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Autore: Alex96_    20/07/2012    10 recensioni
[Pairing Caroline/Klaus - Original Family - Others]
Storia che ha preso ispirazione dalle poche interazioni Klaroline nello show. Non mi atterrò a nessun fatto dalla 3x19 in poi perché ho iniziato a scrivere questa storia quando lo show era ancora in pausa.
Caroline e Klaus in una notte fresca d'autunno, da lì inizierà l'avventura che porterà la bionda ad andare contro a quelli che credeva essere i suoi amici, a fare nuove conoscenze, a riscoprire persone che credeva essere orribili, un viaggio alla scoperta di se stessa e dell'amore con l'aiuto di più di uno degli Originali al suo fianco...Se vi ho incuriositi LEGGETE E RECENSITE!
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caroline Forbes, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You're Mine, Don't Think You Are Not'
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Caroline con una sciocca scusa si allontana dai chiacchiericci, per lei ora insopportabili, di Katherine, Elijah, Kol, Bonnie, Rebekah e Stefan e lascia la piscina sul retro della casa sospirando di sollievo.

La bionda si decide ad andare alla ricerca di Klaus, con il quale dalla sera prima non era riuscita a parlare e che le mancava all’inverosimile.

La vampira avverte poi dei rumori provenienti dalla camera da letto sua e dell’ibrido e non può fare a meno di sorridere pensando che se Klaus si era andato a rintanare lì molto probabilmente aveva deciso di chiarire al loro modo, sotto le lenzuola e stretti l’uno all’altra.

La bionda così non si pone tanti problemi e raggiunge in un lampo la loro stanza dove la porta è socchiusa ma quello che vede non può fare altro che spezzare il suo cuore a metà: Klaus e una donna stavano facendo sesso tra le coperte egiziane che lei stessa aveva comprato l’anno scorso e che ora i due stavano rovinando strusciandoci sopra a un ritmo sostenuto dettato dalle spinte dell’ibrido nel corpo della sconosciuta.

Dalle labbra della bella vampira non esce un suono e questa indietreggia nel completo silenzio finché i suoi piedi nudi non vanno a sbattere contro un tavolinetto basso posto alla cima delle scale ottenendo l’effetto che la bionda voleva evitare, farsi scoprire; infatti Klaus e la donna si accorgono di lei e la ragazza potrebbe giurare di leggere pentimento e rimorso negli occhi dell’ibrido ma decide di non guardarli ancora per non dargli la soddisfazione di vederla piangere e scende in fretta le scale con l’intento di fuggire al più presto da lì.

La bionda è però costretta ad fermarsi nel giardino anteriore della villa poiché l’ibrido, che veloce si era rivestito, la blocca per un braccio, impedendole di procedere.

Caroline avverte un senso di nausea propagarsi nel suo stomaco e quando volta gli occhi per guardare quelli di Klaus, dispiaciuti e angosciati, non può
fare a meno di prorompere in un grido sofferente e lasciarsi cadere a terra mentre tutti i vampiri presenti nella casa si affrettano a raggiungere il luogo, spaventati dall’urlo.

Ma quando tutti, comprese le due streghe, raggiungono la coppia non possono fare a meno di guardare lo spettacolo piuttosto confusi.

Nessuno però riesce a dire una parola perché Caroline urla nuovamente, agognante nel suo dolore ai piedi di Klaus, questa volta però la bionda viene raggiunta da Bonnie che l’abbraccia e le fa posare la testa sul suo petto, mormorandole parole di conforto.

“Care và tutto bene. Sta tranquilla. Và tutto bene”

Rebekah, preoccupata per l’amica, fa saettare lo sguardo verso Klaus che inerme guarda la scena di fronte a sé quasi come se non avesse niente a che fare con lui.

“Cosa le hai fatto Nik?”

L’ibrido guarda spaesato la sorella e non può fare a meno di rispondere confuso.

“Cosa?”

Rebekah guarda furente l’Antico e gli si avvicina a grandi passi.

“Caroline è a terra e alterna singhiozzi a urla e tu eri l’unico ad essere insieme a lei quindi mi chiedo cosa le hai fatto perché qualcosa è di certo successo.
Dimmelo Nik, ora!”

