Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Kamusa    04/02/2007    3 recensioni
Onigumo è riuscito a sfuggire a Naraku sotto le sembianze del monaco Muso... sarà questa la fine di Naraku? Inuyasha e gli altri riusciranno a vendicarsi? Kagura riuscirà ad ottenere la tanto agognata libertà? E Onigumo continuerà ad inseguire Kikyo?
Genere: Romantico, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagura, Kikyo, Miroku, Naraku
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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domande e desideri DOMANDE E DESIDERI

Le candide frange della piuma strisciarono dolcemente sullo sterrato, sollevando una leggera nuvola di polvere
-Do-dove siamo?- mormorò Muso, riaprendo lentamente gli occhi, il capo appoggiato alla spalla della Signora
-Ma come, non riconosci la tua ultima conquista?- rispose, aiutandolo a scendere dalla piuma.
Il brigante si guardò intorno, disorientato: la luce perlacea del crepuscolo si rifletteva sui tetti semidistrutti delle capanne del villaggio
-Ah?- mormorò, passandosi una mano sulla fronte e scostandosi il ciuffo scuro dagli occhi -Ehi, ma questo non è…- si interruppe, posando distrattamente lo sguardo sui mucchi di gioielli e stoffe preziose che aveva ammassato vicino ad un muretto solo poche ore prima

“Che strano…” pensò la Signora dei Venti risistemandosi la piuma tra i capelli “sembra che Naraku non abbia lasciato nessun demone ad aspettarci… che abbia richiamato Kohaku dopo l’attacco di Inuyasha?” si guardò intorno “Sempre che io abbia capito giusto…” riflettè, osservando il demone aggirarsi per il villaggio con aria assente “Forse è per questo che ha mandato Kanna da noi…” si avvicinò al mucchio di ricchezze accatastate, sedendosi sulle rovine del muro “voleva essere sicuro di uccidere Kikyo…
-Ma perché?!?- mormorò, quasi isterica, tirando un calcio ad un ammasso di stoffe ripiegate, che cadde rumorosamente a terra tra la polvere finissima.
Il brigante la guardò, e un vago sorriso gli illuminò il volto, sconvolto da quell’assurda battaglia.

Kagura tornò ad osservarlo a sua volta mentre accendeva una torcia appesa ad un portone
-E tu… cosa farai adesso?- azzardò, notando il suo sguardo abbassarsi alla luce crepitante del fuoco. Il brigante si lasciò ricadere con la schiena appoggiata al muro, afferrando un vaso color lapislazzulo intarsiato d’oro e cominciando a rigirarselo fra le mani
-Kikyo… è morta!- mormorò, dopo un tempo che sembrava interminabile -Ora io…
“Non hai più un obiettivo” pensò malinconicamente la Signora, cominciando a passare nervosamente le dita tra i gioielli sparsi a terra
-Le vedi, tutte quelle ricchezze?- sorrise amaramente il demone
-Come?- la Signora alzò nuovamente lo sguardo su di lui
-Le ho ammucchiate lì questa mattina, prima che quel maledetto ci attaccasse…- continuò, e una spiccata nota d’odio cominciò a marcare la sua voce insolitamente malferma
-Le desideravo tanto, questa mattina…- riprese, accarezzando le stoffe morbidissime dai colori vivaci -ma ora…- mormorò, facendo rotolare il vaso ai piedi della Signora.
Kagura lo fermò distrattamente, fissando lo sguardo sugli elaborati intarsi dorati
-Era Kikyo ciò che desideravo più di ogni altra cosa!- la voce sprezzante del demone la ridestò dalla strana malinconia in cui stava per sprofondare
-E allora perché…- cominciò lei, interrompendosi immediatamente non appena i loro sguardi si incrociarono.
Il silenzio tornò a regnare, sovrano assoluto di quella notte, sul piccolo villaggio.

-Ebbene?- chiese in tono quasi canzonatorio il mezzodemone, guardando di sottecchi la “prigioniera”
-Stà calmo, Inuyasha!- lo rimproverò Kagome, intenta a fasciare una mano della demone
-Bah, per me state solo perdendo il vostro tempo!- sbottò lui, allontanandosi nervosamente dalla camera da letto
-In effetti potrebbe non avere tutti i torti…- commentò il monaco, venendo fulminato all’istante dalle ragazze.
Kagome abbassò gli occhi sulla creatura bianchissima, che a sua volta distolse lo sguardo
-Hanno ragione: state perdendo il vostro tempo!- disse, in un soffio
-Guarda che sappiamo benissimo dove si nasconde Naraku!- la punzecchiò Miroku con tono annoiato -Vogliamo solo sapere perché rivuole Muso…
-... che comunque è già morto!- aggiunse Sango, ma il risultato rimase lo stesso: la bambina non collaborava.

