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Autore: nowtellmeastory    20/07/2012    10 recensioni
Dal capitolo 7:
“Aspetta un attimo Christ –lo interruppe Zacky sgranando gli occhi- ci stai dicendo che abbiamo in casa una ragazzina minorenne scappata di casa, e che se i genitori lo vengono a sapere, finiremo TUTTI nei casini??” Okay, si era incazzato.
Johnny annuì con aria colpevole.
“Oh, ma tu e Matt vi siete bevuti il cervello?!?!” Iniziò a dire.
“Andiamo Zacky, cosa avresti fatto tu al posto nostro?” Ebbe l’istinto di provare a proteggerla. Strano!
“Che cazzo di situazione!” Si mise a ridacchiare Brian.
“E tu Jimmy?? Non dici nulla??” Insisteva Zacky.
“Io.. beh.. a dire la verità io avrei fatto la stessa cosa, Zacky..” il ragazzo era rimasto molto sorpreso dalla giovanissima età di Gwen, ma non riusciva proprio a vederne i lati negativi. Lui vedeva solo una ragazza che andava protetta, e anche se la conosceva da nemmeno 24 ore, poteva dire tranquillamente di volerle bene.
E se volete sapere di più, basta solo leggere! :)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 25


“Io pensavo che tu..” provai a dire lasciando andare via da me la paura.
“Anche io lo pensavo. Ma ora stiamo bene.. visto??” Mi accarezzò i capelli e mi baciò una guancia, con un fare che non avevo mai visto da parte sua.

“Si ma.. perchè adesso sei così affettuoso? Fa strano da parte tua.” Dissi sincera, incrociando le braccia al petto.
“Senti, parla poco e cerca di ascoltare quello che sto per dirti, perchè difficilmente lo ripeterò!” Prese la sedia e l'avvicinò al letto sorridendo e dando qualche colpo di tosse per schiarirsi la voce. Abbassò lo sguardo per poi rialzarlo. Una scena tremendamente teatrale, sembrava tutto finto, ma conoscendo Brian, non sapevo cosa aspettarmi.
“Wow, deve essere una cosa seria..” dissi annuendo mentre lo guardavo prendere posto. Lui si passò una mano tra i capelli per poi metterle entrambe sulle ginocchia e guardarmi intensamente.
“Allora.. -iniziò grattandosi una guancia- tu non puoi aver sentito tutto quello che ti ho detto stamattina, perchè.. beh, perchè dormivi. Giusto?”
“Mh mh.” Annuii abbastanza confusa dalle sue parole. Cosa mi aveva detto??
“Ecco, infatti non ho intenzione di ripetere le stesse sdolcinatezze dette in un momento di totale ansia, d'accordo?” 
“Come spegnere le speranze di Gwen in tempo zero, tutorial by Brian Haner.” Risi piano per non farmi male, mentre lui si univa alla mia risata con un semplice sorrisetto.
“No dai, sul serio. E' la prima volta che.. insomma, che ti parlo così, e sono anche abbastanza in imbarazzo..” si grattò la testa e fece una smorfia.
“Brian, io.. -sospirai- non voglio che tu ti sforzi a dire cose che non pensi o non vuoi semplicemente dire. Guardaci, hai.. -lo osservai meglio- hai una gamba ferita, io ho l'addome bucato! -Risi- Eppure siamo vivi, possiamo ancora fare gli stupidi e i cazzoni che siamo. Non è meraviglioso? -Gli presi una mano e lo guardai- L'importante sai qual'è?” Sorrisi.
“Quale?” Mi chiese posandosi con le braccia sul letto.
“Che cogliamo questa occasione per ricominciare. -Annuii seria, ma sorridendo- Che tu ti rifarai una vita che non dipenda da niente, e che io impari a capire, prima di giudicare. Possiamo provarci insieme.. ti va?” Strinsi la sua mano grande il doppio della mia, guardandolo speranzosa negli occhi scuri.
“Certo che mi va. In poche parole, era questo quello che volevo dirti, ma mi hai praticamente tolto le parole di bocca.” Ridacchiò e si mise a fissarmi, mantenendo il sorriso.
“Perchè mi fissi così?” Chiesi, mentre sentivo le guance colorarsi di una tonalità simile al rosa, sulla mia pelle pallida.
“Non ti fisso, ti guardo, è diverso.”
