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Autore: KikiWhiteFly    20/07/2012    2 recensioni
{Chuck/Sarah - Spoiler S5}. «Lei mi ha amato. Sarebbe stato molto peggio se non l'avesse mai fatto, no? E poi mi ha sposato, ha detto che voleva dei figli da me e avevamo in programma di comprare questa grande casa, sai...», Chuck disegna delle incredibili forme nell'aria. «Ed è per questo che non toccherò quella bottiglia, perché lei mi ha amato. Da qualche parte, nella sua mente, non potrà mai dimenticarlo».
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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This place is important, isn't it?




#1.


And after all, you're my wonderwall”.



Alcuni luoghi sembrano familiari, anche a chilometri di distanza se ne possono tracciare i confini: c'è sempre qualcosa che pare avere le sembianze di casa. E poi ci sono gli odori persistenti, i ricordi frammentari, i dettagli infinitesimali di cui non si può dubitare: Sarah sente la mancanza di qualcosa che non esiste. Nella sua memoria attuale, perlomeno, non ve n'è traccia; eppure, è come se in lei vivessero due persone: l'una è una spia fredda, la quale non conserva spazio per le emozioni umane. L'altra è una personcina fragile, la quale ha trovato il coraggio di afferrare la vita che non avrebbe mai pensato di poter vivere.

È bello farsi sorprendere di tanto in tanto, non è vero?



#2.


I will love you... I'll be there forever”.



Di fronte a sé Chuck ha una bottiglia di scotch di buona annata e una console pronta all'uso. Non si aspetta che Sarah entri da un momento all'altro e gli impedisca di gettarsi dall'orlo di un precipizio, ormai lei se n'è andata e chissà quali avventure sta vivendo da sola. O forse non è sola, una donna come lei può avere chiunque ai suoi piedi.

In fondo, pensa Chuck, servirebbe davvero a qualcosa lasciarsi tentare? La risposta è nella domanda, lo sa bene.

Morgan entra in casa e getta un'occhiata veloce al migliore amico: «Un vecchio cliché. Beh, almeno stavolta non hai l'Intersect», ridacchia, nell'estremo tentativo di strappargli una risata.

«Lei se n'è andata. Io l'ho baciata e lei se n'è andata. Aveva bisogno di tempo per pensare ma, ehi, non prendiamoci in giro».

Morgan si siede accanto a Chuck, vorrebbe potergli dare ben più di una spalla sulla quale piangere ma non basterebbe, in ogni caso.

«Lei mi ha amato. Sarebbe stato molto peggio se non l'avesse mai fatto, no? E poi mi ha sposato, ha detto che voleva dei figli da me e avevamo in programma di comprare questa grande casa, sai...», Chuck disegna delle incredibili forme nell'aria. «Ed è per questo che non toccherò quella bottiglia, perché lei mi ha amato. Da qualche parte, nella sua mente, non potrà mai dimenticarlo».



#3.


You never gonna see, until you'll see yourself”.



Quando Sarah, una sera come tante, scava nella sua valigia, preparandosi per la missione successiva, si imbatte in una curiosa fotografia: è un po' spiegazzata, segnata dal tempo, eppure può riconoscerne benissimo i soggetti. Non ha mai visto quel sorriso, non di recente perlomeno, a suscitarlo pare proprio Chuck.

Eppure sembra essere passato un secolo, non può ricordare ma ha come il sentore che, a quei tempi, fosse molto felice. Sarah poggia la fotografia sul letto, poi inizia a chiedersi il motivo per cui non riesce a voltare pagina: ha cambiato identità tante volte nella sua vita, ormai dovrebbe essere un'esperta.

Eppure, ogni sera, prima di andare a dormire, apre un prezioso cofanetto e fissa per un buon minuto l'anello ripostovi all'interno: tenta di immaginare la vita a cui ha appena dato le spalle, nonché l'uomo al quale ha detto addio.


#4.


Feels like an hundred of years, so I can't believe you're gone”.



«Figliolo, non pensi che sia un po' presto per tornare a lavorare? Se vuoi prenderti qualche altro giorno, lo sai...».

