Fanfic su attori > Johnny Depp
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Autore: Princess of Dark    20/07/2012    10 recensioni
Incontrare Johnny Depp è il sogno di tutte noi donne, o almeno era il sogno di Denise.
E lei credeva di stare veramente sognando quando lo incontrò.
Denise ha un lavoro noioso, una migliore amica un po' pazzerella, una vocina maligna nel suo cervello, un "fidanzato" e un sogno nel cassetto. Johnny sarà lì per renderlo vero.
ATTENZIONE:Johnny Depp dovrebbe essere illegale, ma visto che non lo è, va preso come minimo preso a piccole dosi. E' veramente rischioso per la vostra salute una meraviglia così!
Se anche voi lo amate, questa è la ff giusta per voi...aspetto le vostre recensioni!!
Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=rLHOJc3yhPM
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aprii gli occhi e li richiusi un paio di volte prima di svegliarmi del tutto. Sospirai e mi stiracchiai, poi cercai Johnny e lo vidi sul bordo del pedalò, coni piedi immersi nell’acqua che parlava a telefono.
<< Jack! Comment allez-vous?Refroidir! Et Lily? No,no … ok, je t’aime aussi!>> Johnny staccò la chiamata e si voltò per sorridermi.
<< bon jour. >> mi sussurrò.
<< buon giorno. >> farfugliai, sedendomi accanto a lui e immergendo i piedi nell’acqua ghiacciata. Lui si avvicinò a me per darmi un bacio, ma io lo respinsi con una mano.
<< no. >> borbottai e lui mi guardò confuso.
Cosa diavolo fai?! La vocina di Ginevra risuonò nella mia testa. Osservai i suoi grandi occhi scuri e confusi che chiedevano spiegazioni.
<< ti ho sentito parlare al telefono … >> accennai. Lui sorrise.
<< sì, era mio figlio.>>
<< vedi io … mi sento in colpa, Johnny. Non credo di voler continuare questa cosa. >>
<< in colpa? E perché mai?>> disse lui scettico. Sospirai, sfiorandogli le dita.
<< sembrate così felici … non voglio fare la scombina-famiglie!>>
<< come se fossimo ancora una famiglia.>> commentò lui, alzando lo sguardo al cielo.
<< io e Vanessa non stiamo più bene insieme e questo era prima che ti conoscessi. Poi sei arrivata tu e … ho desiderato molte volte che fossi proprio tu la madre dei miei figli: saremmo stati una famiglia fantastica. Non so cosa mi ha attratto di te, ma è dal primo giorno che ti ho vista che … cavolo, ho cinquant’anni e mi sembro ancora un ragazzino alle prime armi con l’amore. Come se non avessi già abbastanza di storielle alle mie spalle! >> esclamò quasi irritato. Lo fissai perplessa.
<< che vuoi dire? >>
<< che non so mai come devo comportarmi con te. Sono sempre riuscito a controllarmi in qualsiasi situazione ma basta un tuo sguardo e … PUFF! Svanisce tutto il mio auto-controllo.>> disse ridacchiando isterico. Sorrisi anche io e mi appoggiai alla sua spalla.
<< se solo penso che quella notte che ti ho vista io ero andato lì per ubriacarmi! Avevo litigato per l’ennesima volta con Vanessa e avevo giurato di non ritornare più a casa. >> ad un trattò scoppiò a ridere.
<< sei sempre stata una ragazza spontanea e simpatica, eri e sei ancora impacciata ma questo ti rende terribilmente bella: arrossisci se ti faccio un complimento, abbassi il capo se ti accorgi che ti sto guardando, ti allontani quando non ce la fai più a sostenere la situazione. È per questo che mi piaci. >> mormorò, accendendo una sigaretta. << ehi? >>
<< mmh?>>
<< fino ad ora ho parlato solo io. Dimmi qualcosa almeno. >>
<< cosa ho da dirti, Johnny? Il mio idolo si presenta all’improvviso davanti a me e ora so che ricambia il mio amore: ho paura che questo non sia reale. Ho paura e basta. >> sussurrai. Ad un tratto divenne cupo e serrò le mascelle.
