Nel frattempo avevo fatto il mio debutto sul palco e subito ero piaciuta al pubblico che mi trovava simpatica e spontanea, e anche agli autori, Dryden scriveva commedie appositamente per me. Mentre la mia carriera decollava la mia relazione con Hart naufragava, lui mi avrebbe voluto diversa e io non ero intenzionata a cambiare e rimasi ferita quando mi giunsero delle voci secondo le quali se la intendesse con lady Castelmaine, Barbara Villiers Palmer, l’amante del re a cui aveva già dato sei figli, una donna arrogante che mi ha sempre detestato, sentimento pienamente ricambiato e dovuto anche alla nostra differenza di ceto.
Ne approfittai, ormai libera da impegni sentimentali per farmi mantenere un’estate intera da lord Buckhurst, Charles Sackville subito ribattezzato Carlo II e per prendermi una piccola pausa. Quell’estate il re si era finalmente stancato della Castelmaine e le aveva dato il benservito. Si era scelto come mante una mia rivale, Moll Davis, ma durò poco. Non è vero che le ho dato un purgante per non farle passare una notte col re, ma avrei voluto farlo ad essere sincera.
Fu durante una delle uscita insieme alla Merry Gang che conobbi re Carlo II, quella sera si era unito a noi ma non aveva i soldi per pagare e lo presi in giro per ore tra una risata e l‘altra.
Fu così che conobbi il grande amore della mia vita, e del mio portafogli. In breve divenni la sua preferita, mi portò a corte e avrebbe voluto sistemarmi lì in pianta stabile ma rifiutai. Non ero una nuova Castelmaine io, stimavo molto la regina Caterina di Braganza che poverina non era riuscita ad avere figli e sopportò tutto noi con ferma dignità, ma soprattutto volevo continuare a recitare e non essere una semplice mantenuta.
La mia rivale più temibile non è stata la regina, povera donna che ho sempre stimato, né la Castelmaine, fuori dai giochi, ne Moll, Moll non contava nulla, ma quella cattolica francese, Louise de Keroualle, venuta qui a Londra quando la sorella del re Enrichetta giunse a Londra per rivedere suo fratello. Siccome era nobile la fecero duchessa ma il popolo non ha mai imparato bene il suo nome, io stessa ho fatto fatica, e la chiamava o madame Carwell o anche a causa del suo strabismo Nell Squintabella.Non che lei non abbai avuto i suoi problemi, prima il suo cattolicesimo poi quell’italiana, Ortensia Mancini se non sbaglio