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Autore: ronloveshermione    20/07/2012    1 recensioni
devo ammetterlo: il bello e dannato affascina sempre. rory e dean? troppo comuni. rory e logan? troppo stravaganti.
ho sempre preferito rory e jess.
e se in un'ipotetica ottava serie un incontro riaccendesse in loro la passione?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo VI - Il locale

Ho appuntamento con Jess fra poco meno di un'ora e io sono ancora a casa, in preda ad una crisi esistenziale provocata dal mio esiguo numero di vestiti.
"Ucciderò mamma per avermi plasmata a sua immagine e somiglianza!" prendo al volo qualcosa dall'armadio, un maglioncino verde petrolio che metto sopra i jeans che avevo precedentemente scelto. Corro in bagno a dare una sistemata a trucco e parrucco. Il mio cellulare segna le 17:45. Perfetto, posso anche arrivare in tempo... ma le cose non vanno mai per il verso giusto. Infatti nel momento stesso in cui poso il cellulare, questo mi scivola dalle mani, urta contro la boccetta di profumo che avevo molto poco ragionevolmente posato sul bordo del lavandino e mi finisce dritta dritta addosso. "Dannazione!"
 
Sono arrivata davanti al Coffee and Reading stranamente in perfetto orario nonostante abbia dovuto sostituire il mio bel maglioncino verde petrolio con uno blu cobalto: bel colore, ma non adatto al mio umore. L'ho messo solamente perchè ricordavo che Jess adorava questa tonalità di blu.
Il locale visto da fuori è davvero molto carino: delle vetrate lo illuminano di giorno e delle tendine permettono ai commensali di non essere spiati dai passanti. Devo segnarmelo un posto come questo.
Mi guardo intorno e non vedo Jess. Mi domando se non stia proggettando qualche entrata con effetto sorpresa delle sue, ma poi penso che ormai non è più un bambino e che queste cose spero non siano più da lui. Il mio cellulare segna le 18:40 e penso che il messaggino diceva di vederci in questo locale, non fuori, così decido di entrare.
Non appena apro la porta una bellissima sensazione mi pervade, scuotendo tutti i miei sensi in modo sicuramente positivo: l'odore del caffè, il rumore di padelle sul fuoco, la vista invasa da un numero enorme di libri, in ogni angolo, sui tavoli, sul bancone. Non sono sparsi in modo confusionario, ma sono ordinati in pile perfette. 
Jess aveva scelto alla perfezione il luogo del nostro appuntamento... beh, non era proprio un appuntamento, però...
"Jess!" esclamo quando lo vedo improvvisamente spuntare con un piatto in mano e una tovaglietta incastrata nella tasca posteriore dei jeans: santo cielo, aveva sempre lo stesso fondoschiena da urlo! Lui mi fa segno di attendere un attimo, poi sparisce dentro la cucina e ne esce con un libro tra le mani, il mio libro. Lo guardo con aria perplessa e lui mi indica un tavolo con su scritto riservato. Io prendo posto e mi levo la giacca.
"Spero che il posto sia di tuo gradimento. Ho scelto il tavolo vicino ai Grandi Classici..." mi volto e alle mie spalle una libreria contiene i libri più belli, in edizioni esclusive, ordinati per ordine alfabetico. Ero forse finita in Paradiso? "Ti piace qui?" chiede lui, per riportare la mia attenzione su di lui.
"Si!" accompagno la mia esclamazione con un cenno della testa. "Vorrei lavorare anche io in questo posto! Ma tu perchè lavori qui? Pensavo che il lavoro di scrittore rendesse molto..." Jess ride e blocca il fiume di parole che escono dalle mie labbra. "Che c'è?"
"A parte che il lavoro di scrittore non frutta chissà cosa quando hai scritto un unico libro." e dicendo questo mi mette il mio, il suo, libro sul tavolo. "E comunque in questo posto non ci lavoro. Questo posto è mio."
"Seriamente?" dico io con un'espressione ebete in faccia. Lui ride e fa cenno di si con la testa, allargando le braccia come a voler dire che non aveva potuto fare di meglio. "Ma è stupendo! Dovevo capirlo che era opera tua: la lettura è farina del tuo sacco, ma nel cibo c'è lo zampino di Luke. C'è molto di familiare qui dentro..." e dicendolo indico le vetrare e il bacone. Poi il mio sguardo si sposta su una tendina vicino alla cucina. "Non ci posso credere." Dico alzandomi. 
"Dove vai?" nella voce di Jess un pò di sgomento. 
"Vivi sopra il locale? Dio mio, sei diventato la copia di Luke..." mi fermo. Se lui era la copia di Luke, e io ero la copia di mia madre...
"Rory?" chiede Jess con il terrore nella voce. "Stai bene?"
 Ma io non lo stavo più ascoltando. Se eravamo la copia di Luke e Lorelai, saremo finiti come loro. E io non volevo di certo sposarmi, non così presto. Avevo già rifiutato una proposta di matrimonio e non volevo riceverne altre per almeno un paio di anni.
"Jess?" dico io con un filo di voce. "Potrei avere un caffè?"
 
Avevo finito in fretta il mio caffè e avevo chiesto a Jess se potevo vedere casa sua. Lui si era mostrato riluttante all'idea di avermi nella sua umile dimora (parole sue!) ma io da brava ragazza Gilmore avevo insistito e mi ero ritrovata a passare la parte restante del pomeriggio seduta su una poltrona a leggere le note che lui aveva sapientemente aggiunto in qualche posto. Oserei dire che erano le stesse pagine che anche io avrei voluto modificare.
Poi verso le 20:00 un rumore insistente, proveniente dal mio stomaco, mi aveva costretto ad alzarmi e a frugare nel suo frigo.
"Non sapevo fossi una ladra!" dice Jess, sbattendo la porta alle sue spalle.
"E io non sapevo che tu avessi un locale. Quindi siamo uno pari." mi giro e gli faccio una linguaccia. "E comunque mi hai lasciata tutta sola in casa tua, così mi sono rimboccata le maniche e ho preparato la cena. Per due. Non puoi rifiutarti."
"Rory, ti giuro che se il cibo ha lo stesso sapore di quello del cestino che mi sono azzardato a comprare in quella stupida asta io e te abbiamo chiuso!" Si siede a tavola, nel posto che avevo immaginato fosse il suo e si stende il tovagliolo sulle gambe.
"Non è una cena di gran lusso." dico io, indicando il suo fazzoletto. "Ma ti assicuro che le mie doti culinarie sono molto migliorate da quella volta..."
"Mmm... maccheroni al formaggio. Ben fatto signorina!" dice lui addentando una pennetta. Io rido perchè è buffo e perchè mi sembra che il tempo sia tornato indietro.
"è strano stare qui..." mi guardo intorno mentre lo dico, intenta a cercare non so cosa.
"No." Jess scuote la testa e prende un'altra forchettata di pasta. "Non è strano: è bello averti qui!"
 

Note d'autrice:
Ringrazio Dreams_queen per aver recensito la mia storia. Grazie per ogni cosa che mi hai scritto e per aver inserito la mia storia tra le seguite.
Ringrazio Luna per aver recensito la mia storia. Grazie per i consigli: le critiche di un'autrice sono sempre ben accette.
Ringrazio tutti coloro che leggono questa storia. Vedere il numero di lettori aumentare mi riempie di gioia *___*
  
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