<< forse hai ragione: non dovremmo. Inoltre, lavoriamo anche insieme e poi … no, ho due figli e tu hai la metà dei miei anni. Non posso più usarti per colmare il vuoto di Vanessa. >> sospirò. Mi alzai di scatto.
<< quindi mi hai usata?!>> esclamai adirata.
<< cos…?>>
<< non voglio sentir altro! Avevi trovato la ragazzina da prendere in giro, eh? Se solo penso che per un secondo ti ho creduto innamorato! >> Johnny non fiatò: stavo dicendo la verità? Scossi il capo.
<< mi hai usata per rimpiazzarmi? Pensavi che avessi potuto prendere il posto di lei?>> ringhiai.
<< forse … sono molto confuso, Den, cerca di capirmi. >> sospirò. Sbuffai, guardando al di là dell’acqua.
<< puoi riaccompagnarmi a casa? >> mormorai infastidita.
<< come vuoi. >> rispose freddo.

Ovviamente restai l’intera mattinata a parlarne con Marylin, raccontandole tutti i dettagli, poi Charlie mi venne a prendere per andare agli Studios. Charlene mi squadrò, senza salutarmi e Keira mi venne vicino.
<< oh ciao! >> esclamò.
<< cosa è successo a Charlene? >>
<< è così da tutta la mattina. >> borbottò lei, facendo spallucce.
<< tu, piuttosto, mi sembri arrabbiata: cos’è successo?>>
<< oh, nulla. >> borbottai. Johnny entrò dopo un po’ di tempo. Stavolta mi riuscì davvero difficile recitare insieme a lui, e soprattutto baciarlo per girare la scena del film. Robert continuava a sbraitare che il nostro bacio era “freddo” e poco coinvolgente e così avevamo passato il tempo a baciarci.
E chiamalo lavoro questo!
Lo odio, lo odio con tutta me stessa.
Ripetilo ancora una volta: non ti credo!
Sì, lo odio!
Lo ami.
Forse, ma lo odio di più.
Orlando mi venne vicino e mi sfiorò un braccio. Sussultai, immersa nei miei pensieri e lui mi scrutò perplesso.
<< ehi piccola, mi sembri sovrappensiero oggi.>> mormorò, cercando di analizzare il mio umore. Lo fissai: Orlando, con i suoi occhi dolci, mi sapeva tanto di amico su cui poter contare in qualunque situazione. Lo abbracciai di scatto, iniziando a singhiozzare. Era la prima volta che piangevo per Johnny. Orlando mi tenne stretta e mi accarezzò i capelli.
<< chi ti ha fatto questo, Denise?>> disse preoccupato.
<< lo odio.>> ringhiai amara, stringendo forte la sua camicia. Lui sospirò. << ok, credo di aver capito. Sai … Johnny a volte agisce senza pensarci su: è molto istintivo. Qualsiasi cosa ti abbia detto, vedrai che non è così e tornerà per chiederti scusa.>> sussurrò. Scossi il capo.
<< non m’interessa. Voglio solo andare a casa e dimenticare questo fine settimana.>> borbottai, tirandomi su. Lui mi sfiorò una guancia. << non mi va di lasciarti andare in questo stato. Che ne dici se ce ne andiamo a bare qualcosa fuori? Magari ti sollevo un po’ il morale …>> sorrise, facendomi l’occhiolino. Abbozzai un sorriso.
<< ok, forse è meglio …>>
<< prima però devo passare a casa per cambiarmi la camicia …>> osservò, sfiorando la stoffa bagnata dalle mie lacrime. Risi e lui con me, poi mi porse il braccio e ci avviammo verso la sua auto. Per ora l’ultima cosa che volevo vedere era Johnny: avevo solo bisogno di divertirmi un po’. Orlando mi condusse nel suo appartamento.
