Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Chimi    20/07/2012    1 recensioni
Edoardo e Sarah sono due ragazzi di quinta liceo;lei si è appena trasferita in Italia dall'Inghilterra,è dolce e insicura,lui è ricco,strafottente e sempre circondato da ragazze. L' iniziale antipatia reciproca svanirà quando,una sera, Sarah scoprirà per caso il terribile segreto di Edoardo,e lui capirà che lei è l'unica persona con cui riesce a essere se stesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo V
 "Non è vero, smettila!" Sarah si era pentita immediatamente di aver intrapreso l'argomento con Federica. 
"Dai, ammettilo,ti piace. Ti piace Edoardo! Chi l'avrebbe mai detto? Lo strafigo con quella strana" la canzonò, ridendo. Sarah assunse un'aria offesa:" Primo,non stiamo insieme.Ti ho solo detto che non é il ragazzo cretino ed egoista che pensavo. Secondo,io non sono strana!"disse, e le scagliò un cuscino in faccia.
"A me puoi dirlo."
"Fede,c'è Michael. Stiamo insieme da 4 mesi,anche se ormai abbiamo perso il nostro rapporto per colpa della distanza. Insomma,dopo dieci minuti di conversazione non abbiamo più niente da dirci,io ho i miei amici,lui i suoi, e ormai credo che la nostra storia sia basata sui ricordi di quello che abbiamo vissuto insieme. 
"Mi spiace,Sarah."
"Era ovvio che sarebbe andata così. Ma non è ancora detto: a Natale ci rivedremo, e magari tornerà tutto come prima. Potrebbe essere solo un momento difficile, capita in tutte le coppie. E comunque, io non interesso ad Edoardo, cosa che non mi dà per nulla fastidio, dal momento che sono io la prima a non interessarmi a lui. Solo perché una sera non si è comportato in modo odioso come al solito, non vuol dire che mi piaccia. Chiaro?" concluse con voce intimidatoria. 
"Ovvio,ovvio,non ti scaldare" rispose l'amica ridendo. Il cellulare di Sarah squillò. Il numero che la stava chiamando era sconosciuto. 
"Pronto,chi è?"
"Ciao Sarah. Sono Edoardo. Senti,mi stavo chiedendo se questa sera ti andasse di venire a casa mia a vedere un film."
"Io?!"
"Cavolo,sei perspicace."
"Se fai così non vengo di sicuro."
"Chiedo umilmente perdono alla signora Ironia. Ci vediamo alle sette, va bene?
"Va...va bene.A dopo" disse, confusa,e riattaccò. 
"Non mi piace Edoardo,non mi piace Edoardo" cantilenò Federica. 
"Smettila!" strillò Sarah, lanciandole un'occhiataccia. "Sono fidanzata, e lui non mi piace. Per niente.Ma non potevo rifiutare, e poi,perché avrei dovuto? Siamo solo amici."
"Ti crederei, se non fossi diventata bordeaux appena hai sentito la sua voce." 
"Stai esagerando. È un ragazzo carino,punto. Siamo solo amici. Sfiora un'altra volta l'argomento,e ti ammazzo. Anzi, chiamo Alberto e gli racconto un paio di cosine... Che te ne pare?"
L'amica le fece una linguaccia. Le piaceva davvero Alberto, ma apparentemente lui non aveva occhi che per quella Camilla.
"Ok, ok. Lascia almeno che ti aiuti a prepararti, sei in ritardo!"
"Ma se sono solo le quattro! Non ci metto tre ore a prepararmi per vedere un film a casa di un amico."
" No, certo. Non ci metti tre ore a prepararti per andare a casa di un amico,ma per andare a casa di Edoardo, sei già in ritardo!" 
"Alberto mio,ti amo,ti prego sposami" cantilenò Sarah con voce acuta e disperata. 
"Bell'amica,davvero.Mi sento presa in giro. Io ti ho aperto il mio cuore,e guarda come ricambi,ingrata" replicò Federica. 
"Allora,che ti metti?" chiese poi, con aria maliziosa.