L’ibrido non può fare a meno di continuare a guardare Caroline prima di rispondere alla sorella.

“Io l’ho tradita Bekah. Io..sono andato a letto con un’altra e Caroline ci ha visti”

Il pugno che l’Originaria sferra sul viso dell’ibrido arriva inaspettato da parte di Klaus che si accascia a terra, qualche metro più indietro.

L’Antica gli si avvicina furibonda e lo guarda con gli occhi fuori dalle orbite.

“Ma come diavolo ti è venuto in mente Nik? Sei un’idiota!”

Rebekah si trattiene a stento dal colpire il fratello un’altra volta solo grazie all’aiuto di Stefan che l’affianca e le posa una mano sulla spalla per calmarla.

La vampira non ancora soddisfatta aspetta che l’ibrido si rialzi prima di decidersi a porgli altre domande pere riuscire a capire meglio la situazione.

“Con chi?”

“Corinne”

La voce di Klaus è paragonabile a quella di un automa: monocorde e atona, senza alcuna inflessione di accento, sempre caratteristico della sua parlata.

La bionda Originaria guarda sconvolta e allarmata il fratello maggiore.

“Corinne? Mi prendi in giro Nik?!”

Caroline, come se alle parole dell’amica avesse ripreso vita propria, si alza dalle braccia di Bonnie e guarda in direzione dell’Antica, bramosa di risposte.

“Chi è Corinne?”

L’Originaria si morde il labbro per qualche secondo, indecisa sulla risposta da fornire all’amica ma poi decide che la verità è la migliore cosa che possa
offrire alla bionda così prende un respiro e dà voce ai suoi ricordi.

“Corinne è una vampira molto antica, credo che abbia all’incirca 800 anni. Nik la conobbe alla fine del 1300 in Gran Bretagna. Loro due stettero insieme
per quasi tutto il secolo successivo finché poi Nik scoprì che la doppelganger era tornata e dette il ben servito a Corinne per concentrarsi sulla sua maledizione”

Caroline annuisce leggermente in direzione di Rebekah e poi sposta lo sguardo ferito ma ancora fiammeggiante verso Klaus, il quale la guarda
angosciato.

“Tu mi hai appena tradita all’interno della casa che abbiamo costruito insieme, nella stanza che abbiamo condiviso per tre anni, sulle coperte tra le quali abbiamo fatto l’amore centinaia di volte con la tua ex fidanzata?”

La bionda non si rende conto di essere a un palmo dal viso dell’ibrido se non quando sente il respiro caldo e leggermente affannato dell’Antico infrangersi contro la sua pelle.

L’Originale non può far altro se non annuire ma alla vampira non basta e riprende arrabbiata.

“Rispondimi Nik! Mi hai appena tradita con la tua ex fidanzata?”

Klaus, conscio che ormai non c’era più alcun modo per poter tornare indietro, prende un lungo respiro prima di parlare.

“Si, l’ho appena fatto Caroline”

Lo schiaffo si infrange contro la guancia dell’ibrido in meno di un decimo di secondo e Caroline digrigna i denti, il viso trasfigurato dalla rabbia, pronta a colpire nuovamente ma l’Antico scansa facilmente il fendente facendo comprendere alla vampira di non avere chance contro di lui, non con l’uso della forza almeno.

Caroline comprendendolo ritorna alla sua forma umana e sorride amara prima di posare nuovamente lo sguardo, questa volta non più contornato da venature violacee, in quello del fidanzato, o di quello che fino a quel momento lo era stato.

“Ho solo una domanda: perché? Ho fatto tutto per venirti incontro ma tu da un periodo a questa parte ti sei allontanato e ora hai perfino fatto sesso con
un’altra. Perché”

Klaus sospira e abbassa lo sguardo prima di parlare, certo che se incontrasse le iridi cerulee di Caroline non sarebbe in grado di spiegarsi e
scongiurerebbe la vampira a tornare insieme a lui.

“Io l’ho fatto perché tu non meriti una persona come me al tuo fianco, non sono giusto per te e tu dovresti capirlo perché quello che faccio solitamente io è ferire le persone. Per questo motivo io..”

Caroline blocca l’Antico frapponendo una mano tra loro, le lacrime di nuovo a premerle gli occhi.