<< ci metto un secondo. >> sorrise, scomparendo in una stanza. Era carino e confortevole, anche abbastanza illuminato, ma puzzava di chiuso: Orlando probabilmente non c’era mai in casa. Il suo telefono iniziò a vibrare, così lo afferrai dal tavolino in legno e andai verso la sua camera per portarglielo.
<< ehy, il cellular…>> sgranai gli occhi e sussultai. Avevo appena fatto una grande figura di merda dinanzi a Orlando in mutande. Boxer a strisce bianche e nere per l’esattezza. Lui si voltò noncurante, afferrando una maglia grigia. << uhm?>>
<< oh, scusa, credevo fossi vestito e …>> lui scoppiò in una fragorosa risata.
<< non preoccuparti. Almeno non mi hai visto indossare i boxer con i delfini…>> accennò divertito. Scoppiai a ridere. << indossi mutande con i delfini?!non ci credo! >> esclamai. Lui si abbassò un po’ e frugò nel cassetto, poi mi mostrò i suoi boxer blu con i delfini azzurri.
Ooh secondo me starebbe d’incanto anche con quelli...
Già … ma che sto dicendo?!
Scoppiai nuovamente a ridere.
<< in verità me li ha regalati Keira al mio compleanno…>> accennò. Alzai un sopracciglio.
<< ti ha regalato dei boxer?>> esitai, mordendomi il labbro per evitare di ridere ancora. Lui arrossì all’istante e ridacchiò. << già, organizzarono uno scherzo!>> esclamò e ridemmo ancora, poi lui si infilò i pantaloni. Che sconsiderata: ero rimasta lì anche se avevo visto che era in mutande! Devo dire che avevo sottovalutato i muscoli di Orlando: aveva davvero un fisichetto niente male!
Niente male? NIENTE MALE?! Oh santo, fortuna che hai Johnny per la testa, quindi te la do buona per questa volta … ha un fisico da paura.
Non.Ho.Johnny. Per la testa.
Quando ti vedrò baciare Orlando di tua spontanea volontà, e non per recitare, allora mi convincerai.
Razza di vocina senza cervello! Ma chi ti ha creata? Stavo benissimo anche quando non c’eri!
<< a cosa pensi, Den? >> mi sorrise, infilandosi la maglia molto aderente. Scossi il capo.
<< uhm, nulla. >> sorrisi goffa. Tornai nel salone principale e, al lato del divano in stoffa grezza, qualcosa catturò la mia attenzione e la afferrai. Orlando guardò le mutandine dimensione mini azzurre tutte merlettate e sgranò gli occhi, poi arrossì.
<< e questa … è un altro regalo? >> chiesi divertita. Lui mi guardò imbarazzato.
<< l' avrà scordata Kei…>> si fermò all’istante e iniziò a tossire per chiudere lì la frase. Spalancai la bocca che mi arrivò a terra dalla sorpresa.
<< ti sei scopato Keira?! >> esclamai di getto, senza preoccuparmi di abbassare il tono di voce. Lui si portò una mano alla testa e si grattò, chiudendo un occhio e storcendo la bocca.
<< no … cioè si, non proprio …>> mormorò. Lo fissai con un sorrisetto sghembo. << ok, va bene, ieri sera l’ho invitata a bere qualcosa da me e…>> accennò. Risi.
<< questa sarebbe un’ottima notizia bomba per i giornali di gossip…>> ridacchiai. Sul suo volto si dipinse un aria preoccupata.
<< non vorrai mica dirlo ai giornali?>> disse amaro.
<< ehi, per chi mi hai preso? Non c’è niente di male, cioè, l’avevo capito che vi piacevate …>> accennai. Lui si rilassò e sorrise.
