esausti ma felici, si stesero uno accanto all’altra.
La fronte di Rick luccicava per il sudore mentre la pelle di Kate splendeva al tenue spiraglio di luce che entrava dalla finestra.
Sui loro visi era dipinto, insieme all'espressione più beata del mondo, un piccolissimo sorriso e i loro corpi erano teneramente abbracciati sotto le coperte.
Kate, accarezzava pigramente, il braccio che Rick le poggiava sul ventre e nella sua mente, si faceva largo la consapevolezza che nessun altro uomo era mai stato capace di provocarle tutte quelle emozioni e capì di essere stata infinitamente stupida a temere il sentimento che provava…la paura di essersi innamorata di lui.
In quel momento, dopo essersi completamente fusa a lui e, quando anche nei momenti in cui aveva perso il controllo, lui era stato sempre dolcissimo e premuroso verso di lei, aveva avuto la certezza che quello tra loro, non era stato solo sesso, quello era amore.
 

“Sei ancora qui con me, detective?”
La voce di Richard e il suo respiro che s’infrangeva sul suo viso, la riportarono da lui.
Sorrise e stringendosi maggiormente allo scrittore, gli disse:
“Non potrei andare in nessun altro posto!”
Si scambiarono un altro bacio e poi si slegò dal loro abbraccio, si girò dal suo lato del letto e scostando le coperte, tentò di scendere.
“Dove credi di andare?” le chiese afferrandola per la vita e tirandola nuovamente verso di se.
Kate si voltò nuovamente verso di lui, “Torno subito” gli disse e dopo avergli lasciato un veloce bacio sulle labbra, si diresse verso la sedia ai piedi del letto, dove aveva poggiato il suo trolley.
Armeggiò un po’ con le cerniere e poi estrasse, da una tasca della fodera, un piccolo pacchetto.
Indugiò per qualche secondo, poi si voltò a guardare Richard, che dal letto seguiva tutti i suoi movimenti. Strinse tra le mani l’oggetto e dopo un profondo sospiro, tornò verso l’uomo.
 
Durante il breve tragitto recuperò qualche indumento e infilò la sua maglia usata come pigiama, prima di lanciare la camicia al suo scrittore. Questa atterrò sulla faccia di Rick che, dopo averla scostata dal suo viso, la indossò, facendo la linguaccia alla sua musa e provocando la sua risata.
“Cos’hai li?” chiese curioso, vedendola accomodarsi sul letto e rigirare il pacchetto tra le mani.
Kate sorrise a quel bambinone di Rick.
È mai possibile che riesci a trovare il modo di farmi ridere e calmare ogni volta che ne ho bisogno?
 Pensò tra sé, poi facendo finta di nascondere il pacchetto, per non farlo curiosare, lo portò dietro la schiena e disse canzonandolo:
“Sei peggio dei bambini!”
“Non è vero…” rispose con un finto tono offeso. “Sono solo un buon osservatore… e quello mi sembra un pacchetto regalo… dato che in questa stanza ci siamo solo io e te…” continuò, mentre tentava di agguantare la detective e sfilarle di mano il pacchetto.
Kate sorridendo, mentre cercava di divincolarsi, gli rispose:
“ma che bravo!” poi tornò seria e puntò i suoi occhi in quelli di lui.
Richard si accorse di quel cambiamento e smise immediatamente di scherzare.
L’atmosfera era diventata improvvisamente tesa.
Kate aveva riportato alla vista il pacchetto e lo fissava indecisa su cosa dire.
A spezzare la tensione fu Castle che, quasi copiando i gesti che la donna aveva fatto una decina di minuti prima, si alzò dal letto dicendo:
“Aspetta un attimo…torno subito”                                                         
Si rivestì alla svelta e uscì dalla stanza senza che lei potesse dire nulla.
 
