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Autore: MartaJonas    20/07/2012    7 recensioni
Aveva salvato la vita ad un numero, uno dei tanti. Per molti non avrebbe fatto differenza, ma quel giovane uomo sapeva che lei, in un modo o nell’altro avrebbe fatto la differenza.
Quello erano tutti loro: una società di numeri; così tanti da non riuscire a contarli.
Ce ne erano di più altri, di più bassi, di fondamentali, di primi. Ma pur sempre numeri, soltanto numeri.
Eppure ogni numero poteva fare la differenza.
Ogni numero è in relazione con un altro, in un modo o nell’altro. Quindi questi si incontrano, si relazionano, sono destinati a stare insieme.
All’inizio l’operazione potrà non riportare, a causa di alcuni sbagli, ma la matematica non è un’opinione, e prima o poi si arriverà alla soluzione giusta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ascoltate Enchanted – Taylor Swift mentre leggete! :)

 

 

Chapter 10

Follow your heart. 
 

 

Allyson entrò in ascensore sistemandosi di nuovo il vestito bianco che aveva messo. Si guardò allo specchio e si sorprese di non trovarsi con qualche cosa fuori posto. 

Emily era con sua madre, che le aveva assicurato per almeno venti volte che se ci fossero state complicazioni con sua figlia le avrebbe telefonato. 

Era stranamente agitata ed emozionata. Soltanto il pensiero che Joe la stava aspettando lì sotto le metteva ansia. Si sforzò di restare calma, e per un attimo il pensiero che al concerto ci potesse essere anche Juliet la fece rattristire e innervosire. 

Ma se Joe era venuto a prendere lei e non la sua ragazza, magari era perché lei non poteva venire; oppure se la sarebbe potuta trovare già in macchina con lui, o al suo fianco dietro le quinte del concerto. Scacciò quel pensiero dalla mente, e uscì dall’ascensore, e tirò su un sorriso. 

Joe la stava aspettano appoggiato alla portiera chiusa della sua macchina. Stava a braccia conserte e i piedi incrociati con lo sguardo a terra. 

-Ehi! – disse Ally. 

Lui alzò lo sguardo e non riuscì a dire nulla. Quel vestito le stava una meraviglia, ed era più bella di quanto mai potesse immaginare. 

-Allyson – pronunciò piano – stai benissimo!

-Grazie – sorrise - anche tu stai bene!

Joe indossava dei jeans con sopra una camicetta bianca. Più semplice e perfetto di così non poteva essere. I capelli che aveva lasciato allungare giusto un po’ lo rendevano ancora più sexy di quando già fosse, e le vene sulle braccia che le maniche della camicia lasciavano intravedere rendevano il tutto assolutamente impossibile da sopportare. 

-Grazie. – disse – vieni! – la incoraggiò aprendole la portiera e assicurandosi che lei entrasse. 

Due secondi dopo il ragazzo si trovava già dalla parte del conducente e le stava rivolgendo il miglior sorriso. 

-Chi ci sarà stasera? – chiese Ally non riuscendo a trattenersi, visto che la curiosità e l’ansia la stava divorando a piccoli morsi. 

-Ovviamente Nick e Kevin. Poi ci sarà Dani, mamma e papà. – disse. – ti piaceranno vedrai. Soprattutto Dani, vi vedo già amiche per la pelle.

-Sicuro? – chiese lei. 

-Certo, non preoccuparti. – disse. 

-Juliet non ci sarà? –domandò evitando di guardarlo, e mettendosi ad osservare la forma dello specchietto retrovisore come se fosse la prima volta che ne vedesse uno. Non sapeva fare al disinvolta. 

-No, ha da fare. – si limitò a dire Joe con voce diversa. 

Calò il silenzio per un po’, e Joe si limitò a continuare a guidare e Ally a fissare il finestrino dicendosi che aveva sbagliato a dirlo. 

Allyson si chiese perché Juliet e Joe continuassero a stare insieme se si vedevano poco e quando lei gliene parlava rispondeva in quel modo come se stesse nascondendo qualcosa, come se si sentisse in colpa di stare con una ragazza. Se non si trovava bene con lei, poteva lasciarla. Non erano mica obbligati a stare insieme, no?

-Emily come sta? –chiese Joseph. 

-Meglio. La febbre le si è abbassata e sembra anche che abbia ripreso il suo colorito. – disse Ally – ancora non so cosa avrei fatto senza di te! Non so ancora come ringraziarti, Joe!

-Te la saresti cavata anche senza di me, sei in gamba. Ma l’ho fatto volentieri e te l’ho già detto Ally, basta che vieni a questo concerto. Per me è tantissimo già. Voglio che tu mi conosca un po’ meglio, e un concerto è l’occasione migliore. – rispose semplicemente il giovane. 