“Hai perfettamente ragione. Tu non mi meriti ma non per i motivi che credi tu. Tu non mi meriti per il semplice fatto che mi hai appena tradita solo per la tua sciocca e costante paura di non essere abbastanza per le persone ma sai cosa? Questa volta non ti perdonerò. Non posso. Tu hai oltrepassato il limite con me e non avresti dovuto farlo, ti avrei perdonati tutto Nik ma il tradimento non lo accetto, non per paura. Addio”

Caroline fa per voltarsi e sparire ma Klaus la ferma e la fa voltare nuovamente verso di sé.

“Ti prego, resta”

La bionda anche se non può impedire alle lacrime di scivolarle sulle guancie e al suo animo di essere in conflitto, scuote la testa, afflitta.

“Non posso. Non ce la faccio. Anche questa volta hai voluto mostrarmi solo Klaus, hai voluto farmi credere che Nik non esiste e anche se ci ho convissuto per tre anni oggi hai fatto qualcosa che solo Klaus farebbe: mi hai ferita”

Caroline si districa dalla presa dell’Antico che via via è andata sempre di più alleggerendosi e lascia un sorriso a Bonnie, Rebekah e Stefan prima di
sparire in una folata di vento dalla villa, lasciando gli altri a guardarsi perplessi.

Klaus inizia ad avanzare diretto al cancello d’entrata ma Bonnie, la più vicina a lui, lo blocca fermandolo per un braccio istaurando il loro primo contatto fisico di sempre.

“Lasciala andare, non seguirla”

L’Antico assume nuovamente la sua maschera fredda e guarda irritato la strega.

“Perché dovrei fare quello che mi dici tu?”

Bonnie ritrae la mano dall’avambraccio dell’ibrido e lo guarda negli occhi non potendosi impedire di provare pena nei confronti di un’anima tanto
complessa quando marcia al suo interno.

“Perché lei tornerebbe tra le tue braccia ma non dimenticherebbe mai quello che è successo e non farebbe altro che distruggersi da sola, all’interno, finché di lei non rimarrà che un corpo morto”

Lungo la schiena dell’Originale salgono brividi di terrore al solo pensiero di poter ridurre così la sua Caroline e non può fare a meno di annuire
leggermente in direzione della strega e di avviarsi verso l’ingresso della casa, subito seguito dalla madre.

Gli altri, rimasti fuori, si guardano piuttosto scioccati tra loro.

Il primo a parlare è Kol che come sempre cerca di alleggerire la situazione, questa volta invano.

“Bel casino eh?”

Bonnie annuisce al fidanzato e si stringe di più contro il suo petto mentre Katherine non può fare a meno di approvare la scelta della bionda e di condividere il suo pensiero con tutti.

“Cazzuta la Barbie, non credevo. Almeno un po’ del fuoco delle Petrova è arrivato anche a lei”

Elijah scuote la testa e avvolge un braccio intorno alle spalle esili della compagna che sogghigna divertita mentre Rebekah sbuffa, angosciata e agitata, non sapendo da che parte schierarsi per la millesima volta nella sua lunga vita.

 
 

Klaus lascia per l’ennesima volta che l’alcol plachi i suoi dispiaceri e i suoi sensi di colpa ma questa volta il cognac non sortisce l’effetto sperato e non riesce a fargli togliere dalla mente l’espressione di Caroline, delusa e ferita mentre l’aveva beccato a tradirla.

L’ibrido si passa una mano tra i capelli e continua a camminare su e giù per il suo studio angosciato proprio quando Rebekah, Kol, Elijah e Esther lo raggiungono entrando in punta di piedi.

L’Antico dissimula lo stupore con un’occhiata fredda, un ghigno sulle sue labbra.

“Bene, c’è l’intera famigliola? Dove avete lasciato Katerina, Stefan e Bonnie? Magari gli sarebbe piaciuto lo spettacolo”

Elijah, davanti agli altri, scuote la testa e pacato và a sedersi su una poltrona non spostando lo sguardo da quello del fratello.

“Hanno preferito lasciarci risolvere la situazione in famiglia. Sono usciti”

L’ibrido annuisce serafico e si ravvia i capelli prima che un sospiro sfugga dalle sue labbra.

