Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: tennista    04/02/2007    2 recensioni
Due spade forgiate nel sangue di un drago,due eroine,un solo terrificante nemico,una solo guerra per il destino del mondo di Ghur
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1:La premiazione

Capitolo 1:La premiazione.  Sarebbe banale definire Nadia e Garfa due ragazze come tutte le altre. Alle ragazze della loro età,diciassette anni,ma più in generale alle ragazze di tutte le età,non era possibile diventare dei membri dell’esercito;per di più non era assolutamente pensabile che una ragazza diventasse comandante. Per Nadia e Garfa però non esisteva l’impossibile. Le due sorelle si erano dedicate al combattimento fin da piccole,superando in poco tempo il livello di bravura di maestri come Khor,un tempo generale dell’esercito dopo la scomparsa di loro padre,a sua volta comandante,ora vicecomandante per colpa di quelle due sorelle. Inutile dire che Khor odiava Nadia e Garfa,sia perché erano donne,quindi secondo la tradizione non adatte a svolgere quel particolare tipo di lavoro,sia perché molti anni prima era stato sconfitto proprio dalle due sorelle nella piazza della città,davanti a migliaia di persone. Inutile dire come oggi non ci sarebbe stato alla festa della città,dove per l’occasione Nadia e Garfa sarebbero state premiate per il loro valore dimostrato nell’ultima guerra.       -Svegliati pigrona,o faremo tardi alla premiazione.- -Mmmmmhh.No,ancora cinque minuti e poi mi sveglio.- -Ho detto no.- A quelle parole,Nadia aprì le tende della stanza di Garfa,facendole arrivare dei fastidiosissimi raggi di sole negli occhi;ma non bastò a svegliare Garfa. -Okay,piano b.- Il piano b consisteva nel togliere di scatto le coperte e aprire la finestra,cosa molto fastidiosa,più dei raggi del sole,perché a Ilpania era stagione del Frida,il nostro inverno,con temperature che toccavano anche i -60°C. Neanche questo bastò a svegliare Garfa che rimaneva nel letto solo per sfida,dato che,grazie alla piacevole brezza che entrava dalla finestra,era ormai semi-congelata. -Va bene,hai vinto. Puoi restare a letto altri cinque minuti.- A quelle parole,nonostante il freddo glaciale che entrava dalla finestra,Garfa si sentì ribollire il sangue. Per lei era difficilissimo spuntarla contro la sorella,ed ogni volta che ci riusciva era come se qualcuno le accendesse un fuoco dentro,tanto era la sua gioia. Ovviamente tutto questo accadeva mentre Garfa stava visibilmente fingendo di dormire,russando in maniera innaturale per una ragazza,come se questo potesse ancora di più infierire su sua sorella. Tutta gongolante Garfa si chiese il perché di tutto quell’innaturale silenzio,rotto soltanto dal rumore dell’acqua della pompa del pozzo,domandandosi inoltre cosa potesse farci la sorella con tutta quell’acqua. Il rumore dell’acqua scrosciante si interruppe,per lasciare posto ad un rumore di passi,che subito Garfa riconobbe. “E’ Nadia che sta tornando qui” pensò subito Garfa,che si rimise a fingere di dormire. –Garfa,sto entrando.- -Zzzzzz.- -Oohh,che carina,quando dorme sembra proprio un angioletto. Però non si vuole proprio svegliare. Come posso fare? Vediamo. Forse questo secchio pieno d’acqua mi sarà utile.- Dette quelle parole,Nadia verso tutta l’acqua contenuta nel secchio addosso a Garfa, che si svegliò immediatamente. –Alla fine ti sei svegliata. Ti aspetto di sotto. Sbrigati che la colazione è in tavola.- -Sei una bastarda,Nadia.- -Lo so.