Ally si ritrovò a sorridere. 

Joe Jonas voleva che lei lo conoscesse meglio, era una bella cosa. O era soltanto per l’articolo?

-Per l’articolo? –chiese

-No … cioè, non solo. – si corresse meno sicuro del suo “non solo” che del suo determinato e iniziale “no”

Gli rivolse un sorriso. 

-È carino da parte tua, Joe. – disse Allyson. Lui le sorrise, tornando poi con lo sguardo alla strada

In pochi minuti arrivarono a destinazione. 

Entrarono nel palazzetto dove da lì a poco si sarebbe svolto il concerto. 

-Ce l’hai fatta! – gridò Nicholas appena vide il fratello con la ragazza. – tra dieci minuti dobbiamo essere lì sopra, Joe! E almeno al nostro primo concerto dopo tanto tempo vediamo di non arrivare in ritardo!

-È colpa mia dai, sarei dovuta venire da sola!- disse. 

-No, è lui che sarebbe dovuto sbrigare prima per venirti a prendere! – esclamò Kevin. 

-Ma tanto siamo in orario ragazzi, no? Quindi non ci sono problemi! – disse Joe appoggiando le sue braccia una sulle spalle di Nick e l’altra su quelle di Kevin. 

Allyson ammirò come Joe si sapesse far perdonare così in fretta e sviare in modo fantastico. Trattenne una risata.

-Si può sapere dove si è cacciato Joe? – esclamò un uomo spuntando dall’angolo più vicino senza essersi accorto di avercelo davanti. Dietro di lui una donna dai capelli corvini come quelli di Joe, e ricci, lo seguiva.

-Sono arrivato papà, è tutto sotto controllo! – disse Joe sorridendo all’uomo che Ally capì fosse il famoso Paul Kevin Jonas Sr. -Mamma! – disse Joseph alla donna mora abbracciandola, con un sorriso da deficiente in viso. 

-Dai, non sarebbe lui se non facesse almeno un po’ di ritardo! – disse la madre facendo ridere gli altri. 

Era una scena esilarante e Ally scommise che non era la pria volta che accadeva, eppure era tutto così dolce assolutamente bello. Si volevano bene e si riusciva a percepire. 

Allyson si teneva a distanza debita, sentendosi leggermente in difficoltà e fuori posto. 

-Mamma, papà! – Joe avanzò verso Allyson e la prese per mano facendola avvicinare a loro – lei è Allyson. Deve scrivere l’articolo su di noi per la rivista Rolling Stones. È un’amica. 

-Piacere – disse lei diventando un po’ rossa in viso. 

-Piacere tesoro – Denise afferrò la mano della ragazza, e la stessa cosa fece il marito. 

-Piacere Allyson – disse con un sorriso. 

-È un piacere conoscervi! – sorrise lei. 

-Anche per noi. – Denise le rivolse il migliore dei sorrisi. 

-Ragazzi! Due minuti! – disse un tecnico ai tre. 

-Scusatemi, ma devo farlo. – affermò Joe, mettendosi per terra e cominciando a fare flessioni. 

Allyson rimase un attimo stupita. Ma visto che gli altri non gli davano particolare attenzione capì che non era una novità.

-Lascialo perdere. Fa lo scemo, lo fa sempre prima di un certo, soprattutto quando è un po’ agitato, ed ora è agitatissimo. – le intimò Denise a bassa voce notando la faccia interdetta della ragazza

-Davvero? – trattenne un sorriso. 

-Oh sì, tutti è tre sono agitatissimi. – sentenziò lei. –beh dopo non essere stati su un paco tutti insieme da un po’ è anche normale. 

-Certo. Sembrano così legati. – disse Allyson. 

-Sono legatissimi, lo sono sempre stati, fin da piccoli. – le sorrise Denise con uno sguardo fiero e orgoglioso di ciò che erano diventati quei tre suo ragazzi. Era orgogliosa dei suoi figli e lo avrebbe voluto gridare al mondo intero. 

-È ora, ragazzi! – disse lo stesso tecnico che li aveva avvertiti poco prima. 

I tre fratelli si guardarono, si sorrisero, e la musica della canzone che sarebbe diventata da lì a poco il loro primo singolo del nuovo album cominciò a risuonare tra le pareti di quella grande struttura che era il Madison Square Garden. Erano agitati, e anche un po’ nervosi, ma erano insieme, ora. 

Erano insieme e sapevano che niente e nessuno li avrebbe potuti più fermare ora. 

Entrarono in scena e la voce di Joseph si diffuse in tutto il palazzetto stracolmo di persone. 