“Non c’è niente da risolvere. L’ho persa per sempre, l’ha detto lei”

Rebekah, intenerita, prova ad avvicinarsi al fratello ma questo la fulmina con lo sguardo impedendole di fare un altro passo nella sua direzione.

“Non guardarmi con pietà Bekah”

L’Originaria guarda l’ibrido di fronte a sé e incrocia le braccia sotto al seno, infastidita dal suo tono freddo.

“Non lo sto facendo. Cerco solo di capire perché hai voluto tradire Caroline. Non ti aveva fatto niente quindi perché diavolo hai rovinato l’unica cosa buona
che ti è capitata in mille anni?”

E se l’Antica si era ripromessa di mantenere un tono calmo e pacato aveva fallito perché sul finale della frase la sua voce di era innalzata e si era fatta più aspra, l’incapacità di tenere per sé l’opinione che aveva del gesto compiuto dal fratello a farla da padrone.

Klaus guarda irritato la bionda Originaria e non cela il suo sentimento, avvicinandolesi pericolosamente.

“Nessuno ha chiesto la tua opinione in merito a ciò che è successo Rebekah. Fatti gli affari tuoi se non vuoi che la situazione degeneri”

L’Antica guarda infuriata il fratello e solleva le braccia incredula.

“E che farai Nik? Ora che hai perso Caroline vuoi anche allontanare tutta la tua famiglia e rimanere solo? Che farai, ci pianterai dei pugnali nei cuori e ci lascerai a marcire in delle bare per altri duecento anni?”

Klaus restringe gli occhi a due fessure e si sporge verso il viso della bionda furente.

“Non mi tentare sister

Esther si schiarisce la voce e si frappone tra i due figli, da sempre i più impulsivi tra i sei.

“Ora basta. Credo che se continuerete a beccarvi non risolverete nulla. Niklaus suppongo che tua sorella si stesse solo chiedendo, come del resto stiamo facendo anche noi, cosa ti abbia spinto a voler terminare la relazione con Caroline perché sappiamo tutti che avresti potuto avere un flirt senza farglielo mai scoprire. Quindi perché hai scelto di umiliarla in un modo così plateale facendoti cogliere sul fatto?”

Klaus sbuffa e và a riempirsi nuovamente il bicchiere.

“Non è che l’abbia pianificato madre. Ho rincontrato Corinne due sere fa, mi ha detto che sarebbe rimasta in città per un paio di giorni e che non mi aveva ancora perdonato per quello che le avevo fatto seicento anni fa”

Rebekah alza un sopracciglio, perplessa e arrabbiata.

“E tu hai pensato bene di farti perdonare da lei portandotela a letto?”

Gli occhi dell’ibrido saettano collerici in quelli della sorella che però non abbassa lo sguardo, per niente intimorita e continua a parlare usando un tono di voce saccente.

“Sai Nik comprendo le tue paure. Comprendo che per secoli ti sei sentito inadeguato e non amato da nessuno ma dannazione fratello, lei è Caroline! È
l’unica donna che ti ha accettato per come sei, nonostante tu avessi torturato lei e i suoi amici per mesi e mesi. Perché hai pensato che meritasse una cosa simile?”

Klaus con uno scatto arriva davanti al volto dell’Originaria, gli occhi mutati al giallo dalla rabbia crescente.

“L’ho fatto perché prima o poi lei si sarebbe stancata di me Bekah, si sarebbe resa conto che poteva aspirare a molto di più e se ne sarebbe andata. Tutti se ne vanno almeno una volta”

Rebekah restringe gli occhi a due fessure e guarda tramante di rabbia il maggiore mentre gli altri Originali si agitano e si avvicinano alla coppia, sospettosi che da un momento all’altro il loro confronto possa sfociare in una lotta.

“Non è giusto Nik. Caroline ti ama e non se ne sarebbe mai andata, tu l’hai costretta a farlo, come fai sempre. Sei tu che porti gli altri ad abbandonarti fratello, non lo fanno di loro spontanea volontà, il problema sei tu”

Klaus, che aveva trattenuto la rabbia per tutto il giorno, non resiste più e colpisce forte la sorella rilasciando tutta la frustrazione repressa facendo volare
l’Originaria di qualche decina di metri a terra, la guancia arrossata e il labbro spaccato.