Erano passati un po’ di minuti, probabilmente solo pochi, ma a lei sembravano un’infinità e di Richard nessuna traccia.
Ora era distesa sopra le coperte e poggiava la testa alla spalliera, guardando in direzione della porta che non voleva saperne di aprirsi.
Quando finalmente sentì il rumore della maniglia che girava e la vide socchiudersi, scattò diritta, sempre fissando l’uscio.
“Scusa…” sussurrò l’uomo entrando piano, dopo aver richiuso la porta alle sue spalle e avvicinandosi, le disse:
“Non riuscivo a trovarlo.” mostrandole un pacchetto molto simile a quello che aveva lei in mano.
“Non ricordavo di averlo portato nello studio, insieme agli altri! Ero convinto di averlo lasciato in camera.”
Erano uno di fronte all’altra, lei seduta al centro del letto e lui inginocchiato.
Si fissavano negli occhi, con un’espressione sorridente in viso.
“Cos’è ?” chiese Kate imitando il tono che Richard aveva assunto quando le aveva posto una domanda simile.
“Ah non so… finché non lo scarti, non lo saprai nemmeno tu!” le disse scherzando e avvicinandole il pacchetto.
“Rick...” iniziò incerta, poi guardando quello che aveva tra le mani, sospirò per prendere coraggio e si decise a parlare.
“…questo… è un regalo per te…” disse alzando verso di lui l’oggetto, poi mordendosi il labbro inferiore “in realtà, questo è il mio regalo di natale per te!”
Castle era rimasto di stucco.
Gli aveva già fatto uno splendido regalo per quel natale, non si aspettava certo di riceverne un altro.
Kate capì cosa stava pensando Rick e spiegò:
“Quando ho comprato i regali di natale per tutti, avevo preso questo per te. Quando l’ho visto, non ho resistito, mi ha fatto subito pensare a te. Poi qualcosa mi ha bloccato…”  si fermò un attimo a quella parola e fece ‘spallucce’, poi continuò:
“allora ho deciso che avrei cambiato regalo… e ho optato per quello che ti ho dato ieri…”
Alzò gli occhi verso di lui, lentamente.
Si sentiva parecchio in imbarazzo per quella rivelazione, ma quando incrociò il suo sguardo, lo vide guardarla con un’espressione dolcissima e un meraviglioso sorriso.
Rick sollevò la mano, portandola al viso della donna e accarezzandole la guancia con il pollice, le disse:
“In realtà anche questo era il regalo che avevo preso per te… poi ho pensato che fosse un po’ azzardato…
Kate si lasciò coccolare dalle sue carezze, ascoltando in silenzio ciò che lui diceva, ma alla parola ‘azzardato’ sollevò un sopracciglio come era solita fare quando cercava una spiegazione da lui.
“Beh… in questi giorni sono cambiate un po’ di cose tra noi… hai condiviso con me alcune cose personali… ma questo regalo… quando l’ho visto ho subito pensato che fosse perfetto per te!”
Sorrise e le fece una nuova carezza.
“Poi… ho avuto paura…”
Kate si scostò di poco dalla sua mano per guardarlo bene in viso. Aveva uno sguardo incuriosito e spaventato per quella frase.
“…paura che fosse troppo personale…” la guardò negli occhi con uno sguardo determinato e disse:
“Ho avuto paura che ti richiudessi dietro a quel muro!”
Distolse lo sguardo da lei, portandolo sul pacchetto e terminò.
“Per cui ho preso le cornici…”
Quando tornò a incrociare il suo sguardo, si sorrisero.
Entrambi avevano avuto lo stesso timore.
Entrambi poi, avevano optato per un regalo diverso e meno intimo. Ma ora che tra loro le cose avevano preso una nuova ‘piega’, quel timore era come svanito ed erano pronti a scambiarsi i loro ‘veri’ regali.
 
