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Autore: PollyTheHomeless    20/07/2012    1 recensioni
Volevo urlare.
Allora cantavo.
Volevo spaccare tutto.
Allora suonavo.
I miei non approvavano il mio modo di fare, troppo ribelle e non conforme alla società.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Derangement

DERANGEMENT






Volevo urlare fino a far sanguinare le corde vocali.

Allora cantavo, in death voice, le mie canzoni preferite. Altre le scrivevo da me.
Scrivevo ciò che pensavo, ciò che provavo, che mi faceva star bene o male.

Volevo spaccare tutto, prendere a pugni la prima superficie disponibile fino a farmi male.

Allora suonavo.
Sfogavo la mia frustrazione su piatti e tamburi, su sei corde vecchie e malandate.

I miei non approvavano il mio modo di fare, troppo ribelle e non conforme alla società.
E più non approvavano, più avevo bisogno di sfogarmi.

Era un pò come un circolo vizioso, questo. Un circolo da cui non si ha apparentemente scampo.

Ma in realtà una via d'uscita c'era, eccome.



How many time did you think, about death in the small world?



Più di una volta in realtà.

Ma non ho mai davvero pensato di farlo.


The death doesn't give freedom to you.*


A dir la verità ce ne sarebbe più di una.



Tsuyoku naritai hitori de ikiru tsuyosa wo

Voglio essere forte, avere la forza di vivere per conto mio



Non sapevo se ero forte abbastanza per vivere da solo.
Mi spaventava il mondo, troppo grande e spietato, per un ragazzino di soli sedici anni.

La solitudine non sarebbe certo stata un problema, a quella ci ero abituato.



Shinrai dekiru no wa jibun dake de. Nakama nante iranakatta.

L'unica persona di cui mi fido sono io. Non ho bisogno di amici.



È ciò che mi ripetevo ogni giorno.


Teenage bluely days.*



Poi però la mia vita è stata sconvolta da quattro semplici ragazzi, conosciuti per caso in una live house durante quelle poche ore di libertà notturne rubate all'insaputa di chi mi controllava.
Mi fecero comprendere che per uscire da quella spirale infinita dovevo, prima di ogni altra cosa, sconfiggere la solitudine.

E grazie a loro, ci sono riuscito.


Saikou no hibi datta umare kawattara mata.

Quelli erano i giorni migliori della mia vita, se dovessi rinascere vorrei ripercorrerli ancora.





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Salve gente, come al solito, anziché aggiornare Venomous Cell, torno con una altra one-shot.
Ispirata a quei 18 fottutissimi secondi di Derangement.
Quella canzone dà una carica assurda! (e ne ho ascoltati solo pochi secondi xD)
E da qui l'idea di un Takanori adolescente, alle prese con i classici "problemi" di un sedicenne.
I genitori asfissianti, che non approvano nulla di ciò che fai, la voglia di libertà, di ribellarsi; i primi approcci con la morte e il pensiero al suicidio.
E gli amici, che aiutano Taka ad uscire da quella spirale, che altro non è che proprio l'adolescenza.
Leggermente autobiografica, se così può essere definita.
Tornando al titolo, oltre all'aver visto il preview del PV, l'ho scelto per il significato:: sconvolgimento.
Perché la vita adolescenziale di Taka viene appunto, sconvolta da quei quattro ragazzi (mi pare ovvio chi siano).

*Tomorrow Never Dies - The GazettE
*Miseinen - The GazettE

Mio indirizzo facebook: http://www.facebook.com/polly.efp?ref=tn_tnmn

Bene, per oggi è tutto. Ancora non capisco perché ogni santissima volta, pubblico le mie storie a mezzanotte passata .____.

Alla prossima fic, un bacio

Polly~









 
   
 
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