L’ibrido si guarda la mano sinistra che ancora gli bruciava per il colpo scagliato all’Antica con disgusto, non tanto quale quello della suddetta che, sorretta
da entrambi i fratelli, gli si avvicina nuovamente, fiera e battagliera come sempre.

“Sono entrata in questa stanza cercando di capire se dovevo schierarmi dalla parte di mio fratello o da quella di mia sorella e ora non ho più dubbi. Ancora una volta hai scelto tu per gli altri Nik”

L’Antica fiera volta le spalle al fratello e si dirige a passo deciso verso la porta dello studio ma l’ibrido la blocca per un braccio, facendola voltare
nuovamente verso di sé.

“Non puoi andartene Rebekah”

Gli occhi furenti ma anche tremendamente spaventati dell’Originale riescono a intenerire Rebekah, la quale però decide che ha bisogno di tempo per riflettere su tutte le parole e su tutto quello che era successo in quella lunga giornata, così si libera della presa dell’Antico e lo guarda con un mezzo
sorriso.

“Mi dispiace, brother

E quando la bionda si chiude la porta dietro di sé e sparisce lungo le scale, Klaus si volta e, rabbioso, getta una sedia contro il muro mentre un ringhio
animale si propaga nella sua gola.

E mentre Kol e Elijah si preparano a dover calmare nuovamente il fratello irascibile, è Esther a prendere in mano la situazione e a frapporsi tra il figlio e la
sua nuova preda: una sedia dell’800.

“Credo che ti sia sfogato abbastanza Niklaus”

L’ibrido si avvicina alla madre con gli occhi fuori dalle orbite, iroso e ferito.

“Mi sono stancato dei vostri modi madre, toglietevi dalla mia vista o vi ucciderò un’altra volta”

La Strega Originaria non si lascia intimidire dalle parole del figlio e con la magia lo costringe a sedersi su una poltrona mentre nella sua testa gli aneurismi si ripetono all’infinito.

“Non tollero un comportamento del genere nella mia famiglia. Ti conviene calmarti ragazzo e provare a chiarire le cose con tua sorella domattina se non
vuoi rimanere veramente solo questa volta”

Kol affianca la madre e guarda sorridente il fratello.

“Ha ragione Nik. Se fai incazzare tutti noi non ti rimarrà più nessuno visto che a quanto pare anche Caroline se ne è andata”

Esther guarda irritata il figlio più piccolo e non perde tempo per rimproverarlo.

“Kol non credo che con queste tue parole tu stia aiutando tuo fratello”

Klaus però sorride caustico e guarda il minore beffardo.

“Lasciatelo parlare pure madre, tanto che cosa ne sa lui dell’amore? Eri e sei rimasto solo un ragazzino Kol. Uno piuttosto insopportabile aggiungerei”

L’Originale ride divertito e si protrae verso il fratello portando le mani sui braccioli della poltrona dove questo è seduto e lo guarda con un ghigno maligno
sul volto.

“Intanto io fratellone ho avuto il coraggio di amare una persona. Ho avuto il coraggio di starle accanto, supportarla e permetterle di amarmi anche contro le
mie paure. Tu non ci sei riuscito”

Klaus guarda inferocito il fratello, l’odio nei suoi occhi.

“Io non ho paura Kol”

E prima che l’Antico possa replicare con una delle sue battutine sarcastiche, Elijah prende la parola, avvicinandosi all’ibrido con la sua postura elegante, pronto a fornirgli il proprio punto di vista della situazione.

“Sai Niklaus qui ti sbagli. Tutti hanno paura d’amare: umani, vampiri, licantropi, e persino tu. Le tue paure, come le nostre, sono radicate in oltre mille anni
e questo diventa un problema quando intraprendiamo una relazione perché non riusciamo ad abbandonarci senza provare il timore di essere rifiutati. Noi però a differenza di te fratello abbiamo corso il rischio e stiamo vivendo i periodi probabilmente più felici di tutta la nostra esistenza mentre tu ti sei ritrovato a dover tradire la tua fidanzata per sentirti coerente con te stesso. Non ti fa pensare tutto ciò?”