Big Mike lascia cadere il discorso, evidentemente capisce che non è necessario che si dilunghi oltre.

«Sto benissimo, Big Mike. È meglio così, credimi».

E, in effetti, non mente affatto: Chuck Bartowski deve tornare alla sua vita, non può piangersi addosso per sempre.

Capita anche che, durante le pause dietro il bancone del Nerd Herd, spera che qualcuno suoni il campanello. Talvolta immagina che Sarah possa tornare nelle vesti di un agente della CIA qualificato, atto ad addestrare un cittadino senza protezione come lui. A quel punto, sarebbe bello ricominciare tutto daccapo. Un pensiero egoistico, forse, eppure tormenta la sua mente di tanto in tanto.




#5.


Remember yesterday, walking hand in hand... I will feel the same. I'll remember you”.



«Signorina Walker, vorremmo offrirle un posto a Washington. Potrebbe sembrare una mossa affrettata ma il suo lavoro sul campo è ineccepibile. Si prenda del tempo per rifletterci e...».

«No!», esclama Sarah.

No? Da quale parte della sua coscienza proviene quella risposta?

«Come, scusi?».

Sarah si prende la testa fra le mani, indecisa seriamente sul da farsi: nella sua mente lottano pensieri contrastanti e si rende ben presto conto che può solo ascoltarli.

Washington, un luogo come tanti, cosa la trattiene davvero? È un ricordo offuscato quello che emerge, legato a qualche anno prima probabilmente, è una sensazione piacevole.

«Mi scusi, ho agito d'impulso. Devo prendermi del tempo per rifletterci su».

Gli uomini di fronte a lei tirano un sospiro di sollievo, borbottano qualcosa fra di loro e poi annuiscono.

«Come vuole. La aspetteremo domattina, in questo edificio».

Sarah annuisce a sua volta, dopodiché volta le spalle. Poi, si blocca improvvisamente.

«Ti amo, Sarah Walker. Ti ho sempre amata».

È come sentirle sulla pelle a distanza di tempo, quelle parole. È come essere nuovamente pervasa da un piacevole calore. È come se il passato fosse presente e, al contempo, persino futuro.

Il giorno successivo Sarah preferisce rifiutare l'occasione di una vita, poiché si rende conto che ha perso quella più importante e deve riconquistarla in tutti i modi.



#6.


I never promised that will be sunshine everyday. I gave you everything I had, the good and the bad”.



Chuck preferisce avvitare le viti smontate di una pila di cellulari quella mattina – affrontando con dolorosa accettazione il passato – piuttosto che ascoltare Big Mike, il quale gli consiglia le mosse giuste da attuare dopo un divorzio. Quante volte deve ripetergli, poi, che lui e Sarah non hanno divorziato? Non ufficialmente, perlomeno. Non si stupirebbe, a quel punto, di ricevere via posta la documentazione necessaria.

Il campanellino del Nerd Herd trilla e, nemmeno il tempo di accorgersene, di fronte a lui è il volto imberbe di Morgan.

«Cosa hai fatto alla barba?!», tuona in tono esagitato Chuck, il suo amico non sembra più lo stesso.

«Ti piace? Sto provando un nuovo look», dibatte Morgan, accarezzandosi le guance con fare smanioso.

«Hai idea di quanto peso in meno si porti, senza la barba?».

Chuck ridacchia tra sé e sé, Morgan Grimes non cambierà mai. Infatti, proprio per non contraddirsi, inizia a suonare il campanellino ripetutamente.

«Non è divertente, Morgan».

«Dai, un tempo ti piaceva tanto. Certo, magari dovrei essere Sarah!», esclama improvvisamente.

Gli occhi di Chuck si dirigono in quelli dell'amico un sol istante, poi tornano a concentrarsi sul lavoro da compiere entro la giornata.

«Scusa, amico, non volevo».

E, proprio quando Chuck sta per dibattere con una battutina sarcastica, il mondo si ferma per un attimo. Il cacciavite gli cade di mano e, ne è quasi sicuro, ha dimenticato completamente come riparare un cellulare.



#7.

“Love of my life... I'll still love you”.



