La verità a volte fa male…

Prologo.

Era giunto il momento tanto atteso…
Ogni santo giorno la ragazza-che stava guardando le pagelle di fine anno- non aspettava altro che fosse quello. Si guardò intorno, leggermente intimorita, e si accertò che oltre a lei non ci fosse nessuno. Fatto questo, percorse a grandi falcate l’atrio, e osservò attentamente la sua pagella.

Era stata bocciata.

Ma cosa potevano pretendere da lei, dopo quello che era successo?
Lasciò che la sua mente vagasse in cerca di ricordi che si era ripromessa di non rievocare mai più, ma ormai era troppo tardi…

Tutto era iniziato una domenica di marzo. Sua nonna-una storica in pensione- l’aveva invitata a casa sua per parlare di storia e di… qualcos’altro di molto importante.
Quando arrivò, sua nonna l’ accolse con queste parole:-Io so cose di cui tu ignori completamente l’esistenza oppure dei quali fai finta di non accorgertene… E mi sa che è giunto il momento di spiegarti tutto…-.
La nonna si fermò come per scacciare via un brutto pensiero, e riprese a parlare: - Ma su, bambina mia, entra, così staremo più comode che qui fuori, dove orecchie indiscrete potrebbero ascoltarci senza che ce ne accorgessimo. E ciò…non deve mai e poi mai accadere,mi sono spiegata bene?!-
Quel pomeriggio la nonna le parlò di dei e eroi appartenenti alla mitologia greca, e le disse che lei ne faceva parte, poiché lei era una semidea.
“Una semidea, cioè..una mezzosangue?”, pensò Bianca.
Bianca- così si chiamava la ragazza- chiese ulteriori spiegazioni alla nonna, e questa le rispose:- Esiste un campo estivo fatto apposta per allenare ragazzi come te, si chiama “Campo Mezzosangue”. Si trova a Long Island, vicino a New York, e tu ci devi assolutamente andare. Infatti hai l’aereo tra due ore. Sarò io ad accompagnarti, non ti devi preoccupare di Zeus. Sono stata una sua amica molto intima, in passato.- La nonna terminò la frase arrossendo lievemente.
Bianca spalancò gli occhi incredula. Era stupefatta. E anche spaventata a morte.
-Io non partirò mai per quel campo “come-si-chiama”!E non credo agli dei. E non ci crederò mai!-Urlò.
La nonna aggrottò le sopracciglia.- Sì, e allora come spieghi l’incidente accaduto a scuola tua? Forza, spiegamelo.- Il suo tono era un misto di irritazione e sarcasmo.
La ragazza si alzò di scatto in piedi con le lacrime agli occhi, e mormorò tra i singhiozzi:-Io non sarò mai un’ eroina…Ho troppo vite sulla mia coscienza, e non ne voglio avere altre!-
Scappò via piangendo, e sbattè violentemente la porta dietro di sé.
La nonna rimase impassibile di fronte alla reazione della nipote, e sussurrò tra sé e sé:- Oh, non sai quello che ti aspetta. Il fato non si può cambiare.Il tuo destino è già stato scritto. Tu devi solo compierlo.-

Bianca uscì con le guancie rigate dalle lacrime, come se stesse rivivendo quel ricordo.
Ma non si accorse di un ragazzo che stava venendo nella sua stessa direzione, e vi andò a sbattere.

La ragazza sbattè le ciglia umide, confusa dallo scontro. Alzò lo sguardo, e un ragazzo, che lei stava per scambiare per un angelo, le rivolse gentilmente la parola.
-Sei Bianca Eleuteros, vero? Io sono Nico di Angelo.-
“ Lo dice anche il cognome, che è un angelo.” Pensò lei, prima di perdere i sensi per l’emozione.

*Dimenticatoio di quella squilibrata che sarebbe l’autrice*
Salve a tutti! JQuesta è la mia prima fanfic. Spero che vi piaccia! Non se l’avete capito, ma io amo alla follia Nico di Angelo. Non si capisce proprio, eh?
Ho avuto qualche problemino a scrivere questa storia, ma grazie all’ausilio della mia carissima amica _Mistral_, alla quale dedico questa storia, è diventata finalmente realtà. <3
Non aggiornerò certo tra un mese, forse la prossima settimana, altrimenti verso la metà di agosto perché in quelle settimane sono in vacanza- studio in Inghilterra.
Baci-Baci
_BibiPower_