L’ibrido ammutolisce di fronte alle parole più che veritiere del maggiore e non riesce a far nulla se non fissare lo sguardo sulle proprie scarpe, improvvisamente molto interessanti, e lasciare che il silenzio riempia la stanza.

Esther, notando come il figlio ora stia finalmente riflettendo, invita gli altri ad uscire dalla stanza insieme a lei.

“Sarà meglio se andiamo. Vostro fratello ha bisogno di rimanere da solo”

Elijah e Kol annuiscono e seguono la madre chiudendosi la porta alle spalle ma Klaus riesce lo stesso a udire la frase del suo fratellino sputata con una punta di veleno.

“Come sempre del resto..”
 
 


Bonnie si arrotola una ciocca di capelli lisci attorno alle dita mentre fa zapping quando, all’improvviso, il suo telefono vibra rivelando un nuovo messaggio.

La ragazza guarda perplessa il mittente e, anche se non riconosce il numero, apre lo stesso il contenuto dell’SMS, curiosa di sapere chi sia.

“Lascio la città tra due ore. Ho bisogno che tu e Bekah mi portiate le mie cose alla stazione. –C.”

La strega rimane scioccata di fronte al messaggio di Caroline e si precipita subito verso la porta del bagno.

“Kol! Ho ricevuto un messaggio, vieni qui!”

L’Antico, immerso sotto il getto caldo della doccia, alza leggermente il tono della voce per rispondere alla sua streghetta a volte così inopportuna.

“Non ti sento dolcezza. Devi entrare!”

Bonnie sospira e apre la porta del bagno andando verso la grande doccia proprio quando ne esce Kol, ancora gocciolante e bagnato con solo un ridicolo
asciugamano legato attorno alla vita, che le sorride in maniera indecente.

“Allora che messaggio hai ricevuto bambolina?”

Bonnie boccheggia alla ricerca di aria mente i suoi occhi vagano lungo le braccia muscolose di Kol, attraverso il tuo torace ampio e possente, sui suoi addominali scolpiti e lungo le fossette dell’inguine che costringono la strega a distogliere lo sguardo completamente rossa in viso, per puntarlo altrove verso le mattonelle blu.

“Avevi sentito tutto, vero?”

Kol ghigna divertito e si avvicina silenzioso alla strega fino a portarsi a un palmo dal suo viso per poi, con un gesto fluido, portare i loro occhi a scontrarsi:
quelli battaglieri ma così carichi di desiderio della sempre composta strega nei suoi, scuri e lussuriosi.

L’Originale, non contento dell’arrendevolezza della bruna posa le labbra sul suo orecchio, rispondendole con un tono di voce volutamente basso e roco.

“Si amore, ma non mi sarei perso per nulla al mondo la tua espressione eccitata e il tuo sguardo di adesso, voglioso”

La Bennet, infastidita, sfrutta tutta la forza di cui è capace per spingere lontano da sé Kol e il vampiro la lascia fare, sempre sorridente.

“Allora dolcezza, di chi era il messaggio?”

Bonnie sospira prima di prendere parola.

“Di Caroline. Tra due ore vuole lasciare la città e pretende che io e tua sorella le portiamo le sue cose come se fosse facile sfilarle da sotto al naso di Klaus”

Kol sogghigna e si avvicina di nuovo alla ragazza, lento e sinuoso come uno dei più temibili serpenti.

“Beh amore due ore sono un sacco di tempo per portare via qualche cianfrusaglia e di mio fratello mi occupo io. Ora voglio fare qualcos’altro”

Bonnie non fa in tempo a corrugare la fronte per chiedere al vampiro che cosa voglia fare che questo la carica di peso e la trascina nella doccia ancora completamente vestita, facendola urlare.

“KOL! TI UCCIDO!”

L’Antico non si scompone e sempre ghignando guarda la strega dal basso poiché si china per sfilarle con la sua velocità i pantaloni.

“Se mi fai morire dal piacere ne sarò più che contento amore”

Bonnie sospira e posa le mani sul muro dietro di sé mentre l’Originale continua a spogliarla e a lasciarle passionali carezze e baci roventi su ogni parte di pelle a cui ha accesso procurandole un immenso piacere.