 
“Penso sia giunto il momento di scambiarci i nostri regali, non credi?” esordì Richard scherzosamente.
“Direi di si!” rispose Kate, prima di allungare il braccio verso di lui, facendogli segno di prendere il pacchetto.
“Buon Natale Rick!”
Contemporaneamente anche Castle le porse il suo dicendo “Buon Natale Kate!”
Con un sorriso smagliante, guardandosi negli occhi risposero insieme “Grazie!” e si scambiarono i regali.
Kate iniziò a scartare quello che aveva tra le mani, presa dalla curiosità, mentre Rick si era fermato ad ammirare quel lato fanciullesco della donna, a cui ancora non era abituato e stringeva tra le mani il pacchetto.
Quando si accorse che lui non procedeva nell’apertura del regalo, gli chiese:
“Che c’è?”
“Nulla! Voglio solo godermi questo momento!”
Kate sorrise imbarazzata, poi disse:
“Ok! Allora apri tu per primo!”
Richard stava per rispondere quando lei lo interruppe dicendo:
“Ho preso io per prima il pacchetto dalla valigia… se aspettavo te, non me lo avresti mai dato! Concedimi almeno che sia tu ad aprirlo per primo! Sono curiosa di vedere cosa mi hai regalato ma… sono più in ansia per la tua reazione!”
“Ok!” rispose lui e poi aggiunse:
“Qualunque cosa sia…sono certo che mi piacerà! Non devi temere la mia reazione… so che è qualcosa che mi hai preso con il cuore...”
Kate si morse il labbro inferiore e poi dopo avergli sorriso, lo incitò con lo sguardo a procedere.
 
Rick scartò l’involucro e aprì il pacchettino. Rimase un momento a fissare il contenuto e poi alzò lo sguardo in direzione della sua musa.
L’atmosfera era fin troppo tesa e per smorzare un po’ le chiese scherzando:
“Mi hai regalato un guinzaglio?”
Kate sorrise di gusto alla sua battuta e rispose:
“Semmai un collare!”
Si avvicinò a lui e tirò fuori il suo regalo.
 
Era un laccetto rosso in caucciù che terminava con due ciondoli in oro bianco, che fungevano anche da chiusura.
I due ciondoli si completavano a vicenda, uno aveva la forma di una piccola chiave, mentre l’altro era tondo, con al centro un foro che richiamava il buco di una serratura e poco sopra, un  altro foro che disegnava un piccolissimo cuore.
Kate lo srotolò e mentre lo mostrava a Rick disse:
“il commesso mi ha detto che può essere indossato sia come collana che come bracciale, arrotolandolo due volte… A me piaceva più l’idea del bracciale, ma vedi tu cosa preferisci!”
Gli porse il laccetto e Rick, dopo averlo studiato un po’, prestò il suo interesse alla chiusura.
Kate capì a volo i pensieri dello scrittore e prima che lui potesse chiederle nulla, gli disse:
“So che ti stai chiedendo perché una serratura e una chiave…”
Fissò il suo sguardo negli occhi blu dell’uomo e continuò:
“Beh… innanzitutto il laccetto è rosso… il colore dell’amore… il sentimento che provo per te!” all’ultima parte della frase, era di nuovo diventata quasi del colore del braccialetto ed aveva tentato di abbassare lo sguardo, ma Rick le aveva riportato il viso in alto, sollevandoglielo con due dita sotto al mento.
Kate si morse per l’ennesima volta il labbro inferiore e proseguì:
“La chiave…. È quella che apre la porta del mio cuore… e la serratura… beh… ti basta inserirci la chiave… e… se guardi attentamente…” aveva continuato incerta e imbarazzata “ecco… sulla chiave c’è inciso il tuo nome, mentre sulla serratura, il mio! ”
Rick a quelle parole, aveva riportato lo sguardo sui ciondoli e leggendo i loro nomi, aveva sorriso, poi guardando ancora Kate, aveva spostato la mano dal mento al viso della donna e lentamente aveva iniziato a farle delle dolci carezze con il pollice.
Kate prese la mano tra le sue e portandola alla bocca, la sfiorò con piccoli baci, poi quasi in un sussurro disse:
“Il mio regalo è quella chiave, Rick. Adesso sei il solo e unico padrone del mio cuore!”
Castle la guardava con gli occhi lucidi.
Non l’aveva mai visto così emozionato e anche lei non doveva essere da meno… sentiva qualcosa di umido, contornarle gli occhi.
Rick portò l’altra mano dietro la nuca della detective e l’attirò a se, in un bacio delicato e impetuoso allo stesso tempo, carico di dolcezza e passione, nel quale ognuno dei  due riversò tutto l’amore che provava per l’altro.
Quando si staccarono, Richard le porse il braccialetto e le disse:
“Mi aiuteresti a indossarlo?”
Kate prese il laccetto e dopo aver fatto due giri intorno al polso, stava per agganciarlo, quando lui la fermò.
Con la mano libera, prese la chiave e mentre Kate teneva ancora tra la sua il cerchietto,  la infilò nella serratura e girò.
Per tutto il tempo, i loro occhi non si lasciarono nemmeno per un secondo. 
Quando il bracciale fu allacciato, Rick avvicinò al viso il suo braccio, muovendo il polso per ammirarlo  più da vicino.
“È bellissimo!” le disse, poi avvicinandosi nuovamente a lei
“Grazie” sussurrò sulle sue labbra, prima di baciarla.
 