“Allora.. perchè mi guardi?” Tornai a chiedergli, distogliendo ogni tanto lo sguardo dal suo.
“Perchè vorrei capire come fanno tante sfumature di carattere a coesistere in un corpo solo..” mi disse portando una mano sotto al mento, scrutandomi attentamente.
“Eh? Da chitarrista a filosofo? Che cambiamenti, Brian!” Mi misi a ridere, pensando che mi stesse prendendo in giro.
“Ehy, sono serio! Voglio dire, quando ci siamo conosciuti, ci siamo menati. Tu eri quella forte e ribelle contro il mondo. Quando ti sei persa negli studios, eri indifesa e spaventata. Quando siamo.. rimasti soli nella sala prove, eri combattiva e sfacciata. E sei finita col salvarmi la vita. Non è strano?”
“No.. non è strano. Si chiama 'adeguarsi alle situazioni' ed è difficile da fare.. bisogna avere pazienza..” sospirai poggiando comodamente la testa al cuscino.
“Devo dirti una cosa.” Disse stringendo le labbra subito dopo, come per morderle dall'interno.
“Mi devo spaventare?” Gli rivolsi uno sguardo non poco preoccupato, respirando a fondo.
“No, però non devi agitarti altrimenti non riesco a dirla!” Mi aiutò a stendermi per bene e mi rimboccò il lenzuolo.
“PARLA.”
“E' la prima volta che te lo dico, anzi, questa è una delle poche volte in cui lo dico ad alta voce. Perciò segna la data e l'orario, perchè non so quando ricapiterà. Io.. -prese un lungo sospiro- ti voglio bene, Gwen. Ti voglio davvero bene.” La mia preoccupazione lasciò spazio ad un dolce sorriso pieno di commozione. Per la prima volta, Brian era riuscito ad esternare ciò che provava e pensava, grazie a me. Mi sentivo bene, in pace con me stessa.
“La stessa cosa vale per me. Questo è un nuovo inizio.” Sorrisi e lui venne più vicino per abbracciarmi, in modo che non mi sforzassi.
“Hai un buon profumo..” Mi disse strofinando il naso sui miei capelli.
“Grazie!” Ridacchiai cingendogli per qualche secondo le braccia al collo. In quel ristretto arco di tempo che passammo abbracciati, ho potuto sentire per la prima volta qualcosa di più del ragazzo che si preoccupa solo per se stesso, per i suoi capelli e le sue chitarre. Ho sentito un ragazzo con dei sentimenti, con un'anima molto fragile per combattere da sola la cattiveria del mondo e la sua stessa fragilità.
“Quando stasera torneremo a casa, cosa farai?” Tornò a sedersi e mi guardò.
“In questo stato non posso fare molto.. ma dobbiamo buttare quella roba che ho nascosto quella sera, e poi devo parlarti di una cosa carina che ho pensato di fare per Matt e Val. Mi darai una mano?”
“Certo, conta pure su di me.” Sorrise mostrando i denti perfetti e mi tese il pugno, scontrandolo con il mio, in segno d'accordo.
Durante quella giornata, restammo insieme quasi sempre. A volte con gli altri, a volte da soli, a volte i ragazzi si davano il cambio per bere qualcosa. Io ero felice di stare in mezzo a loro, di vedere che stavano bene nonostante tutto, ed ero felice di essermi salvata la pelle. Non vedevo l'ora di tornare a casa e concludere quell'incubo durato già troppo a lungo, volevo dimenticarmi di tutto e ricominciare con Brian, rendere prezioso il tempo con Jimmy e aiutare i piccioncini a stare insieme una volta per tutte. Avrei organizzato una bella riunione, e ne avremmo parlato con calma.
“Ce la fai?” Mi chiese Jimmy oltrepassando le porte automatiche dell'ospedale, tenendo un braccio intorno al mio fianco e guardandomi attentamente. Era sera e finalmente stavo uscendo di lì, Brian e Johnny erano in auto, Brian al posto di guida e Johnny di fianco a lui. Zacky e Matt scambiavano le ultime parole con i medici, stando attenti a cosa questi ultimi dicevano riguardo la ferita e tutto quello che dovevo o non dovevo fare per guarire in fretta.
“Ce la faccio, voglio solo andare a casa..” sorrisi e poggiai la testa sul lato del suo petto, stanca.
