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Autore: Neverlethimgo    20/07/2012    14 recensioni
Tutte le ragazze sognano il ballo scolastico, giusto?
Sbagliato, non Holly. Non la ragazza che odia le cheerleader e i trucchi spastici sul visto, non lei.
Ma cambierà presto idea quando si tratterà di incontrare il suo amore impossibile...
Tratto dai capitoli:
“Guarda il lato positivo: ora sei proprio come Cenerentola! Spera solo che non ti chieda di rincasare a mezzanotte!”
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.'
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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35.

 
Il ritorno ad Atlanta comportò diversi aspetti che Holly non pensava di poter vivere, effettivamente. Il ritorno a scuola il giorno seguente, le riservò alcune sorprese: Ashley, la bionda reginetta della scuola, aveva definitivamente chiuso i rapporti con il Nomade ed ora le sue inseparabili amiche cheerleader erano costrette a starle attorno per evitare che le lacrime da coccodrillo le rovinassero il trucco. Era uno spettacolo che Holly aveva avuto il privilegio di assistere alle prime ore del mattino, così come mezzo corpo studentesco stava facendo. Il Nomade, che sembrava alquanto sollevato da quella rottura, si aggirava per i corridoi principali seguito a ruota dai componenti della sua squadra di football. Sebbene fossero ragazzi senza cervello, Holly dovette ammettere che la loro bellezza era sconfinata, ma scosse la testa scacciando quei futili pensieri dalla mente.
 
Da quando ogni singolo studente percepì la notizia della rottura tra Nicholas e Ashley, le presunte classi sociali che erano state create da quest’ultima, si stravolsero completamente. Il gruppo delle cheerleader aveva finito di esistere, o meglio, la loro autorità sul resto del corpo studentesco era finita con l’essere considerata nulla. Così come la classe sociale delle nullità non venne più considerata tale. Apparentemente sembrava una scuola normale, senza regole attuate dagli studenti stessi, senza apparenti problemi di convivenza sociale.
Un sollievo, pensò Holly.
Era felice in quel momento e non poteva negarlo. Avrebbe finalmente avuto per sé il ragazzo che tanto le mancava e avrebbe tentato di evitare di guardare il Nomade con occhi sognanti com’era solita fare in passato.
 
Due settimane dopo…
 
Il giorno dell’arrivo di Justin, Holly era terribilmente agitata, non arrestava i suoi movimenti nemmeno per una manciata di secondi. Era eccitata alla sola idea di vedere che tutto stava per tornare come prima, eppure qualcosa la turbava.
Il giorno prima dell’arrivo del biondo, Ashley si era avvicinata a lei con un’espressione da cucciolo smarrito stampata in volto e la cosa che colpì, maggiormente Holly, fu proprio una sua singolare richiesta di aiuto.
Vedi, Holly, io non sono mai stata lasciata da nessun ragazzo e mi risulta difficile accettare il fatto che Nicholas non sia più mio” spiegò la bionda mentre la castana l’ascoltava con cipiglio. “Non mi aspetto di certo che tu possa comprendere cosa si provi a subire quanto ho subito io, parlandoci chiaro, tu sei sempre stata abituata ad essere lasciata, io invece no
Quella sua ultima affermazione fece rilassare del tutto i muscoli facciali di Holly, nonostante quelle non erano esattamente le parole che un’amica avrebbe voluto sentirsi dire, si sentì sollevata riguardo al fatto che Ashley adottasse ancora quell’atteggiamento di superiorità con lei.
Ashley, vieni al dunque” la rimbeccò Holly leggermente scocciata “Che cosa vuoi da me?
Sono felice che tu me lo chieda” sospirò Ashley abbozzando un sorriso beffardo: “Ho bisogno del tuo aiuto per far cadere nuovamente Nicholas ai miei piedi
Tu hai bisogno del mio aiuto?!” domandò la castana non tanto sicura di aver percepito a pieno quella sua strana richiesta, “Che cosa dovrei fare?” si arrese infine.
Per alcuni giorni io mi farò da parte. Mi comporterò come ho sempre fatto stando bene attenta a non lasciar trasparire alcuna emozione, sebbene io ci soffra ancora tanto, m’impegnerò al massimo per adottare un atteggiamento di completa indifferenza
Wow” esclamò Holly stupita “Ed io che credevo che fossi in grado di raggiungere l’apice della tua intelligenza solo quando si tratta di combinare il colore di un ombretto ai vestiti
Che sciocchina che sei!” ridacchiò in modo isterico la bionda e Holly assunse così un’espressione di disgusto che non poté in alcun modo nascondere.
Dicevo, mentre io cercherò di comportarmi con assoluta naturalezza nei suoi confronti, tu dovrai avvicinarti a lui.
Avvicinarmi a lui?
Sì, Holly. So che non ne sei abituata, ma con avvicinarti intendo provarci spudoratamente con lui. So che puoi farcela, sei meno bruttina di quanto ricordassi. La vacanza in California deve averti fatto bene
Non si smentiva mai, anche quando tutta la sua vita sociale dipendeva da una persona, Ashley era sempre in grado di far sentire quest’ultima inferiore sebbene le stesse palesemente chiedendo un favore abnorme.
Il dubbio che l’assaliva, ora era decidere se accettare o meno.
In fondo, l’avrebbe fatto solo per aiutare un’amica, ammesso e non concesso che Ashley conoscesse il significato della parola amicizia. Ma Justin come l’avrebbe presa?
Scosse le spalle con un gesto appena percettibile e si convinse del fatto che se solo gliene avesse parlato, lui avrebbe capito. Forse.
Decise di accettare, un po’ per farla smettere di blaterare inutilmente, un po’ per mettere se stessa alla prova.
 