Le fan sembravano essere impazzite. C’era chi gridava, chi piangeva e chi cantava con loro. 

Loro riuscivano a sentire emozioni che nessun altro sarebbe mai riuscito a percepire, a capire

Loro aveva aspettato tre anni, eppure, in quel momento tutta quella attesa, tutto quell’amore, quella devozione era stata ripagata. 

Bastava vederli insieme, più uniti che mai su quel palco in cui sia Joe che Nicholas avevano sentito la mancanza dei fratelli. 

I loro progetti da solisti li avevano fatti maturare, li avevano fatti diventare uomini. Ma l’amore che provavano l’uno per l’altro non era mai cambiato. Era amore fraterno, uno dei più forte che Allyson avesse mai visto. 

Il pubblico era in delirio, e i ragazzi si continuavano a muovere e a cantare, come se non facessero altro da un vita. E in effetti era vero. L’avevano sempre fatto. Erano sempre stati su un palco, e se l’erano sempre cavata alla grande. 

-Tu dovresti essere Allyson – disse una voce femminile alle spalle della ragazza, distogliendola dai suoi pensieri. 

-Sì, sono io – affermò la ragazza girandosi. 

-Piacere di conoscerti, - le porse la mano – Io sono Danielle, la moglie di Kevin, ma chiamami Dani, ok? – affermò la ragazza sorridendole. 

-Piacere mio, Dani. – disse Allyson, sorprendendosi di come tutti fossero così incredibilmente gentili. 

-Come stanno andando? – chiese la ragazza. 

-Se la stanno cavando alla grande – disse Ally – sono bravissimi. Non ero mai stata ad un loro concerto. 

-Davvero? – chiese – Io sono stata a tanti loro concerti, ma ognuno è diverso e speciale. E poi questo è davvero importante per loro. 

-Sono bravissimi. – disse lei. 

-Lo so, lo sono. – rispose la ragazza che continuava a fissare suo marito con gli occhi più innamorati che avesse mai visto. 

Il concerto trascorse più in fretta di quanto avesse mai immaginato, e già i ragazzi si ritrovarono a cantare l’ultima canzone. 

Burnin’ up si faceva sentire in tutto lo stadio, tutti cantavano, nessuno escluso. C’era un’atmosfera pazzesca lì dentro, era tutto così surreale. I ragazzi erano sudati fradici, sia per il caldo sia per l’emozione. 

Infine si presero per mano e si inchinarono davanti a quel pubblico così caloroso. C’era un’intesa tra quei tre ragazzi e le migliaia di fan sotto quel palco che nessuno avrebbe mai saputo descrivere. Era qualcosa di magico e che Ally capì, fosse soltanto loro. Un sentimento che solo le fan dei Jonas Brothers potevano comprendere a pieno e che soltanto quei tre ragazzi provenienti dal New Jersey riuscivano a ricambiare in modo ammirevole. 

I tre salutarono ancora una volta i loro fan e tornarono dietro le quinte con un sorriso che andava da un orecchio all’altro. 

-Non ci credo, è stato pazzesco! – disse Nicholas ai fratelli mentre Joe prese un asciugamano bianco per asciugarsi. La camicetta bianca gli si era appiccicata completamente a ogni centimetro del suo petto, il che lo rendeva ancora più dannatamente sexy. Ally distolse lo sguardo, mentre il mezzano si cominciò a sbottonare la camicia. 

-È stato fantastico! Non sapete quanto mi siete mancati ragazzi! – esclamò Kevin che si trattenne dal commuoversi. 

-Siete stati bravissimi ragazzi – esclamò Allyson sorridendo. 

Nel frattempo Joe era scomparso verso i camerini. Allyson non finì di chiedersi dove fosse finito che il ragazzo comparve alle sue palle con una bottiglia di spumante in mano. Fece volare il tappo in aria e fece la doccia nello spumante ai fratelli che cercavano di scappare!

-I Jonas Brothers sono tornati, e non tornano più indietro! – esclamò il mezzano bevendo poi un sorso dalla bottiglia di vino, che Nicholas gli alzò prontamente facendo riversare tutto quello che era rimasto nella bottiglia addosso al fratello. 

Si guardarono un attimo e scoppiarono poi a ridere di gusto. 

Erano tornati. I Jonas Brothers erano tornati. Ma Allyson, pur non sapendo quasi nulla su di loro, vedendoli così uniti, solo come dei fratelli possono essere, capì che loro non se ne erano mai andati. 

 

*

 

-È stata una bella serata – disse Joe fuori dalla sua macchina, davanti casa di Allyson mentre le  apriva la portiera della macchina per aiutarla a scendere. 