<< tu … tu credi che io le piaccia? >> mormorò. Annuii.
<< certe cose si intuiscono tra donne e Keira ha occhi solo per te, Orly.>> dissi, facendogli l’occhiolino.
<< non chiamarmi in quel modo! >> esclamò e scoppiammo a ridere.
<< e con Johnny? >> azzardò. Abbassai lo sguardo.
<< con Johnny niente.>> ringhiai. << ci siamo baciati, ma lui mi ha solamente usata come rimpiazzo per Vanessa. >> dissi delusa. Orlando mi sfiorò la guancia.
<< vedrai che le cose si sistemano.>>, sorrise ed io annuii poco convinta. Orlando era la dolcezza fatta persona. Mi condusse fuori dall’appartamento e chiuse la porta. Si fermò di colpo.
<< non scendiamo dalla porta principale: sento delle voci. >> sussurrò, affacciandosi verso la finestra che dava sulla strada. C’erano soltanto un mucchio di ragazzine in calore che aspettavano qualcuno fuori al palazzo. Una di quelle alzò lo sguardo verso di noi e si mise ad urlare, indicandoci. Iniziarono ad urlare il nome di Orlando, iniziando a pregarlo di uscire fuori. Lui si nascose immediatamente e alzò gli occhi al cielo.
<< oh Dio!>> esclamò, crollando contro il muro con aria avvilita. Risi.
<< vi piace essere popolari? Queste sono le conseguenze da pagare.>> sorrisi, facendogli l’occhiolino, poi lo tirai per un braccio costringendolo ad alzarsi.
<< dai, sono solo quattro o cinque ragazzine. Alla prima gli fai un sorriso, ad una l’occhiolino, conta che c’è sempre una che sviene … ed ecco fatto. Non voglio restare chiusa dentro al palazzo ad aspettare che si stanchino e, credimi, non cederanno facilmente. >> lui mi fissò perplesso.
<< uhm, ok … se però vogliono togliermi i vestiti di dosso, intervieni.>> borbottò, scendendo le scale. E come previsto, bastarono qualche autografo e qualche occhiatina dolce per accontentarle e riuscire a scappare da loro. Accese l’aria condizionata e mi guardò, mettendo in moto.
<< dove la porto, signorina?>>, mi sorrise. “su una stella” sarebbe stata la risposta, se proprio volevamo imitare Jack e Rose.
<< prima avevo pensato ad ubriacarmi ma … sono già su di morale. Voglio divertirmi. >> sorrisi maligna. Lui ricambiò. << sei paurosa?>>
<< cosa?>>
<< hai mai fatto il giro della morte? >> ridacchiò lui. Sgranai gli occhi. << neanche per sogno farò quella giostra!>> esclamai e lui rise.
<< stasera sarà la tua prima volta. >> disse deciso, accelerando.
Ci trovammo così dinanzi al famoso giro della morte. Una sorta di montagne russe infernali che non avrei fatto neanche se mi avessero pagata milioni di euro.
<< muoviti, altrimenti non ci sarà più posto! >> esclamò Orlando, correndo per prenotare una di quelle macchinine. Mi fermai di colpo, osservando la struttura gigantesca.
<< io non ci salgo su quel coso, Orlando!>> obiettai. << dai, sbrigati!>>
<< non ci provare neanche a convincermi!>> Lui mi guardò negli occhi.
<< non ti piacerebbe un po’ di adrenalina? Dopo tutto quello che è successo, questo è il modo migliore per scaricare un po’ di tensione. Faccio sempre un giro qui sopra quando sono arrabbiato, triste o pensieroso. L’adrenalina porta al divertimento e quindi alla felicità. >> sorrise. Sospirai.
<< se morirò d’infarto, sappi che il mio fantasma ti torturerà a vita.>> ringhiai minacciosa, afferrando il biglietto da inserire nell’apposita cassetta. Passarono minuti che sembrarono secoli prima che la macchina avviasse la giostra.