 
Sarah  suonò il campanello,e venne ad aprirle Edoardo. "Ciao" le disse con un sorriso. Sarah ricambiò il saluto, ed entrò nella casa. 
"Ti va una pizza?"
"Certo." 
"Perfetto,perché l'ho già ordinata e sta per arrivare" le disse. Sarah rise,e poi andarono in salotto. 
L'atmosfera era un po' tesa, nessuno dei due sapeva cosa dire. Fu Edoardo a rompere il silenzio. 
"Posso chiederti un favore?" 
"Dimmi tutto" rispose lei,incuriosita.
"Quello che è successo ieri sera... Ecco,preferirei che rimanesse tra noi. Neanche Federica deve saperlo."
"Naturale. Terrò la bocca chiusa." 
"Bene. E c'è un'altra cosa che volevo dirti. Ti chiedo scusa per quello che è successo. Mi spiace che tu abbia dovuto assistere."
"Tuo padre ti prende a pugni e ti preoccupi per me che ho assistito. Solo... non sapevo come comportarmi. Ho pensato che un mio intervento ti avrebbe dato fastidio, ma sono rimasta lì a guardare, senza chiamare nessuno o provare a fermarlo. Mi dispiace."
"Sono contento che tu non sia intervenuta. Sarebbero state solo più botte per me,e forse avrebbe colpito anche te."
"Non giustifica il fatto che io ti abbia lasciato lì,tra le mani di un ubriaco. Dovresti avvertire la polizia. Se tua madre non ci riesce, devi farlo tu. So che non è facile,ma ho paura che possa farti del male.Sul serio." Edoardo si irrigidì immediatamente,e replicò freddamente:"Facciamo così, mettiamoci una pietra sopra,ok? Almeno per stasera, evitiamo l'argomento."
"Come vuoi tu."
In quel momento suonò il campanello: erano le pizze.Edoardo andò a prenderle e le portò in salotto,con due bottiglie di birra. Si sedette sul divano e accese la televisione. Non c'era nulla di particolarmente interessante, ma alla fine trovarono una commedia romantica e decisero di guardarla. All'inizio entrambi erano in imbarazzo e mangiavano in silenzio, concentrati sul film. Col passare dei minuti, questo si fece talmente ridicolo che era impossibile non commentarlo con ironia, e i due iniziarono a ridere a crepapelle. Quando,verso metà della storia, la pellicola era scesa sotto i livelli di una soap opera, smisero di seguirla e iniziarono a chiacchierare tra loro. Sarah pensò che Edoardo fosse davvero simpatico e intelligente, e il ragazzo era incantato dal modo di fare schietto e divertente,ma allo stesso tempo dolce, dell'altra. Lei gli raccontò dell'Inghilterra, delle sue amiche e dell'equitazione,ma non accennò a Michael,senza sapere bene il perché. Lui le parlò della sua band,dei loro concerti e del disco che avevano appena finito di incidere, ma non accennò alla cotta che Roberto aveva per lei,senza sapere bene il perché. Tra scherzi e risate, si fece tardi, ed Edoardo si offrì di riaccompagnarla a casa. Lei acconsentì di buon grado,e si avviarono per la strada. 
"Posso togliermi una curiosità?"chiese lei.
"Tutto quello che vuoi."
"Perché mi hai invitata a casa tua stasera?"
La domanda lo colse di sorpresa,e dopo una breve pausa le rispose:"Nessun altro mi rispondeva al cellulare, e non mi andava di passare una domenica sera a casa da solo,quindi mi sono accontentato."
Lei scoppiò a ridere:" Che coincidenza! È lo stesso motivo per cui ho accettato l'invito.”
Si sorrisero, e Sarah si accorse di essere arrivata a casa. "Grazie di tutto" gli disse. Si diedero la buona notte,e quando lei stava per rientrare in casa, lui le disse:" È bello avere vicino qualcuno che ti capisce. Avevi ragione,ieri. Ecco perché ti ho chiamata." Lei sorrise,e fu contenta che l'oscurità della notte coprisse il rossore delle sue guance. 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Chimi