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Autore: _FreeDreams    21/07/2012    2 recensioni
Dal prologo:
Tutto compincia con una litigata e finisce che vanno a letto insieme. Lui è stronzo dalla testa ai piedi, bello da morire, aveva tutte le ragazze ai suoi piedi, a parte me. Io non lo sopportavo, anzi non mi interessava nemmeno sapere chi era. Ma una fottuta lite in mensa cambiò la mia vita radicalmente. Come è possibile amare una persona ma odiarla allo stesso tempo, ma qualcuno una volta disse: "Non si può odiare senza amare." 'Fanculo a chi ha inventato l'amore. Secondo me non aveva un cazzo da fare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amami per quello che sono
Io non sono loro.

Pov. Lorenzo

Dove cazzo mi trovo? Non ricordo niente riguardo la notte scorsa. Mi rendo soltanto conto che sono a casa mia. Vedo seduta vicino a me la Cassiani, ma che schifo. Sento un immediato bisogno di vomitare, così mi precipito in bagno. Mi sa che ho esagerato ieri notte con il bere.
"Hei amico, come ti senti?" mi chiede Lele con aria sorridente. Cosa cazzo ha da ridere? A me sembra di morire e lui ride?!
"Che hai da ridere?" sbuffo infastidito.
"Niente...è che...se vedessi come ti sei comportato ieri anche tu rideresti." dice lui ridendo nuovamente
"Perché? Che ho fatto?" dico diventando improvvisamente serio.
"Mi vuoi spiegare cosa è successo? C'era così tante belle ragazze che non aspettavano altro che entrare nel tuo letto e tu scegli la Cassiani? Proprio quella che ti puoi scopare ogni santo giorno? Ma tu stai male." finisce finalmente il suo stupido discorso.
"Ma che cazzo? Quando? Ero tanto ubriaco? Non ricordo niente della scorsa notte. L'ultima cosa che ricordo è che Anna mi ha detto che era anche il compleanno della Gerace e che gli ho mandato un messaggio con i miei auguri. Punto. Da li non ricordo più niente." dico fin troppo sincero.
Lele non la smette di ridere, mi sta già rompendo le palle.
Meno male che oggi non abbiamo scuola, no, mi sbaglio, scuola abbiamo, ma noi non ci andiamo oggi, sopratutto nelle mie condizioni.
Guardo il display del telefono per leggere l'ora ma vedo un messaggio, un messaggio proveniente proprio dalla Gerace.

"Non pensavo sapessi fosse anche il mio compleanno oggi. Comunque grazie! :')"