<< rilassati o finirai per staccarla la sbarra di sicurezza!>> esclamò ridendo ed io allentai la presa sulla sbarra. Non erano tanto le salite vertiginose che mi facevano paura, neanche le curve mozzafiato o le discese che ti lasciavano i polmoni senza aria, ma era proprio il giro della morte che mi terrorizzava: non capii niente, in un attimo mi ritrovai a testa in giù. Sentivo solo le mie urla e le risate di Orlando.
<< Orlando! Quando metto piede a terra ti giuro che ti spacco la faccia! Te ne farò pentire!>> urlavo io intanto, pregando che la giostra tornasse a camminare riportandomi in una posizione decente. Finalmente il giro finì e barcollando mi avviai all’uscita, ancora scossa. Ma ero invasa dall’adrenalina.
<< allora? Che te ne pare? >> rise Orlando, sistemandosi i capelli. Lo guardai furiosa.
<< che me ne pare?! CHE ME NE PARE?! Volevi farmi morire! >> esclamai scossa. Lui rise e mi circondò la vita con un braccio.
<< facciamo qualcosa di più rilassante? >> mi propose, indicandomi la ruota panoramica. Sorrisi e annuii. Prendemmo posto sui sediolini e la ruota partì.
<< non avrai paura anche di questa?>> mi prese in giro.
<< no, questa mi piace.>> borbottai, facendogli una linguaccia. << si vede tutta la città. È bellissimo soprattutto a quest’ora: di notte sembra magico.>> osservò lui, alzandosi all’in piedi.
<< siediti, è pericoloso.>> mormorai preoccupata. << naah!>>
<< per favore, mi stai facendo prendere un tocco al cuore!>> lui rise.
<< siediti su quel cazzo di sediolino! >> esclamai agitata. Eravamo arrivati nel punto più alto del giro quando un rumore ci fece sobbalzare e la cabina vene scossa. Orlando, che era ancora all’in piedi, cadde su di me e ci ritrovammo a pochi centimetri di distanza. Allungò il viso solo un po’ per sfiorarmi le labbra ed io lo allontanai con una spinta leggerissima.
<< che cosa fai?!>> dissi stizzita e ancora un po’ scossa. Lui si mise a sedere e parve confuso.
<< scusami, non volevo. Sarà ancora l’adrenalina che ho accumulato prima. >> sorrise imbarazzato. Lo guardai perplessa, poi fissai il basso.
<< perché si è fermata?>>
<< non lo so …>>
<< oh, Dio! Non voglio morire così!>> esclamai. Sono sempre stata una tipa ansiosa ed essere a parecchi metri sopra il suolo, sospesa su una giostra … non è una delle situazioni migliori!
<< non preoccuparti, vedrai che sistemano tutto.>> disse, con tono calmo.
<< come fai ad essere calmo?! Siamo ancora giovani per morire! Tu hai un figlio da crescere, io vorrei provare la sensazione di averne uno!>> ormai stavo andando fuori di me e iniziavo a dire cose senza un senso logico, ma l’ansia stava crescendo sempre di più e mi innervosiva il fare così tranquillo di Orlando. << Den … fai un bel respiro e rilassati. >>
<< non ci riesco! >> urlai, fissando il basso in attesa che riaccendessero il macchinario. Lui si alzò per sedersi accanto a me. Mi afferrò le mani e mi guardò negli occhi.
<< hai già studiato il copione per la scena che dobbiamo girare domani?>> mi chiese.
Stiamo per morire e mi chiede se ho studiato il copione?!
Ti ho voluta bene, Den.
Annuii.
<< che ne dici di ripeterle un po’? almeno ti distrai.>> mi sorrise e iniziammo a recitare qualche battuta. Il macchinario riprese a funzionare e la giostra iniziò lentamente a girare. Tirai un respiro di sollievo e mi poggiai al petto di Orlando.