- ed uscì dalla stanza. “Come ho potuto pensare di fregare Nadia? E’ troppo più intelligente.” E così,dopo quel breve pensiero,Garfa si cambiò,si asciugò i capelli,e scese a fare colazione insieme a sua sorella. Tra le due regnava un religioso silenzio,in cui Garfa cercava di uccidere la sorella con delle occhiate furiose,mentre Nadia rispondeva con dei sorrisi di superiorità. Tra le due c’era una forte competitività,non mancava occasione che si sfidassero per vedere chi fosse la migliore. Ogni occasione era buona per loro:durante le battaglie;alle premiazioni;persino in chiesa,durante i canti si sfidavano a chi cantava più forte,con il risultato che le persone accanto a loro erano costrette a cambiare posto. Comunque,anche se tra loro c’era questa grande rivalità,le due si amavano molto,e se una di loro era in difficoltà,l’altra era sempre pronta per aiutarla. La mattinata passò tra alti e bassi,e alla fine arrivò il momento di incamminarsi per raggiungere la piazza pubblica. Ovviamente nel tragitto non mancarono le discussioni,su chi dovesse essere premiata per prima,su chi dovesse fare il discorso,su chi dovesse salire per prima sul palco. Alla fine,dopo molte discussioni, arrivarono ad un accordo:Garfa sarebbe salita per prima sul palco e premiata per prima;mentre a Nadia sarebbe toccato l’onore del discorso. Arrivate in piazza,furono accolte dalla folla festante,che urlava a squarciagola il loro nome. Dal momento che il primo nome pronunciato era quello di Nadia, non mancò una frecciata di quest’ultima alla sorella –Hai visto?Urlano per primo il mio nome. Mi amano di più.- -Non è vero. Non lo sai che si tiene sempre il meglio per ultimo?- -Colpita e affondata,per questa volta.Ora sbrigati a salire sul palco. Non vorrai far aspettare la folla?- -Okay,okay,adesso vado.- Quando Garfa salì sul palco allestito apposta per loro,seguita da Nadia,la folla scoppiò in una standing ovation incredibile. Ma a metà scalinata si fermarono. –Guarda Garfa,hai visto chi c’è?- -Sì,ho notato. Cosa ci fa Khor qui? Non vorrei che rovinasse la festa.- -No,non ti preoccupare. Non lo farà. Non è uno stupido. Se lo facesse sarebbe subito degradato da vicecomandante a uomo delle latrine,e lui non vuole questo. Piuttosto mi preoccupano quei tipi laggiù.- -Chi,quegli incappucciati?- -Sì,non li ho mai visti qui. Non vorrei che fossero di paesi limitrofi venuti qui per vendetta contro di noi. Stai in guarda Garfa- -Lo farò. Ora però andiamo a ricevere quello che ci spetta.- Detto questo le due salirono sul palco, dove trovarono il sindaco ad aspettarle. Era una persona dall’aspetto bonario,con delle guance paffute e dei piccoli occhi azzurri. Era molto amato in città,aveva tanti pregi:era una persona incorruttibile,sempre ligio al dovere,sempre schierato dalla parte dei più deboli. Fu lui ad iniziare il discorso d’apertura della festa. –Signori e signore,siamo qui per festeggiare non solo 150 anni di storia della nostra splendida Ilpania,ma anche la nostra vittoria nella guerra appena conclusa contro la città di Pagre. E la nostra vittoria è solo merito di due nostre concittadine che noi molto amiamo,e che hanno fatto tantissimo in questa guerra. Anzi,possiamo dire che la guerra è stata vinta solo per merito loro. Bando ai formalismi,ecco a voi Garfa e Nadia,a cui consegno la medaglia al valore,nostro massimo riconoscimento. Ed ora un discorso dalle star di questa festa.- Nadia quindi,come d’accordo,incomiciò a parlare alla folla sempre più festante. –Grazie,grazie. E’ un grande onore per noi essere qui. Ricordo ancora quando fummo nominate comandanti,suscitando lo stupore e lo sdegno generale. Per questo motivo mi fa ancora più piacere essere qui,vuol dire che ci siamo conquistate il vostro affetto,e questo è il riconoscimento più grande. Vorrei ringraziare il sindaco,per questo splendido riconoscimento;tutti gli uomini dell’esercito caduti,che grazie al loro sacrificio ci permettono di vivere in tranquillità e ovviamente tutti voi,che siete venuti qui. Ed ora che la festa abbia inizio,ma prima…- A quelle parole,Nadia sfoderò la spada e si lanciò dal palco con uno scatto fulmineo verso Khor.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: tennista