Pov. Giulia

Non ho chiuso occhio tutta la notte. è difficile dire a me stessa che mi sono innamorata di Lorenzo Toscani. Poi ho pensato tutta la notte al fatto che mentre io stavo sola sul mio freddo letto lui si scopava un altra senza pensare minimamente a me.
Mi alzo dal letto e guardo l'orologio. Sono soltanto le 7 di mattina...mi sembra che quella notte sia durata giorni. Decido di vestirmi con una maglia bianca con strisce nere a maniche lunghe e un paio di pantacollant. Raccolgo i capelli in un cignon e mi guardo allo specchio. Faccio schifo. Sotto agli occhi ho quella schifezza blu, viola...maledette occhiaie. Prendo il correttore e lo applico sulle occhiaie. Un'pò meglio. Prendo una felpa e lo zaino ed esco di casa dopo aver salutato i miei.
Chiamo Anna per vedere come è andata, spero che almeno lei si sia divertita.
"Pronto?" risponde assonnata.
"Anna, come è andata ieri sera? Ti aspetto a scuola, ok?"
"Non andare a scuola, vieni direttamente a casa mia, tanto dei nostri compagni non c'è quasi nessuno. Sono tutti stanchi e in coma a causa di ieri sera." e comincia a ridere.
"Ok, vengo a casa tua così mi racconti tutto. Ciao tesoro, a dopo." e chiudo.
Dopo circa 20 minuti arrivo a casa di Anna, che mi apre la porta d'ingresso mezza addormentata.
"Ciao ragazza, fatti abbracciare, mi sei mancata ieri sera, è stata una noia senza di te." disse lei per poi abbracciarmi.
"Hmm, come sei dolce nana." rispondo abbracciandola a mia volta. "Allora come è andata?" chiedo con un pizzico di curiosità.
"Bene...che dire, le solite feste organizzate da Toscani, ragazze, da bere, divertimento sfrenato, RAGAZZE, insomma, niente di che. Ah sì, si è nuovamente scopato la Cassiani ed era ubriaco marcio." finì per poi sedersi sul letto.
"C'era da aspettarselo, insomma Toscani è Toscani, stronzo, puttaniere, fottutamente bello..." che cosa ho detto?
"Ehh?" dice sorpresa Anna. " Dimmi un po', non è che ti stai innamorando di Toscani? Giulia sai che ci tengo a te non voglio vederti soffrire." dice lei con aria preoccupata. Ha ragione, non posso innamorarmi proprio di Toscani.
"Ma che dici...stavo solo scherzando, è ovvio che non mi innamorerò mai di Toscani. Stiamo scherzando? Ma con chi credi di parlare con la Cassiani ?" dico per poi fare finta di essere arrabbiata.
"Scema." dice per poi abbracciarmi. Lei è la mia forza, colei che non mi ha mai abbandonata.
"Andiamo a bere un caffè?" domando io.
"Sìì, ne ho veramente bisogno." e apre l'armadio per scegliere dei vestiti da mettersi.
Infine dopo circa mezzora usciamo e andiamo al bar più vicino che troviamo. Sfortunatamente lì c'erano anche Lele e Toscani, più sfigata no è...
Speriamo che non si accorgano di noi o facciano finta che non esistiamo, ma da che mondo è mondo io sono la ragazza più sfigata del secolo, dovrebbero darmi un premio.
"Hei ragazze, qui." disse Lele indicando il posto dove erano seduti. Toscani era maledettamente attraente con la sua sigaretta in mano e con quell'aria assonnata. Andiamo e ci sediamo vicino a loro. Naturalmente a me tocca stare vicino a Toscani. Sporca traditrice...a casa mi dice di non innamorarmi di Lorenzo, e qui mi fa stare vicino a lui. Farò i conti con lei dopo. Intanto ordiniamo, io ordino il mio solito espresso per svegliarmi un'pò.
"Scusate, devo andare un attimo in bagno." dico per poi cercare il bagno. Mi guardo allo specchio e mi lavo la faccia. Quando alzo la testa dal lavandino mi sembra di vivere la scena di un film horror, vedo Toscani dietro di me che mi circonda la vita con le braccia.
"Perché non sei venuta ieri sera alla festa?" mi sussurrò lui all'orecchio per poi mordermi il lobo.
"Perché ero stanca." bugiarda. Non volevi vedere come si scopava le altre, perché sai che ti avrebbe lasciata in qualche angolo remoto della stanza. Mi gira verso di lui e mi poggia sul lavandino. Io cerco di divaricarmi insicura del fatto che quel lavandino mi avrebbe retto.
"Non mentire, perché con me non funziona." disse con la sua solita aria arrogante. Stronzo fino al midollo.
"Non mi sentivo bene, ok? Avevo mal di testa." mento nuovamente cercando di essere il più convincente possibilmente.
Mi prende alla sprovvista baciandomi, scende verso il collo per poi scostare la maglia dalla spalla. Improvvisamente quando mi tocca troppo deciso il sedere mi sveglio alla realtà, alla cruda realtà e gli do uno schiaffo.
"Ma chi credi di essere? Io non sono una delle tante che ti cade ai piedi, non sono una delle tante troiette che ti scopi una volta  e via la prossima. Mettiti l'anima in pace, me non avrai mai!" e vado via arrabbiata come non mai.

***
SPAZIO DELL'AUTRICE

Heìla ragazze e spero anche ragazzi, anche se dubito. ^^
Mi scuso per il grandissimo ritardo. A scuola ho avuto gli esami e sono rimasta senza ispirazione... povera me.
Spero mi possiate perdonare e che mi lasciate qualche recensione.
Alla prossima, baci!
  
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