<< meno male!>> sospirai. << grazie. >> lui mi sorrise in risposta.
<< ok, credo che per questa sera tu abbia avuto abbastanza batticuori … mangiamo qualcosa?>> propose, guardandomi divertito.
<< come minimo mi devi comprare una pizza più grossa della mia faccia! Me lo devi! >> esclamai ed uscimmo dal lunapark ridendo. Il cellulare di Orlando squillò e lui si affrettò a rispondere.
<< Hello?>> lo guardai e sorrisi, mentre lui assumeva una strana espressione.
<< ehy, don’t worry! She’s with me!>> esclamò ridendo. Aveva detto “ehy, non preoccuparti! Lei è con me!” ma a chi l’aveva detto? Mi porse il cellulare.
<< chi è?>> borbottai. << il tuo fidanzatino.>> disse ironico. Trattenni il respiro.
<< non voglio parlarci.>> ringhiai. Lui alzò gli occhi al cielo. << tieni.>> borbottò, mettendomelo fra le mani.
Coraggio, Denise, non fare la bambina!
Non voglio parlargli, lo capisci?! Solo sentirla la sua voce mi fa venire la voglia di urlare!
Metti quel dannato cellulare vicino all’orecchio e comportati da donna matura.
<< pronto?>> mormorai. Lo sentii sospirare.
<< Denise, cavolo, temevo fossi sparita!>> esclamò lui. Ok, questo mi stava confondendo.
<< infatti devi far conto che io sia sparita.>> borbottai amara.
<< ti ho cercata addirittura a casa, ma la tua amica Marylin mi ha detto che non eri tornata e … mi sono solo preoccupato per te: stavi piuttosto male l’ultima volta che ti ho visto e temevo avessi fatto qualche pazzia.>> mi spiegò. Risi.
<< qualche pazzia? Per te? Non ne vale la pena.>> non sapevo neanche io da dove prendevo quelle parole così cattive che ora arrivavano all’orecchio di Johnny. Dopo un lungo silenzio, parlò di nuovo.
<< hai ragione, ho sbagliato ad interessarmi a te. Ciao. >> disse cupo, staccando la chiamata. Ok, l’avevo fatto incazzare.
<< riprenditi il cellulare prima che gli faccia fare un volo fino ai Caraibi.>> ringhiai. Lui mi fissò perplesso.
<< perché lo hai trattato in quel modo? Credo sia stato carino da parte sua preoccuparsi per te…>> accennò. Scossi il capo.
<< ora ti spiego come stanno le cose: Johnny ha ammesso di essere confuso riguardo ai suoi sentimenti ed ha ammesso che io ero solo un rimpiazzo, la ragazzina giusta per riempire il “vuoto” lasciato da Vanessa. E non dirmi che non è così, perché lui l’ha ammesso.>> dissi amara. Orlando non fiatò e mi condusse nella pizzeria più vicina.
<< cosa prendi?>>
<< una margherita semplice, anche se mi si è chiuso lo stomaco. >> borbottai acida.
<< non esagerare!>> sorrise lui, ordinando due pizze. Mangiammo, poi lui mi accompagnò fino sotto casa. Alzai lo sguardo verso la finestra illuminata dell’appartamento mio e di Marylin: lei doveva essere rimasta sveglia ad aspettarmi. Per ringraziarla, avrei fatto qualcosa anche se l’avrei scossa parecchio!
<< Orlando … vuoi salire a prendere un caffè? Quello della pizzeria faceva schifo.>> sorrisi. Lui mi scrutò, poi sorrise.
<< va bene. >> disse, scendendo anche lui dalla macchina. Bussai il campanello con Orlando alle mie spalle: quella doveva essere una bella sorpresa!
Spero solo che Mary non abbia già indossato il suo pigiama con le mucche rosa: mi avrebbe uccisa!