-Ebbene?- ripetè Inuyasha, con lo stesso identico tono di prima
-Niente- rispose il monaco, alzando le spalle
-Bah, lo sapevo che era solo una perdita di tempo!- sbottò il mezzodemone -Attacchiamo Naraku ora e…
-Cosa sai dirmi su Kohaku?- li interruppe bruscamente Sango, rivolgendosi alla piccola demone.
Kanna alzò per un momento lo sguardo sulla ragazza, riconoscendovi infine la sorella di cui Kohaku tante volte le aveva parlato…
-No- sussurrò, senza staccare gli occhi da Sango
-Come no?!?- ripetè la sterminatrice, cercando invano di decifrare l’espressione vacua della demone
-Tu devi sapere qualcosa!- la incalzò Kagome -Noi non vogliamo farti del male, e neppure a Kohaku!
-Kohaku…- ripetè la piccola, gli occhi vagamente lucidi
-Perdete il vostro tempo- continuò, candidamente, riabbassando lo sguardo
-Niente di fatto…- mormorò Miroku, trascinando fuori dalla stanza Inuyasha prima che la squartasse sotto gli occhi delle ragazze.

-Io la ammazzo!!!- gridò il mezzodemone -Dannazione, Miroku, torniamo laggiù prima che Naraku scappi!
-Non avere fretta, Inuyasha!- lo interruppe il monaco -Prima dobbiamo sapere una cosa… ovvero se Naraku è davvero un mezzodemone… in quel caso, facendoci dire in quale giorno perde la sua forza…
-Bah, non abbiamo tempo per queste sciocchezze!- si lamentò l’altro
-Inoltre…- proseguì Miroku senza far caso alle sue lamentele -Stando a quanto ha detto Kagura, è probabile che Naraku non conosca il giorno in cui TU perdi la forza demoniaca…
-Ebbene?- continuò imperterrito Inuyasha -Non mi sembra una buona scusa per non attaccarlo subito!
-Ehm… posso farti presente la situazione?- lo interruppe il monaco indicando le due ragazze dentro la stanza -Kagome non ha preso molto bene il tuo correre dietro a Kikyo oggi… e in quanto a Sango…
-Sì, lo so…- sospirò il mezzodemone, spostando lo sguardo fuori della finestra, aspettandosi di veder ricomparire da un momento all’altro le due sacerdotesse -Ma non posso farci niente- aggiunse, dirigendosi a grandi passi fuori da quella casa.
-Ah, Inuyahsa…- sospirò il monaco, gettando un’altra occhiata dentro la stanza, dove Kagome e Sango cercavano di rassicurare la piccola demone
-Io ti capisco, essere belli è davvero dura a volte!- esclamò, passandosi una mano fra i capelli
-Ehi, Shippo, è pronta la cena?-.

La notte era ormai sopraggiunta da un pezzo quando la Signora dei Venti si rialzò lentamente dalla sua postazione
“Sarà meglio tornare al castello ora…” pensò “o Naraku finirà per insospettirsi…” sorrise, ripensando allo specchio infranto fra gli aculei del demone che aveva accanto.
-E tu cosa farai ora?- la richiamò il brigante, alzandosi a sua volta
-Devo tornare al castello di Naraku, prima che si insospettisca…- mormorò, non senza una certa malinconia -purtroppo non sono ancora del tutto libera…- ammise, abbassando lo sguardo
-Naraku…- mormorò a sua volta il demone, muovendo alcuni passi in direzione del fiume che attraversava il villaggio.
La Signora lo osservò in silenzio mentre, a testa bassa, si avvicinava alla riva, per poi voltarsi e farle cenno di raggiungerlo.
“Cosa avrà visto?” si chiese lei, incamminandosi a sua volta verso le tranquille acque scure.
Gettò un’occhiata alle rocce che spuntavano nel fiume, rivelandone la corrente leggera, per poi tornare a guardare gli occhi verde mare del brigante. In quel poco tempo passato ad osservarlo per ordine di Naraku non aveva potuto notarlo, ma in quel momento si rese veramente conto di quanto il destino di quel demone fosse simile al proprio…