E questa volta le pareti della doccia si appannano di vapore, costituito però unicamente dai respiri accelerati dei due amanti.

 
 

Bonnie bussa alla porta della stanza di Stefan e Rebekah leggermente imbarazzata e la sua tensione aumenta quando Rebekah la squadra perplessa di trovare proprio lei di fronte alla sua stanza da letto.

“Ti sei per caso persa?”

Bonnie scuote la testa e guarda seria l’Originaria.

“Posso entrare?”

Rebekah annuisce e fa passare un paio di secondi prima di aprirle e alla strega non rimane difficile immaginare il perché non appena varca la soglia della
stanza: cuscini sparsi sul pavimento, il letto disfatto e i vestiti dei due vampiri abbandonati per terra.

Bonnie abbassa la testa imbarazzata mentre anche Stefan entra nella stanza con indosso, come Rebekah, un grande accappatoio.

“Bonnie ti serve qualcosa?”

La strega annuisce e guarda seria i due.

“Si, ho bisogno del vostro aiuto”

In seguito la giovane porge a Rebekah il suo telefono per mostrarle il messaggio dell’amica e questa non ci mette molto a far lavorare la mente a porre una domanda più che logica.

“Cosa facciamo con Nik?”

Bonnie sorride leggermente.

“Se ne sta occupando Kol”

 
 

Il suddetto Originario infatti bussa alla porta della stanza del fratello maggiore dove una non esattamente vestita Katherine gli apre in lingerie.

“Kol. Non mi aspettavo di certo che tu venissi a bussare alla nostra porta, da quando ti interessano i menage a trois?”

L’Antico ride divertito dello spirito della vampira che, ammiccando, socchiude di più la porta permettendo all’ospite di vedere suo fratello Elijah che, una
canotta nera e dei pantaloni della tuta guarda il fratello piuttosto curioso.

“Tralasciando l’esilarante spirito dell’umorismo di Katerina, cosa ci fai qui fratello?”

Kol sorride divertito.

“Diciamo che devo prenderti in prestito per un’oretta o più”

Elijah guarda ora dubbioso il minore che, senza aspettare un invito, entra nella camera pronto a spiegare ai vampiri il piano.

 
 

Quarantacinque minuti dopo Bonnie, Rebekah e Stefan si trovano nella macchina di quest’ultimo diretti alla stazione degli autobus con una sola valigia con loro.

I tre infatti quando Klaus si era lasciato convincere da Kol ed Elijah ad uscire a bere qualcosa, avevano optato per non prendere troppe cose di Caroline
per non far insospettire l’ibrido ancora di più, così le avevano solo preso un paio di cambi di vestiti, il suo portafogli, delle scarpe e degli effetti personali e
una foto di tutti loro che la vampira conservava sempre nel cassetto del suo comodino per ricordarle qual’era il suo posto nonostante tutto.

Stefan ferma la macchina e scende insieme alle due donne guardandosi attorno circospetto mentre una figura, dietro di loro, li guarda sorridente.

“Ce ne avete messo di tempo ad arrivare”

Rebekah si volta sorridente verso la bionda che, con un cappuccio calcato in testa, ha l’aspetto di una fuggitiva.

“Saremmo venute prima se qualcuna non si fosse fermata a fare sesso prima di avvertirci”

Bonnie arrossisce completamente e guarda l’Originaria scioccata.

“Rebekah! Che diavolo!”

L’Antica si stringe nelle spalle, indifferente.

“Streghetta riconosco l’odore di mio fratello e tu ce l’hai stampato addosso, in più il tuo collo non è ancora completamente guarito”

Bonnie sposta i capelli dal lato dove Kol l’aveva morsa anche se l’aveva scongiurato di non farlo per non farlo notare agli altri ma l’Antico, come suo solito,
aveva agito come meglio preferiva sapendo che comunque la strega non era pienamente contraria.

Caroline sorride del battibecco tra le due migliori amiche e và verso la bionda, protraendo le braccia nella sua direzione.

“Mi mancherai tantissimo Beks”

L’Originaria annuisce e abbraccia l’amica cercando di farle capire quando anche lei sentirà la sua mancanza.

“Ti voglio bene, sister

Caroline si distanzia e guarda l’Antica commossa.