Appena si separarono, fu Kate a interrompere il momento magico.
“Adesso tocca a me, aprire il regalo!”
Si girò verso la sua destra, dove aveva adagiato il pacchetto e appena l’ebbe tra le mani, come una bambina curiosa, lo scartò immediatamente.
Aprì il cofanetto e un’espressione estasiata si dipinse sul suo volto.
“È bellissimo!” esclamò mentre con una mano accarezzava l’oggetto e piano piano staccava la stoffa che lo legava all’astuccio, per fargli mantenere la forma.
“Davvero ti piace?” chiese lui, tutto emozionato.
“Si.” fu il suo flebile sussurro.
Richard le tolse  il regalo dalle mani e come aveva fatto lei, glielo mostrò.
Era un braccialetto in oro bianco, dal quale pendevano sette ciondoli a forma di cerchietti, intervallati da piccole perle di cristallo. La caratteristica dei ciondoli era che, ogni cerchietto raffigurava, in maniera alternata, un quadrifoglio ed un cuore.
Uno dei cerchietti, con all’interno il quadrifoglio, era più piccolo degli altri, mentre quello centrale, che raffigurava uno dei cuori, si differenziava, perché era lavorato in oro giallo.
 “Sai cosa rappresenta?” le chiese e ad un cenno negativo della detective, disse:
"Questo è quello che chiamano il 'bracciale dell'amore o dell'amicizia'...."
Kate spostava lo sguardo dagli occhi di Rick al bracciale, mentre delicatamente sfiorava con le dita il ciondolo con il cuore in oro giallo.
"Quando l'ho comprato non sapevo che significato avresti accettato di dargli... ma esprime tutto quello che tu sei per me... la mia migliore amica… la donna che amo!"
La vide arrossire, sotto al suo sguardo carico di tutto l'amore che provava per lei.
Kate, come aveva fatto lui poco prima, l’accarezzò, in viso, dolcemente. Tracciò con le dita il suo profilo, fino ad arrivare alla sua bocca e con due dita, sfiorò il contorno delle labbra.
Quando tornò a incrociare i loro sguardi, i suoi occhi erano circondati da piccole lacrime.
Era felice! Felice come non lo era mai stata.
Con la voce rotta dall’emozione che stava provando, chiese:
“Me lo metti?”
Rick annuì sorridendo e adagiò intorno al polso delicato della donna, quel bracciale semplicissimo, ma infinitamente bello, proprio come la sua Kate.
Quando anche il suo regalo, brillava al polso, Kate tornò ancora una volta ad accarezzarlo. Percorse tutto il diametro, soffermandosi sulle pietre e sui ciondoli.
Quando raggiunse il cuore giallo, lo prese tra le mani e in un sussurro gli disse:
“È bellissimo Rick…”
Poi puntando i suoi occhi, fissi in quelli di lui, con voce ferma disse:
“È bellissimo…e…può assumere solo un significato…” respirò profondamente mordendosi il labbro inferiore, poi spostò entrambe le mani sul viso di Rick avvicinandolo a sé…
“Ti amo”
Richard sembrava in stato di trans, la guardava come se gli avesse detto chi sa quale cosa orribile, come se non fosse sicuro di aver capito bene.
Lei sorrise a quella faccia stralunata e avvicinandosi ancora di più, prima di baciarlo, ripeté  di nuovo quello che aveva detto scandendo per bene.
“ T i … a m o ”
Quando le loro labbra furono a contatto, Castle si risvegliò dal suo stato comatoso, elaborando ciò che lei aveva appena detto e stringendola forte a se ricambiò il bacio.
“Ripetilo!” le disse a fior di labbra.
Nonostante fossero vicinissimi, poté vedere il sopracciglio di Kate alzarsi e prima che lei potesse accontentare la sua richiesta, le disse:
“Io te l’ho detto almeno tre volte… e sono quattro anni che aspetto questo momento!”
La detective scoppiò in una fragorosa risata e lo scrittore allontanandosi un po’ dal suo viso, con aria seria le disse:
“Non c’è niente da ridere!” prima di scoppiare a ridere anche lui.
Quando tornarono seri, Kate riportò lo sguardo sul suo e poi si avvicinò piano all’orecchio destro e in modo molto sensuale, gli sussurrò “Ti amo”, poi fu la volta del sinistro e un secondo “Ti amo” e in fine, prima di agguantare le sue labbra
“Ti amo Rick…”
Si baciarono a lungo, stuzzicandosi a vicenda, finché il bisogno d’aria non fu impellente. Rimasero però fronte contro fronte e Richard, guardandola negli occhi, con una voce dolcissima disse:
“Sono le due parole più belle che abbia mai sentito!”
Kate sorrise e sfiorando il naso con quello dello scrittore, lo corresse:
“Io ne conosco tre…”
Castle si separò momentaneamente dalla sua musa, con uno sguardo interrogativo.
“Ti amo… e…” iniziò lei ma nel momento esatto in cui stava per pronunciare la terza parola, anche lo scrittore comprese
“Always” dissero insieme.
 