E invece no, indossava ancora una tuta di ginnastica nera super attillata, di quelle che indossava sempre, e una canotta semplice fucsia. A parte le pantofole con i coniglietti, era abbastanza decente per una presentazione!
<< Denise! Finalmente! Sono stata così in pensiero … sapessi che è successo!>> esclamò ad un fiato. Io risi e mi scostai per lasciarle vedere Orlando.
<< Mary, hai già fatto il caffè? Orlando si unisce a noi stasera. >> sorrisi, facendolo entrare. Ok, voi cosa fareste se la vostra amica vi presentasse Orlando Bloom dopo un paio d’ore della conoscenza di Johnny Depp?
Ecco, lei era esattamente così: occhi sbarrati, bocca che arrivò fino al pavimento, braccia penzoloni, volto impallidito. Orlando, con indifferenza, entrò nell’appartamento e le sorrise.
<< piacere di conoscerti, tu devi essere Marylin, giusto?>> la ragazza sbatté le palpebre e annuì in uno stato di trance irrecuperabile. Non osavo immaginare come si era comportata con Johnny davanti, ma non era niente di meno esuberante e ridicolo! Io risi e mi sfilai le scarpe col tacco.
<< mi conosci? >> mormorò lei e Orlando annuì.
<< tutti agli Studios conoscono la famosa “migliore amica” di Denise: lei parla continuamente di te. >>
<< oh…>> sorrise lei, guardandomi. Ricambiai, piombando sul divano. Orlando si guardò attorno, incuriosito.
<< siediti pure, vado a fare il caffè…>> accennai, alzandomi.
<< lo faccio io, non preoccuparti! >> esclamò Marylin.
<< tu resta a fargli compagnia: avete l’occasione di conoscervi, no?>> sorrisi maliziosa, scomparendo in cucina. Però riuscivo comunque a sentirli ed interagire nei loro discorsi. Gli servii il caffè e mi sedetti con loro.
<< questo è decisamente migliore.>> sussurrò Orlando, sorseggiando dalla tazza. Marylin non gli staccava gli occhi di dosso.
<< lo sai che questo pazzo mi ha fatto fare il giro della morte?!>> esclamai ad un tratto.
<< lo so, me l’ha raccontato!>> scoppiammo a ridere. Ben presto Marylin iniziò ad essere se stessa, anche perché le riusciva facile e Orlando non era il tipo da mettere in imbarazzo.
<< ragazze, ora devo andare.>> disse lui amaro, guardando l’orologio che segnava l’una di notte.
<< oh, certo.>> lo accompagnammo alla porta.
<< ci vediamo domani al lavoro. >> mormorò Orlando, poi si rivolse a Mary.
<< è stato un piacere conoscerti, dolcezza. >> sorrise, facendogli l’occhiolino. Marylin arrossì.
<< anche per me! Sono una tua grande fan, sai?>>
<< ne sono onorato. Qualche volta vieni anche tu alle riprese: sarai un ospite speciale. >> sorrise.
<< grazie per il caffè.>> ci salutammo, poi lo raggiunsi nelle scale e gli lasciai un bacio sulla guancia.
<< grazie per questa serata: sei un vero amico.>>
<< mi ha fatto piacere tirarti su di morale.>> ricambiò con un sorriso, scomparendo nel nulla. Ritornando nell’appartamento, Marylin era tornata scioccata come prima.
<< Dovrei ucciderti, signorina Denise Depp!!>> esclamò a metà tra lo scherzo e la furia totale. La guardai perplessa. << mi spedisci a casa un Johnny Depp mentre divoravo dei popcorn, un Johnny Depp tutto preoccupato per te e super sexy, poi dopo due ore ti presenti a casa con Orlando Bloom?! Ma dico, volevi farmi crepare questa sera?>> esclamò isterica. Risi.
<< Orlando è simpaticissimo, vero? Ci tenevo a farvi conoscere…>> spiegai e lei sorrise.
