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Autore: angyp    21/07/2012    6 recensioni
IN FASE DI CORREZIONE
IN CORSO IL SEQUEL: La vendetta dei nuovi maghi Oscuri
Una storia a cui sto pensando da tempo...una storia che coivolgerà Remus,Molly e Albus Silente..i loro passati si intrecceranno e niente sarà più come prima.
Ci sarà una nuova minaccia,meno potente della precedente,ma più scaltra,e darà filo da torcere al nostro protagonista.
Riassuntino:Si è scoperto che Molly a 15 anni aveva avuto un altro bambino,che i suoi fratelli hanno provveduto a dare in affidamento perché temevano che lei non fosse in grado di crescerlo.
Si è scoperto che Remus non è cresciuto con i suoi genitori naturali.
Una nuova professoressa di trasfigurazione fa la sua comparsa.
Tonks ed Harry sono alle prese con una nuova minaccia.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 10: Minacce
 
 
Erano le 5 di mattina. Mentre dormivano abbracciati, un gufo cominciò a battere sulla finestra di casa Lupin. Remus, con molta pazienza, si alzò e lo fece entrare. In picchiata, il gufo si posò accanto a Tonks e cominciò a beccarla per svegliarla:
-Ho capito, ho capito sono sveglia!- disse Tonks togliendosi le coperte di dosso. –Chi si permette di disturbarmi adesso?
Aprì la lettera e scoprì che era una chiamata urgente.
-E’ di Dawlish- disse Tonks.
-Ah- Riuscì a pronunciare solo Remus. Quell’Auror non gli piaceva, sapeva che faceva il filo a Dora.
-Che c’è, sei geloso?- fece Tonks divertita. La sua espressione cambiò continuando a leggere il mandato –Merlino Remus devo scappare!
Si alzò rivoltando la coperta e facendo cadere tutto quello che si trovava sul suo comodino e scappò in bagno.
-Dora cosa succede?- Remus era preoccupato.
-Un’ altra persona è stata ritrovata, forse è ancora viva! Capisci? Stavolta è fatta! La interrogheremo! Finalmente quel dannato assassino ha fatto il suo sbaglio!- Si vestì di corsa e sparì.
Remus ormai era sveglio, andò però a vedere se il trambusto provocato da sua moglie non avesse svegliato Teddy. Invece il piccolo dormiva beato e mentre lo osservava, Remus pensò che niente era più bello dello stare a casa con chi ami.
 
 
-Niente da fare Tonks, non sono riusciti a salvarla.-Disse Harry con voce grave.
Tonks sbattè la testa contro il muro, e poi i pugni. Sperava fosse la volta buona. Invece, l’elenco cresceva sempre di più e loro non avevano fatto nessun passo aventi. Le sue urla riguardo la crudeltà di quel mostro forse si sarebbero sentite anche in Irlanda.
-Tonks, calmati!- esclamò Dawlish.
-No, no, noo! Non mi calmo, è assurdo!
In quel preciso momento, anche lì al San Mungo, arrivò un altro gufo in maniera violenta. Era indirizzato a Tonks. Lo aprì con impazienza e lesse:
Smettila di cercarmi, o te ne pentirai amaramente. I tuoi cari faranno una brutta  fine.
Il respiro di Tonks si fece più affannoso del solito. Harry prese il foglio e lesse. Dopo un momento in cui credette di non essere più in grado di muoversi, Tonks scappò avendo davanti un’unica direzione:casa. Trovò Teddy dai suoi genitori, inoltre mandò ad Hogwarts una lettera via gufo per sapere se suo marito stesse bene. La minaccia era sicuramente opera di quell’assassino. Si sedette a terra, cercando di riprendere fiato. Le venne in mente una cosa: perché proprio a lei?  Il suo nome non veniva mai citato sulla Gazzetta del Profeta, a differenza di Harry e Dawlish. Questo “qualcuno” era informato sui loro movimenti. Mettersi in competizione è tipico delle donne, pensò Tonks:che non si trattasse di una donna?
 
 
 
Al Ministero, Harry, Dawlish e il ministro Kingsley stavano ancora commentando la lettera di Tonks:
-Strano, stranissimo. I giornali non l’hanno mai nominata come Auror impiegata in questo caso, oltretutto perché minacce solo a lei?- disse Harry, preoccupato per lei ma anche per il contenuto della minaccia.
-Certo, tu sei Harry Potter, non so se mi spiego, lei è un Auror che ha avuto la stupida idea di sposare un lupo mannaro, perciò la sua stima viene ridotta ai bassi fondi!-disse Dawlish con disprezzo.
-E tu invece, sei molto stimato, vero Dawlish? Soprattutto da Tonks-fece il ministro sarcastico.
-Non parlare così di Remus! Credo che sarebbe un Auror cento volte migliore di te, se solo potesse! Oltretutto, non gli serve la stima di quattro giornalisti del cavolo se ne ha invece da persone del calibro di Silente e del ministro!-disse Harry arrabbiato. Certo, Dawlish era geloso di Remus, ma non concepiva che, dopo tutto quello che l’uomo aveva fatto, la gente lo vedesse ancora male solo perché era un lupo mannaro.
-Ben detto Harry!– disse Kingsley. Questo rese molto in imbarazzo l’altro Auror.
Ormai si erano fatte le 9 di mattina e la giornata iniziava per la maggior parte delle persone. Tonks non sapeva se raccontare a suo marito della minaccia appena ricevuta, ma pensò che fosse meglio aspettare.
 
 
Arthur e Fabian proseguivano con le ricerche da giorni ormai, ma tutto era inutile. Nessun orfanotrofio, né babbano, né di maghi, aveva notizie dell’affido di un bambino nato il 14 aprile 1960. Provarono a cercare in registri, ma quel bambino o era svanito nel nulla, cosa improbabile, oppure era stato portato all’estero subito dopo la sua nascita. Ma Fabian sapeva che Gideon non aveva fatto nessun volo all’estero. Gli venne un atroce dubbio:
-Cavolo Arthur, e se lo avesse ucciso davvero?
-Non dire sciocchezze, è impossibile. Solo che dobbiamo convincerlo a collaborare, altrimenti i nostri saranno tutti buchi nell’acqua.
 
 
Molly aveva notato lo strano comportamento di Arthur negli ultimi tempi: spesso era fuori. Eppure non faceva straordinari al lavoro. Come mai queste assenze? Si sentiva molto sola, non vedeva l’ora che Ginny passasse l’esame e si diplomasse per avere almeno la presenza di sua figlia in casa. Quando Ginny sarebbe stata libera da quel peso, avrebbe potuto fare la sua rivelazione. Ma era davvero giusto? Forse si, o forse no, come riteneva Arthur. Pensò di chiedere consiglio a Remus. Da sempre quel ragazzo l’aveva consolata quando era triste, ricordava quando stava male per la lite con Percy, quando aveva bisogno di un conforto. Nessuno sapeva aiutarla meglio di lui. Era come un figlio per lei, forse condizionata dal fatto che anche il suo primogenito era nato in quel periodo. Gli avrebbe mandato al più presto una lettera, per poter parlare con lui, sfogarsi e chiedere consiglio.
 
 
Un capitolo un po’ corto, ma posso anticiparvi che la smetterò di andare per le lunghe e passerò a fatti più concreti, almeno tra un paio di capitoli. Grazie a tutti, è bellissimo vedere che state crescendo e le recensioni! Al prossimo!
 
  
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