Si sorrisero, incollati con lo sguardo, ipnotizzati dall’atmosfera dolcissima che li aveva avvolti, come in un sogno, che stavolta però, era finalmente, pura e semplice realtà, fino a che lei non distolse per prima gli occhi da quelli di lui, per scendere lentamente a guardare le sue labbra. Le sfiorò con le dita, quasi timidamente e avvicinandosi sempre di più, si ritrovarono ancora una volta, una tra le labbra dell’altro e in men che non si dica, di nuovo distesi sul letto, abbracciati ad accarezzarsi e coccolarsi.
Ad un tratto gli occhi della detective, caddero sulla lucina rossa che lampeggiava sul comodino di fianco al letto.
  Il ciack luminoso indicava che dal loro risveglio, erano passati parecchi minuti. L’alternarsi di 
 quattro cifre, intermittenti, scandivano l’incedere dei secondi.
  Kate scattò di colpo e si posizionò seduta.
  Richard, che era intento a coccolare la sua musa, saltò di contraccolpo e dopo un attimo di 
  smarrimento, la guardò negli occhi.
  Nello stesso istante, Kate disse:
  “Oh mio dio! È’  tardissimo!!”
  Richard guardò la radiosveglia, che indicava appena le 11 del mattino, del giorno di Natale.
  “Kate… Natale… vacanze…. relax??.... le hai mai sentite queste parole?”