<< quell’uomo è … è…>>
<< impegnato. >> conclusi amara e lei mi guardò storto. Mi sfilai la gonna senza badare a lei e anche la maglia, fuggendo sotto la doccia.
<< e Johnny? Cosa voleva?>>
<< oh, ho fatto una figura di merda colossale con lui! Quando ho aperto la porta, di certo non mi aspettavo di trovarmi LUI davanti! Si è presentato gentilmente –lui sapeva chi sono- ed io l’ho fatto entrare. Gli ho anche offerto dei popcorn!! Che stupida! Lui poi mi ha chiesto di te e quando gli ho detto che non sapevo dove fossi, lui si è alzato, si è preso una manciata di popcorn, mi ha ringraziata ed è andato via facendomi un occhiolino. Cosa diavolo gli hai fatto?>> nel frattempo che lei faceva tutto il suo monologo, sfogandosi, uscii dalla doccia.
<< non gli ho fatto proprio niente, Mary. Lo sai com’è andata tra di noi: ero il suo rimpiazzo e a me non piace essere presa in giro. >> stavolta iniziai a sfogarmi io e restammo a chiacchierare fino a quando i nostri occhi non si chiudevano da soli per il sonno.



Ciao a tutti ;)
Vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare più del solito con questo capitolo e di certo far litigare Denise e Johnny non vi ha sollevate di morale, vero?
Ok, sono nei guai fino al collo ^^' però scusa non poteva andare mica tutto rose e fiori? u.u se no la storia finiva qui ed io mi diverto troppo con questi due non posso abbandonarli ahah >.<
Almeno abbiamo analizzato più a fondo Orlando...che ve ne pare di lui? a me sembra innocente..."sembra"?! O.o
E Marylin? si è trovata a casa i suoi due idoli tutti nel giro di qualche ora xD (perché Johnny Depp non viene a mangiare i miei popcorn?! Sono più buoni!! ù.ù)
Beh, io intanto inizio con i ringraziamenti:
Thanks a _H i k a r u  che porva particolare simpatia per Robert xD (è ricco sfondato ed è felicemente single...lo vuoi?? Ti inserisco nella storia se vuoi u.u)
thegreenlady sei tornataaa *O* Non credo che ti lasceremo sposare Johnny, mia cara, anche se non sei gelosa...noi invece lo siamo! u.u  mi fa piacere che tu ti stia appassiona
  s   edge mi fa piacere che tu ti stia appassionando a questa storia: lo abbiamo capito che ti piacciono le cose smielate tra JOhnny e Denise ahaha (anche a me :O)
 meligarry non so davvero come ringraziarti, mi hai seguito fin dal primo capitolo ed ora siamo già qui... *lacrimuccia che scende* anche io adoro i POV i di Johnny e sì...lo amiamo quando fa il geloso *-*
 Aishia e sono contenta che anche tu ti stia interessando alla storia, mi fa felice ricevere sempre più persone che mi seguono!! grazie mille per i complimenti u.u V
  mi vaVabbè e poi c'è lei...MikiruH               che non ci sono parole per descrivere, semplicemente stupenda *-* Se le mie recensioni, per te, sono un raggio di sole...tu per me sei il sole intero!! Sei unica u.u  
Vi voglio bene ragazze!!
Vi lascio così, ringraziando chi ha messo la storia tra le seguite, preferite e ricordate, chi ha recensito e chi non ha voluto farlo...GRAZIE GRAZIE GRAZIE siete fantastici!!
P.S se fate un salto nel Prologo, ho aggiunto una gif di JOhnny che manda un bacino: io l'ho adorato troppo!!! Ma quant'è carino? *-*
Sappiate che quel bacino presente nel prologo, alla fine del mio commento, è dedicato a tutte voi!!
Alla prossima, la vostra Princess of Dark <3


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