-E’ stato dopo lo scontro con Inuyasha che… che ho incontrato per la prima volta Naraku- mormorò, sedendosi sulla riva e immergendo un piede nell’acqua scura
“Oh sì… nella foresta…” ricordò la Signora dei Venti, posando inconsciamente lo sguardo sulla cicatrice che svettava sulla sua schiena tra i lembi strappati della pregiatissima veste
-Quel dannato!- sbottò, lanciando una grossa pietra al centro del fiume -Era venuto a dirmi che Kikyo era tornata in vita- continuò, girandosi verso la Signora -Era venuto per illudermi che avrei potuto averla!-.
Le sue ultime parole risuonarono come un’eco nella mente di Kagura, mentre un sospetto cominciava ad affiorare nel mare confuso dei suoi ricordi
-Aspetta!- lo interruppe, sedendosi accanto a lui -Vuoi dire che Naraku ha voluto risvegliare il tuo desiderio?
-Quel maledetto!- ringhiò -Mi ha tenuto prigioniero per 50 anni, 50 ANNI!- ripetè, senza preoccuparsi di nascondere tutto il proprio odio.
“Lo spirito di Onigumo…” pensò la Signora osservando i suoi occhi fissi sulle acque del fiume... un misto di rabbia e frustrazione, odio e disperazione traspariva sul suo viso perfetto “sì… potrebbe essere…”
-Kagura- mormorò il demone, voltandosi verso di lei -portami da Naraku!
-Cosa?- la Signora sgranò gli occhi
-Se ti portassi da Naraku…- gli rispose, non osando guardarlo in faccia -tenterebbe di rinchiuderti di nuovo nel suo corpo…
-E allora come pensi di…- si interruppe, vedendo la rabbia affiorare sul bel viso della Signora
-Il mio cuore è nelle mani di Naraku- mormorò a denti stretti -e ora che si trova in difficoltà non gli porterò certo ciò che desidera!-.

Il brigante sorrise leggermente prima di risprofondare nella disperazione “Quindi non ha intenzione di portarmi da lui…” si disse, non potendo fare a meno, una volta sfumato ogni pensiero di vendetta, di venire assalito dal ricordo di Kikyo, la sua bellissima, stupenda, dolce Kikyo ridotta in quello stato pietoso, né viva né morta… ricomparsa miracolosamente in quell’epoca proprio come lui, ma contrariamente a lui priva di corpo, quel corpo candido e meraviglioso che per tanto tempo aveva desiderato… ma ora era solo terra quella che ricopriva la sua anima, soltanto fredda terra tombale…
-Non ricordi proprio nulla di quei 50 anni?- chiese improvvisamente la Signora, come volendo verificare qualcosa
-No…- ammise tristemente lui, mentre le dolorose immagini di quella giornata si sovrapponevano nella sua mente, riuscendo quasi a soffocare  qualsiasi altro ricordo antecedente -quando sono tornato in questo mondo non ricordavo nulla del mio passato, né Naraku… né Kikyo- si sforzò di ricordare -Non ho mai saputo quello che desideravo veramente…-
“Ma allora… è per questo che Naraku ha voluto che spiassi le sue mosse!” realizzò la demone
-E infine Naraku mi ha rivelato…- continuò il brigante con odio -che Kikyo era tornata in vita, così ho pensato…- il suo bellissimo viso si velò di lacrime -Ho davvero pensato che avrei potuto avere ciò che desideravo!- gridò, prendendo a piangere disperatamente.

“E’ così!” realizzò Kagura, e i sospetti che aveva avuto fino a quel momento trovarono finalmente la conferma che cercava “Il suo desiderio… la sua ossessione… era questo che Naraku voleva!” si disse, osservando con occhi sgranati quel demone, solitamente tanto spavaldo e arrogante, che ora piangeva come un bambino sulle sue ginocchia.
“Maledetto!” strinse i denti, ripensando al proprio cuore nelle mani di quel mostro mentre accarezzava distrattamente le chiome scure del brigante
-Kikyo… io volevo solamente Kikyo!- singhiozzò, aggrappandosi alla gonna del suo kimono.
La Signora dei Venti non potè non lasciarsi sfuggire una lacrima al pensiero della sua tanto agognata libertà… non sarebbe mai e poi mai riuscita a rassegnarsi alla schiavitù, neppure di fronte all’evidenza più spietata… e quel demone era uguale a lei, talmente ossessionato dal desiderio da non rassegnarsi nemmeno davanti alla morte…
“Nonostante fosse totalmente libero di agire…” pensò amaramente la demone “Naraku è riuscito a manovrarlo ugualmente!” ammise, scostando un lembo di stoffa dalla cicatrice sulla schiena di Muso. Sentì il suo cuore battere all’impazzata al di sotto del ragno, mentre singhiozzava biascicando scompostamente qualcosa.

Subito tolse la mano dalla sua schiena, non sopportando più il pensiero del proprio cuore lontano
-Devo andare ora...- sussurrò, accarezzandogli i capelli
-Oh no…- mormorò lui, alzando lo sguardo sugli occhi umidi della demone -Portami via da qui!- sussurrò, riprendendo a piangere
-Perché… perché Kikyo?!?- singhiozzò, stringendosi al kimono della Signora.
Kagura sospirò, scostandolo dolcemente da lei
-Devo andare ora- ripetè, tentando di portare i pensieri di entrambi verso l’unico argomento che poteva farli uscire da quella situazione assurda: la vendetta.
-Naraku sarà messo male…- disse, più per rassicurare se stessa che per convinzione -questa volta non resisterà ancora a lungo!- tentò di sorridere mentre fissava negli occhi il demone -Resta qui, tornerò appena possibile- continuò, alzandosi in piedi -…ci vendicheremo di Naraku!- si affrettò ad aggiungere, captando la costernazione sul bel viso del brigante.
-Kagura…- sussurrò lui, vedendola partire a bordo della sua velocissima piuma -Spero che tu abbia ragione- mormorò, alzandosi in piedi e scomparendo dietro la porta di una capanna.