Lei, gli rivolse un occhiataccia e storcendo il naso disse:
“Spiritoso!!!” poi tornando seria
“Lo sai che fra un po’ si alzeranno tutti?? Anzi è probabile che mio padre sia già in giro… non credo che tu voglia farti vedere da lui così….”
“A parte che quello mezzo nudo non sono io…” rispose lasciandole un occhiata indagatrice e rimanendo imbambolato a fissarle le lunghe gambe scoperte.
Quando rialzò gli occhi sul suo viso, la vide fissarlo con uno sguardo truce e riprese serio:
“Ok ok ok!!! Ho capito!! Vado a darmi una sistemata e poi a preparare la colazione!”
Scese dal letto e dopo aver rinfilato le pantofole, in coordinato con il pigiamino, tornò a inginocchiarsi sul letto.
Si sporse verso la detective che lo guardava, trattenendo a stento un’altra risata, per la sua mise e le schioccò un sonoro bacio in testa.
Quando tornò a guardarla in viso, le disse:
“Tu, resta ancora un po’ a riposarti… mi occuperò io di tutto!” poi fingendo un espressione serissima.
“Mi raccomando… non lasciarti abbindolare da quel Morfeo…” alzò il sopraciglio e le chiese:
“Non è che appena giro l’angolo mi rimpiazzi?”
Kate, non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una fragorosa risata.
“No,non preoccuparti! Come potrei?” lo scrutò per un secondo “Sei così sexy con in dosso il completino con gli orsacchiotti!” riuscì a dire tra un respiro e l’altro.
Rick sbuffò e si diresse verso la porta.
“Mi preparo e ti raggiungo!” gli disse, mentre si alzava anche lei dal letto.
Prima di richiudere la porta, le disse
“Kate..”
“Si” rispose la detective, girandosi a guardarlo
“Ti amo!”
Lo vide sorriderle con un espressione felice e uno sguardo carico di amore e a sua volta, gli sorrise e con una voce dolcissima  rispose “Ti amo”.
Quando si trovò a fissare la porta chiusa, nella sua mente e nel suo cuore, si aprì un’unica consapevolezza!
Ci aveva messo un'infinità di tempo per aprirsi a lui, per capire che lui era la sua parte mancante, o forse l’aveva sempre saputo, ma una stupida paura l’aveva sempre bloccata.
Il calore che si diffondeva dal suo cuore, anche al solo sorriso rivoltole da quell’uomo, o quelle due piccole parole, così dolcemente pronunciate, le infondevano la sicurezza che
quell’insopportabile scrittore che la seguiva passo passo da ormai quattro anni.
Il suo ‘braccio destro coraggioso’…. il ‘partner perfetto’…. un padre sempre attento e premuroso… un amico leale… la persona che ci sarebbe sempre stata, pronto a rischiare qualunque cosa per lei…
Richard… l’unico uomo che avrebbe voluto accanto per il resto della sua vita.
Lui era l'unico e il solo e lo sarebbe stato per sempre.
 
 



Il mio Angolo...by Vulpix
AriSalveeeeeeee
come va?
Beh poi non ditemi che non vi voglio bene!
Nonostante che nella mia stanza sembri scoppiata una bomba, ho finito di fare le valigie e prima di sistemare ho pensato di aggiornare!
Spero di avervi fatto felici!

Io invece non so se essere felice perchè finalmente è finitaaaa o triste per lo stesso motivo!
Ho fleggato la casellina completa e mi è preso il magone ç__ç

Vabbè!!! domani partoooo e sabato sarò a NY YEAAA
è bastato poco per farmi riprendere ahahah
però se mi lasciate un commentino me fate contenta 2 volte!!!

Un MECA STRA GRANDE GRAZIE alla matta 1rebeccam che mi sopporta più che supporta!!!
& alla mitica Mari24 che mi ha letto e corretto in anteprima! GIURO CHE E’ VERO!!!!
Bacino anche a Jess che in 2 giorni s'è letta tutta la serie <3

Per la vostra gioia, mi ritiro per un pò dalle pubblicazioni...
sperando che i mesi futuri siano migliori di quanto si prospettano....
se no... beh vorrà dire che mi leggerete (qua nelle recensioni, o anche pubblicazioni... o su fb) più spesso :P
(ve conviene pregare che migliorino .P)

Se non ci si legge(e domani dubito fortemente, poi non avrò internet se non wifi a scrocco….)
Buone News dal mondo Castle!!!!!!!!!!!!!

Ps: so che non ci apizzava nulla ma quella sveglia ciack l'adoro troppo!!! è a casa di mio fratello... ma prima o poi me la compro (o rubo)...
Pps: vi lascio anche la foto dei regali di Rick & Kate....


<3
Vulpix
:>
 

   
 
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