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Autore: _muffin    20/07/2012    1 recensioni
Odio, amore, amicizia.
Gli ingredienti della vita di ogni adolescente, che sia un mago o meno. Ma la vita è imprevedibile e Leila Andersen infatti dovrà spogliarsi di tutte le sue certezze, del carattere duro e forte, tipico di una serpeverde, e scoprirà di essere in realtà molto più sensibile agli avvenimenti passati, ma soprattutto presenti della sua vita. È una corazza quella di Leila che verrà consumata dalla forza imponente dell'amore, da una malattia che piano piano le toglierà tutto e dal suo rifiutarsi di accettare le cose per come stanno. Insieme a lei però anche qualcun'altro scoprirà di essere come non avrebbe mai immaginato di poter essere. La forza dell'amore infatti li avvicinerà, li farà maturare e distruggerà ciò che erano stati prima di trovarsi l'un l'altro.
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-CAP. 8 Non posso non pensare
 
Mal di testa. Avevo un tremendo mal di testa e non riuscivo a vedere bene. Tutte le immagini, sfocate per giunta, giravano e io mi sentivo confusa, terribilmente confusa. Sentivo un leggero senso di nausea e una fitta al petto, ma quello che mi preoccupava era di non riuscire a riconoscere il luogo in cui mi trovavo. Poi una voce, così calda e familiare.
«Ali, come stai?» mi chiese Draco, avrei riconosciuto quella voce e quel modo di chiamarmi "Ali" fra mille, senza nemmeno volerlo.
«Ha importanza?» Gli domandai con estrema difficoltà. Il mal di testa, la nausea e la fitta non mi erano passate.
«Sì. Ha importanza, molta Ali, moltissima. -prese una pausa, si calmò e abbassò il tono di voce- Come stai?» Che fastidio che mi dava e quant'era stupido. Come pensava che stessi se a malapena riuscivo a parlargli?!
«Vai a farti fottere Draco e smettila di chiedermi cose così ovvie.» Mi stressavano: i dolori, lui e qualsiasi altra cosa.
«Non è il caso Draco. - Era la voce di Theo. Lui si avvicinò lentamente a me e mi strinse la mano- Hei, è un po' che dormi, vuoi qualcosa, acqua, cibo, aria fresca?» Quant'era dolce e premuroso quando voleva esserlo. Gli sorrisi e lui mi calmò con il suono della sua voce. Ero in infermeria, calmandomi la vista mi era tornata quasi normale ed ero riuscita a riconoscerla.
«Ciao Theo, come stai?» Gli sussurrai dolcemente senza smettere per un attimo di sorridergli. Ero felice di vederlo e di sentirlo. Avevamo litigato l'ultima volta che ci eravamo visti e avevo avuto paura di andarmene senza salutarlo.
«Io starò bene quando tu mi dirai che stai meglio, perciò, come ti senti?» La sua non era una domanda scontata, non mi dava fastidio e anzi, mi faceva piacere perché era la domanda più giusta che un migliore amico potesse farmi. Da Draco invece, dal mio finto ragazzo, dal mio ex, dalla persona che amavo, mi aspettavo qualcosa di diverso, mi aspettavo qualcosa di più giusto.
«Potrei stare meglio, ma va bene così. Sono ancora viva, giusto?» La buttai sul ridere, ma Theodore sembrava preoccupato.
«Hei, era solo una battuta! Sto bene, tranquillo.» Continuai sorridendogli.
«Sìsì, l'avevo capito -fece finta di essere tranquillo ricambiando il mio sorriso- Vuoi che ti porti qualcosa?»
«Sì. Il mio vecchio miglior amico. Quello che sparava cazzate e mi prendeva in giro continuamente -abbassò lo sguardo- Hei -gli alzai il viso costringendolo a guardami negli occhi- solo perché sto male non devi farmi da schiavo. Ho bisogno del mio miglior amico così com'è.» Lui annui e mi abbracciò forte.
«Ci proverò, ma non mi piace vederti così.» Guardai Draco da sotto le spalle di Theo, era impassibile, non gli importava niente né di me, né del ragazzo con cui un tempo andava tanto d'accordo e che in quel momento mi stava abbracciando. Poteva pure andarsene se non aveva nulla da dire o fare, avrei imparato ad andare avanti senza di lui. Però era bello come sempre. Capelli biondi, occhi di ghiaccio e postura rigida.
Lo guardai meglio, lo guardai dentro e lui mi lasciò entrare. Per la prima volta da quando era ritornato vidi la persona che era davvero, senza maschere e senza corazze inutili. Lui era davanti a me e mi stava mostrando un ragazzo preoccupato, confuso e perso. Aveva avuto paura di perdermi, aveva una costante paura di perdermi, ma non era solo quello. Io non ero la sua unica preoccupazione, c'era qualcosa di più grande che lo tormentava e non era una ragazza o una persona qualsiasi. Draco doveva combattere con se stesso e con le aspettative degli altri,