“Siamo pronti per andare!” Esultò Zacky seguito da Matt, mentre ci raggiungevano vicino all'auto. Matt salì di fianco a Johnny occupando il terzo posto avanti, e insieme a Jimmy e Zacky salii dietro, stando al centro e poggiando la testa sulla spalla di Zacky che raggiungevo con più facilità, visto che Jimmy era un po' altino per me. Per tutto il viaggio si rise e si scherzò, rischiai di addormentarmi un paio di volte ma per fortuna le forti risate e la musica dello stereo mi impedirono di sprofondare nel sonno. Se non fosse stato per l'ultimo tratto di strada, in cui non riuscii più a tenere gli occhi aperti e mi addormentai sul serio.
-
I ragazzi parcheggiarono l'auto fuori dalla loro villa. Johnny e Matt scesero andando ad aprire la porta di casa e ad accendere le luci.
In macchina rimasero Zacky, Jimmy e Brian ancora al volante.
“Si è addormentata..” disse Zacky accarezzando a Gwen i capelli, sorridendo dolcemente.
“Vai Zacky, ci penso io..” sorrise premuroso Jimmy mentre la spostava delicatamente dalla spalla dell'amico, prendendola fra le braccia. Il ragazzo gliela cedette e delicatamente scese dall'auto cercando di non fare troppo rumore, raggiunse gli altri ed entrò in casa.
“Brian.. dimmi una cosa.” Disse Jimmy quando furono soli, sistemandosi meglio e parlando pacatamente, accarezzando i capelli alla ragazza.
“Dimmi tutto Jimmy.” Brian spense il motore e rivolse al ragazzo con gli occhi blu il suo sguardo ugualmente intenso ma opposto al candore del suo colore chiaro, guardandolo dallo specchietto retrovisore.
“So che stanno cambiando i tuoi sentimenti per lei, sbaglio?” Jimmy guardava la ragazza e ogni tanto il suo amico, in attesa di una risposta.
Brian prese un lungo respiro e abbassò lo sguardo, distogliendolo dallo specchietto. Poi lo rialzò e storse di poco la mascella, puntando gli occhi di Jimmy.
“Si, stanno cambiando. Ma..”
“Promettimi una cosa.”
“Jimmy, non mi hai lasciato finire.” Brian diede a vedere un piccolo sorriso all'angolo della bocca, rimproverando con dolcezza il ragazzo seduto dietro di lui.
“Scusa..” 
“Ma, dicevo, non cercherò di portartela via, non ci penserò nemmeno. Sei il mio migliore amico, non tradisco i miei migliori amici per una ragazza, anche se dovessi..”
“Dovessi?”
“Anche se dovessi amarla.” Pronunciò queste parole con durezza, e respirò ancora profondamente. Brian avrebbe potuto giurare di sentir Jimmy deglutire e vederlo fare una smorfia contrariata, ma si limitò a stare in silenzio.
“Promettimi una cosa.” Ripetè guardandolo intensamente. Brian questa volta si voltò e gli rivolse il suo intero viso.
“Dimmi”
“Qualsiasi cosa succederà, se fra me e lei non dovesse andare bene, se lei non si innamorasse di me, se volesse lasciarmi andare.. insomma, qualsiasi cosa accadrà, sarà lei a scegliere. Nessuno dei due le farà pressione. Promettimelo.” Lo guardò con un velo di tristezza mista a paura negli occhi, che li rendevano meno luminosi del solito.
“Perchè hai questa paura, Jimmy? E poi.. perchè lo stai dicendo a me?” Brian lo guardò passandosi una mano fra i capelli.
“Perchè non avrebbe rischiato la vita per salvarti se non ti avesse voluto bene sul serio, Brian. E lo dico a te perchè.. lo so cosa provi in questo momento. E so quello che probabilmente proverai ogni volta che incrocerai il suo sguardo.” Sorrise Jimmy pensando ai suoi, di sentimenti, verso la ragazza che aveva fra le braccia.
“Sarà una sua scelta, te lo prometto James. Amici per sempre, ti ricordi?”
“Già, amici per sempre.” I due si sorrisero e rientrarono in casa, mentre Gwen rimase ignara di tutto, dormendo pacificamente fra le braccia del batterista.



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Nuovo capitolo! Non è bellissimo questo rapporto di fedeltà fra Brian e Jimmy? Ma chissà cosa succederà in futuro! :)
Aspetto le vostre recensioni con ansia! :D
  
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