“Anche io, tantissimo. Siamo sorelle, ci siamo trovate e questo nessuno potrà cambiarlo, neanche le idiozie di tuo fratello”

Rebekah sorride leggermente mentre scuote la testa cercando di far andare via dagli occhi le lacrime che minacciano di uscire.

Caroline le dedica un ultimo sorriso e và ad abbracciare Stefan per poi scambiare con lui un’occhiata complice.

“Attento a lei, te la affido”

Stefan sorride e scompiglia i capelli a Caroline, facendola sbuffare.

La vampira si dirige poi verso la sua amica d’infanzia e le prende le mani, afflitta.

“Bon mi dispiace per tutto il casino di oggi ma sappi che ti voglio bene, davvero”

La strega scuote la testa e carezza una guancia alla sua migliore amica.

“Caroline questa giornata..tutto quello che è successo con Klaus..insomma niente di tutto ciò è colpa tua. Questo lo sai, vero? So che ora hai bisogno di tempo per te stessa ma non far passare anni e anni, tieniti in contatto e chiamami almeno una volta al giorno altrimenti ti verrò a prendere di peso in qualsiasi posto tu vada”

Caroline ridacchia e si pulisce con il dorso della mano le poche lacrime che le sono scivolate dagli occhi prima di spostare di nuovo lo sguardo sull’amica
che, come lei, è commossa e sta piangendo.

“Non sparirò, te lo prometto Bonnie”

La strega annuisce e abbraccia l’amica per qualche secondo prima di metterle nelle mani la valigia, finalmente pronta a lasciarla andare.

“Mi mancherete tutti”

La vampira sorride nuovamente ai suoi amici e poi si volta diretta verso un autobus qualunque, sul quale monta senza voltarsi indietro neanche una volta,
conscia che se lo facesse o se qualcuno di loro la chiamasse non sarebbe capace di andare via, gesto che le serve compiere per poter capire al meglio cosa fare ora della sua esistenza dopo il disastro che erano state le ultime 48 ore.

E mentre la bionda appoggia la testa contro il finestrino e lascia che l’autobus parta verso Boston, Rebekah, Stefan e Bonnie non possono fare a meno di sentire un vuoto e un gelo riempire i loro cuori mentre in tutti loro si istrada l’infida certezza che quelle di Caroline sono state parole al vento perché, dopo quello che le era successo, alla ragazza sarebbe servito sicuramente un tempo piuttosto lungo per se stessa e questo avrebbe compreso abbandonare i suoi amici.

Bonnie stringe le labbra tra i denti e lascia che qualche lacrima inizi a rotolare giù dalle sue guancie mentre non può fare a meno di desiderare la presenza rassicurante di Kol accanto a sé, come Rebekah che si stringe al suo Stefan e si lascia abbracciare da lui.

L’Antica è però costretta a separarsi dal fidanzato quando il cellulare di questo prende a vibrare, segno di un uovo messaggio.

“Elijah mi ha appena messaggiato. Tra 10 minuti saranno qui. Sbrigatevi se non volete farvi beccare.         – Kath.”

Stefan sospira affranto e porge il telefono alla fidanzata che sbuffa contrariata prima di avvisare Bonnie.

“Dobbiamo andare streghetta o mio fratello di farà tutti e tre a pezzi”

Bonnie annuisce grata di poter tornare a casa, anche se è più che certa che senza Caroline in quell’enorme villa sarebbe regnato solo il gelo.
 




Angolino Autrice:

Salve a tutti, sono di nuovo in ritardo e non vi sto neanche a dire le mille peripezie che ho fatto per postare questo capitolo, sappiate però che lo amo e al contempo lo odio. Non è proprio come lo volevo e sono sicura che manchi qualcosa, ma non sono certa di cosa, nonostante tutto lo considero un bel capitolo che apre le strade agli ultimi della fic. Non mi dilungo molto perché credo che non ce ne sia bisogno ma fatemi sapere cosa ne pensate perché non ne ho veramente idea: lo amerete o lo odierete? Fatemi inoltre sapere se ci sono degli errori o delle parti da rivedere e provvederò a farlo. A presto, un bacio, Alessandra.
   
 
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