Sarah se ne sta immobile di fronte a Chuck, senza saper bene cosa dire o fare. E pensare che, invece, cinque anni prima non si sarebbe mai fatta cogliere così impreparata.

Non sa bene cosa uscirà dalla sua bocca; Chuck ha sempre qualcosa da dire, normalmente, eppure non sembra averne l'intenzione stavolta.

«Morgan, potresti lasciarci soli?», gli chiede, dopo qualche attimo di esitazione.

Sarah fa un passo avanti, nel suo cuore i battiti si fanno man mano più accelerati. È una strana sensazione quella che prova, eppure sente di doverla esprimere.

«Ecco, non so perché sono qui», Sarah tira fuori qualcosa dalla borsa, poi appoggia tutto sul bancone. «Tutto questo mi perseguita. E ho l'impressione che se te li restituissi, troverò sempre qualcos'altro da doverti recapitare».

Chuck osserva l'inconfondibile cofanetto rosso, poi lancia un'occhiata alla loro fotografia. Sorride per un attimo, la mente ritorna ai giorni passati.

«Sei venuta per dirmi addio?».

Chuck vuole una risposta, è arrivata la resa dei conti: se Sarah dichiarerà terminata una volta per tutte la loro storia, se non gli resterà nient'altro che cullarsi nel passato, se non vuol avere più nulla a che fare con lui, deve saperlo.

«Sono venuta per farmi aggiustare il cellulare», sentenzia Sarah, porgendogli il suddetto oggetto. «E per lasciarti il mio numero. Così da farti passare a prendere alle otto, cenare all'El Compadre e ballare fino a tarda notte».

Chuck sorride, da non crederci: avrà un primo appuntamento con sua moglie.

«E mi raggiungerai sulla spiaggia», aggiunge, avvitando la vite del cellulare.

Sarah sorride di rimando, sembra che siano tornati indietro nel tempo: «Sempre. E mi racconterai la nostra storia».

«Di nuovo?».

«Di nuovo», ripete Sarah, scandendo bene le parole.

È importante che ognuno di noi abbia un posto da chiamare “casa”, indubbiamente. Ma, ancor più importante, è avere qualcuno da poter chiamare “casa”, pur dall'altra parte del mondo – pensa Sarah, lasciando che la mano di Chuck sfiori per qualche impercettibile secondo la sua.




Quindi, una sera, guardando video Chuck/Sarah su You Tube e con il mio lettore musicale sottomano, mi è venuta in mente questa raccolta. Le storie sono in successione, formano una mini-storia. Diciamo che sono “frammenti”, i quali conducono ad un unico finale. È doveroso dire che, per chi non ha visto la 05x13, questa fan fiction è spoiler. Ma credo che lo abbiate già capito dal titolo. XD

E, niente, cos'altro dire? Credo che di questi due non mi libererò mai, mi mancano davvero tanto. :')

Nella prima storia: la frase finale è un riferimento alla puntata 05x08 (Chuck vs the baby), Sarah si rivolge a sua madre e le dice: “Chuck mi ha insegnato che ogni tanto è bello farsi sorprendere”. Ho immaginato che questa frase fosse nella memoria latente di Sarah, ecco.

Ci sono, poi, accenni sparsi qua e là: la fotografia, legata alla valigia, è un riferimento alla 04x02 (Chuck vs la valigia). E l'anello è quello della 04x13, ovviamente. In ultimo, la battuta di Morgan nel secondo spezzone, è un riferimento alla puntata 03x13. E l'ultima storia è un riferimento alla 05x13.

Le canzoni usate, nell'ordine: “Wonderwall” (Oasis), “Always” (Bon Jovi), “Never gonna be” (Bethany Joy Lenz), “Gone forever” (Three Days Grace), “I'll remember you” (Skid Row), “Halo” (Bethany Joy Lenz), “Love of my life” (Queen). E con questo vi ho sviscerato tutta la mia cultura rock. XD

Andatele ad ascoltare su YT, sono tutte così... Charah. (#allthefeelings).

Credo che ritornerò, comunque. A breve aggiornerò la raccolta Zach/Yvonne. Perché non se ne ha mai abbastanza. v_v

Kì.

   
 
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