Il ragazzino stava sdraiato sul tetto del castello già da alcune ore, quando finalmente la vide arrivare
-Kagura!- esclamò, facendole segno di avvicinarsi
-Kohaku!- lo riconobbe lei, atterrando agilmente sul tetto scuro -Naraku è…
-E’ ancora là dentro…- rispose il bambino, guardando verso il basso -Da quando sono tornato non è mai uscito dalla botola…
“Meglio così” si disse la Signora dei Venti “almeno non si accorgerà che sono tornata così tardi…”
-Kanna?- chiese distrattamente il bambino
-Morta- rispose secca la demone, saltando al piano inferiore e intrufolandosi nel castello da una finestra aperta
-Ah…- sussurrò Kohaku, e i suoi occhi solitamente persi nel vuoto scintillarono, lucidi, alla fioca luce della luna.

“Maledetto Naraku!” pensò la demone, tuffandosi sotto le coperte chiare del suo letto, incapace di rimuovere dalla sua mente l’immagine di quel brigante solitamente tanto spavaldo e pieno di sé che piangeva disperato sulle sue ginocchia “Veramente il potere di Naraku può arrivare a tanto!” si disse, amareggiata… Muso era un essere piuttosto semplice, questo lo sapeva, manovrarlo era stato uno scherzetto persino per lei, non certo solita gettarsi in complicate macchinazioni come l’odiato padrone… eppure Naraku era riuscito ad ottenere ciò che voleva, da lui come da lei stessa, da Kohaku, come inizialmente anche da Sango, e a suo tempo persino da Kikyo…
“Eppure un particolare ti è sfuggito, caro il mio Naraku!” sogghignò, ripensando alla strana reazione del brigante “Muso l’ha rivista, quest’oggi… ha rivisto la donna che desiderava, anzi, che TU volevi desiderasse… ma Muso non è come Inuyasha…” si disse, sorridendo come se davvero stesse parlando con l’odiato Naraku “…lui non è mai stato innamorato di Kikyo, come pretendevi potesse essere interessato alla sua anima, quando era solo il suo corpo ciò che desiderava? Ti sei rovinato con le tue mani!” sorrise “E cosa succederebbe se ora Muso, diciamo… perdesse il suo interesse?”

-Kagura!- la voce di Kohaku interruppe improvvisamente le sue macchinazioni
-Kagura, qualcuno ci sta attaccando!- gridò il ragazzino
-Come?- mormorò, saltando giù dal letto e infilandosi velocemente il kimono, per poi correre sul balcone
-Allora, Naraku, vieni fuori!- gridò il demone ai piedi del castello
“Uffa, che scocciatura!” si disse la Signora dei Venti “Speravo fosse Inuyasha…” pensò, saltando sopra la piuma
-Kagura!- si sentì chiamare
-Non preoccuparti, Kohaku, ci penso io a questo…
-Fermati!- la interruppe la voce di prima.
La Signora voltò lentamente lo sguardo, mentre un’intensa sensazione di disgusto le saliva alla gola
-Na-Naraku!- biascicò, riconoscendo il mezzodemone sotto la pelliccia di babbuino
-Lascia stare… ho in mente qualcos’altro per questo impiccione…- sogghignò, richiamando un gruppo di demoni-serpente -Voglio che lo catturi… vivo!
-Come?- mormorò lei
-Hai capito bene- la rimbeccò lui, sorridendo nervosamente mentre il demone lupo si avvicinava al castello con fare minaccioso
-Naraku, questa volta vendicherò i miei compagni!- gridò.
-Che cosa stai aspettando?- disse il mezzodemone rivolto alla Signora -Catturalo, ora!- ordinò.

continua…

RISPOSTE:

-Ivi-92: Sì, in effetti è un bell'ingarbuglio... e aspetta di vedere cosa succederà nel prossimo capitolo, Naraku non ha proprio intenzione di arrendersi! ^^"

Mary: Beh, per il povero Onigumo non sono certo rose e fiori in questo momento, ma sai com'è, a tutti capita una giornata no... chi lo sa, magari poi andrà meglio °-^"

Chicca Inuyasha Dipendente: Ah non preoccuparti, tanto, visti i miei tempi...  in ogni caso, spero ti sia piaciuto anche questo!


  
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