-È stata una splendida serata, e devo ringraziarti davvero per tutto questo – esclamò lei sorridendogli. 

Joe teneva la sua camicia bianca aperta, e ogni soffio di vento contribuiva a spostargli uno dei due lati della camicia, facendo rimanere la pelle nuda. 

-Non ho fatto nulla Ally. Sono davvero contento che tu sia venuta, non potevo desiderare di meglio. – disse lui, con estrema onestà. Allyson giurò di aver visto gli occhi di Joe brillare sotto la luce flebile delle stelle.

Riusciva ad ipnotizzarla, a catapultarla in un altro modo. Quando era con lui, si sentiva estremamente bene, e fuori da ogni pericolo. 

Forse perché era stato lui a salvarla.  

Sentì il suo cuore accelerare, e non seppe se fosse perché Joe si trovasse troppo vicino a lei, o perché il suo respiro sfiorasse la sua pelle in un modo estremamente delicato. 

-Sono felice di essere venuta – disse lei, mentre il suo respiro si faceva più pesante. 

-Anche io – affermò Joe. 

Allyson capì che quello che una volta aveva sentito dire alla radio fosse vero. “È scientificamente testato che quando si vede la persona di cui si ha un’infatuazione, la parte razionale del cervello smette di funzionare” ricordava ancora quelle parole. 

Doveva essere vero, altrimenti in quel momento non si spiegava perché stesse sentendo le labbra di Joseph sulle sue. Quelle morbide, delicate e perfette labbra di quel ragazzo sulle sue. Altrimenti non riusciva a spiegarsi perché lei lo stesse baciando, e le piaceva, le piaceva da morire. 

Quando sembrò che un briciolo di ragione tornasse a campeggiare nella sua mente, si staccò dalle labbra del giovane. I due si guardarono negli occhi, per un attimo. C’era stupore nello sguardo di lui, e paura in quello di lei. Era la prima volta che faceva qualcosa del genere, la prima volta che faceva il primo passo.

Poi, all’improvviso Ally sentì di nuovo le labbra del ragazzo sulle sue. Questa volta fu Joseph a prendere l’iniziativa. Lui poggiò la mano destra sul collo della ragazza e la sinistra sulla macchina, e lei accarezzò la guancia ispida del giovane indietreggiando di un passo e ritrovandosi con le spalle poggiate sulla portiera della macchina. 

Ogni gesto era incredibilmente delicato e perfetto. Le loro lingue giocavano a rincorrersi, e entrambi riusciva a sentire il battito del cuore e il respiro dell’altro. 

Era un vortice di sensazioni, di emozioni e felicità. 

Allyson riuscì a percepire la pelle nuda del ragazzo, sul suo corpo tremante; e soltanto il pensiero le fece venire un brivido lungo la schiena. 

Joseph era estremamente bravo a baciare, e lei non poteva negarlo. 

I due si staccarono, di nuovo, col fiato corto e completamente sconvolti entrambi. 

-Forse … – bisbigliò lei – forse è meglio che vada. 

I due si staccarono l’uno dall’altra, e lei cominciò ad camminare verso l’entrata del palazzo. 

Joe ancora appoggiato con la mano sinistra alla sua automobile, si mise una mano sugli occhi, chiedendosi se quello che stava per fare fosse la cosa giusta. La risposta era no, ma lui la fece lo stesso. 

-Ally! – esclamò, e la ragazza con le chiavi del suo appartamento in mano si girò verso di lui. – Non ho sonno, e vorrei mostrarti una cosa, ti va di venire con me? 

Il cuore di Allyson accelerò, e si disse che se avesse risposto sì avrebbe rischiato tanto. Si disse che sarebbe stato meglio tornare a casa per vedere come stava Emily. Si disse che sarebbe potuta andare a finire male, di nuovo, e il suo cuore sarebbe stato spezzato ancora una volta. 

Poi le balenò in mente quella sua frase. 

“Non fare impicciare la ragione a fatti che non la riguardano. Segui il tuo cuore ”

-Sì, vengo con te. Neanche io ho sonno. – disse riponendo le chiavi nella sua borsetta e sorridendogli. 











Buonasera! :D
Mi sono fatta perdonare il ritardo della scorsa volta? :)
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo! E sì, è un poì lunghetto però ci voleva (?)
Spero che vi piaccia anche la canzone, Enchanted riesce sempre a darmi un po' di ispirazione quando non c'è l'ho! :)
Beh come sempre un grazie speciale a chi segue ancora questa sotoria, e come sempre ogni tipo di recensione è bel accetta! 
Un bacio enorme a tutte! 
Marta <3

 

  
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