Mamma, sbrigati o rischiamo di perdere l’aereo!” aveva urlato Justin contro la madre che stava ancora ultimando di preparare le valigie. “Justin, rilassati! Il volo è tra quattro ore, abbiamo tutto il tempo.
Il biondo sbuffò sonoramente sedendosi di colpo sul letto di camera sua, lo sguardo gli cadde poi sul piccolo quadernetto giallo adagiato sulla scrivania. Lo prese tra le mani e cominciò a sfogliarne alcune pagine, soffermando la sua attenzione sulla canzone che aveva scritto per Holly, non gliel’aveva mai fatta sentire, ma decise che lo avrebbe fatto prima o poi.
Accanto alla scrivania vi era anche una chitarra, era da tempo che non ne prendeva in mano una e sebbene fosse in partenza per lasciare definitivamente quella grande metropoli, iniziò a strimpellarne un breve motivo.
Era scordata, il suono risultava sporco e non era ciò che si aspettava di sentire, ma le note che aveva iniziato a suonare gli sembrarono adatte.
Decise così di inserirla nuovamente nella sua custodia e di portarsela con sé. Era deciso più che mai a comporre quella canzone per la sua Holly, sebbene si vergognasse in maniera spropositata a cantare.
Non sapeva nemmeno se la sua voce fosse adatta o meno ad eseguire canzoni di un calibro superiore, che andasse oltre le filastrocche cantate durante i primi anni di scuola. Non sapeva se le parole fossero state adatte ad una melodia del genere, non sapeva se Holly l’avesse apprezzato oppure no, ma era riteneva comunque opportuno provarci.
Quando finalmente sua madre lo chiamò a sé, afferrò in fretta e furia la sua valigia e la chitarra recandosi finalmente fuori da quel piccolo appartamento.
Come mai hai deciso di portarla?” domandò Pattie alludendo allo strumento che sorreggeva a mo’ di zainetto sulle spalle, “Oh, intendi questa? Era un peccato lasciarla qui e poi mi piacerebbe imparare a suonarla decentemente
La madre gli sorrise scompigliandogli appena i capelli e poi gli disse: “D’accordo, andiamo o faremo tardi” e si chiusero la porta alle spalle.
Nel giro di mezzora, tutti e tre raggiunsero l’aeroporto per poi imbarcarsi finalmente sul velivolo dove Justin prese posto accanto al finestrino.
 
Una manciata di minuti più tardi, il pilota iniziò ad azionare i motori ed ecco che finalmente si mosse; il biondo manteneva lo sguardo fiso sul paesaggio che, sempre più velocemente, scorreva fuori dal finestrino ed un dolce sorriso gli spuntò sul viso. Finalmente avrebbe fatto ritorno nella sua amata città, proprio dove si trovava la sua amata ragazza e la sua amata vita di sempre.
 
Nel frattempo, Holly correva a destra e a sinistra lungo il perimetro della sua stanza cercando di vestirsi occupando il minor tempo possibile e quando finalmente fu pronta, si fiondò fuori di casa diretta all’aeroporto dove di lì a poco sarebbe atterrato Justin.



Spazio Autrice:
{Leggimi u.u}
Ammettetelo che vi sono mancata (?)
Okay no, ma come promesso, amesso e non concesso che vi importi LOL, ho aggionato in fretta e ci tenevo a dire che questo è una sottospecie di prologo per la seconda parte della storia.
D'ora in poi si scombussolerà un po' tutto, le situazioni non saranno più così piatte LOL
Spero avvero che questa storia vi piaccia e che non vi annoi perché non riesco ancora a farla finire e ho parecchie idee per portarla avanti :)
Detto questo, io continuo a ringraziarvi per le recensioni, i tweet e chi l'ha inserita tra le preferite/seguite facendola restare a buon punto tra le storie popolari della sezione di Justin.
Grazie mille, è davvero importante per me :')

Alla prossima!
Much Love,
Giulia
@Belieber4choice
on twittah and instagram


 

   
 
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