«Smettila di fissarmi Leila. Sei inquietante.» Rise e se ne andò via. Non voleva lasciarsi conoscere, non voleva essere aiutato e non lasciava avvicinare nessuno a lui, nemmeno me. Rendermi conto di ciò mi feri, perché un tempo con me lui era diverso. Io, per lui, ero diversa. Mi lasciava entrare dentro i suoi pensieri ed eravamo una sola persona. Lui capiva me e io capivo lui, tutto senza nemmeno parlarci. Non eravamo bravi con le parole e avevamo paura che qualcuno potesse sentirci, per questo bastava che ci tenessimo la mano e che ci guardassimo negli occhi per parlare con il cuore. Era una cosa spontanea, veniva naturale a entrambi lasciare la strada libera verso la parte più nascosta di noi ed era bellissimo per me conoscere Draco. Era diverso da come tutti lo inquadravano, nemmeno io avrei mai pensato che fosse così prima di conoscerlo, ma la cosa più bella di lui e di me era quello che c'era tra noi, quel qualcosa che io non avevo mai visto in nessun altro. Forse non era nemmeno niente di speciale per gli altri, ma per me era la cosa più fantastica che mi fosse mai capitata. Era il sentirsi completi con una sola persona e con nessun altro. Ognuno di noi è una metà che completa e viene completato a sua volta da un'altra metà, da un'unica metà. Insieme formano una persona che vivrà e andrà avanti attraverso ogni problema. Una volta unite due metà niente riuscirà a staccarle, né la distanza, né la morte. Si sentiranno sempre vuote senza la loro parte e cercheranno di sostituirla invano. Io ero la metà di Draco e lui era la mia, l’avevo capito da subito, lui invece non se ne rendeva conto anche se  lo sentiva, eccome se lo sentiva.
«Forza Theodore, Leila deve riposare e tu hai lezione.» I miei pensieri furono interrotti da Madama Chips , ma non era un problema, avevo ancora tanto tempo per pensare a qualsiasi cosa.
«Sì Theo, è meglio che vai. Ci vediamo più tardi.» Lui si staccò da me e mi sorrise.
«Vedi di guarire. Ciao Leila.» Mi salutò e andò via. Sperava di vedermi stare meglio, sperava che guarissi ed era normale visto che non sapeva la verità, perciò poteva sperare. Da un certo punto di vista mi faceva tenerezza vederlo sperare quando io o Draco non potevamo farlo. Non mi piaceva tenergli nascosta la verità, certo, ma era meglio che vederlo guardarmi con pietà, era meglio che vederlo sforzarsi per sperare.
«È un bravo ragazzo.» Commentò Madama Chips.
«Il migliore.» Aggiunsi io. Avevo sempre pensato che Theo fosse il migliore, ma solo come miglior amico, non perché ci fosse già Draco nella mia testa,  ma perché lui non era fatto per me e pensandoci bene nemmeno io ero adatta per lui. Chiusi gli occhi e sospirai.
«Ma il nostro cuore non accetta mai le cose migliori, sarebbe troppo facile.» Parlava come se sapesse la situazione, o almeno come se l’avesse già vissuta.
«Più che altro vuole tenersi il meglio vicino senza rischiare di perderlo a ogni abbraccio, a ogni parola o a ogni litigio. L'amore è fragile, l'amicizia è stabile.» Mi sorrise e annui.
«L’amicizia è stabile quando entrambi vogliono solo quello -non mi diede il tempo di risponderle che continuò -  Buon riposo Leila, ne hai bisogno.» Aveva ragione, l’amicizia funzionava quando entrambi volevano solo quello, io lo volevo, ma da un po’ avevo cominciato a sospettare che per Theo non fosse lo stesso, però non volevo pensarci. Eravamo buoni amici e non saremo mai stati qualcosa di più, lo sapevo io e lo sapeva lui.
Forse dovevo solo chiudere la porta ai pensieri e riposarmi. Avrei deciso il mio futuro con calma e soprattutto con la mente lucida.



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Spazio autrice:

Sto cominciando a prenderci la mano con gli aggiornamenti XDD, almeno ci provo, ma non ho i capitoli già scritti quindi aspetto sempre l'ispirazione visto che scrivo già male quando ce l'ho, figuratevi senza LOOL In ogni caso, questo capitolo mi convince e alcune parti me gustano un po' XD Almeno per oggi, dopo una settimana penserò che fanno schifo, ma vabbhè,  aggiorno proprio per non ripensarci e non farlo più XD
Ok, passo e chiudo. Lascio a voi e alle vostre recensioni la linea X
Per ogni problema, sono qui, ovviamente :D


   
 
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